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COMMERCIO E ARTE: RAPPORTO produttori-consumatori di creatività
possibile antitesi: contrasto fra logica culturale e logica commerciale
3 affermazioni critiche:
- arte e cultura: autentica espressione di sé —> trascendono da economia mondana —> opera d'arte emozionale e carismatica, non si tratta solo di un processo meccanico o elettronico —> arte ha un valore trasformativo che influisce sul "profondo" dell'uomo, non mero ruolo di soddisfacimento materiale
- carattere distintivo dell'arte e della cultura rispetto ad altre attività degli esseri umani —> natura "speciale" e distinta dai beni tipici di mercato —> opposizione alla mercificazione e alla commercializzazione della cultura
- l'arte persegue proprie finalità —> indipendenza
La principale virtù dell'artista (non di rado apparentemente fine a sé stessa) è la necessità dell'indipendenza dell'artista - ogni atto conoscitivo è un atto di decisione strategica che implica la totalità della persona - immedesimarsi dell'artista nell'attuale contesto autoreferenziale - rapporto tra soggetto e ambiente esterno che lo conduce a "ritrovare l'azione".
Arte e cultura esprimono veramente processi antitetici rispetto alle scelte economiche? - l'antitesi invocata rappresenterebbe un retaggio storico, non più giustificato, rafforzato da una visione intellettuale romantica, post-illuministica, che di continuo riemerge. Un disaccordo profondo - chi nega la visione di possibile "merce" all'arte e alla cultura dichiara che occorre guardare verso l'interno e l'esterno dell'animo umano allo stesso tempo - si afferma che se si diventa dipendenti.
dall'esterno l'artista non può non rimanere fedele ai propri princìpi ideali (interiorità) ● un possibile compromesso è proprio il processo metaforico trasgressivo che genera la ridefinizione culturale e produce verso l'ambiente esterno una nuova percezione, un nuovo interesse anche economico ➢ quindi: i processi di creatività appaiono indipendenti e talora antitetici alla gestione (management) - tradizionalmente -> creatività associata a cultura, a produzione artistica (opera d'arte, teatro) -> gestione associata a controllo, a pianificazione, a organizzazione così pensando il management risulterebbe in antitesi con tutto ciò che è associato alla creatività -> la creatività dovrebbe quindi "sfuggire" all'azione del management - interessi e vicende economiche ➢ tuttavia: creatività, dal latino: generare nell'immediato o dare allaluce o far emergere il nuovo —>anima e macchina, natura e società, sono intrinseche nel suo significato —> tensioni e ambiguità prima ricordate sarebbero dunque strutturali
la creatività e l'azione di management che le industrie creative combinano, sono - veicoli per la produzione artistica e la produzione di beni creativi, oppure - svolgono un puro commercio ? —> creatività e management rappresentano una mera divisione etimologica
sia creatività che industria si fondano su processi di trasformazione, anche se sotto diverse forme la creatività prima di diventare azione collettiva è contributo personale —> le creative industries introducono il lavoro creativo in un contesto di cooperazione trasformando fattori immateriali in processi e prodotti l'industria prende fattori materiali (anche grezzi) e immateriali (lavoro) e li trasforma
CREATIVE INDUSTRIES: cooperazione nell'atto creativo
attività di organizzazione, coordinamento e direzione, l'atto creativo promuove la pratica collaborativa - base per l'innovazione - proviene da fonti diverse - emergono impulsi culturali e di management (la progettazione creativa può essere di gruppo) - artista: è obbligato a innovare rispetto a creazioni precedenti per avere riconoscimento - imprese: innovazione del prodotto o del processo sviluppa un richiamo imperativo del "mercato" - domanda ed offerta difficile da applicare all'arte perché ci sarebbe bisogno di una numerosità, cosa che non è possibile se l'offerta è unica e irriproducibile. CREATIVE DRIVEN: grafici o illustratori, designer, architetti, comunicatori, fotografi, sviluppatori videogame, registi, autori/scrittori, storyteller, attori/performers, musicisti, videomaker, artisti, organizzatori di eventi - permette di cogliere laPervasività dei contenuti culturali nei processi di creazione di ricchezza del Paese - evidenzia le interconnessioni tra la cultura e le specializzazioni industriali e artigianali
IL RACCORDO TRA CREATIVITÀ E MANAGEMENT - collaborazione tra creatività e management - l'idea creativa diviene un prodotto vendibile - prodotto presenta due caratteristiche: unicità e irriproducibilità
Mercato dell'arte - difesa del valore dell'opera: introduce proprietà identificative proprie - in un universo digitale: beni culturali possono essere facilmente clonati, unicità dell'opera d'arte: valore assoluto a compiere e realizzare gli sforzi creativi, management può imparare dalle arti creative - la caratterizzazione dei processi e i caratteri della loro progettazione orientandosi verso un'alta qualità
L'INVESTIMENTO IN OPERE D'ARTE:
quotazioni stratosferiche —> concezione dell'arte come status symbol
capitalisti collezionano e investono in opere d'arte e in aziende di produzione del lusso —> nasce un mercato dell'arte - industrie culturali e creative: fetta in continua espansione dell'economia globale —> aree artistiche tradizionali: arti visive, arti performative, letteratura, musica (il design, la moda, l'artigianato, l'intrattenimento, l'industria del gusto)
I PROTAGONISTI DEL MONDO DELL'ARTE: artisti, galleristi, mercanti d'arte, esperti delle case d'asta —> aste online avvicinano al mercato i giovani collezionisti
SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO attività produttive che concorrono a generare valore economico e occupazione —> sono riconducibili - in parte a settori della dimensione culturale e creativa (Core) - in parte ad attività che, pur non facendo parte della filiera, impiegano contenuti e
competenzeculturali (Creative Driven) per accrescere il valore dei propri prodotti
CORE CULTURA: industrie creative/ industrie culturali/ patrimonio storico-artistico/ performing arts
★ BRUNO MUNARI
principi metodologici con caratteristiche ricorrenti applicabili a molteplici contesti nel campo dell'arte e dell'economia:
- ritrovare l'azione: per passare da una forma a un'altra es. ricerche grafiche con prime penne asfera biro: disegnatore si muove senza intoppi -> avviene una nuova sinergia tra mano, mente e strumento che dà luogo a espressioni grafiche inaspettate. Ritrovare l'azione quindi come veicolo di nuove metafore - curatori- critici- collezionisti
- esplorare le variazioni: sostituire un'intuizione già presente con delle altre -> cambiare caratteriche definiscono un oggetto (a volte necessario sospendere giudizio di valore) es. esercizi di esplorazione a partire da una immagine di base (es. sedie, pesci, facce)
Misurare i limiti:
Variare sistematicamente caratteri di un oggetto per vedere fino a che punto questo oggetto conserva la sua identità —> variazioni possibili di una forma fino a che risultato finale è completamente diverso.
Moltiplicare i punti di vista:
Offrire diversi livelli di interpretazione —> si presentano più soluzioni.
Cambiare le dimensioni:
Es. elefantino piccolo fa tenerezza, formica grande come un aereo fa paura, cambiare le dimensioni è una variante metaforica.
Trasformare l'organizzazione:
Modificare l'ordine è considerato sconveniente, pericoloso, vietato, ma può portare a scoperte affascinanti.
Ricercare le analogie:
Gioco delle somiglianze —> spesso si trovano nuove forme di espressione es. rananuvola somiglia a...
Spiazzare le abitudini:
Una situazione già nota non suscita sorpresa o ricerca —> spiazzante: interventi abbastanza lontani da competenze possedute, ma non...
troppo perché l'interlocutore potrebbe trattarle come strumenti già provati -> principio più vicino alle trasgressioni
Applichiamo i principi metodologici con brevi limitati esempi alle problematiche che possono intervenire nella gestione di un'azienda, compresa l'azienda museale, in dati momenti in cui occorre prefigurare la relazione tra la situazione esistente ed una dinamica di cambiamento.
- RITROVARE L'AZIONE:
- Un'applicazione aziendale del principio "Ritrovare l'azione" potrebbe ipotizzarsi nel campo delle strategie d'investimento in cui i responsabili ricorressero a fonti di finanziamento più agili e più convenienti delle fonti sino al momento sperimentate (trasformare la massa di debiti a breve termine in debiti a medio/lungo termine; ricercare contributi pubblici a fondo perduto senza richiedere prestiti alle banche operando con minori risorse ma con maggiore serenità (nei due
casiimmaginati accrescendo lo slancio e la fiducia nell'attività).
B. Anche il migliorare l'organizzazione assumendo soggetti competenti nei settori chiave capaci diguidare verso sentieri virtuosi potrebbe permettere nuovi impulsi con l'esito di ritrovare l'azione.(Nell'azienda museale l'acquisizione di manager d'impresa potrebbe potenziare i sistemi diproduzione di servizi museali e di marketing ed fornire delle metodologie di misurazione evalutazione delle dinamiche economiche in termini di fonti e impieghi; in particolare potrebbecondurre all'introduzione dell'analisi dei flussi di cassa)
2. ESPLORARE LE VARIAZIONI: Nel caso citato al precedente punto A (ricerca di nuove configurazioni econdizioni di debito) l'applicazione del principio "Esplorare le variazioni" si declinerebbe ricercando lepossibili soluzioni in termini di redditività e di qualità della stessa immaginando di sperimentare via
viadifferenti rapporti tra fondi propri e debiti (ad es. 100% di fondi propri e 0% di debiti; 80% di fondi propri e 20% di debiti; 50% di fondi propri e 50% di debiti, e così via). I responsabili dovrebbero così s