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CONFRONTO PRUPROCK E GABRIEL

Prufrock e Gabriel presentano forti somiglianze dal punto di vista psicologico e caratteriale. Il primo tema in comune è sicuramente il desiderio di evasione e la presa di distanza dall'ambiente sociale.

Nella poesia di Eliot lo si può vedere quando Prufrock dice 'nella stanza le donne vanno e vengono parlando di Michelangelo', sottolineando come nella sua percezione, la realtà esterna si riduca ad un insieme di conversazioni anche un po' confuse, tanto brusio e rumore a cui Prufrock sente di essere del tutto estraneo. Egli non prende parte alle conversazioni e ne rimane escluso per sua volontà. È piuttosto evidente il suo problema a relazionarsi con le persone, così come anche con il mondo femminile. Nella poesia, infatti, emerge la figura di una donna, come possiamo notare quando parla di braccia bianche, nude e ingioiellate. Subito dopo P dice: 'potrei rischiare allora? Come potrei cominciare?'

ciò ci fa intendere che il personaggio non sa come cominciare a parlare né tantomeno come intraprendere una conversazione con una donna. Lo stesso problema si pone in Gabriel: forte è il suo desiderio di evasione, come possiamo notare nella scena in cui tra il brusio, le chiacchiere e la risa degli invitati egli dimostra di non sentirsi affatto a suo agio e la sua mente cerca di divagare proiettandosi altrove. Infatti, egli dice di desiderare tanto esser fuori per strada, a camminare tutto solo in mezzo alla neve. Chiara è dunque la sua esclusione volontaria da ogni sorta di relazione sociale, così come quando prima di iniziare a mangiare, Gabriel afferma di 'fare come se non esistesse per un po' di minuti', esprimendo a voce alta il bisogno di dissociarsi per un po'. Altro tema in comune tra i due personaggi è ancora l'alienazione, nonché la separazione tra io pubblico ed io privato e ancora la volontà dimantenere agli occhi degli altri una certa apparenza. In Prufrock, rispetto a Gabriel, il senso di oppressione è molto più sentito ed evidente come ci dimostrano i suoi continui dubbi, le domande a cui non riesce a dare una risposta: 'oserò turbare l'universo?', 'avrò il coraggio di mangiare una pesca?', 'ho misurato la mia vita con cucchiaini da caffè'. Si tratta dunque di un uomo che ha vissuto rimuginando sulle decisioni, un uomo che ha preso una decisione e subito dopo avuto dei ripensamenti, un uomo spaventato dal rischio, consumato dalle oppressioni della società che lo hanno portato a dubitare di se stesso e delle sue capacità. Il complesso di inferiorità è culminante quando Prufrock si paragona al cortigiano del principe, che gli porta gli annunci e si rende utile, un uomo 'prudente, cauto, meticoloso, pieno di nobili sentenze', ma che subito dopo, dal cortigiano, arriva aparagonarsi al buffone di corte 'talvolta in verità, quasi ridicolo, e quasi, a volte, il buffone.' Prufrock sa perfettamente chi è, e ha consapevolezza di cosa sarebbe potuto essere se l'alienazione non avesse prevalso: 'avrei potuto essere un paio di ruvidi artigli che corrono sul fondo di mari silenziosi', la simbologia è fondamentale. Gli artigli che corrono ci danno l'idea della velocità, di qualcosa che va veloce e spedito verso un obiettivo senza alcun tipo di ripensamento. 'ho visto vacillare il momento della mia grandezza' la consapevolezza, dunque, che ormai è troppo tardi e che ha perso l'occasione di essere chi avrebbe voluto essere per davvero. Il motivo di tutto questo è sicuramente il mantenimento di uno standard sociale, di un'apparenza curata e su cui nessuno possa dir nulla. 'e ho conosciuto tutti gli occhi, conosciuti tutti. Gli occhi che ti fissano in una frase formulata. E

quando sono formulato, appuntato a uno spillo, quando sono trafitto da uno spillo e mi dibatto sul muro, come potrei allora cominciare, a sputar fuori tutti i mozziconi dei miei giorni e delle mie abitudini? Come potrei rischiare? Il complesso di inferiorità giunge al suo culmine, Prufrock ha paura di esporsi, ha paura di essere scrutato, analizzato o anche semplicemente di essere oggetto degli occhi di qualcuno. Riferimento che ricorda la scena in cui Gabriel viene esaminato da Miss Ivors, che pone domande scomode e tenta con presunzione di analizzarlo, lo giudica accusandolo di essere un anglofilo, o anche, indirettamente, di non essere conforme ai canoni della società: perché tutti vanno in vacanza nel proprio paese, tutti tengono a scoprire la propria lingua, Gabriel è un diverso e in quanto tale deve essere condannato. L'oppressione e l'alienazione di Gabriel sono altrettanto forti, egli deve infatti rispettare compiti che lo assillano, e

mantenere alta la sua reputazione soprattutto agli occhi delle zie, che nient'altro rappresentano se non gli occhi della società. La stessa festa è per lui un obbligo, e l'ansia che caratterizza Prufrock è la stessa che affligge Gabriel per il discorso che dovrà tenere dinanzi a tutti. È in pena per tutta la sera, tira fuori la sua lettera ogni qualvolta può, prova e riprova, pensa e ripensa a delle modifiche nel suo discorso, così come Prufrock rimugina sulle sue decisioni. Il discorso è simbolico e indica la prova sociale che Gabriel deve affrontare, un esame importante che deve necessariamente superare per occupare ancora un posto importante nel cuore e la mente delle zie, se non nella società stessa. Ancora, il complesso di inferiorità sentimentale del personaggio si contrappone fortemente alla sua superiorità in casa delle zie. Egli svolge un ruolo fondamentale e viene elogiato durante tutta la serata,

cose cheistigano il suo sentirsi superiore. Questa certezza però affonda completamente con la confessione disua moglie, evidentemente non così innamorata di Gabriel quanto lo è stata di Michael, e con lapresa di coscienza da parte di Gabriel di non aver mai provato dei sentimenti tanto violenti estruggenti quanto quelli di Michael per Gretta.Alla fine del racconto, dunque, tutti gli eventi ritornano, tutti quelli che avevano preparato l'epifaniadel personaggio: Gabriel, guardando la neve fuori dalla finestra, capisce di non essere mai stato ingrado di amare, né tantomeno di vivere la vita: 'lo assalì una vergognosa consapevolezza dellapropria persona. Si vide come una figura ridicola, una specie di galoppino delle zie, un sentimentalenervoso, bene intenzionato, che arringava persone volgari e idealizzava la sua grossolanasensualità, l'individuo pietoso e fatuo che aveva visto di sfuggita nello specchio'.

Gabriel perde ogni certezza,

la sua autorità e la religione anglicana. Questo portò a un lungo periodo di oppressione e discriminazione nei confronti della popolazione irlandese, che cercò di ribellarsi più volte. La questione irlandese si intensificò nel XIX secolo, quando il movimento per l'indipendenza prese piede. Nel 1921, dopo anni di conflitto, fu firmato il Trattato anglo-irlandese, che creò lo Stato Libero d'Irlanda, composto da 26 contee. Tuttavia, sei contee dell'Ulster rimasero sotto il controllo britannico, dando origine al conflitto noto come "The Troubles". Durante "The Troubles", che durò dal 1969 al 1998, si registrarono numerosi atti di violenza e terrorismo da entrambe le parti. Nel 1998 fu firmato l'Accordo del Venerdì Santo, che pose fine al conflitto e stabilì un processo di pace in Irlanda del Nord. Nonostante l'accordo, la questione irlandese non è ancora completamente risolta. L'Irlanda del Nord rimane divisa tra coloro che desiderano l'unificazione con la Repubblica d'Irlanda e coloro che vogliono rimanere parte del Regno Unito. La Brexit ha ulteriormente complicato la situazione, poiché l'Irlanda del Nord è l'unica parte del Regno Unito che condivide un confine terrestre con un paese dell'Unione Europea. La questione irlandese è quindi ancora un tema di grande importanza e dibattito, con molte sfumature politiche, culturali e religiose.l'importanza di affrontare la questione irlandese e nel 1881 fu approvato il Land Act, che cercava di migliorare le condizioni dei contadini irlandesi. Tuttavia, nonostante questi progressi, la lotta per l'indipendenza continuò. Nel 1916, durante la Pasqua di sangue, un gruppo di ribelli irlandesi si ribellò contro il dominio britannico e dichiarò l'indipendenza dell'Irlanda. La ribellione fu repressa, ma segnò l'inizio di un movimento indipendentista sempre più forte. Dopo anni di conflitto e negoziati, nel 1921 fu firmato il Trattato anglo-irlandese, che creò lo Stato Libero d'Irlanda, un dominio autonomo all'interno del Commonwealth britannico. Tuttavia, l'Irlanda del Nord, a maggioranza protestante, rimase parte del Regno Unito. La divisione dell'Irlanda portò a decenni di tensioni e conflitti tra i nazionalisti irlandesi, che volevano un'unità irlandese, e i lealisti nordirlandesi, che volevano rimanere parte del Regno Unito. Questo periodo, noto come The Troubles, durò fino agli anni '90, quando fu raggiunto un accordo di pace noto come Good Friday Agreement. Oggi, l'Irlanda è divisa in due entità politiche separate: la Repubblica d'Irlanda, che è uno stato indipendente, e l'Irlanda del Nord, che fa parte del Regno Unito. Nonostante le divisioni politiche, l'Irlanda rimane un paese con una ricca cultura e una storia complessa.

Proporre il famoso Home Rule del 1886, tuttavia il Bill venne respinto e una violenta opposizione al governo inglese infiammò l'Irlanda: l'opposizione si organizzò nel movimento Sinn Féin ('noi stessi' in Gealico) che divenne un partito politico nel 1906.

L'Home Rule Bill solo nel 1914 venne approvato dal Parlamento Inglese per essere subito sospeso a causa della guerra. I separatisti avanzarono proteste e richieste non soddisfatte di alcuni termini del patto di auto-determinazione politica dell'Irlanda. Una importante rivolta scoppiò a Dublino il Lunedì Easter Monday, di Pasqua, del 1916, la famosa sollevazione di Pasqua, che si rivelò fallimentare con la drammatica condanna a morte di tutti i leader. A seguito del fallimento della rivoluzione lo Sinn Féin istituì un esercito, l'IRA (Irish Republican Army).

Nel 1918 nonostante il Bill fosse formalmente restituito e confermato le tensioni continuarono.

tra iCattolici che chiedevano l'indipendenza e i Protestanti che volevano mantenere saldi i legami conl'Inghilterra. La questione giunse ad una risoluzione politica con il Trattato del 1921, che stabiliva loStato Libero d'Irlanda sull'isola esclusa una ragione settentrionale dell'isola a prevalenzaprotestante. Nel 1922 esplosero nuove violente tensioni per arrivare alla definitiva rinascita dellibero Stato d'Irlanda, l'Eire, con capitale a Dublino: tuttavia la sovranità completa sarà concessasolo nel 1949, dopo il secondo conflitto mondiale, mentre il Nord rimaneva inglese, l'Ulster, concapitale a Belfast, rimase parte del Regno Unito.Negli anni Sessanta ulteriori tensioni esplosero nell'Ulster dove le minoranze cattoliche oppresseiniziarono una campagna per i diritti civili che degenerò in episodi di guerriglia tra cattolici eTroubles.protestanti, in scontri che la stampa internazionale dell'epocaconosceva come il rappresentante politico protestante Ian Paisley fondò l'UVF (Ulster Volunteer Force) per contrastare militarmente le azioni dell'IRA. Tra i tanti episodi di sangue degli anni sessanta il
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A.A. 2020-2021
91 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher catuni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Manzolillo Monica.