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METODI DI RICERCA - QUANTITATIVI E QUALITATIVI

Dati quantitativi: numerici, misurabili cosa?

Dati qualitativi: descrizione verbale, non standardizzabile o misurabile perché?

NB: di solito è utile combinare entrambi gli approcci!

VALUTAZIONI FORMATIVE E SOMMATIVE

1. Formative sono condotte durante la fase di progettazione e sviluppo, quando il prodotto non è ancora definito. Possono influenzare la progettazione.

NB: tutti i metodi di ricerca di requisiti sono formativi!

2. Sommative sono condotte sulla versione finale del prodotto. Servono per verificare che risponda ai requisiti e agli obiettivi di progettazione.

IL NUMERO DI UTENTI

Nel caso in cui si adotti un metodo di ricerca quantitativo, l'obiettivo è ricercare risultati statisticamente significativi.

È possibile calcolare esattamente di quanti partecipanti si abbia bisogno (power analysis).

Nel caso in cui si adotti un metodo di ricerca qualitativo, invece, non

È possibile determinare in anticipo l'esatto numero dei partecipanti. In questo caso si procede fino a raggiungere il punto di "saturazione", ovvero quando coinvolgendo nuovi utenti non si ottengono più informazioni utili. - Numero di utenti per ciascun metodo di ricerca: - Differenze principali tra i metodi di ricerca: 33 CONOSCERE L'UTENTE - METODI DI RAPPRESENTAZIONE DEI RISULTATI Rappresentare gli utenti: PROFILO UTENTE: è un documento che rappresenta le caratteristiche degli utenti target. (viene sempre aggiornato ciclicamente) Di norma il profilo utente contiene informazioni su: - Caratteristiche demografiche - Esperienza lavorativa - Educazione - Familiarità con tecnologie - Esperienza con prodotti simili - Etc... Una volta completati i profili utente è possibile creare gruppi in base alle similitudini e differenze: Età (bambini, giovani, adulti, anziani) Esperienza (buona, scarsa)... PERSONAS:Catturano un insieme di caratteristiche dell'utente, tratte dal profilo utente. Nb: NON si tratta di persone reali, ma di personaggi costruiti sulla base degli utenti reali!! Aiutano a dar vita agli utenti attribuendo loro un nome, delle caratteristiche e degli obiettivi che vogliono portare a termine. - Quando si creano personas, è opportuno: - Creare più di una persona per ciascun tipo di utente - Prevedere anche una persona con qualche tipo di disabilità - Procedere ciclicamente aggiornando o integrando, se necessario, le personas - Per costruire una persona si specificano: - Identità (nome, cognome, età, genere..) - Status (utente primario/secondario/terziario) - Obiettivi relativi all'uso del prodotto - Abilità competenze ed esperienza - Compiti compiti principali a cui si dedica, con quale frequenza.. - Relazioni con quali altre persone interagisce - Requisiti - Aspettative come pensa che possa essere il prodotto

prodotto?

  • FotoRappresentazione dei dati - lo scenario 35
  • SCENARIO descrizione informale testuale incentrata sullo svolgimento di un attività o di un comportamento
  • Facilita esplorazione e discussione di requisiti
  • Esplorare vincoli, contesti e problemi a cui gli utenti sono sottoposti

Gli scenari possono descrivere:

  • Come viene già usato un prodotto
  • Come potrebbe essere usato un prodotto
  • Una versione del "futuro" (scenario, personas e obiettivi)

SCENARIO + PERSONAS + OBIETTIVI


Diverse tipologie di rappresentazione dei compiti e obiettivi degli utenti:

  • Scenario - descrizione informale testuale incentrata sullo svolgimento di un attività o di un comportamento.
  • Use case - si riferisce a un utente e a un obiettivo e implica l'interazione con una certa tecnologia. Ci sono delle azioni che l'utente può decidere di compiere per arrivare a un obiettivo (diverse
utilizzare.

fare l'utente con la logica if/else

USE CASE "ESSENZIALE" (no interface specification)

Gli use case essenziali coprendono:

  • Nome obiettivo dell'utente
  • Lista dei passi compiuti dall'utente
  • Lista passi compiuti dal sistema

TASK ANALYSIS - HIERARCHICAL TASK ANALYSIS

Al contrario di altre techiche di descrizione dei compiti come gli use case e gli use case "essenziali" che sono utili per descrivere sistemi in corso di progettazione, La task analysis è utile soprattutto per studiare e descrivere una situazione esistente. È importante per capire le ragioni e gli obiettivi delle persone:

  • Quale obiettivo vogliono ottenere
  • Perché stanno perseguendo per quel particolare obiettivo
  • In che modo stanno cercando di raggiungerlo attualmente

La tecnica più famosa delle tasks analysis è la Hierarchical.

Un compito viene diviso in sottocompiti

L'analisi dei task si basa su azioni

(del'utente)fisiche e concrete e osservabili,comprese azioni che non coinvolgono uso di dispositivi o programmi.

Passi:

  1. Individuazione Obiettivo
  2. Individuazione passaggi/compiti per arrivare a quell'obiettivo
  3. Suddivisione dei compiti in sottocompiti

Esempio pratico: 38METODI DI RICERCA REQUISITI – FOCUS SU INTERVISTE E QUESTIONARI

INTERVISTE:

Sono uno dei metodi di ricerca più utilizzati. Si tratta di conversazioni più o meno guidate con lo scopo di ottenere informazioni dalla persona intervistata

Prima di iniziare un'intervista è opportuno porsi degli obiettivi:

  • Per capire il tipo di intervista che è consono fare
  • Capire che tipo di domande fare

Esistono 3 macrotipi di interviste:

  1. Interviste NON STRUTTURATE sono simili ad una conversazione; ci sono sì degli obiettivi da parte dell'intervistatore ma l'intervistato ha la possibilità di decidere l'ordine delle risposte e il dettaglio che preferisce
  2. Interviste SEMISTRUTTURATE sono una via di mezzo tra le interviste non strutturate e quelle strutturate. L'intervistatore ha una guida di domande ma l'intervistato ha ancora la possibilità di rispondere in modo più libero
  3. Interviste STRUTTURATE sono quelle in cui l'intervistatore ha un elenco di domande predefinite e segue un ordine prestabilito. L'intervistato ha meno libertà di risposta
Interviste STRUTTURATE sono le più controllate. Le domande sono le stesse per tutti (anche a risposta chiusa) e l'intervistato non ha libertà di scegliere l'ordine e deviare dagli argomenti. Nb: anche se ci sono delle domande a risposta chiusa, a differenza dei questionari, nelle interviste si ha la possibilità di chiarire e comprendere meglio il senso della domanda. 3. Interviste SEMI-STRUTTURATE combinazione dei due tipi precedenti; l'intervistatore pone delle domande (aperte o chiuse) e l'intervistato ha però la possibilità di deviare dall'ordine previsto. Che domande fare? - Con il team di lavoro bisogna selezionare gli argomenti da affrontare in base a: - Pertinenza con gli obiettivi - Pertinenza con il tipo di intervista - Capire come formulare le domande: - Brevi: meglio formulare domande corte - Chiare: domande che affrontano un solo argomento, precise e evitare ingarbugliamenti - Bias: evitare domande chesuggeriscono la risposta o formulate in modo tale da ar sì che l'intervistato possa essere condizionato 39o Focus sui risultati focalizzarsi sui risultati e sui bisogni, non sul come pensano gli utenti che sia opportuno arrivare a quella soluzione.o Memoria può essere difficile ricordare dei particolari (quante volte hanno mangiato fuori a cena negli ultimi 3 mesi). Meglio evitare. Piuttosto se è proprio necessario farlo, si deve poter aiutare l'utente con strumenti di supporto come agente, calendari, etc..o No obbligo di risposta non tutti gli utenti possono essere nelle condizioni di rispondere a ogni domanda. Spiegare che non esiste una risposta giusta o sbagliata e non incoraggiare troppo gli utenti a rispondere (a volte potrebbero dare una risposta solo per fare contento l'intervistatore). Testare l'intervista Prima di coinvolgere gli utenti sarebbe opportuno testare l'intervista - Con alcuni colleghi di team verificare che

Tutti capiscano le domande (chiarezza):

  • Con alcuni utenti targeto verificare che gli utenti che si vuole prendere in considerazione capiscano effettivamente che cosa gli viene chiesto e che le loro risposte siano adeguate
  • Verificare che si rientra nei tempi stabiliti

Attori coinvolti:

  1. INTERVISTATORE: deve assicurarsi che:
    • L'intervistato comprenda le domande
    • Di aver compreso correttamente le risposte dell'intervistato
    • Deve gestire la conversazione (non facendola deviare in argomenti out of interest)
    • Cercare di non introdurre bias (vedi prima)
    • Controllare il proprio linguaggio del corpo
    • Mettere l'intervistato a proprio agio e non forzarlo a fare scelte
  2. SECONDO INTERVISTATORE: prende appunti, può suggerire domande
  3. OPERATORE VIDEO 40
  4. OSSERVATORI:
    • Membri del team solitamente
    • Non più di due per non intimidire il partecipante
    • Non devono interrompere l'intervista

Fasi dell'intervista

Analizzare i dati

Interviste Strutturate (dati quantitativi): si possono usare gli stessi metodi usati per i questionari

Interviste Non Strutturate o Semi-Strutturate (dati qualitativi):

  • Categorizzazione e conteggio:
    • Si cerca di identificare temi e argomenti ricorrenti nelle risposte
    • Si conta quante volte compare quel tema
    • Si sceglie un modo per rappresentare quel tema
  • Diagrammi di affinità:
    • Individuare punti chiave di ciascuna risposta e trascriverli su post-it separati
    • Mischiare i post-it
    • Raggrupparli in base alle somiglianze tra i concetti
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
66 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SteSanto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione a Interaction Design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Vermero Fabiana.