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HERD IMMUNITY
Oltre il vaccino c'è il concetto di herd immunity, cioè come uno scudo. È come una vaccinazione di gregge/immunità di gregge. Spiega che una persona non vaccinata, in una popolazione di tutti vaccinati, ha una bassissima (quasi 0%) probabilità di ammalarsi. Perché essendo tutti immuni, nessuno può prendere la malattia e passarla a lui. Tranne se lui non esce da questa popolazione e contrae la malattia per conto suo, ma è un rarissimo caso.
3 TIPI DI PREVENZIONE
Intanto la prevenzione riguarda tutti i tipi di malattie (infettive e non). Il compito della prevenzione è impedire l'insorgenza e la progressione della malattia. Si interviene sulla popolazione e sull'ambiente. La prevenzione dipende dal target, che può essere sano; apparentemente sano; malato. Quindi rispettivamente sarà prevenzione primaria; secondaria; terziaria.
Prevenzione primaria: effettuata sul soggetto sano
(evitare che si ammali). Un esempio può essere evitare il contagio o l'infezione. E' importante la denuncia e la notifica ed eventuale isolamento. Cioè serve per interrompere la catena di trasmissione. Alcuni metodi di questa prevenzione sono potenziare le difese immunitarie, modificare i comportamenti che possono essere dannosi (cambiare stile di vita), denunciare eventuale contrazione di malattia infettiva (venerea, sanguigna ecc), intervenire sull'ambiente. Prevenzione secondaria: sul soggetto apparentemente sano (fase iniziale della malattia). L'obiettivo è scoprire e guarire la malattia, limitando la progressione e migliorare la prognosi. Inoltre è importante ridurre la prevalenza e la mortalità. Anche se non tutte le malattie beneficiano della prevenzione secondaria, infatti molte hanno una fase di latenza (fase senza sintomi) breve, quindi non si fa in tempo a diagnosticare la malattia che già si manifesta. I metodi perma è importante adottare diverse strategie per prevenire le malattie e promuovere la salute. L'utilizzo dello screening è una delle strategie utilizzate per individuare precocemente eventuali malattie o condizioni a rischio. Lo screening selettivo viene effettuato su soggetti sani ma con un rischio elevato di ammalarsi. Ad esempio, un individuo con una storia familiare di malattie cardiache potrebbe essere sottoposto a uno screening per valutare il suo rischio di sviluppare una malattia cardiaca. Lo screening sulla popolazione viene effettuato su un'intera popolazione, in particolare quando l'incidenza di una determinata malattia è molto alta. Ad esempio, lo screening per il cancro al seno viene offerto a tutte le donne di una certa età, poiché il cancro al seno è una delle malattie più comuni tra le donne. Lo screening su una sola malattia si concentra su una specifica condizione o malattia. Ad esempio, lo screening per il diabete può essere effettuato misurando i livelli di zucchero nel sangue. Lo screening multifasico viene utilizzato durante la gravidanza per monitorare la salute della madre e del feto. Questo può includere esami del sangue, ecografie e test genetici. Lo screening tramite questionario coinvolge la somministrazione di domande sullo stato di salute e sui fattori di rischio. Ad esempio, un questionario potrebbe chiedere se si fuma o se si pratica attività fisica regolarmente. Lo screening con esami clinici prevede l'utilizzo di esami fisici o test diagnostici per valutare la presenza di una malattia o condizione. Ad esempio, la misurazione della pressione sanguigna può essere utilizzata per lo screening dell'ipertensione. Lo screening tramite raggi X coinvolge l'utilizzo di radiografie per individuare eventuali anomalie o lesioni. Tuttavia, l'uso di raggi X deve essere limitato solo ai casi necessari, poiché le radiazioni possono danneggiare l'organismo. Lo screening di laboratorio prevede l'utilizzo di test di laboratorio per individuare eventuali anomalie o segni di malattia. Ad esempio, un esame del sangue può essere utilizzato per lo screening del colesterolo alto. Lo screening può fornire due esiti: positivo o negativo. Un esito positivo indica un'alta probabilità di essere malati, mentre un esito negativo indica un'alta probabilità di essere sani. La prevenzione terziaria si concentra sulla gestione e il trattamento delle malattie già presenti, al fine di prevenire complicanze e migliorare la qualità della vita del paziente. Ad esempio, la riabilitazione può essere parte della prevenzione terziaria per aiutare un paziente a recuperare dopo un intervento chirurgico o un trauma. È importante ricordare che non esiste un modello unico di prevenzione e che è necessario adottare diverse strategie in base alle specifiche esigenze e condizioni di ogni individuo.perché ci sono diverse malattie. MALATTIE INFETTIVE A TRASMISSIONE AEREA Sono malattie che si trasmettono con maggiore probabilità (alta contagiosità). Infatti ogni anno almeno metà della popolazione viene colpita da questo tipo di malattie. Alcune possono anche portare alla morte con maggiore probabilità in paesi come l'Africa. Bisogna per prima cosa distinguere l'agente eziologico, ovvero l'agente che causa la malattia. I più frequenti sono virus e batteri e colpiscono maggiormente le vie aeree (trasmissione aerea). La trasmissione può essere: - Diretta: da malato a soggetto suscettibile. (uomo-uomo) - Indiretta: il microorganismo è presente nell'aria e si trasmette con goccioline aereo disperse. (uomo-altro-uomo) Quelle a via aerea hanno diverse caratteristiche: - Più probabilità che la sorgente sia umana - Andamento stagionale - Età infantile - Vaccini - Obbligatoria notifica L'apparatoIl sistema respiratorio è quello maggiormente colpito. L'agente entra attraverso naso/bocca e può fermarsi all'apparato respiratorio o diffondersi ad altri apparati.
Alcune delle malattie infettive a trasmissione aerea sono:
- INFLUENZA: è la malattia che ha maggiore incidenza annuale. È causata da un virus (virale) detto orthomyxo-virus, che è di 3 tipi:
- Uomo, animali → il più pericoloso, ha 3 sottotipi: H1N1-H2N2-H3N2
- Uomo
- Uomo → Meno importante, è presente maggiormente nell'infanzia.
SINTOMI: Febbre, tosse, muco, stanchezza, dolori muscolari
La sorgente è l'uomo, cioè è l'uomo che entra a contatto e poi contagia attraverso goccioline o contatto (diretto/indiretto). Può durare da 1 a 3 giorni e si...
è contagiosa sia durante che dopo (dopo per circa 3 altrigiorni→periodo di convalescenza). I sintomi non sono dannosi, però indeboliscono l’individuo che può essere più suscettibile per altre patologie più gravi. Nonostante sia una malattia comune, non deve essere sottovalutata, soprattutto per bambini/anziani/gravidanze. Infatti ogni anno muoiono 40mila persone per influenza, quindi è considerato problema sanitario. Per affrontare l'influenza si attuano misure di igiene e vaccinazione. Ci si ammala ogni anno (ma più volte anche nello stesso anno) perché il virus cambia, è altamente variabile, ecco perché non esiste un vaccino unico. Al massimo si può provare a prevedere come potrebbe mutare ma non è certo.
2) PARAINFLUENZA: Può essere confusa con influenza, perché i sintomi sono gli stessi ma sono prodotti da rhinovirus. Con queste parainfluenze sono comuni le reinfezioni.
“ricadute”). Vengono colpiti soprattutto laringe e trachea superiore.
3) ROSOLIA: E’ una malattia esantematica (come morbillo), cioè porta delle macchie/esantemi di colore rosa sulla pelle. C’è una forma congenita che è molto pericolosa cioè si passa al feto durante la gravidanza che può portare alla morte del feto. E’ di tipo endemico soprattutto in ambiente chiusi. Il serbatoio/sorgente è sempre l’uomo con incubazione di 2-3 settimane (tempo lungo), dove ovviamente si è contagiosi anche se non si hanno ancora i sintomi. Con il vaccino obbligatori, si è ridotta l’incidenza. La profilassi prevede per prima cosa la denuncia da parte della vittima, in modo da avvisare le autorità sanitarie. E’ contagiosa e si usa il vaccino con virus attenuato ed è quindi utile solo una seduta.
4) MORBILLO E’ anch’essa esantematica, ma più contagiosa della rosolia. Può
avere delle complicanze, come panencefalite. Colpisce adulti e bambini ed è una malattia che c'è ovunque. Il serbatoio è sempre l'uomo, ha incubazione di 7-18 giorni ed è contagiosa già da 3g prima e dopo la malattia. E' più frequente in inverno. Si muore poco se viene curata correttamente e con giusta profilassi. L'età media colpita nel 2019 è 30 anni, questo conferma che è presente anche in adulti. Questo perché ci sono persone che non sono state vaccinate, e quindi da adulte possono contrarre la malattia. Però più tardi la contrai, più gravi possono essere le complicanze. (sostanzialmente è meglio farla da piccoli che dopo).
COMPLICANZE: Circa il 30% dei casi genera complicanze tra cui:
- Diarrea
- Otite media → può portare a sordità
- Polmonite
- Encefalite acuta → danni neurologici → degenerativa
- Panencefalite subacuta sclerosante (PESS) dovuta
alla persistente presenza del virus nel SNC. Cioè il virus rimane negli anni, non si guarisce completamente.
PROFILASSI: Per prima cosa sempre la denuncia. Se non ci sono complicanze basta stare in isolamento domiciliare ed evitare il contatto con immunocompromessi (perché sono deboli). Si usano vaccini vivi però si vaccina da 1 anno in su, altrimenti il bambino è troppo piccolo e non è ancora sviluppato.
5) PAROTITE / ORECCHIONI Si chiama anche "orecchioni" perché si ingrossano le ghiandole parotidi (ghiandole salivari) ma può arrivare al SN. Le complicanze sono meningite, pancreatite, encefalite, nell'adulto maschio anche orchite: che colpisce testicoli e portare a sterilità. Ha un'incubazione di 15g.
PROFILASSI: denuncia ed isolamento per almeno 10g. Vaccino.
6) VARICELLA: Ancora più contagiosa del morbillo e il vaccino è entrato in circolazione da poco, ecco perché molti di noi non l'hanno fatta.
Questa, come il morbillo, più tardi si contrae peggio è. La varicella ha particolari complicanze perché è un virus latente, cioè sembra che non ci sia ma c'è, ed essendo nascosto il sistema immunitario non lo vede, quindi il virus può tornare sotto forma di Herpes Zoster ("fuoco di Sant'Antonio"). Si presenta con vescicole che possono scoppiare ed essere contagiose, oppure provocare macchie se ci si espone al sole.
PROFILASSI: denuncia/evitare contatto/isolamento/vaccino
7) MENINGITE Colpisce le meningi ovvero le membrane (duramadre, aracnoide, piamadre) del SNC (encefalo+midollo spinale). È quindi un'infiammazione acuta delle meningi. Sono responsabili virus e batteri.
Virus: quella virale da meno problemi, e si risolve spontaneamente senza molte complicanze, infatti ha anche pochi giorni di incubazione.
Batteri: Quella di origine batterica da più problemi, tra cui meningite da meningococco, da
pneumococco ,emofilo. Quella più pericolosa è quella da meningococco, perché ha diversi ceppi a/b/c/w135/i. È poco contagiosa, perché fuori dall'organismo vive poco. Nella meningite i sintomi sono diversi in base alle situazioni. Può generare meningite fulminante che si manifesta con batteremia (batterio si moltiplica nel sangue) e si ha la morte in 24h. Cioè si arriva fino alle meningi, aumenta la pressione locale e forma essudato che da meningi può passare al cervello e colpire diverse aree. In base all'area colpita si hanno diversi disturbi, che si possono portare per tutta la vita.
PROFILASSI: isolamento ma anche chemioprofilassi sul soggetto che è stato a contatto con uno malato. Ora si hanno i vaccini quadrivalente (a+c+i+w135) e da poco si è scoperto quello per il b.
8) DIFTERITE Malattia causata da tossine, era diffusa in passato, ora con vaccino è meno incidente. Infetta via aeree superiori e
produce tossine, che possono portare alla paralisi dell'apparato respiratorio.
PROFILASSI: