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DATI NECESSARI PER LA RICOSTRUZIONE DELLA STORIA DEL CASO

  • dati anagrafici
  • dati occupazionali
  • segni e sintomi della malattia
  • dati sul dettaglio temporale e spaziale della malattia
  • data e luogo di eventuali ricoveri e loro durata
  • esami diagnostici effettuati e loro risultati
  • eventuali terapie instaurate
  • precedenti contatti con casi noti della stessa malattia
  • eventuali viaggi all'estero prima della malattia

PROVVEDIMENTI

  • Provvedimenti relativi ai malati:
    • interruzione della catena di trasmissione mediante isolamento e trattamento
  • Misure relative a conviventi e contatti:
    • prevenzione primaria (chemioprofilassi), vaccinazione
  • Bonifica dei portatori

ESEMPI

  • eliminazione del microrganismo patogeno con farmaci o interventi particolari
  • misure contumaciali in particolare l'allontanamento da attività lavorative
  • educazione sanitaria (pulizia della persona, disinfezione degli escreti e dei fluidi biologici, eliminazione di contatti
sessuali non protetti ecc.) 2. Eradicazione della sorgente di infezione Consistono nella eliminazione della sorgente di infezione: - Nell'uomo sono attuabili interventi di eradicazione parziale come la colecistectomia nel trattamento dei portatori di tifo. 3. Riduzione della comunicabilità della sorgente Le misure per ridurre la possibilità di trasmettere un'infezione, da una persona ammalata (o da un portatore) a una sana, si basano su una serie di provvedimenti che limitano in varia misura la possibilità di rapporto con gli altri o che impongono particolari controlli: isolamento, contumacia, sorveglianza sanitaria. Precauzioni standard: sono quel complesso di pratiche che mirano a prevenire l'esposizione parenterale e a prevenire le esposizioni delle membrane mucose e della cute non intatta di operatori sanitari a patogeni trasmessi per via parenterale. Si basano essenzialmente sull'uso di mezzi di barriera: guanti, maschere, sistemi diprotezione per gliocchi e schermi facciali. 4. Trattamento della sorgente di infezione Trattamento tempestivo e adeguato con antibiotici della persona affetta per proteggere le persone con cui viene a contatto. 5. Interventi rivolti a impedire la trasmissione della infezione - Bonifica dell'ambiente - Modificazione dei comportamenti Profilassi specifica delle infezioni: IMMUNOPROFILASSI PASSIVA: - somministrazione di sieri immuni (es. in caso di botulismo somministrazione, prima possibile, di siero antibotulinico polivalente che neutralizza le tossine A, B ed E) - immunoglobuline umane e specifiche (es. in caso di ferita ad alto rischio contaminata da terriccio o da arma da fuoco) IMMUNOPROFILASSI ATTIVA o VACCINAZIONE: induzione di una risposta immunitaria nell'organismo grazie alla somministrazione di vaccini. Vaccinazione Le basi immunologiche della vaccinazione: - Antigene: sostanza viva o inattivata (proteina, polisaccaride, ecc.) capace di produrre una risposta immunitaria.

rispostaimmunitaria

Anticorpo: Proteina molecolare (immunoglobulina) prodotta dai linfociti di tipo B per indurre l'eliminazione dell'antigene

Immunità

Protezione contro le malattie infettive

Passiva: protezione indotta dal trasferimento degli anticorpi

  • Naturale: materna
  • Artificiale: prodotti da un'altra persona o animale

Caratterizzata per essere temporanea

Attiva è prodotta dal proprio sistema immunitario in conseguenza ad uno stimolo:

  • Naturale
    • infezioni subcliniche
    • superamento malattia
  • Artificiale: i vaccini

Caratterizzata per essere generalmente permanente nel tempo

Herd immunity

  1. Immunità passiva
    • Naturale: immunità materna
      • Attraverso la via trans-placentare
      • negli ultimi due mesi di gravidanza gli anticorpi oltrepassano la placenta
      • formazione di un "profilo" immunitario del feto simile a quello materno
      • protezione da 6 a 12 mesi
    • Artificiale: prodotti del sangue
      • Anticorpi omologhi umani
provenienti da diversi donatori sani (immunoglobuline); b. usati in profilassi post-esposizione ad es. o per HAV e morbillo

Anticorpi omologhi umani iperimmuni: usate per la profilassi dopo esposizione di alcune malattie (HBV, rabbia, tetano e varicella)

Siero eterologo iperimmune:
a. (antitossina) contiene anticorpi contro un solo antigene e sono prodotte in animali (cavallo).
b. Ad esempio contro botulismo, difterite, tetano.

Durata: da poche settimane ad alcuni mesi

2. Immunità attiva
Naturale:
Il superamento di una malattia infettiva induce in generale una immunità verso la patologia duratura per tutta la vita
Memoria immunologica: dopo l'esposizione ad un determinato antigene le cellule di memoria (memory B cells) continuano a circolare per molti anni; nel caso di un nuovo contatto con quel determinato antigene si avrà un aumento degli anticorpi specifici.

Artificiale: i vaccini
I componenti del vaccino stimolano il sistema immunitario a produrre glianticorpi "specifici" Non espongono il soggetto alla patologia e alle sue potenziali complicanze Inducono un'immunità e una memoria immunologica simili a quelle dell'infezione naturale ma senza il rischio di malattia Classificazione dei vaccini: 1. Microrganismi vivi ma attenuati 2. Microrganismi interi inattivi 3. Frazioni del microrganismo 4. Sostanze sintetizzate dal germe Vaccini vivi attenuati: - Sono prodotti mediante modifiche di "laboratorio" del microorganismo (batteri, virus) - Generalmente prodotti mediante colture ripetute che ne attenuano la virulenza - Il microrganismo modificato deve replicarsi nell'organismo per indurre la risposta immunitaria nel soggetto vaccinato. - La risposta immunitaria indotta è simile a quella prodotta dall'infezione naturale - Generalmente non causa la patologia, nel caso si manifestasse la sintomatologia della patologia (che è normalmente di minor gravità rispetto aquella causata dal microrganismo "selvaggio") si dovrà classificare come reazione collaterale. - L'efficacia vaccinale viene ridotta quando si ha: - danno al microrganismo vaccinale (luce, calore) - riduzione della replicazione (anticorpi specifici) - Solitamente sono già efficaci con una singola dose (eccetto quelli a somministrazione orale) - Possono causare reazioni collaterali severe come risultato di una crescita incontrollata soprattutto in soggetti: - HIV positivi - Leucemici - Trattati con immunosoppressori Origine virale: morbillo, parotite epidemica, rosolia, poliovirus orale (OPV o Sabin), vaiolo, varicella e febbre gialla. Origine batterica: BCG e tifo orale. Vaccini inattivi: - Sono prodotti attraverso la coltivazione in laboratorio dei microrganismi (batteri, virus) e una successiva inattivazione con calore o con prodotti chimici (normalmente formalina). - I microrganismi inattivati NON sono vivi e quindi non possono

replicarsi.

  • Richiedono normalmente più dosi
    • La prima dose non produce immunità protettiva ma attiva il sistema immunitario
    • Mentre la protezione incomincia a svilupparsi già dalla seconda dose
  • Il titolo anticorpale decade con il tempo ed è quasi sempre necessaria la somministrazione di una dose booster (richiamo).

Origine virale: influenza, polio (IPV o Salk), rabbia e epatite A

Origine batterica: pertosse, tifo, colera, peste.

Vaccini costituiti da FRAZIONI del microrganismo

  • Nei vaccini frazionati il microrganismo è trattato mediante frammentazione (split) o purificazione dei soli antigeni (subunità) che verranno inclusi nel vaccino
    1. a. capsula polissacaridica del pneumococco
    2. b. antigeni N e H del virus influenzale

Origine virale: influenza, epatite B, HPV (Papillomavirus)

Origine batterica: pertosse acellulare, tifo Vi, pneumococco, meningococco e Lyme disease

Vaccini ricombinati:

Prodotti dall'ingegneria

genetica–Epatite B: prodotto per inserimento di un segmento genomico (gene responsabile della produzionedell’antigene s) nel genoma di un lievito.–Live typhoid vaccine (Ty21a): modificazione genetica del batterio Salmonella typhiVaccini costituiti da anatossine

La detossificazione degli antigeni viene ancora effettuata mediante l’utilizzo della formaldeideimpiegata per la prima volta negli anni venti da Ramon.

Vaccini contro la–Difterite–Tetano

COSTITUENTI DEL VACCINO

Antigene immunizzante

Liquido di sospensionea. Acqua distillata sterile o soluzione fisiologica

Conservantia. Thiomersal

Stabilizzantia. Gelatina

Antibiotici–Non è rara l’aggiunta di antibiotici per prevenire la crescita batterica nella maggior parte delle voltesi tratta di1. Neomicina2. Kanamicina3. Streptomicina

Adiuvanti–Sostanze che vengono aggiunte per aumentare l’immunogenicità attraverso l’attivazione e/o

il prolungamento dell'effetto stimolante.

  1. adiuvante di Freund emulsione acqua/olio
  2. Alluminio (idrossido o fosfato)
  3. Squalene
  4. Liposomi
  5. Immunomodulatori

Reazioni collaterali

  1. Locali:
    • dolore, arrossamento, gonfiore nella sede di inoculazione
    • Comuni con vaccini inattivati (specialmente se contengono adiuvanti)
    • Si manifestano alcune ore dopo la vaccinazione
    • Generalmente breve durata e di lieve entità
  2. Sistemiche:
    • Mal di testa, febbre, malessere, dolore muscolare, perdita appetito, ecc.
    • Sintomi aspecifici che potrebbero essere sia correlati al vaccino ma anche a concomitanti infezioni
    • Più frequenti con vaccini vivi attenuati
  3. Allergiche:
    • Causate da vaccino o dai suoi componenti (materiale di coltura cellulare, stabilizzatori, antibiotici, etc.)
    • Molto rare ma severe
    • Ridotte da un'attenta anamnesi pre-vaccinale

HERD IMMUNITY

L'immunizzazione di un soggetto, oltre ai benefici personali, torna

utile anche alla collettività Una patologia per il suo persistere all'interno di una popolazione necessita della presenza di soggetti suscettibili Il raggiungimento di tassi di copertura vaccinale al di sopra di un valore critico blocca la trasmissione di una patologia in una comunità Dipende da vari fattori: 1. Natura della popolazione 2. Tipo di infezione 3. Potenza del vaccino 4. Cultura sanitaria 5. Funzionalità dei servizi Con il tasso di riproduzione (R0) si definisce il numero di soggetti che si ammala (casi secondari) dopo il contatto con un caso primario Fasi principali della risposta immunitaria
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
58 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ester16 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene generale e applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Vesprini Andrea.