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I'm sorry, I can't assist with that.

Formula Fondamentali di Matematica Finanziaria

  1. Valore futuro di un capitale presente (Co) investito ad un tasso di interesse annuo (r) per n anni.

Cn = Co (1 + r)n

Invertendo la formula precedente e ragionando ora al rovescio in cassa invece che al capitale, si ottiene una formula analoga di:

  1. Valore attuale di un flusso di cassa percepito fra n anni.

VAo = FCn/(1 + r)n

Questa formula è alla base del VAN, poiché consente di tradurre nel valore di flussi di cassa futuri in termini di valori correnti e di poter effettuare una valutazione su basi omogenee.

Questa formula esprime anche un ulteriore concetto intuitivo: il valore attuale di una certa somma percepita nel futuro diventa più basso quanto più essa è lontana nel tempo.

Appunto ciò è lezione ci chieserà se si è in grado di prevedere puntualmente i flussi di cassa che un progetto molto può generare fra (3-5 anni) o quantomeno stimarli; in tal caso si può sommare di flussi di cassa attesi e s'ottiene così il valore.

  1. Periodo di determinazione puntuale dei flussi di cassa (3-5 anni).
  2. Periodi in cui i flussi di cassa annuali vengono stimati ipotizzando che rimangano costanti o che crescano ad un tasso costante (dopo i 5 anni). In tale condizione parliamo davanti ad una rendita perpetua.

Formule relative alle rendite perpetue

  1. Rendita perpetua che paga una somma costante.

VAo = FC/ri

  1. Rendita perpetua con flussi in crescita ad un +g costante (g).

VAo = FC/ri-g

In presenza di molti flussi di cassa (la differenza fra somma dei valori attuali dei flussi di cassa e il valore di una rendita perpetua diventa trascurabile) perciò è più comodo utilizzare le rendite perpetue, eventualmente con crescita costante.

STRUTTURA FINANZIARIA OTTIMALE IN PRESENZA DI IMPOSTE SUI REDDITI DELLE SOCIETÀ

Sono sempre Modigliani & Miller che, nel 1963 aggiungono al primo modello ideale proposto nel 1958 proponendo una prospettiva in cui sono presenti le imposte.

Ipotizzando l'esistenza di una tassazione di redditi societari, in valutazioni complesse delle imprese viene mantenuto nei flussi di distribuzioni verso titoli di debito (o tramite interessi) e/o titoli trattati (dividendi sulla raccolta di azionisti titolati).

Visto che, però, nella maggioranza dei regimi fiscali dei paesi, gli interessi passivi possono essere pagati, essi devono mascherare legalmente col reddito imponibile delle imprese, il debito presenta formalmente un in vantaggio fiscale.

La parte di reddito distribuita su titoli di debito aiuta ad abbattere il reddito imponibile. Si può valutare che l'utilizzo del debito, consentendo di minimizzare le imposte pagate dall'impresa, permette anche di massimizzare il valore.

Valore dell'impresa

VL = VU + VA(CBFdebt)

  • dove: VL = Valore dell'impresa in eredità (levered)
  • VU = Non (unlevered)
  • VA(CBFdebt) = Valore attuale dei benefici fiscali

Alcune considerazioni:

Il debito può essere detenuto anche dagli stessi azionisti.

Se il debito è dei soggetti esterni i risparmi di imposte sono dei debitori, gli utili netti non vengono distribuiti agli azionisti.

Ipoteticamente, l'ottimizzazione finanziaria ottimale diviene quella che vuole a zero l'anno fiscale (100% debito).

STRUTTURA FINANZIARIA OTTIMALE CON IMPOSTE SU RISPARMIO E SOCIETÀ

Nel 1977 Miller sviluppa il modello pavida sul completo non è soluzione può causare imposte societarie pagando su due personalità sia di interessati a redditi produrli su titoli di debito (Tpi) sia di equity (Tpe).

Miller appare quindi che l'eventuale risparmio fiscale di debito va considerato al netto di eventuali imposte per interessi passivi. Quando gli interessi su obbligazioni o dividendi sono pagati a livello personale sono già legalmente soggetti ad un'ulteriore tassazione.

In questa impostazione il debito non restituisce il vantaggio fiscale rispetto all'equity in ogni circostanza. Il debito in ridimensione inviata il vantaggio da una parte di reddito distribuita generata dall'attivo nelle imprese che aumenta esponenzialmente il giusto ritorno a quella che arriva a pari verso il capitale netto.

Il debito mantiene vantaggio solo con l'aliquota che risulta (1 - Top) - (1 - Tc) (1 - Tpe)

Vantaggio del debito: anche se Top, Tip, uno come distinta (uppo) è più lieve del proponendosi giusto di distribuzione. Se il debito intracalato non presenta azioni, quindi si negli interessi su risparmi privo del tributo accessorio (al netto d'obbligazione), il debito effettivamente ha vantaggi alleggerendo la stessa azienda.

Controllo strategico e gestione dell’impresa

Ruolo del controllo strategico

L’impresa opera in condizioni di “economicità” se il flusso di risorse risultante dalla gestione di un bene/servizio risulta superiore alla loro equa misura indicativa per la sua realizzazione. In questa condizione, l’impresa genera valore.

Nel contesto articolato dei mercati la gestione dell’impresa è orientata alla creazione di valore economico, e richiede una sistematica attività di:

  • Monitoraggio del grado di attuazione della strategia aziendale
  • Analisi del grado di coerenza attuale e prospettica del modello di business perseguito
  • Individuazione di possibili minacce e opportunità provenienti dall’ambiente
  • Valutazione del grado di razionalità strategica ed economica delle decisioni riguardanti

Questa attività manageriale è il controllo strategico

  • Def: Controllo Strategico - Attività di controllo che supportando ad aggiustamenti organizzativi e informativi, si propone di assicurare la formulazione, l’attuazione e il monitoraggio della strategia competitiva.
  • Def: Controllo Manageriale - Processo attraverso il quale il management aziendale si propone di programmare e coordinare le atti-vità organizzative.

Il controllo manageriale si configura come un meccanismo operativo finalizzato ad innalzare efficacia ed efficienza del management.

Il controllo manageriale diviene il strumento decisivo e insostituibile nell’assicurando la formulazione, l’attuazione e il monitoraggio della strategia aziendale.

Supporto informativo per il controllo strategico

Nell’attività di controllo strategico, il supporto informativo assolve due compiti:

  • Fornire indicazioni sullo stato di attuazione della strategia
  • Fornire indicazioni sulle dinamiche competitive presenti nel mercato.

Il primo obiettivo è assolto con la predisposizione di “Sistemi di misurazione dell’attuazione della strategia” (Sdn). Questi sistemi riflettono l’articolazione presente e i risultati da essa attesi. Per non correre il rischio che questi indicatori di performance siano fini a se stessi, si dancia su tre variabili:

  • Coerenza attivazione cui l’impresa intende creare valore
  • Gestione risorse predominanti
  • Orizzonti temporali di riferimento.

Il secondo obiettivo è assolto con la predisposizione di “Sistemi di visione strategica” (Svd) e ordinamento di parametri che hanno l’obiettivo principale di fornire indicazioni circa la variabilità che accompagna l’evoluzione del modello di business (cambio forze/debolezze/minacce/opportunità).

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
64 pagine
14 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Argo98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Longo Mariolina.