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DEGRADO FISICO: gelificazione: escursione termica elevata
Nelle ore calde l'acqua si insinua nelle fenditure del lapideo. Nelle ore fredde, se la temperatura scende a 0°C, l'acqua diventa ghiaccio e aumenta di volume, causando la dilatazione del lapideo con il caldo e la contrazione con il freddo. Questo provoca delle spaccature. I materiali molto porosi non sono soggetti alle azioni di gelività. Quelli più colpiti sono i marmi saccaroidi, perché la superficie di ogni minerale è molto grande e permette all'acqua di insinuarsi, poi ancora le arenarie e i tufi.
Azione del vento: sposta tonnellate di materiale fine (spesso ricco di quarzo) ad alta velocità, con un'azione abrasiva che diventa più forte se unita all'acqua. Ad esempio, la sfinge deturpata dal vento. Soluzione--> fossato intorno alla sfinge per preservare il volto.
In Sardegna il vento è un fenomeno frequente, che unito all'aerosol marino ha modellato molte...
rocce. (esempio orso di Palau) Termoclastismo interessa più che altro le zone desertiche dove il clima è secco e c'è un'escursione termica diurna elevata, la roccia si contrarrà nelle ore fredde e dilaterà nelle ore calde. Ogni minerale ha la sua dilatazione termica. Inoltre un lapideo ricco di minerali diversi (granito) sarà più soggetto a contrazione e dilatazione di un lapideo monomineralico (marmo) perché ogni minerale avrà la propria dilatazione termica comportandosi in modo diverso. Esempio: torre di Pisa: inizialmente colonne in marmo di San Giuliano, molte colonne vennero poi sostituite in marmo di Carrara in quanto quello giallo non idoneo. Si è scoperto che la colonna per via della sua forma è molto sensibile al fenomeno di termoclastismo (il capitello in particolare). Bioclastismo: azione organismi vegetali e animali muschi e licheni che si insinuano nelle fenditure; degradiIdroclastismo: interessa quelle rocce argillose in grado di trattenere molta acqua. Nei mesi piovosi esse trattengono l'acqua che, con l'innalzarsi della temperatura, evapora, e si creano queste strutture poligonali. Se si tratta di un suolo, può creare dei fenomeni di dissesto sul costruito.
Fattori che influiscono sul degrado chimico dell'acqua:
- Litologia
- Condizioni climatiche
- Tempo di contatto
- Sostanze presenti nell'acqua
- Chimismo delle acque → piogge acide: emissione nell'atmosfera di scarti industriali che, unendosi all'acqua, rende la pioggia chimicamente più aggressiva. Può degradare monumenti, foreste e animali acquatici.
Esempio in Germania, una statua fotografata prima e dopo 60 anni; il viso, il mantello e le mani sono consumati.
FORMA DI DEGRADO | DESCRIZIONE | CAUSE | IMMAGINE
ALTERAZIONE | Modifica del colore | - Inquinanti atmosferici | CROMATICA - radiazioni solari - affioramento di macchie
ALVEOLIZZAZIONE | Piccole cavità di varie -
Il testo formattato con tag HTML sarebbe il seguente:movimento dell'acqua
dimensioni - dilavamento- pressioni di
cristallizzazione di sali
all'interno dei pori
CROSTA
Strato superficiale di
azione di microrganismi
colore spesso nero o e inquinanti
bianco - ossidazione
DISGREGAZIONE
Distacco di granuli o
infiltrazione di acqua:
cristalli risalita capillare
DISTACCO
Distacco di strati + o - formazione di ghiaccio
meno superficiali (es. in superficie
intonaco) - efflorescenze
errori di posa in opera o
utilizzo di malte non
idonee
EFFLORESCENZA
Formazione di sostanze
cristallizzazione dei sali
biancastre di aspetto
cristallino sulla superficie accentuata da:
del lapideo. Nel caso di vento
quelle saline avvenendo umidità
all'interno causano anche solfati
il distacco del materiale
(sub-efflorescenze)
EROSIONE
Asportazione di materiale
piogge o del vento
azione chimica di
inquinanti
formazione di ghiaccio
FESSURAZIONE
frattura nel materiale
gelo e disgelo
lapideo - incompatibilità tra
supporto e finitura
PATINA
BIOLOGICAStrato superficiale - azione biologica
costituito da - umidità o acqua
microrganismi
PITTINGFormazione di piccoli fori (interessa pietre calcaree, in particolare marmi)
VEGETAZIONEnascita di organismi - umidità o acqua
INFESTANTE vegetali - attacco di batteri/muschi/licheni...
GEOLOGIA DELLA SARDEGNA:è una regione molto complessa dal punto di vista litologico.
PARTE sud-OCCIDENTALEricostruzione completa dei litotipi intorno agli anni 60
PARTE sud-ORIENTALEricostruzione completa dei litotipi solo negli anni 80
In antichità la Sardegna faceva parte di un grande continente tra Francia e Spagna detto RODINIA. 1_SUD-OVEST: IGLESIENTEera paleozoica → periodo cambriano:
Nebida (Iglesiente) → parte più vecchia della Sardegna → conglomerati arenarie e argille
2_cambiamento climatico (arido) → formazione di materiale carbonatico 3_fase sarda: smembramento si formano 2 zolle troviamo questa testimonianza negli scisti di cabitza (Iglesiente)4_Periodo carbonifero: formazione di carbone
5_era mesozoica → clima tropicale → periodo tranquillo, con affioramenti solo nella Nurra, Orosei, i“Tacchi”
6_era Cenozoica: 50 milioni di anni facomincia a formarsi il mar tirreno, la sardegna si stacca dal continente e insieme alla corsica inizia aviaggiare fino a fermarsi dopo 30 milioni di anni nella posizione attuale.2 testimonianze di questo periodo:
- apertura dal golfo di cagliari a quello dell'asinara
- formazione delle rocce magmatiche effusive nella parte occidentale
7_pliocene-pleistocene: 13 milioni di anni fa:periodo di calma che dura 5 o 6 milioni di anni.tentativo di frattura del campidano (Graben): assottigliamento della crosta (come se fossero 2 scale conun primo scalino in comune e poi si dipartono). Sprofondamento dei terreni → inizio magmatismo basaltico→ riempimento delle argille di questa fossa.Fase
tranquilla caratterizzata al massimo da alcuni fenomeni di degrado. Riassumendo: Paleozoico: → magmatico e metamorfico - graniti - rocce metamorfiche Mesozoico: → sedimentario - calcari - arenarie - argille Quaternario/Terziario: - calcari - marne - arenarie (diverse da quelle del mesozoico) (fossa dal golfo di cagliari al golfo dell'asinara) - vulcaniti calco alcalino: riodaciti, rioliti, andesiti riconosciute come "trachiti Auct" - vulcaniti alcaline: basalto, trachite, fonolite IL GRANITO: zona NORD-EST - leucogranito: ricco di Kfeldspato, poca biotite, poco plagioclasio - Capo comino (rosati) - Oschiri (bianco rosati) - Monte Linas: porfirici (golfo di cagliari) (rosati) 1. Buddusò (bianchi) 2. Calangianus (rosati) 3. Arzachena (rosati non porfirici) 4. Ala dei sardi (grigio) 5. Benetutti 6. Berchidda (grigio) 7. Villasimius - granito rosa: estratti ad Arzachena-Luogosanto - "rosa beta spento" - "rosa beta acceso" - rosa- Ferula Rosa Cinzia ecc.. Ghiandone: estratti a Tempio-Calangianus grandi cristalli rosa scuro con fondo bianco-grigio (struttura porfirica) granito grigio: estratto ad Alà dei sardi
- IL BONO – OLZAI – NULE - TEMPIO PAUSANIA granito sardo nel mondo: Germania (granito grigio: per una piazza) Arabia saudita (granito rosa beta: pavimentazione piazza) Sidney (granito grigio perla) Giappone (ghiandone) USA (basamento statua della libertà)
- VULCANITI (magmatiche effusive): NORD-OVEST oligo-miceniche: calco alcaline → TUFI → Logudoro – Bosano – Marghine plio-quaternarie: alcaline → BASALTI – TRACHITI – FONOLITI → Campidano – Marghine – Golfo di Orosei
- 1-Allai – Busachi (portali)
- 2- Fordongianus (riolite rosa ogiallognola)
- 3- Senis (facciata giallognola)
- 4- Marmilla: giara di gesturi e diserri : altopiani basaltici
- 5- Montearci (ossidiana)
- 6- Orosei/Dorgali (montebianco basaltico)
- 7- Ottana (la +
basaltica)BASALTI: Campidano
TRACHITI SARDE:No eq. Effusivo della sienite ma “piroclastiti” → roccemagm. acide(parte occidentale)“Domus De Janas” tombe scavate nella rocciaOristano → Bosa e Fordongianus “Pietra Dacia”Sassari → Banari, Benetutti , Ozieri, Ittri, UriMedio Campidano → Serrenti : “Pietra di Serrenti”pietra violacea, chiara all'estrazione che scurisce col degradoCarbonia-Iglesias → Perdaxius trachite di Fordongianuspietra di Serrenti
SEDIMENTARIE:
- Nurra (Ossi)
- Sulcis
- Tacchi (Selvi – Belvì – Sarcidano)
- Supramonte e Golfo di Orosei
- Sant'Antioco
- Trexenta
- Marmilla
esempi:
- Sardara: arenaria (usata per una chiesa) (colore molto cangiante)
- Furtei: colore giallo-ruggine intenso (conci chiesa)
- Basilica di Saccargia (bianco:calcare ; nero:basalto)
- Golfo di Orosei: Torre (calcareniti)
METAMORFICHE: centro-nordgrado metamorfico → aumenta da SUD-OVEST a NORD-EST_zona esterna:
basso - molto basso grado → Sulcis Iglesiente → ortogneissmicascistibithia_falde esterne: basso grado → Iglesiente e Barbagia → metasedimenti e metavulcaniti_falde interne: medio grado → Alto Sarcidano e Barbagia (Seui) → dal basso verso l'alto abbiamo: metarenarie quarzoso-micacee, filladi quarzifere, metavulcaniti acide, filladi nere, marmi_complesso metamorfico di alto grado: diviso da quello medio e basso da un contatto tettonico detto "linea Posada-Asinara" → Gallura e Isola dell'Asinara → MIGMATITI (al confine tra processo metamorfico e fusione) E GNEISSMARMI: paleozoico: Rosso Sant'Angelo (Iglesias), Statuario (Teulada), Nero di Nuxis: "nero tamara" (colore che va dal grigio al nero) mesozoico: Marmo di Orosei (colore beige - crema - nocciola) "venato" "nuvolato" "perlato" "fiocco di neve" "bianco oroe" oggi: Pietraforte (Cagliari), Tramezzario (Cagliari e Sassari)non + ditanto utilizzato
Pietra Cantone (Cagliari e Sassari)
CAGLIARI:
paesaggio collinare → 10 collilapidei prevalentemente sedimentari detrito di cava
terreni di riporto artificiale
sabbie e dune costiere
argille e limi argillosi
depositi di piedimonte
detrito di falda
conglomerati e arenarie calcarei