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CONOIDI ALLUVIONALI
CONOIDI Di DETRITO
Granulometria maggiore all’apice. Granulometria maggiore verso il basso.
Spessore maggiore in zona prossimale. Spessore maggiore nella zona inferiore.
Processi idrici. Processi gravitativi.
Presenza di argilla. Assenza di argilla.
Presenza di strutture trattive. Assenza di strutture trattive.
Clasti anche arrotondati. Clasti sempre angolosi.
SISTEMA FLUVIALE
Dalla conoide alla piana alluvionale distinguiamo:
Piana a. superiore (corsi intrecciati o braided) - piana a. inferiore ( corsi meandri formi)
Le pianure alluvionali sono aree più o meno estese (con ampiezze che possono andare dalle centinaia di metri alle migliaia di chilometri), pianeggianti, di solito con debole inclinazione verso la costa continentale che tende progressivamente a decrescere nella stessa direzione.
I sistemi fluviali sono dei sistemi de posizionalicontinentali, costituiti da un apparato di distribuzione (canale fluviale) e da zone circostanti (piana alluvionale).
Sono
caratterizzati da un differente grado di organizzazione in funzione del gradiente dipendenza su cui essi si sviluppano.
Il potere erosivo è direttamente proporzionale al quadrato della velocità ed è tanto maggiore quanto è minore l'energia spesa per il carico.
La maggior parte dei sedimenti prodotti è originata dall'erosione fluviale. Un fiume erode quando l'energia cinetica dell'acqua o del carico trasportato sono maggiori della resistenza del fondo.
Tutto il territorio che viene drenato da un fiume e dalla rete dei suoi tributari (affluenti) di ogni ordine costituisce il bacino idrografico di quel fiume; il perimetro del bacino rappresenta la linea spartiacque.
Abbiamo 2 tipi di bacini: idrologico e idrogeologico.
Idrologico: acque che provengono dallo scorrimento superficiale (delimitato dallo spartiacque).
Idrogeologico: acque che provengono dallo scorrimento superficiale e dalle acque sotterranee.
Dipende dall'assetto geologico (giacitura,
presenza di piani tettonici, livelli impermeabili).
STADI EVOLUTIVI:
Stadio giovanile: attività erosiva intensa e disordinata
Stadio di maturità: attività erosiva lenta
Stadio di senilità: i versanti hanno raggiunto la minima pendenza
Il corso del fiume viene diviso in:
superiore - dall'origine allo sbocco in pianura
medio - il tratto in pianura
inferiore - il tratto prossimo alla foce
Elementi basilari per lo studio di un fiume sono: portata, regime, velocità della corrente.
La portata: il volume d'acqua che passa, nell'unità di tempo, attraverso una sezione trasversale del fiume, espresso in m³ al secondo, i valori estremi di portata vengono denominati piene (massimi) e magre (minimi).
Il regime: l'evoluzione abituale delle portate del fiume nel corso dell'anno.
La velocità della corrente fluviale dipende dalla pendenza del corso d'acqua, dalla conformazione dell'alveo e dalla sezione bagnata. La velocità
varia con la radice quadrata del prodotto tra profondità e pendenza. Una pianura alluvionale è l'espressione geomorfologica di un sistema alluvionale, composto da due tipi di elementi: - canali: elementi attivi, di origine erosiva, riempiti di sedimenti prevalentemente sabbiosi deposti da correnti fluviali; - piane di inondazione (o piane inondabili): elementi passivi, formati da depositi prevalentemente fini (argilloso-siltosi) di riempimento derivati dalla tracimazione delle acque dai canali. Le maggiori irregolarità morfologiche in queste aree sono date dai canali stessi (depressioni), dai loro argini naturali e dalle barre formate dai depositi da corrente (rilievi). Gli argini naturali sono accumuli di sedimento formati dalla tracimazione delle acque in regime di piena, mentre le barre sono accumuli di sedimento determinati dall'azione delle correnti. Si osserva che la pendenza del bacino idrografico di un sistema fluviale diminuisce, l'organizzazione dei...manocanali passa da rettilinei a braided (intrecciati) a meandri formi.
CANALI INTRECCIATI (braided)
La loro formazione è favorita da condizioni energetiche (pendenza) sostenute, portate molto variabili, elevato trasporto solido di fondo e sponde non coesive. Presentano alvei molto ampi costituiti da 2 o più canali di simili dimensioni che si intersecano separati da barre longitudinali e isole a forma di losanga.
Durante le fasi di magra pochi canali sono occupati dal flusso. Al crescere della portata, sempre più canali si attivano fino a riempire totalmente l'alveo di piena che può essere largo anche vari chilometri.
L'origine di queste barre è dovuta alla perdita locale di competenza che fa depositare parte del materiale grossolano. Le barre crescono sia verticalmente che frontalmente a partire dal nucleo di materiale depositato. In entrambi i casi la granulometria del sedimento tende a decrescere, visto che il tirante capace di sommergerla.
saranno sempre più ridotte, con conseguenti minori velocità medie. Se una barra arriva ad emergere si forma un'isola alluvionale che può essere stabilizzata dalla vegetazione, e la ripetizione di questo processo porta alla configurazione braided. Le barre più frequentemente sommerse sono prive di vegetazione, e presentano segregazione dei sedimenti tra testa e coda come le barre alternate dei canali rettilinei. Nelle barre più stabili, essendo più elevate, prevalgono superficialmente i sedimenti più fini, simili per granulometria a quelli di esondazione, che favoriscono lo sviluppo di una copertura vegetale. Le barre longitudinali sono corpi allungati nel verso della corrente costituiti prevalentemente da ghiaia e ghiaia più sabbia, più raramente solo sabbia. Generalmente forma convessa, accrescimento frontale e in alcuni casi laterali. Le barre trasversali sono corpi disposti trasversalmente al verso della corrente.Sono più frequenti nelle zone distali e sono costituite prevalentemente da sabbia. Margini frontali rettilinei, sinuosi o lobati. In genere le barre (tranne quelle di meandro o quelle determinate da fattori esterni non mobili) tendono a migrare verso valle durante un evento di piena, sia attraverso progressivi arretramenti dei margini di monte e valle, che mediante una sostituzione parziale o totale del loro sedimento. BARRE LONGITUDINALI (zona prossimale) Parte sommitale: stratificazione parallela e X Parte alta: laminazioni parallele e X a piccola scala Parte centrale: assenza di stratificazione Parte bassa: stratificazione X concava a grande scala Parte frontale: foreset BARRE TRASVERSALI (zona distale) Parte sommitale: stratificazione parallela e X Parte alta: laminazioni parallele e X a piccola scala Parte centrale: assenza di stratificazione Parte bassa: stratificazione X concava a grande scala Parte frontale: foreset Ogni evento di piena rappresenta un ciclo: la base è rappresentata dall'erosione e dal pavimento ciottoloso, la fase declinante rappresenta la maggior parte del ciclo. Sul fondo i flussi formano increspature e dune. CORSO A MEANDRO Sono prevalenti nella parte bassa dellapianura alluvionale e nelle piane costiere e deltizie.
Su questo tratto della pianura alluvionale si formano le barre di meandro (point bar).
Origine: sul fianco esterno la forza centrifuga determina un eccesso di acqua e quindi compensare l'acqua tende a fluire verso l'interno causando erosione.
Perverso il lato interno (la combinazione tra questo ed il flusso principale crea un flusso elicoidale).
La tendenza del flusso a divenire "tortuoso" la si osserva anche in mancanza di un fondo deformabile, ad indicare che si tratta di una condizione di maggiore stabilità della corrente.
Per diminuzione di velocità del flusso sul lato convesso porta depositi di barra di meandri.
Questo meccanismo porta il meandro a spostarsi sia trasversalmente che longitudinalmente, seguito dalla sua barra aumentando la sinuosità.
Ciò può portare al taglio di collo del meandro, quando l'istmo separante le due sponde esterne di 2 meandri contigui cede durante una piena.
Il flusso
tenderà poi a concentrarsi sul nuovoLa migrazione dei meandri avviene per la percorso più diretto, abbandonando il meandroconcomitanza di erosione della sponda esterna e tagliato, che diviene un laghetto a forma di mezzasedimentazione in quella interna. luna, in cui vanno a depositarsi i sedimenti fini diesondazione.
La barra di meandro presenta: una superficie di accrescimento a basso angolo (5-15 %) inclinato verso il canale; base erosiva; diminuzione della granulometria verso l’alto; stratificazione parallela e X concava a grande scala nella parte centrale; Laminazione X verso l’alto nella parte medio-alta, laminazione parallela ed embricatura. Generalmente presentano una granulometria sabbiosa, essendo le pendenzemolto basse, anche minori del 0.1 %. Si hanno comunque casi di fiumi meandri formi in ghiaia.
Caratteri tessiturali dei depositi fluviali: Channel bar (ghiaiose) e point bar (sabbiose). Granulometria da grossolana a fine. Curva granulometrica
asimmetrica positiva.Arrotondamento abbastanza buono nelle ghiaie.Srtutture sedimentarie nelle facies di canale: Base erosiva nei depositi di barra. Stratificazione X a festoni(concava) e parallela nelle point bar. Accrezione frontale (longitudinale) nelle canne bar.Depositi fluviali embriciati.
SISTEMA LACUSTRE
Il laghi non sono altro che depressioni del territorio contenenti acque ferme. Indipendentemente dalla loro origine, che esamineremo a breve, la loro batimetria è variabile da 1 a 2.000 metri e la loro estensione l'1%varia da pochi ettari a migliaia di Km quadrati. Rappresentano della superficie terrestre.
Sono sede di accumulo di sedimenti e/o precipitazione chimica. Sono importanti economicamente in quanto sorgente di minerali evaporitici e di oil shale. Hanno estrema varietà di forma, dimensioni.
Possono avere origine glaciale, vulcanica o tettonica (es. l'Africa orientale è in atto un'evidente tettonica tensionale con formazione di valli
Il testo fornito riguarda la formazione dei laghi e la loro classificazione in base alla salinità. Ecco come potrebbe essere formattato utilizzando tag HTML:
Formazione dei laghi
I laghi si formano principalmente attraverso processi tettonici (come l'apertura di faglie nella crosta terrestre) o attraverso l'accumulo di acqua in depressioni del terreno. Alcuni laghi possono anche essere di origine vulcanica.
Classificazione in base alla salinità
I laghi possono essere classificati in base alla loro salinità, che indica la quantità di sali disciolti nell'acqua:
- Laghi dolci: hanno una bassa salinità, inferiore a 0,5 ‰. Questi laghi sono più comuni nei climi temperati e freddi e possono essere influenzati dalla presenza di nutrienti, che influiscono sulla produttività biologica.
- Laghi salmastri: hanno una salinità compresa tra 0,5 ‰ e 24 ‰. Questi laghi sono più comuni nelle zone costiere e possono contenere minerali evaporitici.
- Laghi salati: hanno una salinità superiore a 24 ‰. Questi laghi sono più comuni nei climi aridi e possono contenere minerali evaporitici come carbonati, solfuri, cloruri e nitrati.
Mezzi di trasporto
I laghi possono essere influenzati da diversi mezzi di trasporto che contribuiscono alla circolazione dell'acqua e alla dispersione dei sedimenti:
- Maree: si verificano solo nei laghi di grandi dimensioni e sono causate dall'attrazione gravitazionale della Luna e del Sole.
- Onde: sono importanti per favorire la circolazione dell'acqua e prevenire la stratificazione delle acque all'interno del lago.
- Correnti: influenzano la dispersione dei sedimenti e sono guidate dai venti e dalle differenze di pressione atmosferica.
La principale sorgente di materiale per i laghi è rappresentata dai fiumi, che trasportano sedimenti e nutrienti nell'acqua.