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LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA UMANA

Spazio: eccezione geometrica, entità neutra, dotata di determinate proprietà, nella quale sono localizzati dei corpi (geometria). Allo spazio assoluto si affiancano quello relativo: per i geografici è più importante parlare di distanza-tempo/distanza-costo piuttosto che nella sua eccezione geometrica - questione dell'accessibilità (un metro quadrato non è uguale da tutte le parti) - e quello relazionale: elementi interpersonali che cambiano la trama dello spazio - multistrato complesso, non appiattibile sulla concezione cartesiana.

Ambiente: sistema ecologico entro il quale le specie sono inserite e che fornisce elementi e servizi essenziali per la loro sopravvivenza (ecologia), insieme di elementi biotici e abiotici e delle relazioni tra essi (ricordandosi della complessità relazionale fra di essi).

Territorio: spazio unito ad ambiente naturale. Definisce l'ambito più stretto della geografia.

umana (ambito economico, socio-culturale). È importante l'organizzazione socio politica degli spazi terrestri

Luogo: di estensione minore, ma di grande importanza simbolica, denso di significati culturali, connotazione psicologica sociale-individuale di legame con un determinato posto (topofilia/topofobia: amore/odio per un luogo)

Paesaggio: non è il panorama-veduta, perché anche quelli culturalmente considerati non belli sono paesaggi, non solo quelli eccezionali (iconemi: icone di paesaggio, un tipo di sguardo particolare). Più di ciò che semplicemente si vede, ma è anche uditivo-olfattivo, multidimensionale-multisensoriale, sfaccettato. Si deve sganciare il paesaggio da una dittatura oculocentrica (che privilegia la vista, rappresentazione unicamente visiva del paesaggio), riportando altri elementi nel senso di paesaggio. → etimologicamente: forma visiva-estetica delle terre (intese come campagne, ora si definisce come una commistione

Armonica di elementi naturali e antropomorfi

Risulta difficile dire cos'è il paesaggio, è una sorta di testo che si può leggere e comprendere (ultimamente si è affermata una visione politica: si cercano gli elementi impressi da un certo tipo di potere) - emancipato da una idea estetica puramente naturale.

Convenzione europea del paesaggio: trattato europeo del 2000 in cui c'è un riconoscimento giuridico del fatto che il paesaggio è il nostro quadro di vita da tutelare e in cui ci rispecchiamo, si ha quindi un'idea di paesaggio in continua evoluzione a cui tutti noi partecipiamo - il paesaggio è quindi una determinata parte di territorio così come è percepita dalla popolazione (risulta rilevante la visione di chi vive in quel paese), il cui carattere deriva da fattori naturali e umani e/o dalla loro interazione - consente di superare in modo armonico la dicotomia tra beni culturali e ambientali-naturali.

Per definire il paesaggio possiamo quindi utilizzare la commistione armonica di beni culturali e naturali, elemento chiave per il benessere delle popolazioni.

Territorio, luogo, paesaggio: Risultato dell'interazione antropica con lo spazio e con l'ambiente naturale; prodotti dall'azione socio-culturale di un gruppo umano (cultura, società, economia, politica).

IL RAPPORTO UOMO-AMBIENTE IN GEOGRAFIA

Fondamenti storici-epistemologici (filosofia della scienza) del mondo geografico. Tale rapporto non è sempre stato concepito allo stesso modo, subisce cambiamenti a seconda dei paradigmi disciplinari. La concezione umana di geografia subisce delle proprie rivoluzioni specifiche a partire dal 1800:

DETERMINISMO GEOGRAFICO:

Seconda metà dell'800, scuola tedesca formata da Friedrich Ratzel e i suoi allievi. Fonti filosofiche: positivismo - darwinismo. "L'ambiente naturale determina l'uomo": causalità lineare del rapporto (causa->effetto).

L'ambiente naturale plasma gli uomini, ad un certo tipo di condizioni geografiche corrispondono certi esiti umani (uomo è un soggetto passivo rispetto all'ambiente naturale). Cercavano questo tipo di evidenze per validare il loro principio, credevano infatti di poter dimostrare l'esistenza di leggi generali sempre applicabili al riguardo NOMOTETICA: esistenza di leggi generali⇒Geografia[Elle Cercil Sample: spiega l'esistenza del monoteismo con ragioni di tipo ambientale, l'idea del dio unico (ebraismo per primo) è nata poiché le popolazioni di questa religione vivono in un ambiente non diversificato (deserto); le popolazioni cresciute in ambienti più variegati e differenziati svilupparono idee politeiste (una divinità per ogni singolo elemento diverso) ]→strumentalizzazioni geopolitiche per trovare giustificazioni espansionistiche - colonialiste, derivate da una determinazione "divina" di superiorità.

SOCIALE E GEOGRAFICA DEI PAESI BIANCHI NEL BACINO DEL MEDITERRANEO (NAZISMO, COLONIALISMO) POSSIBILISMO GEOGRAFICO
  • Inizio del '900, scuola francese di Paul Vidal dela Blache.
  • Fonti filosofiche: storicismo.
  • Nato come sorta di reazione al determinismo: "ambiente naturale propone, l'uomo dispone".
  • L'ambiente offre una gamma di possibilità, che ciascun gruppo umano deciderà liberamente se e come cogliere.
  • L'uomo è soggetto attivo, con un rapporto unidirezionale di interazioni lineari.
La missione del geografo diventa creare una geografia ideografica, che restituisca l'unicità (profondità geostorica) di ogni singola regione geografica. Per fare ciò, realizzavano monografie regionali, intese come porzioni di spazio con caratteri omogenei, disomogenei rispetto alle regioni confinanti. Resta comunque l'idea di geografia come scienza che studia il rapporto uomo-ambiente. INADEGUATEZZA/SUPERAMENTO DETERMINISMO E

POSSIBILISMO

Queste concezioni si sono rivelate essere inadeguate a spiegare un certo tipo di società che si evolve (complessificazione della società nel tempo), erano applicabili solo a società ecumeniche di tipo tradizionale (primitive-tribali, concezione dei popoli che vivono ai margini della terra). Tali concetti non funzionavano già allora sulle città odierne, poiché il contatto con l'ambiente risulta limitato.

Il progredire della Scienza della tecnologia, il prevalere della legge del mercato, la propensione culturale a modificare la natura a vantaggio dell'uomo senza porre limiti hanno radicalmente mutato il rapporto uomo-ambiente.

L'elemento culturale è fondamentale per comprendere come gli esseri umani, in una visione prevalentemente occidentale, abbiamo ribaltato la logica di una tradizione culturale che sfrutta il mondo naturale senza pensare alle conseguenze, arrivando ad una legittimizzazione dell'utilizzo delle

risorse naturali senza porsi alcun limite etico e morale. In una concezione laica vi è un' intrinseca superiorità umana rispetto a tutti gli altri elementi biotici e abiotici, grazie al raziocinio (capacità di esprimere a parole il pensiero astratto, fare scienza ed applicarla). Invece nella concezione religiosa l'uomo, essendo stato creato a immagine e somiglianza di dio ed essendo dotato di anima, è superiore alle altre creature. Tradizionalmente l'uomo è responsabile della natura, ha quindi dei diritti e dei doveri verso di essa, può e deve quindi prevedere gli effetti delle sue azioni sulla natura. La concezione odierna è un rapporto reciproco tra uomo e ambiente, con un ventaglio di possibilità che finiscono per fare delle modifiche e condizionare quest'ultimo. L'ambiente incide meno sull'uomo rispetto al contrario oramai (ribaltamento rispetto al determinismo), l'uomo è il verosistema di retroazione che le permette di adattarsi e reagire alle variazioni dell'ambiente. Questo sistema di retroazione è ciò che rende la natura resiliente e in grado di affrontare i cambiamenti. Nell'Antropocene, l'azione umana ha un impatto significativo sull'ambiente. Le attività industriali, l'urbanizzazione, l'agricoltura intensiva e l'inquinamento hanno alterato gli equilibri naturali e hanno portato a cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e degrado ambientale. Tuttavia, nonostante l'impatto negativo dell'azione umana sull'ambiente, è importante sottolineare che l'uomo può anche essere un soggetto attivo che spinge al cambiamento positivo. L'innovazione tecnologica, la ricerca scientifica e l'adozione di pratiche sostenibili possono contribuire a mitigare gli effetti dell'Antropocene e a promuovere un futuro più sostenibile. È fondamentale adottare una visione sistemica per comprendere l'interconnessione tra l'azione umana e l'ambiente. Le decisioni e le azioni che prendiamo a livello individuale e collettivo hanno un impatto sull'intero sistema. Pertanto, è necessario adottare un approccio olistico e considerare le conseguenze a lungo termine delle nostre scelte. In conclusione, l'Antropocene rappresenta una sfida globale che richiede un impegno collettivo per affrontare i problemi ambientali. È importante riconoscere il nostro ruolo come agenti di cambiamento e adottare pratiche sostenibili per preservare l'ambiente per le generazioni future.vicenda reciprocamente. L'uomo agisce sull'ambiente e l'ambiente risponde alle azioni dell'uomo. Questo concetto di interazione tra uomo e ambiente è fondamentale per comprendere la sostenibilità ambientale. Se l'uomo agisce in modo irresponsabile sull'ambiente, causando danni e degrado, l'ambiente risponderà con conseguenze negative come la perdita di risorse naturali e il rischio ambientale. D'altro canto, se l'uomo agisce in modo responsabile e sostenibile, cercando di preservare e proteggere l'ambiente, l'ambiente risponderà con benefici come la conservazione delle risorse naturali e la riduzione del rischio ambientale. In conclusione, l'uomo e l'ambiente sono strettamente legati e dipendenti l'uno dall'altro. È fondamentale comprendere questa interazione per promuovere uno sviluppo sostenibile che garantisca un equilibrio dinamico e resiliente tra uomo e ambiente.

vicenda.

DEGRADO AMBIENTALE

Dato dal vasto deterioramento del territorio, spesso dovuto a cause antropiche.

Vi è al momento un problema quantitativo dell'aumento di degrado ambientale, dovuto a:

  • consumo di risorse energetiche e di materie prime: risorse sia non rinnovabili (idrocarburi) sia rinnovabili (spesso però prelevate ad un tasso più veloce della loro capacità di rigenerazione, non è un sinonimo di ecologicamente sostenibile).

Quest'ultime possono essere di origine idroelettrica (vi è un profondo mutamento dell'ambiente per poter far confluire abbastanza acqua per produrre una cascata artificiale abbastanza potente da poter far muovere le turbine creando energia meccanica), geotermica, solare, eolica; oggigiorno vi è una promozione verso la transizione energetica rinnovabile da parte di molti paesi.

L'acqua è una delle risorse sempre più fondamentali e sempre più scarsa,

Dettagli
A.A. 2021-2022
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher miranda.priestly di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Cavallo Federica.