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Volume, aspetto, osmolarità e pH delle urine

Il volume delle urine varia dai 200 ai 1400 mosm/Kg.

Il pH delle urine dipende dal tipo di alimentazione dell'animale. Nei carnivori le urine sono acide, negli erbivori sono alcaline. Nei onnivori dipende dal pasto.

Fisiologia delle urine

Le urine contengono sostanze organiche come urea, creatinina, acido urico, acido lattico, ormoni, acido citrico, ecc.

Contengono anche sostanze inorganiche come ioni di sodio (Na+), cloro (Cl-) e potassio (K+).

Alcuni pigmenti presenti nelle urine sono urocromo, stercobilina, clororubina, ecc.

Nei cavalli da corsa è possibile trovare proteine nelle urine.

La presenza di sangue nelle urine può indicare traumi importanti o forme tumorali.

Il pH delle urine nel cavallo, essendo un erbivoro che assume cibi alcalinizzanti, sarà inevitabilmente basico (fino a 9).

Il peso specifico delle urine viene determinato con un densitometro e varia da 1020 a 1040. Mille è il valore di riferimento per l'acqua, i numeri superiori a mille indicano una maggiore concentrazione di soluti.

Quelli dei soluti: descrive la capacità del rene di concentrare le urine. Le urine del cavallo sono molto torbide causa della lunga permanenza nella vescica (i cavalli urinano molto meno del cane); questo vuol dire che le urine ristagnano e vanno incontro a fenomeni ossidativi. Le urine sono irritanti, per questo motivo l'uretra è tappezzata da cellule mucose per proteggere l'apparato urinario dal ristagno delle urine.

Odore: aromatico, non sgradevole.

Il volume delle urine è maggiore nei bovini, rispetto ai cavalli, perché essi sono più pesanti. Le urine sono di un giallo carico ma mai torbide. Anche nel suino, le quantità sono diverse; essendo un onnivoro, quindi assumendo carne, presenta un'urina più acida.

Nel cane e nel gatto le urine sono torbide, di colore giallo, il peso specifico è maggiore, il pH è acido (carnivori, dieta proteica). Le proteine non sono presenti, a meno che non sia un cane da calcia.

174 Fisiologia

urinario.

urogenitale. La formazione dell'urina

La concentrazione con cui diverse sostanze sono escrete nell'urina dipende da tre processi renali:

  1. Filtrazione glomerulare
  2. Riassorbimento dell'ultrafiltrato a livello dei capillari peritubulari
  3. Secrezione Tubulare, dai capillari peritubulari ai tubuli.

La formazione dell'urina inizia quando una grande quantità di liquido viene filtrata dai capillari glomerulari all'interno della capsula di Bowman. Quasi tutte le sostanze presenti nel plasma, fatta eccezione per le proteine, sono filtrate liberamente pertanto, la loro concentrazione nel filtrato della capsula di Bowman è molto simile a quella plasmatica.

Il liquido successivamente lascia la capsula e passa nella porzione tubulare dove è modificato a causa del riassorbimento di acqua e soluti specifici che tornano nel plasma o dalla secrezione di particolari sostanze dal sangue nei tuboli renali (capillari peritubolari).

Le cellule che rivestono il tubulo contorto prossimale,

Il tubulo contorto prossimale è composto da cellule epiteliali classiche, una membrana basale sottile e nuclei disposti in posizione basale: le cellule hanno un elevato metabolismo, un elevato numero di mitocondri (per sostenere gli intensi processi di trasporto attivo) e sono fortemente polarizzate; sul lato apicale (luminare) hanno un abbondante orletto a spazzola (microvilli), tipico dei tessuti assorbenti, per aumentare la superficie di assorbimento. La funzione del tubulo prossimale è quella di recuperare circa il 75% di ciò che è stato filtrato. La rimanente porzione viene elaborata tra ansa di Henle, tubulo distale e collettore.

La parte ascendente e discendente sottile dell'ansa di Henle è formata da cellule epiteliali piatte che presentano una membrana luminare sottile, priva di orletto a spazzola, pochi mitocondri e attività metabolica minima.

La porzione discendente è molto permeabile all'acqua e poco permeabile a molti soluti, inclusi l'urea e il sodio (i soluti passano per semplice diffusione); la porzione ascendente (sia la porzione sottile che spessa), è impermeabile all'acqua (presenta cellule epiteliali cubiche ad elevata attività metabolica in grado di riassorbire attivamente Na+, Cl-, K+; componente importante Na+/K+ ATPasi). Nel tubulo contorto distale l'altezza delle cellule epiteliali è marcata, ciò è indice che questo tipo di cellula partecipa attivamente alla fisiologia del nefrone: riassorbe molti ioni, ma è impermeabile all'H2O e urea. Nel dotto collettore le cellule sono abbastanza alte, ben organizzate, anche loro hanno un ruolo molto importante. Tubulo distale e dotto collettore sono fondamentali nello stabilire quale elemento deve essere eliminato e quale deve rimanere. Il tubulo contorto distale si dispone tra l'arteriola afferente.efferente, in questo modo il nefrone è "informato" della quantità di filtrato che ha prodotto (nel tubulo distale è presente la macula lutea, un gruppo di cellule epiteliali, che provvede al controllo a feedback della VFG e del flusso ematico del nefrone). Questo accade probabilmente attraverso chemocettori, ma non barocettori: potrebbe essere registrata la quantità di Na+ o K+ ad esempio, se c'è una riduzione degli ioni Na+, vuol dire che è diminuita la filtrazione del glomerulo e questo avviene in caso di ipotensione grave. Ciò vuol dire che la pressione del sangue che entra non è di 60/70 mmHg come deve essere, ma è di 30/40 mmHg, condizione in cui non si ha una grossa filtrazione del sangue e questo fa sì che i cataboliti del metabolismo proteico rimangano nei tessuti, nell'interstizio, creando uno stato di acidosi che crea sofferenza al SNC e al miocardio. L'arteriolabasso coefficiente di permeabilità. Gli strati sono: 1. Endotelio: costituito da cellule endoteliali che presentano fenestrazioni, ovvero piccole aperture che permettono il passaggio di molecole di piccole dimensioni come l'acqua e gli elettroliti. 2. Membrana basale: uno strato di matrice extracellulare che funge da filtro selettivo, impedendo il passaggio di molecole più grandi come le proteine. 3. Epitelio viscerale: costituito da cellule specializzate chiamate podociti, che presentano pedicelli che si estendono verso l'interno del capillare. Questi pedicelli formano fessure chiamate fessure di filtrazione, che permettono il passaggio di molecole di dimensioni ancora più piccole. Questi tre strati insieme formano la barriera di filtrazione glomerulare, che permette il passaggio selettivo delle sostanze dal sangue al filtrato glomerulare.numero maggiore di pori: Endotelio capillare → costellato da migliaia di piccoli pori, le fenestrature, simili alle fenestrature dei capillari che si trovano in altri distretti, tuttavia questi sono più piccoli: alcune 176. Fisiologia I proteine plasmatiche (es. l'albumina) sono abbastanza piccole da riuscire a passare attraverso questi pori. Tuttavia le cellule endoteliali sono costellate da proteine con cariche negative (peptidoglicani: complessi glicoproteici a carica negativa) che determinano, oltre ad una barriera fisica, una barriera elettrica e pertanto le albumine non riescono a passare. Membrana basale → costituita da una rete di fibre collagenee fibrille di proteoglicani; anche questa rappresenta una barriera fisica ed elettrica. Strato di cellule epiteliali (podociti) → questo strato tappazza la superficie esterna del glomerulo; queste cellule non formano uno strato continuo ma hanno dei pedicelli che circondano la superficie esterna del capillare, i quali

sono separati da spazi chiamati pori attraverso cui passa il filtrato glomerulare. Questi pedicelli possono contrarsi o distendersi grazie al citoscheletro, modificano il loro diametro, facilitando o riducendo l'efficienza della filtrazione. Le cellule epiteliali anch'esse cariche negativamente, costituiscono una barriera fisica e elettrica molto più efficace.

Tutti e 3 insieme questi strati formano la barriera di filtrazione che è molto selettiva e va a selezionare le sostanze non solo tramite le dimensioni ma anche in base alla carica elettrica.

In alcune patologie (nefropatie iniziali) che interessano il rene le cariche negative sono perse, come conseguenza alcune proteine, come ad esempio l'albumina, riescono a passare a causa del loro ridotto raggio molecolare e pertanto abbiamo proteinuria (proteine nelle urine). È fisiologico trovare proteinuria nel suino, in animali molto sportivi, come cavalli e cani e nelle femmine gravide soprattutto in fase

el glomerulare è trascurabile. Pertanto, la forza che si oppone alla filtrazione è principalmente la pressione idrostatica del capillare. Riassumendo, nel nefrone avvengono scambi capillari che permettono la filtrazione del plasma attraverso la membrana glomerulare. La pressione idrostatica del capillare favorisce la filtrazione del liquido, mentre la pressione idrostatica della capsula di Bowman e la pressione colloido-osmotica si oppongono alla filtrazione. Questi meccanismi sono fondamentali per il corretto funzionamento del rene e per la formazione dell'urina.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
206 pagine
6 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/02 Fisiologia veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Federica_Sant di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Loi Pasqualino.