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ACETILCOLINA

• NORADRENALINA

Questi due neurotrasmettitori, come tutti, producono un certo effetto (inibitorio

o eccitatorio) in rapporto al tipo di recettore postsinaptico che incontrano.

Infatti per l'acetilcolina esistono 2 tipi di recettori :

recettore nicotinico

• recettore muscarinico

Mentre per la noradrenalina i recettori sono alfa e beta. Di conseguenza solo gli

organi che contengono recettori muscarinici o alfa o beta possono rispondere

all'acetilcolina o alla noradrenalina. È da ricordare che tutte le fibre pregangliari

liberano acetilcolina mentre i neuroni postgangliari posseggono recettori

nicotinici. Le fibre postgangliari parasimpatiche liberano acetilcolina mentre le

fibre postgangliari simpatiche liberano sia acetilcolina sia noradrenalina.

ORGANI DI SENSO

I recettori sono strutture in grado di rispondere ad uno specifico stimolo e

convertirlo in impulso nervoso, cioè in potenziale di recettore (potenziale

elettrico). Si classificano recettori di primo ordine (tatto),secondo ordine (udito)

e terzo ordine (vista). Ripredendo il concetto di sensibilità specifica e somatica,

la prima è composta da recettori localizzati in specifiche zone mentre la

seconda è composta da recettori localizzati su tutto il corpo con densità

diverse. I recettori della sensibilità specifica sono il tatto, la vista, l'udito,

l'equilibrio,l'olfatto e il gusto. In base alla sede in cui i recettori si trovano si

distinguono :

ESTEROCETTORI = rispondono a stimoli esterni

– ENTEROCETTORI = rispondono a stimoli interni e sono situati nei visceri

– PROPRIOCETTORI = sono enterocettori specializzati nel fornire

– informazioni sulla posizione del corpo a riposo o in movimento.

In base allo stimolo cui rispondono :

MECCANOCETTORI = attivati da stimoli meccanici (cute glabra e follicoli

– piliferi)

CHEMOCETTORI = attivati dalla concentrazione di sostanze chimiche

– specifiche

TERMOCETTORI = attivati da stimoli termici

– NOCICETTORI = attivati da stimoli dolorifici

– FOTOCETTORI = attivati da stimoli luminosi

In base alla loro struttura si parla di :

terminazioni nervose libere = è il caso dei nocicettori i quali possono

– rilevare un dolore somatico (superficiale o profondo) o un dolore viscerale

(cioè proveniente dai visceri)

terminazioni nervose capsulate = è il caso dei meccanocettori. I

– meccanocettori vengono a loro volta distinti in :

1. Corpuscolo del Meissner

2. Corpuscolo del Krause

3. Corpuscolo del Pacini-Vater

4. Corpuscolo del Ruffini

I propriocettori, nello specifico, forniscono informazioni sullo stato di tensione

dei muscoli e sono distinguibili in :

Corpuscolo muscolo-tendineo di Golgi = attivato dallo stiramento

– tendineo in conseguenza alla contrazione muscolare e provocano il

rilasciamento della muscolatura.

Fuso neuromuscolare = sono fibre intrafusali (all'interno dei muscoli) e

– sono stimolati dallo stiramento del muscolo. Dal fuso partono due tipi di

neuromotori : alfa (contraggono le fibre extrafusali) e gamma

(contraggono le fibre intrafusali)

OCCHIO

L'occhio è l'unico organo del corpo in cui coesistono muscoli volontari e muscoli

involontari. I muscoli volontari sono quelli che permettono la mobilità oculare

mentre quelli involontari sono l'iride e i muscoli ciliari. Il processo della visione

avviene in 3 fasi :

1. FORMAZIONE DELL'IMMAGINE SULLA RETINA = è resa possibile per

la presenza lenti quali la cornea (trasparente),l'umore acqueo,l'iride,il

cristallino e il corpo vitreo. Questo sistema di lenti permette la

formazione di un immagine rimpicciolita e capovolta sulla fovea retinica.

Queste lenti non sono fisse ma hanno la capacità della messa a fuoco

cioè la capacità di accomodazione agendo:

variando la curvatura del cristallino = regolata dal

• muscolo cigliare il quale si contrae per mettere a

fuoco oggetti vicini.

variando il diametro pupillare = regolata dal muscolo

• sfintere della pupilla ovvero dalla contrazione dell'iride

sfruttando il movimento dei bulbi oculari che deve

• essere parallelo e devono compiere un movimento di

convergenza affinchè l'immagine sia percepita come

singola e non sdoppiata.

2. TRASDUZIONE DEL SEGNALE LUMINOSO IN IMPULSO NERVOSO =

la generazione di un impulso nervoso avviene grazie alla presenza di

recettori sulla retina chiamati :

coni = si attivano in condizioni di forte luce (giorno) e

• permettono la percezione di una vasta gamma di

sfumature cromatiche, cioè una visiono fotopica. I

coni hanno pigmenti visivi differenti dai bastoncelli,

infatti posseggono 3 tipi di pigmenti mentre i

bastoncelli hanno un pigmento simile alla rodopsina.

In realtà sono entrambi attivati dalla rodopsina ma nei

coni è leggermente diversa nelle sue caratteristiche. I

3 pigmenti dei coni hanno sensibilità differente : per il

rosso, per il verde e per il blu. La percezione delle

sfumature cromatiche è data dall'elaborazione

neuronale dei diversi impulsi provenienti dai diversi

coni. I coni sono più numerosi a livello della fovea

centrale e sono meno numerosi all'esterno della

fovea.

bastoncelli = sono specializzati per la visione

• crepuscolare e consentono la sola visione di tonalità

del grigio. Garantiscono quindi una visione scotopica.

I bastoncelli sono assenti nella fovea ma numerosi

nella periferia della retina.

I quali permettono insieme un adattamento rapido a forti cambiamenti di

luminosità ambientale. L'impulso si genera a partire dalla RODOPSINA,

un pigmento fotosensibile che si trova sui coni e bastoncelli. La rodopsina

è costituita da retinale e opsina, il cui legame si spezza quando il

pigmento è colpito dalla luce. Questa scissione tra retinale e opsina

modifica la permeabilità ionica della membrana del recettore (cono o

bastoncello) e permette l'entrata al suo interno di sodio. In questo modo

si crea l'impulso nervoso a partire da uno stimolo luminoso.

Successivamente la rodopsina verrà risintetizzata tramite enzimi e il

consumo di atp.

3. TRASMISSIONE DELL'IMPULSO NERVOSO ALLA CORTECCIA ED

ELABORAZIONE DELLO STESSO = l'impulso partito dai fotorecettori

(coni e bastoncelli) viene portato via dalle cellule gangliari attraverso

connessioni sinaptiche. Dalle cellule gangliari viene portato alle cellule

bipolari (neuroni) e da essa torna alle cellule gangliari. La mediazione

delle bipolari è importante perchè permette la modificazione della

sensibilità della vista. I coni sono di norma collegati a una cellula

gangliare (rapporto 1:1) mentre per ogni cellula gangliari vi sono collegati

più bastoncelli (fenomeno della convergenza). Questo spiega perchè la

visione notturna non è nitida. Gli assoni delle cellule gangliari della retina

confluiscono e formano il NERVO OTTICO, il quale trasmette

l'informazione alla corteccia.

L'impulso originato dai coni e bastoncelli raggiunge i lobi occipitali attraverso i

nervi ottici, i quali confluiscono in un chiasma ottico. Un danno all'occhio destro

non comporterebbe solo cecità destra ma una visibilità diminuita in entrambi

gli occhi. Perchè? Perchè il tratto ottico destro contiene fibre provenienti

dall'area temporale della retina destra (area del campo nasale destro) ma

contiene anche le fibre dell'area nasale della retina sinistra (area del campo

visivo temporale di sinistra). In altre parole le fibre della porzione nasale di ogni

retina (dx e sx) vanno al lato opposto del chiasma e terminano nei nuclei

genicolati laterali. ORECCHIO

Ha una duplice funzione svolta essenzialmente dall'orecchio interno:

UDITO

– EQUILIBRIO

Le informazioni dell'orecchio vengono portate alla corteccia tramite il nervo

statoacustico (8°nervo cranico). L'orecchio interno è detto anche labirinto e si

suddivide in 2 parti :

coclea = è responsabile delle sensazioni acustiche e capta i suoni. La

– coclea è formata da 3 canali sovrapposti a formare una spirale :

1. scala vestibolare

2. scala media

3. scala timpanica

I recettori acustici sono situati sulla membrana basale che separa la

scala timpanica da quella media e questa zona è chiamata organo del

Corti. I recettori acustici sono dotati di cellule cigliate interne ed esterne.

In pratica le onde sonore captate dalla coclea mettono in vibrazione la

membrana basale e di Reissner, stimolando le cellule cigliate di una zona

specifica che varia a seconda dell'intensità del suono recepito. La

stimolazione delle ciglia modifica la permeabilità della membrana delle

cellule cigliate e in questo modo si crea il potenziale di recettore. Questo

processo è chiamato PROCESSO DI TRASDUZIONE. Ora la cellula cigliata

è eccitata e libera un neurotrasmettitore che a sua volta va a stimolare il

nervo statoacustico

vestibolo = regola l'equilibrio, che altro non è che la percezione

– consapevole del nostro corpo nello spazio. Il vestibolo a sua volta

contiene 2 strutture :

1. macule dell'utricolo e del sacculo (organi otolitici) = sono

stimolate dalla forza di gravità e dalle accelerazioni

lineari. Le macule sono responsabili dell'equilibrio statico.

2. canali semicircolari = sono stimolati da accelerazioni

angolari cioè da movimenti rotatori e sono responsabili

dell'equilibrio dinamico.

Entrame le due strutture contengono un epitelio sensoriale, composto da

recettori immersi in una massa gelatinosa. Questa gelatina, nelle macule

contiene gli otoliti cioè dei cristalli (è anche chiamata membrana

otolitica) mentre nei canali semicircolari contiene non contiene cristalli

ed è chiamata cupola o membrana cupoliforme. I recettori dell'equilibrio

(sono cellule cigliate) sono sempre attivi ma a seconda del tipo di stimolo

possono essere sovraeccitati o inibiti. Lo stimolo all'equilibrio avviene

così . Lo spostamento del corpo nello spazio fa muovere la gelatina, la

quale a sua volta muove le cellule cigliate stimolandole e così via. Lo

stimolo giunge al cervelletto e le fibre vestibolari hanno anche

connessioni con i muscoli del collo e con l'apparato visivo.

A loro volta queste due parti sono distinte in una parte ossea e membranosa :

per quanto riguarda la coclea :

parte ossea = coclea stessa

– parte membranosa = dotto cocleare

Per quanto riguarda il vestibolo :

parte ossea = vestibolo e canali semicircolari

– parte membranosa = utricolo – sacculo – canali semicircolari membranosi

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
21 pagine
1 download
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Biby1992 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Unicatt o del prof Grassi Claudio.