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DETERMINAZIONE DELL’ORO NELLE LEGHE

C’è una normativa legislativa da seguire per l’identificazione dei metalli preziosi. In particolare si fa

riferimento al decreto legislativo del 28 maggio 1999 n°251. Il metodo indicato dalla legge è quello della

COPPELLAZIONE, antico ma molto affidabile. Determina la quantità di oro nelle 750% ( 18 carati).

LA SAGGIATURA

Ne esistono diversi tipi:

- basata sul processo di raffinamento dell’oro.

per via secca

- si strofina l’oggetto con una pietra dura e poco abrasiva. Se ne ricavano delle tracce

pietra di paragone

che si fanno reagire con acidi di prova e se ne osserva il cambiamento di colore.

- spettrometria con emissione atomica con scarica luminescente

- spettrometria con emissione atomica con plasma accoppiato induttivamente

- il campione dai raggi X emette una radiazione a corta lunghezza d’onda

fluorescenza dei raggi X

caratteristica per ogni elemento di lega. Determina la composizione di un’ampia varietà di leghe d’oro.

MERCATI DELL’ORO NELLE MODERNE ECONOMIE

La globalizzazione ha influito sul mercato dell’oro. Le differenze di prezzo dell’oro nei diversi mercati del

mondo sono generalmente molto piccole poiché l’oro ha un prezzo di trasferimento molto basso se

rapportato al suo valore. I principali mercati sono: Londra , la Scozia, la Svizzera, Hong Kong e l’Italia dove

esiste il Banco Metalli.

NORMATIVA VIGENTE IN ITALIA: APPROVIGIONAMENTO DEI MATERIE PRIME

Pur essendo il principale trasformatore d’oro l’Italia è praticamente priva di una propria produzione e

quindi deve rivolgersi agli altri mercati per reperire gran parte dell’oro ad uso industriale.

Il 7 gennaio 2000 è entrata in vigore una legge che ha eliminato il monopolio per l’acquisto dell’oro

all’estero e definisce i criteri di investimento:

- lingotti e placchette di peso superiore ad grammo;

- le monete d’oro con purezza pari a 900 millesimi;

chiunque effettui un trasferimento dell’oro da o verso l’estero ha l’obbligo di segnalazione all’ UIC ( Ufficio

Italiano Cambi). L’esportazione e la cessione di oro per l’uso industriale non sono soggette a imposte ma

l’acquirente deve auto fatturarsi.

IMPIEGO DELL’ORO NELL’INDUSTRIA

Per via delle sue proprietà l’or viene utilizzato in diversi campi:

- (6%) per le componenti più piccole e le saldature

elettronica

- (2%) per le capsule poiché non è tossico e stabile chimicamente

odontoiatria

- (3%)

usi decorativi

- (1%)

medaglie

- ( 3% )

coniazioni non ufficiali

- è il settore con la maggior richiesta di oro ( 80% ca. ). Accade che la produzione mineraria non

oreficeria

riesce a soddisfare la domanda così si ricorre alla raffinazione di SCRAPS,ovvero residui della lavorazione

dell’oro. Si può ricorrere anche alle riserve auree delle Banche Centrali.

PRODUZIONE MINERARIA DELL’ORO

I principali paesi produttori di oro sono:

- bacino mediterraneo ( Egitto, Spagna e limitate aree dei Balcani);

- Sud Africa;

- Australia;

- Usa;

- Canada;

PRODUZIONE MONDIALE DELL’ORO

Il processo di produzione dell’oro può essere suddiviso in 6 principali fasi:

1. individuazione del giacimento;

2. creazione di un accesso al giacimento;

3. asportazione del minerale attraverso estrazione o frantumazione;

4. trasporto del minerale agli impianti per il trattamento;

5. lavorazione;

6. raffinatura che può essere:

> per produttività annua

> per quantità estratta

Nelle raffinerie si producono lingotti di oro puro al 99,5% o anche più che poi vengono venduti ai

compratori di metalli preziosi che entrano in contatto con i diversi settori che impiegano l’oro. Le 1

compagnie che si occupano dell’estrazione dell’oro sono raggruppate nel WORLD GOLD COUNCIL .

La quantità di oro è espressa in ONCE TROY, dal nome della città francese Troyes dove ebbe iniziò il

mercato e lo scambio dell’oro. 1 ONCIA TROY = 31,1035 gr

CARATURA DELL’ORO

Molti metalli preziosi, tra cui l’oro, sono lavorati in lega con altri metalli, questo per ovviare al problema

della deformabilità del metallo stesso. Ciò fa sì che sul mercato siano presenti articoli d’oro con una

composizione differente sia per sia per l’aspetto estetico. L’unità di

( % di contenuto aureo sul totale)

titolo

misura dell’oro è il CARATO pari alla 24° parte di contenuto in oro puro:

- oro 24 carati = oro purissimo ( 999g di oro su 1000)

1 È un’associazione delle principali aziende minerarie aurifere creata nel 1987. Il suo scopo è quello di stimolare la

domanda di oro da parte dell’industria, dei consumatori e degli investitori. Inoltre si occupa di ridurre le barriere

regolamentari del mercato dell’oro attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi di distribuzione. I membri sono i

rappresentanti delle maggiori compagnie minerarie aurifere di ben 22 paesi del Mondo.

- oro 18 carati = oro 750 ( costituito da 18 parti di oro e 6 di altri metalli)

Il diverso titolo incide ovviamente sul valore monetario e solo in parte sul lato estetico. Attraverso l’utilizzo

di dosaggi di metalli all’interno dell’oro si possono ottenere diverse colorazioni:

> oro giallo si ottiene con argento e rame;

> oro rosa si ottiene con molto rame e poco argento;

> oro bianco si ottiene con palladio o nichel;

> oro lilla si ottiene con l’alluminio;

i titoli legali permessi dalla legge sono 3:

- 750/ooo

- 585/ooo

- 375/ooo

Esistono 3 diversi metodi di ATTESTAZIONE DELLA CONFORMITA’:

1. garanzia di qualità dei lavori;

2. dichiarazione di conformità;

3. verifica da parte di terzi;

HALL MARKING è un sistema che controlla la qualità dei metalli preziosi. Nel 2011 vi è entrata a far parte

anche l’Italia. Nei paesi che hanno aderito a questo sistema il controllo viene effettuato a priori su tutti gli

oggetti da portare in commercio.

SETTORE ORAFO – GIOIELLIERO: ORIGINI, PROCESSI PRODUTTIVI E LEGISLAZIONI

Il settore che assorbe il quantitativo più alto di metallo prezioso, quale è l’oro, è quello orafo – gioielliero. Il

consumo dell’oro dipende non solo dal suo prezzo ma anche e soprattutto dal livello di benessere e quindi

dalle condizioni economiche dei consumatori.

Il mercato orafo mondiale viene definito come

‹‹l’insieme delle unità operative che lavorano metalli e pietre preziose destinati alla realizzazione di

oggetti per l’ornamento personale››

L’oreficeria era presente come arte decorativa già in Mesopotamia. Per parlare di arte orafa si deve

aspettare la rivoluzione francese, in particolare gli anni a cavallo tra il ‘700 e l’ 800. Questo periodo può

essere considerato come l’epoca delle grandi dinastie orafe : Castellani, Bulgari, Cartier e Fagergè.

Tra l’800 e il 900 in Italia cominciarono a sorgere le prime AREE – DISTRETTO, localizzate a :

- VELENZA PO

- VICENZA

L’industria orafa italiana può vantare un grande lavoro di trasformatore d’oro : il 18% nel mondo e il 68%

d’Europa. I distretti oggi si concentrano in 5 regioni: Veneto, Toscana, Piemonte, Lombardia e Campania.

Tutti ruotano intorno a 3 poli principali: Arezzo, Valenza Po e Vicenza. A questi 3 si affiancano: Milano per

l’aspetto commerciale, Torre del Greco per la lavorazione di coralli e Tarì come centro orafo polifunzionale.

I principali paesi consumatori di oreficeria sono:

- Italia

- Usa

- Cina

- India

INDUSTRIA ORAFO – GIOIELLIERA IN ITALIA

Il sistema produttivo orafo in Italia è composto da circa 10.000 imprese prevalentemente di piccole

dimensioni. Queste sono organizzate in distretti industriali. La legge n° 317 del 1991 definisce i distretti

industriali come

Sistemi produttivi locali omogenei caratterizzati da un’elevata concentrazione di imprese industriali

di piccola e media dimensione e dall’elevata specializzazione produttiva.

Le caratteristiche di un distretto industriale sono:

- area delimitata del territorio

- un prodotto specifico

- precisa filiera produttiva

- flessibilità elevata a seconda dell’esigenza della domanda

- fitta rete di rapporti

- competizione fra aziende vicine che accresce lo stimolo al progresso e alle iniziative imprenditoriali

- presenza di istituzioni locali che favoriscono la crescita economica

- forte tendenza all’export

Per far sì che questo modello operativo permanga questi fattori devono integrarsi fra loro. Il distretto

industriale nasce da una comunità di persone per poi allargare i propri confini fino a comprendere

numerosi comuni. Si possono identificare 4 categorie di unità produttive:

1. IMPRESE GUIDA autonomia e stabilità sul mercato con buone capacità di coordinamento

2. IMPRESE TRAINATE si limitano ad imitare i prodotti lanciati da imprese rivali. Hanno come obbiettivo

primario quello di perseguire vantaggi di costo.

3. IMPRESE SPECIALIZZATE strettamente legate alle imprese guida con le quali collaborano per garantire

competitività

4. IMPRESE BLOCCATE sub fornitrici di vari committenti

CARATTERISTICHE DEI PROCESSI PRODUTTIVI E DEL LORO PRODOTTO

Il processo produttivo consente di ottenere degli articoli di oreficeria e gioielleria a partire da una verga in

oro. Esso è scomponibile in varie fasi:

> l’oro deve essere legato ad altri metalli per essere più rigido e meno deteriorabile

fusione in lega

> ottenimento di barre piane o cilindriche

A questo punto ci sono 5 lavorazioni:

- per la produzione di catene;

a macchina

- per articoli di maggior pregio;

a mano

- si pressano le lastre con ausilio di stampi;

a stampo

- viene colato l’oro all’interno di un cilindro e una volta raffreddato liberato;

a microfusione

- elettrosformatura

Seguono:

- assemblaggio

- rifinitura

- sabbiatura per opacizzare

- smaltatura

- bagnatura tramite bagni galvanici

La produzione orafa si divide in due classi:

- OREFICERIA basso valore aggiunto;

> vendita a peso;

OREFICERIA PESANTE

> diversificazione e maggior contenuto estetico;

OREFICERIA FINE

- GIOIELLERIA elevato valore aggiunto dovuto alla produzione artigianale, utilizzo di pietre preziose e

importanza della griffe;

> ALTA

> MEDIA

> MINI

CARATTERISTICHE DEI MINERALI E DELLE GEMME

INCLUSIONI NEI CRISTALLI

Le inclusioni nei cristalli possono essere liquide, gassose o solide o di più tipi contemporaneamente. Sono

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
13 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/13 Scienze merceologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bonnie_park di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologie e qualità I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Biniecka Malgorzata.