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03.12.13 INGLESE PER LA MODA PERAZZINI VI LEZIONE
FASHION AS A “WAY OF LIFE”
Il termine moda acquisterà una connotazione più ampia. Il nostro asse d’interesse si sposta dall’Europa
dall’America. C’è un passaggio dal discorso di moda vincolata dall’oggetto(abito) a un discorso di abito
inteso come simbolo sociale, propagandistico e destinato a foggiare un’identità politica, nazionale ed
economica.
Il 1919 fu un anno molto importante per l’emancipazione delle donne; importante anche per la fine della
prima guerra mondiale. La guerra crea una situazione particolare : gli uomini erano costretti ad andare al
fronte e così le donne furono “ costrette “ ad uscire di casa per andare a lavorare al posto dei loro mariti
impegnati purtroppo nella guerra. A Londra c’è un monumento dedicato alle donne lavoratrici della prima
guerra mondiale che simboleggia la necessità di andare avanti malgrado la guerra. Le donne hanno così
guadagnato potere d’acquisto che fino ai secoli precedenti gli era stato negato. Ovviamente ci si riferisce
alle donne medio borghesi perché la working class di fatto ha sempre lavorato ( sia uomini che donne ).
Quindi la lower e la middle class adesso cominciano a lavorare. Questo crea una seria di accelerazioni in
campo sia filosofico che sociale. La donna della middle class si ritrova a lavorare accanto alla donna meno
abbiente, vige un MESCOLAMENTO attuato già nell’età eduardiana. Ciò crea i presupposti per una serie di
cambiamenti nella vita della donna tra cui il SUFFRAGGIO UNIVERSALE. C’è anche un cambiamento per
quanto riguarda la vita affettiva: boom della omosessualità femminile, scoperte e rivoluzione sessuale delle
donne. Quindi DONNA = EMANCIPAZIONE – SUFFRAGGIO - MOBILITA’ ( la donna che esce di casa per
andare a lavorare) – OMOSESSUALITA’ FEMMINILE .
Questo concetto di mobilità porta alla diffusione dei PANTALONI poiché appunto la donna aveva bisogno di
libertà di movimento. Il pantalone a differenza della gonna evidenzia le gambe. Le gambe sono proprio un
simbolo di questo periodo.
Con la fine della prima guerra mondiale si posero già le condizioni per una seconda guerra vista la
condizione della Germania. Ascesa dei totalitarismi. ( nel ’33 Hitler diventa cancelliere). Con questi la
condizione della donna fa dei passi indietro ritrovandosi senza voto e di nuovo angelo della casa simbolo di
fertilità.
Nel secondo dopoguerra c’è il ritorno della haute couture con il new look di Dior. Il suo new look è
l’accentuazione del punto vita femminile. C’è proprio un cambio, un passaggio di zone erogene ( moda ed
erotismo in “Vestirsi di Sogni”).
Durante la guerra vige il RICICLO, tema affrontato anche dalle riviste che suggeriscono diversi metodi.
Tutto questo accade IN EUROPA. L’Europa esce dalla seconda guerra mondiale veramente disastrata anche
a causa dei regimi dittatoriali ( fascismo in Italia e nazismo in Germania). La Francia dopo la Germania è il
paese più disastrato. L’Inghilterra rimane l’ultimo paese che si contrappone tra Hitler e la sua conquista del
mondo. La Russia rimase sempre fino all’ultimo fuori. L’Inghilterra fu flagellata sia con la guerra dei
sottomarini ( Germania vs. Inghilterra) e vari bombardamenti aerei ( RAF inglese vs. LUTHFAFFE tedesca).
L’Europa dal ’45 in poi esce dal conflitto mondiale sapendo che il dominio dell’Europa è finito e lo si vede
dalla decolonizzazione delle varie zone del mondo. Così il centro della riflessione sulle tendenze si sposta
oltreoceano, negli USA che escono vincitori dalla guerra non avendo tra l’altro subito una guerra sul proprio
territorio.
Gli USA sono consacrati nuovi conquistatori del mondo con la BOMBA ATOMICA sganciata sulle due città
giapponesi. il presidente è H. Thruman. C’è così l’inizio della guerra fredda iniziata immediatamente dopo la
fine della guerra. È una guerra DI INFLUENZA: cercare di influenzare più paesi possibili per poter avere più
alleati possibili, sottili strumenti di persuasione. La propaganda la fa quindi da padrone. Lo stesso boom
economico degli anni ’60 in Italia è il risultato dei piani degli Usa e della Russia perché l’Italia si trova a metà
dei due blocchi e aveva una classe lavoratrice molto ampia e attiva.
GREAT FEAR: paura della diffusione del comunismo da parte degli Stati Uniti. Si deve creare un nuovo
codice di valori l’AMERICAN WAY OF LIFE. Negli anni 50 quest’idea “passa per la lista della spesa” ovvero IL
CONSUMISMO DIVENTA UN DOVERE PATRIOTTICO ( se sei un vero americano usi determinati prodotti).
L’identità americana passa per una serie di luxury goods. Il consumismo diventa un tratto essenziale e le
donne furono sia vittime che veicolo di questo consumismo. Si chiama ETA’ DELLA PERSUASIONE. La
casalinga degli anni ’50 diventa l’emblema propagandistico di questa epoca. La donna è raffigurata con i
tacchi e gli elettrodomestici, una donna sorridente. La donna in questi anni deve saper stare in casa e deve
saper fare le ordinarie mansioni il cui lavoro è dimezzato dall’uso di elettrodomestici. LA DONNA
MANSUETA, SOTTOMESSA ALL’UOMO, ANGELO DEL FOCOLARE E ATTRAENTE PER IL PROPRIO MARITO,
MADRE AMOREVOLE E AMANTE DEL MARITO. SCHIAVA DELIZIOSA (esquisive slave). La donna deve essere
abile in casa, accomodante col marito, amorevole con i bimbi.
(vd. LITTERARY PASSAGE p. 59 On the road of Post – war fashion)
In America sorgono i SUBURBIA: quartieri con case e vialetti nel giardino, fuori dal mondo. I sobborghi sono
i quartieri residenziali di famiglia di alta classe dove le case costano poco e si aveva la possibilità di
riprendere una vita dignitosa.
Nelle pubblicità il prodotto è sempre accompagnato dalla figura della donna, la donna è una figura
inscindibile rispetto al prodotto e anche perché è il prodotto dei cambiamenti di questo periodo.
14.12.13 INGLESE PER LA MODA PERAZZINI VII LEZIONE
ULTIMI ANNI ‘50
Negli anni 50 inizia quella che negli anni 60 sarà la ribellione della beat generation. Questi artisti prendono
in riferimento attori del cinema come Marlow Brando ( On The Road). Il CASUAL ANONIMO diventa la divisa
dei ragazzi degli anni 50.
(Pagina 60 della dispensa ) from ON THE ROAD by Kerouac:
Questa frase parla del consumismo : le cose che possiedi ti posseggono. Inizia il problema del ciclo
dell’economia del consumo. Gli abiti hanno una durata breve e così facendo il ciclo del consumo continua,
l’economia gira. Questi beni non sono fatti per durare nel tempo. Preferiscono vendere cheap goods
(prodotti a basso costo) che durino poco e per questo siano riacquistati più velocemente cosicché si lavori
di più per farlo. CI SONO MERCI CHE TU SEI COSTRETTO A COMPRARE E PER COMPRARLE DEVI LAVORARE.
Fa tutto parte della STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE propria della guerra fredda di quegli anni. BIG GRAP =
grande arraffamento; c’è una guerra di influenza per arraffarsi più alleati possibili. ( Usa vs. Russia)
Dean Moriarty è IL BAD BOY DI ON THE ROAD e ha come intento quello di sottrarsi dai voleri della famiglia
di sani valori che vogliono per lui un futuro ben preciso, deciso da loro. Dean è una sorta di alter ego. Qui
c’è una descrizione: non si concentra sugli abiti, l’abito è qualcosa di connaturato al corpo.
MARYLOU: nella sua descrizione non ci sono descrizioni di vestiti bensì di capelli. Il capello è portatore di
simbologia in questi anni e in qualche modo sostituisce l’abito.
ANNI ‘60
Il passaggio dagli anni ’50 agli anni ’60 è un continuo, è quasi lento. Perché alla fine degli anni ’50 c’è lo
spostamento della riflessione sulla gioventù, inizia il problema della cultura giovanile. Emerge questo
problema perché la classe giovane figlia dei matrimoni degli anni ‘50 si sta facendo portatrice di problemi
propri del momento. Il problema della gioventù è che non sa come inserirsi nello schema sociale degli anni
’60. Si parla di BABY BOOMERS = bambini nati nel periodo del boom economico e demografico. Ce ne sono
due tipi che hanno caratteristiche diverse :
1. Nati tra il 1946 - 1955 : figli delle casalinghe disperate; spiriti liberi che vogliono uscire dagli schemi.
Utilizzano l’AUTOSTOP, vanno verso ovest, in California, a San Francisco che diventerà il cuore
dell’avanguardia giovanile (ad esempio i Beat). Ultimo scenario di fuga geografico dalle costrizioni. Furono
protagonisti della ribellione del ’68.
2. Nati tra il 1956 – 1964 : nati quindi dopo l’inizio della guerra in Vietnam e saranno gli attori sociali
degli anni ’70. Agiranno nel cuore del cinismo degli anni ’70. Saranno gli anni della PERDITA DELLA
FIDUCIA,DI VALORE, DELLA POLITICA, DI ECONOMIA.
I baby boomers saranno portatori di una nuova cultura giovanile e saranno sfruttati dalle forze del sistema
economico e verranno brandizzati, diventeranno loro stessi oggetti dell’economia del tempo.
I beat non avevano interesse per ciò che riguardava la moda mentre negli anni’60 il problema della moda
diventa più importante perché determina stili di vita. Negli anni ’60 la moda diventa sinonimo di STYLE (stile
intenso nel senso di STYLE FASHION). Questo stile è plasmato su una serie di pratiche giovanili: la musica (
The Who, The Beatles). La musica diventa una forza aggregante attorno a un messaggio. La musica diventa
moda e un messaggio attorno cui aggregarsi, non a caso Woodstock c’è proprio in questi anni (1969) e
infatti anche Woodstock è stato sfruttato dalle marche e dalle industrie di abbigliamento. Gli anni ’60 negli
USA sono gli anni dei sogni. Nel ’63 c’è l’uccisione di Kennedy che fu un evento sconvolgente per l’America.
Kennedy aveva sventato la guerra missilistica con Cuba nel ‘62. Nel ’63 viene ucciso senza dubbio perché
aveva idee progressiste e aveva programmi per i diritti degli afro - americani. È il periodo di Martin Luther
King. È il periodo della ribellione studentesca. Erano anni sia di crisi che di ottimismo perché c’era l’idea che
qualcosa stava cambiando e tutti potevano prendere parte a questo cambiamento. Il movimento
femminista nel ’68 tocca il suo apice e arrivano i primi scritti. Nel ’68 c’è poi l’uccisione di M. Luther King e
gli afroamericani si sono rivoltati ed è iniziato il periodo del terrorismo ( il pugno alzato è un simbolo di
questa lotta).
Si va verso il Brand che si appropria dei nostri spazi.
Nel ’69 c’&egrav