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La storia dell'arte ha il compito di correggere questi andamenti altalenanti
Prefazione alla Storia pittorica della Italia di Lanzi.
Questa prefazione è programmatica in quanto l'autore vuole esplicare in che modo le proprie fonti, seppur provenendo da contesti disomogenei, possano essere collegate ad una medesima realtà. Non è la prima volta che imbastisce un lavoro simile. Già Saggio di lingua etrusca e di altre antiche dell'italia nella prefazione del del 1789 Lanzi vuole sottolineare l'importanza di questa lingua nonostante la diversità dei territori. Per lui è importante la diversità nell'unità, concetto fondamentale anche nella Storia pittorica. Inoltre impone la diversità dei metodi e delle modalità di ricerca dello storico d'arte rispetto a quelle del letterato.
Leopoldo Cicognara, Ferrara 1777 – Venezia 1834 studioso di giurisprudenza e discipline filosofiche, partigiano di Napoleone, nel
1808 è direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia e grazia a questo incarico stringe amicizia con Canova. Procedendo parallelamente al caso di Lanzi, quello di Cicognara costituisce un altro caso esemplare di interesse verso la disciplina della storia dell'arte. Ma, a differenza della progressiva fama che ha ottenuto il testo dell'abate, l'opera del Cicognara risulta quasi introvabile. La prima ed. è del 1813-15, conservata alla Biblioteca Reale di Torino, in 3 volumi in-folio, quindi di ingenti dimensioni e costi, non agile nella consultazione. La seconda ed. è del 1823, in otto volumi in ottavi affiancati da un in-folio per le tavole (una copia è conservata al fondo Venturi). Nella prefazione della seconda ed accoglie le repliche, risponde alle critiche ed agli interrogativi sollevati dalla pubblicazione della sua opera. Nel discorso preliminare, come il Lanzi, Cicognara giustifica la sua operazione e le sue scelte, presentaI primi metodi, evidenzia i precedenti ed in che modo intende superarli. Voler scrivere di scultura non è un'operazione scontata: è la riflessione sul bello del Bello, Ragionamenti avviata nel testo che lo spinge a considerare principalmente questa disciplina (anche come continuazione alle riflessioni di Winckelmann). A differenza del testo del Lanzi, ricco di ecfrasis e descrizioni secondo la tradizione erudita, Cicognara accompagna il suo testo con immagini; è probabile che proprio queste siano la sua sfortuna, in quanto troppo costose da riprodurre. Ma è proprio da questa operazione che nasce il libro d'arte e la riflessione sul problema dell'alterazione delle immagini. Il trattato del Cicognara è suddiviso in cinque epoche che partono dai Pisano, toccando Donatello, Michelangelo, Bernini e Canova, prendendo in considerazione quindi anche artisti contemporanei (analisi non proposta dal Lanzi). Nelle considerazioni preliminari Cicognara discute.Sulla necessità di inserire le immagini affiancate al testo, in quanto utili ad illustrare gli elementi caratterizzanti le varie epoche ed evidenziare i passaggi e i mutamenti, alternando opere complessive a dettagli singoli, utili per confronti stilistici. Inoltre afferma l'importanza dell'analisi dei costumi e della moda e di tutte le espressioni della tecnica per comprendere un'opera scultorea. La sua ricostruzione è storico-stilistica, cronologica, e non per scuole.
ANMLI: associazione nazionale dei musei locali e istituzionali, fondata nel 1950.
Anni '60: museo come luogo di deposito; conta ciò che viene conservato - tutta la attiva.
Anni '80: luogo di mostre ed esposizioni effimere.
Oggi:
- deprofessionalizzazione
- managerialità
- esternalizzazione delle attività museali ed affidamento a privati
- lento rinnovamento
Nel 1945: circa 500 musei sul territorio italiano.
Nel 2013: circa 4000 musei sul territorio italiano - statistiche istat.
-Il 66% dei musei sono musei civici
Strategia Europa 2020 deve essere:
- intelligente
- sostenibile
- solidale
obiettivi:
- incrementare l'occupazione
- sostenere la ricerca e lo sviluppo
- fornire istruzione adeguata
- lottare contro la povertà
- sostenere il clima e l'ambiente