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UNA TEORIA DELL'IMMAGINE: PITTURA

Francesco del Cossa, Annunciazione (1470-1472 circa), sta nel libro "Non si vede niente" di Arasse. Cosa vediamo? Lumaca si trova sul bordo, sembra quasi che stia sulla cornice e non nel quadro. Nella fotografia c'è l'effetto lumaca: vediamo qualcosa ma c'è anche il gesto di qualcuno che vuole farci vedere qualcosa.

LA FOTOGRAFIA COME OGGETTO COMUNICATIVO: L'ANALISI BARTHESIANA

Premessa: gli interventi di Roland Barthes sulla fotografia e il ruolo dell'immagine: tappe fondamentali

Scrive i libri:

  • Prospettiva strutturalista: Miti d'oggi (1957), Rhétorique de l'image (1964)
  • Prospettiva post-strutturalista: La camera chiara (1980)

Mythologies (Miti d'oggi) 1957 (testi scritti fra il 1954 e il 1956)

  • Scrive del catch (oggi si chiama wrestling)
  • Inizia a studiare la fotografia pubblicitaria e le immagini giornalistiche. Attraverso la fotografia riesce a

Studiare i fenomeni sociali. È affascinato da questo sport ma non lo vuole vedere, studia le fotografie. Analizzandole studia il catch ma studia anche la fotografia in sé (utilizzo della foto come strumento conoscitivo, ma anche come oggetto proprio di analisi).

Rhétorique de l'image: 1964 - Barthes fa la stessa cosa negli studi della pubblicità e della ideologia. Nell'immagine mi interessa la possibilità di far passare l'ideologia, lo possiamo vedere nell'analisi della foto della pasta Panzani. La pubblicità lavora come ideologia, evoca dei significati senza nominarli.

La chambre claire (1980) - Quando analizziamo la fotografia capiamo da che punto di vista la vogliamo analizzare. MANCA (AUDIO) - La natura della fotografia, essere stato lì - Punctum vs studium - La ricerca della madre.

Analisi, due "atteggiamenti" fotografici - La foto che racconta, documenta - La foto che interpreta, mette in scena se stessa o esprime il.

sentire del fotografo(Erwitt) …all’interno di una diffusione controllata e intermediari dall’editoria.

Pagina 2 di 28 19 Febbraio 2020

LE FOTO DI ALAN KURDI - NILÜFER DEMIR

LA TEMPESTE DI FUOCO

  1. La scintilla
  2. La prima notizia su Twitter viene postata da una giornalista e attivista turca, Michelle Demishevich. Il suo tweet, che mostra l’immagine di Alan, non ha grande diffusione.

  3. I piccoli fuochi: prime 2 ore
  4. La notizia viene menzionata da qualche agenzia in Libano, Siria, Palestina. Piccoli movimenti locali su Twitter.

  5. L’esplosione
  6. Alle 12.45 Liz Sly, Bureau Chief del Washington Post di Beirut, cita il caso sul suo account @Lizsly. Il tweet viene ritwittato 7000 volte. Parte la vera viralità.

  7. Il contagio
  8. All’1.10 del pomeriggio i grandi media rilanciano la notizia: prima il Daily Mail, poi oltre 500 articoli sulle edizioni online di The Independent, Huffington Post, The Guardian, Mirror, Mashable, ITV, CBS, NBC, Aljazeera, NBC, Metro, El Mundo,

Reuters. Tutti questi articoli sono ritwittati più volte.

La standardizzazione

Il 3 settembre la diffusione continua fino a sera.

Nella pubblicazione delle foto si comincia ad utilizzare soprattutto rifacimenti e ridisegni.

Francesco D'Orazio: "The need for sharing the impactful images and the concerns over hurting the sensibility of the audience have led, within the first 12 hours, to the creation and diffusion of surrogate Aylan Kurdi images designed to mitigate the brutality of the original images in order to sustain the visual narrative of the story and its diffusion".


I PROCESI SIMBOLICI

4 Pratiche

Approfondimento

Curiosità su Google

Cambiamento di percezione e di semantica

Racconto

La famiglia e il destino

Il padre incauto

Memoria

Il ruolo degli artisti

Wikipedia

L'anniversarizzazione

Simbolo

Memizzazione

Costruzione di un'icona (o corrispondenza a una esistente)

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Pratiche

Condividere (ri-twittare o pubblicare su

  • altri social)
  • Modificare: una pratica che ha una lunga tradizione analogica (i fotomintaggi di
  • Heartfield), ma che la facilità di uso dei tools moltiplica e adatta q quella che
  • Flichy ha chiamato "l'age des amateurs".
  • Due problemi specifici- The Selfish Gene),La memizzazione (Dawkins, o la viralità dei "motivi".
  • https://www.boredpanda.com/
  • Tre funzioni:
  • Informativa o socializzante
  • Emotiva
  • Politica-polemica
  • Lezione online 1: Storia delle teorie fotografiche 1Storia della fotografia e delle sue teorie (II capitolo di Imago Pietatis)
  • Baudelaire: la fotografia e l'arte
  • 1800: Inizia la storia della fotografia, quando la tecnologia mette a disposizione il
  • dagherrotipo, nuova forma fotografica tecnologica inventata da Daguerre, che
  • rappresenta la tecnologia vincente rispetto ad altre tecnologie altrettanto
  • possibilmente interessanti. Pone però una serie di problemi sin dalla sua nascita.
  • Viene usato per fotografare la
natura e non è un caso che da subito Baudelaire prende in considerazione questa tecnologia e lo fa in modo estremamente critico. Dice "si è una cosa completamente diversa, ancora non sappiamo bene cosa sia ma è certo che sia una sorta di deviazione dall'arte", cioè qualcosa che rompe con la natura e non che la copia passivamente. Il tema di Baudelaire è interessante perché contiene 2 cose importanti: 1. L'idea dell'arte che rompe i canoni del realismo; la fotografia sembra rompere la possibilità di inventare qualcosa di nuovo e questa possibilità di esplorare le frontiere dell'immaginario e riporta brutalmente alla natura. 2. La fotografia quando nasce prende una certa piega, da subito questa piega diventa un elemento di riflessione per le intelligenze più vive del periodo.

Tre questioni

Le grandi tematiche che si pongono alla riflessione teorica sulla foto fin dalle• origini:

  1. Rapporto con la bellezza e la concorrenza dell’arte;
  2. Il rapporto con la realtà e la radice dell’impronta (come strumento scientifico), il dagherrotipo imprime l’immagine sulla lastra attraverso la luce e quindi la realtà pone un’impronta sulla lastra, questo può essere visto come una sorta di “super-realismo”;
  3. La questione del tempo: fotografia e passato (rapporto con la morte);

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Il contributo di Walter

Storia della fotografia

Benjamin

Piccola storia della fotografia (1931) - Aiuta a comprendere come leggere la• fotografia.

Le domande che si pone Benjamin possono essere articolate in 4 grandi temi:

  1. La tecnica, quanto la tecnica incide sul modo in cui la fotografia evolve?
  2. Le poetiche, ogni fotografo ha la sua poetica. Tempo dopo alcuni teorici diranno: non ci sono foto ma ci sono i fotografici che fanno foto diverse seppur ognuna delle loro foto può essere di qualunque fotografo, vi è un po' di ambiguità.
  3. I discorsi, la fotografia non solo si fa ma se ne parla anche e il modo in cui se ne parla, plasma la fotografia.
  4. Le pratiche sociali, di chi fa e di chi guarda (famiglia borghese che guarda un suo ritratto o le persone sui giornali – nel periodo di Benjamin il fotogiornalismo era già parte importante della cultura).
e dunque quello che lui ci racconta è di grande interesse).
  1. La tecnica

Benjamin si rifà ad alcuni teorici e ad esempio cita Orlik, il quale afferma che la fotografia dipende moltissimo dalla forza del tempo, ad esempio quando l'oggetto deve stare fermo a lungo questo dà un altro significato alla fotografia (somiglianza della foto al ritratto). Vi era in questi tempi l'uso di fare foto con il morto appena deceduto, questo richiama l'idea che nella foto vi è una cadaverizzazione del corpo in quanto ripreso in un immobilismo innaturale.

Però con il sempre maggior rimpicciolimento della camera si può ottenere foto più "shock effect" e "naturali" e produrre quello che Benjamin chiama lo "Antoine Wiertz".

Discorso che appartiene alla tecnica ma che anticipa il punto 3 è quello di Antoine Wiertz: dice che è importante questa tecnica perché ci dà la vera essenza del dipinto, è come se il genio

Umano avesse messo a disposizione del genio dell'arte una nuova tecnologia proponendo una collaborazione, quindi in questo caso la tecnologia cambia senso: non è più solo una tecnica ma è qualcosa d'altro, è una tecnica già orientata all'arte è una tecnica che nasce dal profondo dell'arte.

Lezione online 2a: Storia delle teorie fotografiche 2a2. Le poetiche

Analizza diversi fotografi tra cui alcuni dei padri fondatori:

  • David Octavius Hill, era un pittore che insieme a Robert Adamson (fu lui a fare tutti i calottini dei partecipanti della nascita della Free Church of Scotland nel "The first general assembly of the Free Church of Scotland"), il quale ha per l'appunto alla sua base una serie di fotografie scattate in quell'occasione;
  • Julia Margaret Cameron, si specializza in fotografia d'arte, ci presenta il ritratto con una natura più metaforica.

artistica, che quasi sfocia nel pittorico (si presenta di nuovo il problema della divisione tra fotografia ed arte);

Pagina 5 di 28- Nadar AKA Garpard-Felix Tournachon, forse il più famoso ritrattista della Francia di Luigi Napoleone (1850-70) la sua concentrazione è sui grandi personaggi, ritratti in un modo che traspira di chi si sta parlando;

Carl Ferdinand Stelzner, inizia a lavorare sul ritratto in funzione di un evento, personaggi che in sé sono folcloristici, sono ritratti come esempio di un’epoca;

Hyppolite Bayard, è un grandissimo paesaggista che ci mostra una nuova tecnica, che non è più usata solo per i ritratti ma anche per riprendere soggetti che sono imm

Dettagli
A.A. 2019-2020
28 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgiaaka1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Media e Politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Colombo Fausto.