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IPERTESTO

L'ipertesto è un testo digitale, una struttura connessa dove una pagina può rimandare ad un'altra: è un testo che contiene più contenuti allacciati tra di loro in qualche modo. Questi contenuti possono essere dei testi scritti, immagini, video, suoni. Un esempio può essere Wikipedia.

L'ipertesto è un testo digitale le cui parti sono a loro volta testi digitali. Ogni testo/pagina si chiama nodo; il testo è fatto da tante parti che si chiamano nodi nella misura in cui sono connessi in una struttura reticolare digitale, sono connessi in una misura che si chiama link, è una rete.

La struttura di questo ipertesto determina il modo in cui l'ipertesto può essere fruito: per fruirlo, si naviga nel testo, quindi siamo all'interno della navigazione.

La struttura del testo è legata a un autore (o a più autori) che ha scritto e scelto i testi, e li ha legati insieme. La stessa navigazione.

Essendo legata alla struttura, è legata a una scelta dei testi e all'aggancio di questi testi tra di loro.

Nodo = unità minimale, autonomia, completezza (ha un senso compiuto); deve essere attivo ad una corrispondenza tra nodo e gruppo di files

Link = connette parti tematicamente affini, logicamente correlate

Parola attiva, hotword o hotspot: sede del link, evocatività

Esistono varie strutture degli ipertesti:

  • Struttura lineare: tipicamente è quella delle pagine web, dei blog. Lineare perché se si vuole seguire lo sviluppo della storia si deve andare a vedere il nodo successivo: l'ordine, quindi, è stabilito. Per andare al passaggio successivo bisogna andare avanti di 1, altrimenti si saltano i pezzi in mezzo. Anche un libro, ad esempio, ha una struttura lineare.
  • Struttura circolare: struttura per cui a un certo punto si ha un cappio chiuso, cioè si ritorna alla pagina iniziale.
  • Struttura a stella:
gerarchica: - struttura a grafo completo: struttura in cui non per forza ogni voce è collegata a tutte le altre MULTIMEDIALITÀ Il World Wide Web non è solo caratterizzato da degli ipertesti, ma esso è anche caratterizzato dalla multimedialità. Ipertesto e multimedialità non sono sinonimi: un ipertesto può essere multimediale, ma non sempre. Multimedialità = pluralità di media (forme di comunicazione, testo, immagini, filmati, suoni...). È una strategia di comunicazione unitaria: quando parliamo di multimediale, parliamo di un oggetto multimediale, quindi c'è un artista o un autore che ha compattato il tutto in una visione unitaria. Permette la fruizione attraverso più canali sensoriali, ed è una combinazione nuova. IPERMEDIALITÀ = integrazione di ipertesti e aspetti multimediali. Per ipertesto si intende la struttura, mentre i media sono i supporti; con multimediale, quindi, si intende che

Ci sono più supporti in gioco (un supporto audio, video ecc.).

Ipertesto = struttura

Multimedia = supporto

Un World Wide Web, quindi, è un ipertesto multimediale distribuito sulla rete Internet.

Il World Wide Web, quindi, è un ipertesto multimediale distribuito su rete

Ipertesto = testo digitale con struttura reticolare; nodi e collegamenti

Multimediale: documento digitale in cui convergono e coesistono diversi linguaggi e formati (testo, audio, video, ..)

Su rete: serventi web ricevono richieste e smistano pagine ai clienti. "Su rete" significa che c'è il server e il client, e c'è interazione tra di loro. È "world", cioè distribuito a livello mondiale

TERMINOLOGIA WWW

pagina web: nodo della rete

homepage: nodo iniziale di un sito

sito: collezione di pagine con coerenza argomentativa

portale: sito che offre più servizi informativi e comunicativi (notizie, posta, comunità virtuali,

DINAMICO Il web statico si riferisce a pagine web che non cambiano o si aggiornano automaticamente. Queste pagine sono create in anticipo e vengono visualizzate agli utenti senza alcuna interazione o personalizzazione. Sono costituite principalmente da testo e immagini e possono essere visualizzate su diversi dispositivi. Il web dinamico, d'altra parte, si riferisce a pagine web che sono generate in tempo reale in base alle richieste degli utenti. Queste pagine possono contenere contenuti interattivi, come moduli di input, database, animazioni e altro ancora. Sono in grado di personalizzare il contenuto in base alle preferenze dell'utente e possono essere aggiornate automaticamente. La differenza principale tra il web statico e il web dinamico è la capacità di personalizzazione e interazione offerta dal web dinamico. Mentre il web statico è più semplice e statico, il web dinamico offre una maggiore flessibilità e possibilità di coinvolgimento degli utenti.DINAMICO- pagine statiche: corrispondenza 1-a-1 tra pagina e file- pagine dinamiche: pagina generata al volo da informazioni utente, di archivio, elaborazione PROTOCOLLI, LINGUAGGI, INDIRIZZI ● HTTP (HyperText Transfer Protocol): protocollo di comunicazione ● HTML (HyperText Markup Language): linguaggio di marcatura per la composizione di pagine web ● URL (Uniform Resource Locator): convenzioni per denominare/identificare le risorse web (pagine, immagini, …) in modo univoco HTML Il successo del linguaggio HTML per la composizione di pagine web si deve alla sua semplicità, che riduce le barriere d'ingresso di programmazione permettendo a tutti di scrivere una pagina web. Esso supporta una serie di altri linguaggi che lo integrano: - JavaScript: comandi vari, ad esempio per effettuare verifiche interne evitando di mandare al server moduli sbagliati - Java: funziona anche fuori dal web, ma nel web costruisce applet richiamabili da HTML contenenti animazioni, simulazioni.giochi… - Flash: animazione multimediale, molto flessibile e potente - XML: metalinguaggio di marcatura soprattutto per descrizione di dati, per interscambio tra applicazioni diverse e standard di archiviazione di testi sul web URL È costituito da una stringa che deve riportare delle informazione per poter trovare le informazioni stipe nella grande rete del web MOTORI DI RICERCA È fondamentale sapere che i motori di ricerca sono costituiti da due programmi: uno è un programma di interrogazione (interfaccia utente a cui si fa la domanda e che dà una risposta), e alle spalle dell'interrogazione esiste nel motore di ricerca uno spider (chiamato anche crawler o bot), un programma che esplora la rete alla ricerca delle pagine, le analizza e indicizza, ripetendo periodicamente l'operazione. Ogni sito web ha alle spalle un archivio. MOTORI DI RICERCA SPECIALIZZATI - Metamotori: significa che vanno oltre il semplice motore di ricerca, producono la ricerca

Su più motori e fanno la sintesi dei risultati. Metacrawler, ad esempio, permette di cercare su più motori di ricerca contemporaneamente.

Plurimotori/ motori paralleli: anch’essi vanno a lavorare su più motori di ricerca, ma lavorano in maniera diversa, interrogano più motori. bvsg.org, ad esempio, mette in parallelo due motori alla volta, in questo caso Google e Bing. Un altro sito è pipl.com che, invece, entra in alcune banche che non sono normalmente accessibili, quindi può risultare molto utile, va a cercare le identità di alcune informazioni che ci sono all’interno della rete.

Clusterizzatori: oltre a far la ricerca delle pagine, forniscono una suddivisione in gruppi di pagine e concetti. yippy.com, ad esempio, raggruppa le informazioni in base agli argomenti, che poi è possibile selezionare.

Motori specialistici: ad esempio Google Scholar per pubblicazioni scientifiche o Google Books per libri.

digitalizzati o Google patents per brevetti ecc.

WEB 2.0

Rappresenta l'evoluzione (ormai avvenuta) del web verso:

  • la condivisione di informazioni fra utenti e possibilità di modificare info/pagine esistenti
  • l'interazione fra utenti

Il web va quindi verso condivisione e interazione tra utenti. Gli esempi sono:

  • social network (Facebook, LinkedIn, Twitter...)
  • Wikipedia
  • piattaforme di condivisione (Google Docs, YouTube, Flickr..)
  • social bookmarking: sono delle applicazioni/siti che permettono di intervenire per annotare delle informazioni, servono per fare un bookmarking, dei segnalibri.
  • info condivise per luoghi/esercizi commerciali (tripadvisor...)

IL SOCIAL BOOKMARKING

È un servizio che si basa sul web dove l'utente ha la possibilità di usare dei segnalibri (bookmark) creati dagli utenti: si tratta di elenchi liberamente consultabili e condivisibili con gli altri utenti che appartengono alla stessa comunità virtuale.

Questi siti

organizzano il loro contenuto mediante delle etichette (tag), operazione che viene chiamata tagging, cioè etichettatura e categorizzazione. Essi nascono nel 2003 con la nascita del sito del.icio.us che poi viene acquistato da Yahoo; Yahoo, ad esempio, permette il bookmarking dei siti agli utenti registrati. Questo è molto vantaggioso rispetto ai segnalibri salvati nel proprio PC perché quando ad esempio si fa una ricerca, questo darà le informazioni anche sulla base delle preferenze degli altri utenti, eliminando automaticamente i siti considerati di scarsa qualità. Questo permette di poter avere opinioni su certi siti da parte degli altri utenti, è una cosa che parte dal basso. Altri siti sono Digg, o Tecnocrati che indirizzava blog tra il 2005 e il 2016. Rispetto ai motori di ricerca, il social bookmarking ha alcuni vantaggi: - classificazione di risorse basate su etichette create da individui, che comprendono il contenuto del sito catalogato,mentre i software cercano di comprendere il significato di una risorsa per mezzo di un algoritmo di classificazione "semantica": è basata sul contenuto del sito. Poiché la gente cataloga risorse che ritiene utili, siti web di maggior interesse e valore sono segnalati da un alto numero di utenti: sono quindi risorse posizionate in base alla loro utilità "percepita". STORIE: SULL'INTERAZIONE TRA TECNOLOGIA E SAPERE UMANISTICO (volume L'Umanista digitale) Si possono percorrere diverse storie dell'informatica; si può scrivere una storia delle macchine, descrivere una storia del software, definire lo sviluppo dei linguaggi inventati per la programmazione delle macchine, studiare l'uso delle metafore cognitive che sono state applicate all'immaginario della macchina e che hanno contribuito al successo dell'approccio digitale. Sono punti di vista diversi. Le metafore del digi
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
45 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aeea11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di informatica umanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Poldi Gianluca.