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TRATTATO DI MASTRICHT

Le Banche centrali dei paesi europei non hanno mai goduto della reputazione che ha oggi la BCE (nel 2013

Draghi è riuscito ad ottenere un Equilibrio di fooling, dopo 25 anni è riuscita a fregare il mercato). Non è

sempre stato così in passato le banche centrali sono state messe in ginocchio dai mercati.

Nel 1992 viene firmato il trattato di Mastricht dove alcuni economisti inseriscono i requisiti necessari per

entrare nell’euro, i requisiti riguardano: l’inflazione, gestione dei tassi di cambio, politica monetaria (tassi

d’interesse).

Le BC dei paesi che vogliono entrare devono essere virtuose e credibili, tolta la banca tedesca, tutte le altre

erano messe malissimo. Si chiede alle banche di rinunciare ai comportamenti opportunistici, si chiedono

strategie di bassa inflazione, mantenere i tassi di cambio stabili e di mantenere gli impegni presi.

Le Banche Centrali riescono a fare tutto questo??

Quando verrà firmato il trattato, quello che si scatena sui mercati sono equilibri di Nash punitivi, perché i

mercati non credono a questo annuncio, dunque iniziato subito con la ritorsione. L’Italia viene attaccata per

il trattato di Mastricht ma il motivo non sono i numeri che stanno nel trattato (perché erano raggiungibile)

il punto era le istituzioni sono serie? Riusciranno? No dunque reagiscono attaccando i paesi meno affidabili,

dunque l’Italia e a fronteggiarli c’era la Banca Centrale che aveva poche risorse a disposizione ed è uscita

insieme all’Inghilterra dai patti pre-euro, invece gli altri sono riusciti a smentire i mercati.

Da quel periodo, da quei successi (precedenti alla BCE) è iniziata a costruirsi la sua reputazione, dunque il

primo giorno dell’euro e della BCE tutti pronosticavano un euro sotto il dollaro, ma siamo partiti al

contrario perché dopo essere state punite le singole banche europee hanno annunciato bassa inflazione e

l’hanno mantenuta e singolarmente hanno ricostruito la loro reputazione. È stata un enorme sfida tra

mercati e banche nazionali, inizialmente le banche hanno perso ma successivamente hanno avuto una

rivincita.

30/03/2017- LE BANCHE CENTRALI DI FRONTE ALLA PRIMA CRISI 2007-2010

Come hanno gestito gli strumenti le principali banche per gestire la crisi?

Visione americana.

Due elementi principali della strategia:

1. Riduzione dei tassi di riferimento (che la BC applica sui prestiti alle banche finanziarie, di

solito svolta dalla FED ed in tempi rapidi)

2. Nel tentativo di forzare la quantità di moneta nel sistema, i tassi erano agevolati ma anche

agevolati da titoli di stato forniti per garanzia (che sono stai concessii alle Banche

d’investimenti, introducono la liquidità sul mercato (prima erano n 20 oggi molto meno

10).

3. Rapporto diretto con le banche commerciali (normali) (viene fanno in UE ma è meno

rapido)

OPERAZIONI DELA FED:

1. Deler Primari (overnight), sconto piccolo sulle tasse ma il suo scenario è uno solo. 34

Uno strumento nuovo di politica monetaria, creato il 16 marzo 2008, con cui la Fed

eroga prestiti overnight direttamente ai primary deal era fronte di un ampio ventaglio

di garanzie collaterali come ad esempio titoli di Stato, obbligazioni emesse dalle

agenzie governative e altro. L’operazione viene effettuata su richiesta della controparte

e il tasso applicato è il primary discount window.

2. Interlocutori primari (operazione di riciclaggio, in senso buono) la BCE presta dei titoli

obbligazionari banche che a loro volta li distribuiscono (pronti conto termine?) è

difficile punire il mercato perché è un debito sano, strutturato e sostenibile

La Fed presta titoli di Stato aiprimary dealer in cambio di un’ampia varietà di titoli. In

pratica, è un pronti contro termine ma non titoli contro moneta bensì titoli contro

titoli. Le operazioni vengono condotte su base settimanale e hanno durata di 28 giorni.

3. La FED salva alcune 20, gli altri no.

4. Grande differenza tra noi e loro, noi lavoriamo con il mercato e la contribuzione alle

banche di finanziamento.

5. Discount window: con questo strumento tradizionale di politica monetaria(solo su

richiesta), la Fed eroga prestiti direttamente alle banche. La durata del prestito è

solitamente overnight ma può arrivare fino a 15/20 giorni se la banca e solida il prestito

può andare fino a 30 giorni, Se hanno avuto un rischio elevato fino ai 90 giorni. Questo

modo serve per tenere sulle spine il mercato, ti do un pò di denaro e me lo ridai in

pochi giorni, in UE non funzionerebbe.

Il tasso applicato è il discount rate e in base alla solidità finanziaria della banca può

essere primary o secondary. La lista delle garanzie collaterali utilizzabili per questa

tipologia di prestito è molto ampia.

Quantitative Easing

Acquisto di titoli di stato mediante denaro creato ex novo, con tempistiche e controvalori

pianificati ex ante.

Le banche possono fare operazioni di mercato aperto ovvero hanno la possibilità di comprare titoli

di stato immettendo moneta apposita sul mercato.

Operazione estremamente tradizionale, la novità è che i titoli che la FED compra spesso sono titoli

tossici (avariati) che le banche d’investimento vivono come un fardello all’interno della banca,

dunque li acquista la FED ed è una sorta di manovra di salvataggio.

BCE tra 2007 e 2010. L’era di Trichet

Inizialmente anche la BCE agisce in modo tradizionale, ovvero tagliano il tasso del denaro

(riferimento del corridoio).

• 

Taglio progressivo del tasso di interesse di Main Refinancing Operations La riduzione dei

tassi andrà avanti fino al 2013 (coprirà una buona parte anche della seconda crisi)

• Viene creato uno strumento nuovo LTRO che è il primo allontanamento dalla tradizione,

perché la BCE inizia a concedere prestiti a tutte le banche e non solo su loro richiesta ma

anche imponendoli, prestiti con una durata fino a 12 mesi. I mercati europei sono

spaventati ed in preda ad una crisi di fiducia, dunque prestiti a breve termine non sono

adatti a differenza degli USA. Nella sua ultima versione si supererà l’anno fino a prestiti ad

un massimo di 4 anni. Unica idea buona di Trichet. Agosto del 2011 scoppia la 2 crisi 35

dunque è già adottato. Quello di rassicurare il mercato è un pretesto, l’obiettivo

sostanziale è quello di aiutare i paesi fortemente indebitati

• CBPP operazioni di mercato aperto, cifre piccole (60 miliardi di euro).

• SMP Nessun privilegio a nessuno tutte le banche commerciali europee vengono trattate

allo stesso modo, con prestiti decrescenti ed orizzonte di durata sempre più lungo,

obiettivo incidere sul costo del debito a medio lungo termine, fiducia e calmare i mercati

interventi su titoli di stato.

UNO SGUARDO AL LTRO

piano di rifinanziamento a lungo termine consiste in interventi finanziari effettuati dalla BCE.

LTRO consiste in un'asta di liquidità in cui la BCE concede un prestito alle banche richiedenti, della

durata di 3 anni e con un tasso di interesse pari alla media del tasso sulle operazioni di

rifinanziamento principale calcolata nel periodo dell'operazione stessa. In cambio la BCE riceve

dalle banche una garanzia sul prestito, detta "collaterale". La garanzia è composta solitamente da

obbligazioni governative (titoli degli stati membri dell'UE);

Il prestito richiede un collaterale come garanzia la banca accetta anche i titoli greci (che non

verranno mai onorati). Simile all’operazione di riciclaggio della FED, la differenza fondamentale è

che la FED per statuto può farlo, invece nello statuto della BCE non è previsto.

UNO SGUARDO AL SMP

Security market Program, acquisti di titoli sul mercato aperto, per la BCE questi interventi sono in

linea con la sua missione di assicurare la stabilità dei prezzi.

Mirano a rimediare a disfunzioni del mercato che impediscono una regolare trasmissione della sua

politica monetaria all’economia reale. Gli interventi vengono sterilizzati mediante micro-

operazioni di riassorbimento della liquidità.

Questa azione è soggetta a delle condizioni:

• Limiti quantitativi, molto stringenti che hanno bloccato questo strumento da attuarsi non

direttamente

• La BCE può attuarla comprando titoli di paesi in difficoltà che però devono presentare un

programma di risanamento del debito pubblico che sia realmente attuabile.

• Deve essere in gioco la stabilità dell’euro senza che esistano altri rimedi.

UNO SGUARDO AI MECCANISMI DI STABILIZZAZIONE

Società veicolo, alla quale la BCE ricorre per non agire in prima persona.

1. EU Financial Stabilisation Mechanism(EFSM) Sono delle società, dove vengono messi dei

fondi principalmente dall’UE. Di durata temporanea può fornire prestiti a paesi in difficoltà

fino ad un massimo di 60 miliardi, utilizzando direttamente le risorse UE.

2. EU Financial Stability Facility (EFSF) raccoglie fondi emettendo titoli garantiti dai governi

dei paesi dell’area UE fino ad un massimo di 440 miliardi, ad esso si aggiungono fondi che

derivano dalla BCE. I prestiti concessi sono condizionati dall’assunzione da parte del

beneficiario di politiche di risanamento.

La BCE è in un pieno percorso, utilizzando vari strumenti non convenzionali, questa timidezza (cifre

bassi), erano imposti dall’ala conservatrice (GE) ma sono stati accolti anche dall’ala riformista

(Draghi). PERCHE’?

E’ VISTO CHE SI PARLA DI INFLAZIONE NON DIMENTICHIAMO CHE… 36

1. primo elemento culturale/tecnico che separano la Germania dagli altri paesiIl

comportamento della GE è l’unico differente rispetto agli altri paesi, la loro paura è

l’inflazione, concepiscono la patologia inflazione come un male, questa visione non è

condivisa dagli altri paesi che hanno maggiore debito pubblico ed in quel caso l’inflazione

non è un nemico 

2. Il secondo elemento la Germania è l’unico paese con la bilancia commerciale attiva, è

una mosca bianca all’interno del panorama europeo. Una politica monetaria come quella

fatta dalla BCE è una politica che dal punto di vista della Germania non si dovrebbero

toccare mercati del debito che con la moneta non devono essere toccati, la Germania è

l’unico paese creditore, dunque non sono favorevoli all’aiuto dell’UE ai paesi debitori.

Il grande problema è riuscire a governare un’UE con 2 logiche di interesse diverse (Germania e gli

altri paesi) e con un’unica politica monetaria che deve andar bene per tutti. Il compromesso tra le

2 logiche paralizza il sistema.

Esiste un’inflazione da offerta/costil’inflazione non è solo il risultato

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Publisher
A.A. 2017-2018
66 pagine
9 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Angila945 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Competizione, mercati e politiche economiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università "Carlo Cattaneo" (LIUC) o del prof Serati Massimiliano.