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MACROECONOMIA
Ha preso piede a valle della Grande Depressione degli anni '20 e '30, a causa di un aumento della disoccupazione, crolli della produzione, povertà, difficoltà a riprendere gli affari, bassi redditi, difficoltà delle famiglie (che non potevano spendere nei consumi):
- Anche a parità di prezzi, se i redditi aumentano, le quantità domandate aumentano e viceversa.
- In assenza di redditi, non c'è domanda di beni, le imprese non riescono a vendere, riducono la produzione, aumentano i disoccupati.
È un fenomeno che si autoalimenta.
Keynes fu uno dei primi autori che studiarono questi aspetti -> cercò di dimostrare che le cause della disoccupazione non erano gli elevati prezzi del fattore lavoro, quindi il salario, che fa parte dei costi dal punto di vista dell'impresa -> se il salario unitario si abbassa, tutta la curva del CMa dell'impresa potrebbe abbassarsi, e le imprese potrebbero essere indotte a
domandare più lavoro, quindi produrre di più, MA se l'impresa sa che non riuscirà a vendere tutte le cose prodotte, potrebbe non assumere altri lavoratori -> problema di interazione fra diversi mercati (del lavoro e dei beni -> perché una forte domanda di lavoro non è giustificata se non si riesce a vendere i beni prodotti). 'Macroeconomia' perché le grandezze prese in considerazione non sono la produzione di una singola impresa o di un solo mercato, ma grandi aggregati economici (es. l'insieme di tutti i mercati dei beni, o del lavoro, ecc.).
La prima cosa da fare è cercare di capire bene il significato dei termini utilizzati sia dalla macroeconomia sia nel modo con cui gli uffici statistici misurano queste principali grandezze economiche (es. PIL, consumi, investimenti, risparmi, ecc.).
Linguaggio tipico della misurazione delle grandezze macroeconomiche contabilità nazionale -> se ne occupa la => è un
insieme di attività tese a misurare e pubblicare i datiDoc 4a relativi alle grandezze macroeconomiche. Gli attori che attuano queste operazioni sono gli uffici statistici nazionali -> in Italia è l'ISTAT -> che raccoglie le informazioni, le organizza e pubblica i dati.-> per i Paesi europei -> esiste un ufficio europeo che si chiama Eurostat, che :- pubblica i dati di tutti i Paesi- e soprattutto definisce le metodologie che i singoli uffici statistici nazionali devono seguire per produrre i dati (perché ogni Paese potrebbe raccogliere i dati a modo suo, e di conseguenza fornire dati distorti, sia intenzionalmente che per mancanza di capacità o risorse (—> es. come è successo anni fa in Grecia ->ha ecceduto così tanto in debito pubblico che si stava approssimando alla soglia di fallimento/default, perché per diversi anni l'ufficio statistico della Grecia aveva di uso dati sulla spesa pubblica greca inferiori a quelli europei).
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ettivi). Quindi l’Eurostat de nisce le norme con cui raccogliere i dati e pubblicarli e prima che vengano pubblicati u cialmente dai singoli Paesi, li controlla per quanto possibile di onde le norme e controlla idati prima che vengano pubblicati (per questo esiste il sistema europeo dei conti, il SEC)
Ci sono conti annuali, trimestrali (es. PIL), mensili (es. prezzi, stato del mercato del lavoro), ecc. (Noi immaginiamo che siano sempre dati annuali).
Attività economiche di cui si interessa la contabilità :
- produzione di beni e servizi, la quale dà luogo alladistribuzione di reddito fra i partecipanti alla produzione,
- come viene utilizzato il reddito (consumo o risparmio, che sono complementari. Non c’è solo il consumotra i tipi di domanda macroeconomica -> si domandano beni sia a scopo di consumo, ma anche per farneinvestimenti, es. acquisto di macchinari per produzione ).[ investimento = spesa per acquisire qualcosa che dura nel
Stato dove risiede vende servizi di lavoro al Paese estero; e anche importazione viceversa).
Figura 1.1 -> rappresenta le transazioni di interesse per la contabilità nazionale (e poi anche per la macroeconomia).
Sono elencati nei riquadri in grassetto i 4 soggetti/settori istituzionali -> famiglie, imprese, Stato (settore pubblico), estero (resto del mondo). Tra di loro, questi soggetti hanno varie transazioni.
[C’è sempre un flusso bidirezionale, ma qui ci si concentra soprattutto sul flusso di beni-servizi (es. non viene rappresentato il reddito dato in cambio del lavoro)].
Famiglie -> Imprese: beni e servizi di consumo
Imp. -> Fam. pagano imposte e servizi di lavoro (lavoratori statali); offre servizi pubblici
Sett. pubbl. -> fam.: pagano imposte e servizi di lavoro
Imprese -> Sett. Pubbl.: vendono beni e servizi; servizi pubblici
Sett. pubbl. -> imprese: es. residente (-> minimo 6 mesi) che lavora
Famiglie -> Estero: servizi di lavoro
all'estero temporaneamente; offre beni e servizi
Estero -> Famiglie :(importazioni) scambiano beni e servizi
Imprese - Estero :(importazioni e esportazioni)
PIL = prodotto interno lordo.
Contabilità => non è solo nazionale, ma per es. anche delle imprese. Tradizionalmente prevede che per ogni tipo di attività ci siano due conti —> ** infatti, nella figura, i rapporti sono in 2 direzioni : beni-servizi e incassi-redditi -> i secondi pagano i primi* deve esserci una corrispondenza numerica tra come misuro i servizi forniti (in €) e quanto le famiglie incassano a pagamento dei servizi forniti.
La spesa in € delle famiglie è una misura del flusso di beni e servizi acquistati dalle famiglie —> c'è sempre un doppio canale però uno deve equivalere all'altro (/è la misura dell'altro) -> si dice che ci sono delle identità contabili, che devono essere rispettate.
[ identità =
c'è uguaglianza tra i due lati. Deve essere così in ogni contabilità ('devono quadrare i conti'). La principale identità contabile che deve valere fra due lati è: le imprese producono (e la misura della produzione deve essere in €) e ciò deve avere un corrispettivo in ciò che viene ceduto dalle imprese al loro esterno. Per mantenere il controllo dei conti, bisogna stare attenti ad un aspetto particolare: Es. le imprese possono produrre 1000, tuttavia l'insieme degli acquirenti acquista solo 995. Rimane 5 invenduto. Per far quadrare i conti, il 5 invenduto viene sommato alle altre voci di domanda, ma di un particolare soggetto 'magazzino delle imprese' (scorte). Cioè ciò che rimane invenduto fa aumentare il magazzino, ed è quindi una variazione delle scorte (∆S).
l'invenduto in magazzino) (aumentando il magazzino)- o negativa (prendere dal magazzino in caso di necessità) (riducendo il magazzino)
La variazione scorte serve a far quadrare i conti. Viene formalmente messa come se fosse una forma di domanda (ma non è molto intenzionale, come possono essere per es. i consumi e gli investimenti) -> messa sul lato fa in modo che i due lati (produzione e domanda) formalmente quadrino come richiede qualsiasi contabilità nazionale.
Consumi e investimenti sono le principali attività delle famiglie, ma in realtà anche il settore pubblico fa una spesa che viene classificata come consumi o investimenti.
Consumi ed investimenti vanno ad alimentare due tipi diversi di grandezze:
- Flussi dell'acqua).= grandezze che scorrono lungo l'anno (=scorrere Noi misuriamo quanto ne accade in 1 anno (abbiamo bisogno del trascorrere del tempo: es. trimestre, mese, ecc.) -> hanno una natura temporale.
Sono la produzione, il consumo,
L'esportazioni e le importazioni. Anche gli investimenti sono un flusso, perché possiamo misurare quanti ne avvengono lungo l'anno. Il flusso può alimentare lo stock (=vasca).
- Stock -> Noi possiamo misurare il livello di uno stock (vasca) -> non serve far trascorrere 1 anno, ma basta un istante preciso (convenzionalmente il 31 dic.) -> in un singolo momento non si può misurare la variazione, ma si possono misurare gli stock. Sono di 2 tipi:
- reali (cose) Stock - il magazzino (ma non le variazioni delle scorte), - l'ammontare dei macchinari [inventario di fine anno = misurazione degli stock presenti]
- finanziari (moneta) Stock -> quanta moneta c'è in giro, quanti titoli, quanti conti correnti, ecc.)
- (lo stock principale dal punto di vista della produzione reale di un'economia è) il capitale (=beni capitali, cioè che durano nel tempo)
- Altri es. : quanto ho nel conto corrente in un determinato momento, - oppure
quanti titoli di Stato possiede una banca in un dato istante. . (...)La variazione degli stock (reali o finanziari) è sempre un 'investimento' (es. acquistare titoli, facendo variare lo stock di titoli che possiedo) (es. posso comprare un macchinario). Gli stock possono diminuire se vendo. In particolare, gli stock reali, possono diminuire nel tempo per l'usura / il consumo, perché diventano inutili, ecc. Contabilità intersettoriale(91.) Schema -> Non è ancora la contabilità nazionale, ma è la base di essa. 'Intersettoriale' perché mette in evidenza anche gli scambi tra le imprese, tra i settori produttivi. In questo caso, per semplicità, vengono indicati solo 3 settori produttivi (agricoltura industria e servizi) che scambiano tra di loro e non sono. Produzione totale (X) dell'economia, di un settore, o anche di una singola impresa. L'agricoltura ha prodotto 200, l'industria 400 e iservi