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ARGOMENTI DEL CORSO
- Teoria dei giochi (semplificato)
- Teoria dell'impresa
- Discriminazione di prezzo
- Concorrenza nel breve periodo
- Concorrenza nei premi dinamica
- Entrata, comportamento accomodante e uscita
- Informazione e comportamento strategico
- Ricerca e sviluppo
- Monopolio e regolamentazione
1. TEORIA DEI GIOCHI
Gioco: rappresentazione della interazione strategica tra soggetti economici. I risultati per un singolo dipendono non solo dalle sue decisioni, ma anche da quelle che prendono gli altri.
Due aspetti sono portati a fare congeture su come agiscono gli altri (ipotesi) le congetture devono spiegare e prevedere cosa gli altri potrebbero fare sulla base delle mie azioni.
Un gioco è dato da:
- n° di giocatori
- regole del gioco (che devono essere chiare)
- funzioni di payoff (risultati)
1o Scenario: approccio statico (decisioni simultanee) dilemma del prigioniero
I lettori fanno le strategie, numeri solo come payoff in linea con le strategie dei giocatori
GIOCATORE 2
Il gioc 1 se sceglie T cosa si aspetta? Che il risultato (5 o 3) dipende anche dalle scelte del gioc 2 (L o R) e le scelte sono simultanee
Un equilibrio relativo spesso in modo individuale: date l'ipotesi sulle scelte dell'altro giocatore, il gioc 1 pensa a scegliere B (ex guadagnare 6); il giocatore 2 può scegliere R (per lo stesso motivo). Equilibrio a partire da B/R (4/4) la strategia B è DOMINANTE (da payoffs superiori pa tutte le scelte dell'altro giocatore) (stessa cosa per R)
I giocatori scelgono queste due strategie non avendo riguardo al fatto che l'altro giocatore non accetterà o meno.
Le scelte dei giocatori formano insieme un mix? Due punti.
C'è conflitto tra INCENTIVI INDIVIDUALI e COLLETTIVI.
Il comportamento individuale porta a B/R, se i due trovassero d'accordo (cooperazione con unica strategia in collaborazione) ci troverebbe però in T/L. Se risultato si generale necessità di collaborazione.
2O SCENARIO
ELIMINAZIONE ITERATA DI STRATEGIE DOMINATE
GIOCATORE 2
Stdiamo un metodo di soluzione. Eliminiamo via via.
(2) muo fa il contratto, la sanzione è quella di prima.
Se stipula il contratto, la minaccia diventa credibile (in entrambi i casi, monopolista sulle totte).
Equilibrio economico se stipula il contratto b/e/ μ.
Se muo fa e stipula il contratto, si rimandano in b/e/ μ e (2) e tradapprieglebte 2σ, con l'impegno, diventando credibile, plausibile
GIOCO RIPETUTO
L C R T 5, 3 6, 0 4, 0 M 6, 4 0, 0 0, 1 BAlterna col gioco statico o "one shot game". "Duo", "cooperative", tanto´, cioè tempo (ripetizioni).
A sono 2 periodi: 2 mosse.
AZIONE ≠ STRATEGIA (insieme delle azioni)
1° periodo: 3 mosse.
2° periodo: 3 mosse ma legate al resto del 1° periodo.
Il 1° periodo ha 9 esiti possibili (matrice 3x3). Quindi le possibili mosse del 2° periodo sono 3x9. Quindi le ANAnci sono 3x3x9=81.
3 esiti del 1° periodo × 3 azioni del 2° = 9 esiti possibili del 1° periodo
Se fosse un gioco statico, c/M boa e B/R sarebbero in equilibrio
Possono essere equilibri anche di un gioco dinamico se non si considerano le scelte passate (cioè i giocatori appaiono come se fosse un gioco statico).
GIOCATORE 1:
STRATEGIA: 1° periodo T; 2° gioco 2 sceglie L, io scelgo M o nel 2° periodo, se gioco 2 non sceglie L, io faccio una minaccia e scelgo B nel 2° periodo, "ma fa il furbo ripetendo C".
la probabilità che avvenga lo scambio dipende da P: tanto più è alto tanto è bassa la probabilità che avvenga lo scambio.
PROFITTO ATTESO → (P - C) (1 - F(P)) =
scegliendo P per massimizzare l'espressione:
F’ = (P - C) f(P) + (1 - F(P)) = 0
DERIVATA PRIMA DELLA FUNZIONE
se aumento il prezzo, aumenta il profitto, ma diminuisce la probabilità che avvenga lo scambio. Se il prezzo potenziale diventa troppo alto affinché avvenga lo scambio, il fornitore non fissa mai P = C, perché è una probabilità positiva di un profitto positivo. Quindi è possibile che lo scambio salti.
Come si può risolvere il problema? Stabilendo ex-ante le regole dello scambio: bene il potere contrattuale dell'acquirente, che fissa il prezzo, l'acquirente fissa P = C (prende tutto il surplus) ma lo scambio mai salta. Così è evitato anche l'efficienza.
Perché il fornitore non fissa mai un prezzo = C, ma fissa un prezzo che gli consente di prendere tutto il surplus. Alza il prezzo perché c'è una probabilità positiva di fare profitto (3-3-2015 Chap).
SI PUÒ MOSTRARE CHE SE V E C SONO INFORMAZIONI PRIVATE
se c'è una qualunque probabilità che V sia < Di C, se le parti sono libere di non commerciare, non esiste un processo di contrattazione ex post efficiente.
La soluzione è concordare ex-ante le regole dello scambio, dando all'acquirente (la parte più informata) potere contrattuale (fissare P = C e prendere tutto il surplus).
ALTRO SCENARIO: il fornitore conoscere C e l'equilibrio coincide solo V (soluzione opposta).
It = ΔKt
Investimenti al tempo t sono la variazione del cap al tempo t.
g(kt) = ItVt = γ ( ItKt )tasso di rendimento = γMv(g)
Sappiamo che le variabili crescono al tasso g. Il valore ai tassi azione è dato dai suoi dividendi da oggi all’infinito.
Po = Σt=0∞ d / (α+δ)t+τ
z = fattore di sconto dei dividendi
Hp) ℓ > g
Dt = Tt(1 - x)
( i dividendi sono dati dai profitti meno ciò che reinvesto )
V = Σt=0∞ Π(1 - λ)t / (α+δ)t+τ
il VALORE di un'IMPRESA è la somma dei DIVIDENDI SCONTATI
[Vt / Vo] = valore di unt valore patrimoniale - valore patrimoniale del tempo t alla fine nel tempo
= (1 - λ)M(g)α - g
Bisogna massimizzare questo mentre dato che K e dato egualmente è necessario trovare il valore Vt della società
Scriviamo solo ciò che implica la condizione di equilibrio
M'(g) = s - M(g) = 0
(s - g) > 0 perché per Hp] > g
Uno si è più facile ancora del manager che pensa incidere su
di Psi: esprimere che questo arriccia per lui si costa.
Questa ancora e l'impegno del manager.
Se impiegano e costo di impiegare il manager nel quadro descrì
to, no, pietra l'ammesso e fisso annuale, so lo salto di cadere
che verifica Marco quindi un incentivo au impegno.
E un conflitto tra assicurazione e incentivo, l'assicurato o
lo osserva o lo inceintive.
Consideriamo e impresa come rapporto di agenzia (o contratto
di agenzia). Teoria dell'agente principale.
Conflitti di interesse all'interno dell'impresa possono essere
mediato, risolti attraverso opportuni schemi di incentivazione.
Rapporto di agenzia: Rapporto tra due soggetti (agente e
principale). Il principale ha un obiettivo, una per raggiungerlo
ha bisogno dell'azione di qualcuno (l'agente).
Molto importante in economia perché si accompagna spesso
a informazioni asimmetriche (tipici dei contratti).
Azionista → Principale <> Manager → Agente
Manager → Principale <> Dirigente → Agente
SITUAZIONI STANDARD/TIPICHE DI ASIMMETRIE INFORMATIVE
(1) MORAL HAZARD CON AZIONE NASCOSTA:
Scenario: Le informazioni sono simmetriche quando si firma
il contratto ma poi sulla concreta attività del manager
l'azionista non ha info completa. Non è possibile da parte
dell'azionista controllare davvero bene l'azione dell'agente,
né decidere le fkers del risultato (perché dipendono anche
da altri fattori).
(2) MORAL HAZARD CON INFORMAZIONE NASCOSTA:
Le info alla firma del contratto dove lo skers: i miglior
pero viera à capire dalle info che il principale non vai po.