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OFFERTA:
L’offerta di energia elettrica è caratterizzata dal fatto che tal energia non è immagazzinabile, se non a costi
economicamente proibitivi. Ciò significa che l’energia deve essere consumata nell’istante in cui è prodotta.
Questo implica che l’offerta sia strutturata in modo tale che la capacità di generazione sia in grado di avere
un margine di riserva rispetto alla domanda di potenza di picco, anche se la sua durata è estremamente
limitata, con una conseguente riduzione del tasso di utilizzo medio della capacità stessa (fattore di carico).
È inoltre necessario che diverse tecnologie con costi medi diversi convivano. Inoltre, la capacità di
produzione è un bene pubblico e quindi in quanto tale il suo valore può essere sottostimato dai normali
meccanismi di mercato.
Le diverse tecnologie di generazione sono caratterizzate da una relazione inversa tra costi fissi e costi
variabili e la loro reciproca convenienza è determinata dalle ore totali di utilizzo e il costo marginale di
produzione varia di ora in ora in funzione della tecnologia utilizzata.
- Impianti con alti costi fissi (a carbone, nucleare) e bassi costi variabili (rosso) Baseload. Devono
lavorare il più possibile per recuperare i costi fissi. Soddisfano a basso costo la quota di domanda
costante
- Impianti Mid-merit (impianti di modulazione): tecnologie a ciclo combinato a gas: alti costi variabili:
si ha convenienza a produrre nelle ore in cui la domanda aumenta e i prezzi salgono.
- Impianti Peak-load: impianti di sicurezza che si accendono quando il resto della capacità produttiva
è impegnata al massimo. Idroelettrico a bacino è compreso in questo. Soddisfano al minimo costo i
picchi isolati di domanda.
Le 3 famiglie di tecnologie si differenziano inoltre per vincoli dinamici (velocità e costo nell’adeguare la
potenza erogata).
Parco ottimo è determinato da quella struttura di mix tecnologici che soddisfa al minor costo la domanda
esistente.
Si definisce parco di generazione ottimo un sistema di macchine che consente di minimizzare il costo
complessivo di generazione, per data curva di durata del carico ‐ Impianti di base ‐ Impianti di modulazione
‐ Impianti di punta.
Nella figura è mostrato un parco ottimo nel caso di 3 tecnologie, data una curva dei carichi in a) e 3 curve di
costo totale per 3 diverse tecnologie in b). CT rappresenta il costo totale in funzione della quantità
prodotta, CF rappresenta il costo fisso (intercetta retta) e CV (costo variabile, inclinazione). In c) è mostrata
la curva di offerta di breve periodo.
Inoltre, il trasporto di energia elettrica in rete è soggetto a due tipi di vincoli: limiti della capacità di
trasporto che ogni elettrodo esibisce (conseguenza: congestione), dall’altro ci sono le esternalità di rete,
ovvero, ogni volta che si trasporta in rete una quantità di energia, cambiano le perdite di rete subite da tutti
gli altri utilizzatori della rete stessa.
In termini tecnici: domanda e offerta di energia devono sempre essere istantaneamente uguali in ogni nodo
della rete al netto degli scambi con altri nodi e in una rete magliata l’energia si ripartisce spontaneamente
su tutte le linee disponibili in modo da minimizzare le perdite di trasporto.
Data la molteplicità delle fonti di produzione e la varietà dei punti di prelievo e le peculiarità del sistema
elettrico è necessario che un solo operatore sia dotato di potere gerarchico su tutti i produttori e di ampia
discrezionalità, detto operatore di sistema (dispacciatore), coordina tutte le decisioni di produzione e
consumo in modo da assicurare che tutte immissioni e prelievi siano sempre bilanciate e che le condizioni
di sicurezza della rete siano rispettate. Per assicurare questo equilibrio l’operatore di sistema acquista
servizi ancillari che comprendono la capacità di riserva, l’impegno a offrire produzioni dai generatori e dai
grandi consumatori. Inoltre vi è il mercato del bilanciamento real time in cui immissioni addizionali o
riduzioni di immissioni sono realizzate tempestivamente in modo da compensare sbilanciamenti tra
produzione e consumi al momento della consegna.
Copertura dei costi
In un mercato competitivo la strategia ottima per un'impresa è praticare un prezzo pari al suo costo
marginale, riuscendo a sopravvivere nel tempo solo se in questo modo copre i costi medi. La conseguenza è
che la concorrenza seleziona solo le imprese con costi medi non superiori ai costi marginali e produce un
prezzo pari al costo marginale stesso, massimizzando così il benessere sociale.
Questa soluzione è semplice quando l'impresa ha un solo tipo di prodotto e impianto, più complesso è
invece il caso nel settore elettrico: la ricerca dell'equilibrio richiede di stabilire quanta capacità produttiva
avere per ciascuna delle tecnologie ed è rappresentata dal cd modello di peak load pricing
Peak load pricing: la domanda è caratterizzata da fluttuazioni periodiche e quindi la domanda deve essere
soddisfatta anche nei periodi di picco. Abbiamo due periodi: 1 con domanda bassa e 2 con domanda alta. Il
costo marginale di produzione è c, mentre b è il costo marginale della creazione degli impianti. Il costo
marginale è costante fino a Q2, poi diventa verticale. Quando la domanda è alta, il prezzo deve crescere
fino a incorporare oltre al costo marginale di produzione anche quello della capacità (determinato il costo
marginale di lungo termine). Mentre quando domanda è bassa, il prezzo copre solo costi marginali
(determinando il costo marginale di breve periodo). Innalzando invece il prezzo nel solo periodo di picco, si
ha un efficace trasferimento del segnale di prezzo e un potente incentivo alla rimodulazione dei consumi
verso ore di minor domanda.
MONOPOLIO- LIBERALIZZAZIONE In Italia, come in molti altri Paesi, fino agli anni ‘80 il settore è stato
gestito direttamente dai singoli stati attraverso il controllo di imprese a proprietà pubblica, monopolistiche
e verticalmente integrate, con un orizzonte temporale delle decisioni lungo.
Perché il monopolio?
- Le economie di scala rendono efficiente l’integrazione orizzontale (esiste monopolio naturale in
tutte le fasi della filiera)
- Le economie di scopo rendono efficiente l’integrazione verticale
- Possibilità di sussidi incrociati finalizzati al raggiungimento di obiettivi diversi dall’efficienza
economica
- Socialmente garantiva l’accumulazione del capitale e lo sviluppo del servizio universale necessario
per la crescita economica
- Stato era visto come interprete dell’interesse collettivo
Perché la liberalizzazione? L’evoluzione tecnologica (in particolare la diffusione della tecnologia CCGT che
accresce l’efficienza energetica del processo di generazione portandola oltre il 50%) ha diminuito i costi fissi
della generazione, riducendo la scala efficiente minima delle imprese produttrici. L’information technology
ha ridotto sia la necessità di concentrazione delle decisioni di dispacciamento sia i costi di transazione e
quindi le economie di scopo che giustificavano l’integrazione verticale. Ciò ha richiesto quasi ovunque il
passaggio ad un nuovo assetto organizzativo del settore, che separasse chiaramente la gestione delle
attività potenzialmente concorrenziali (vendita e generazione) da quelle naturalmente monopolistiche.
Nella UE la liberalizzazione della generazione e della vendita è stata imposta per legge: • 3 cicli (1996, 2003,
2009): Accesso alla rete, separazione (creazione di gestori di rete indipendenti), gestione delle congestioni
non discriminatoria e con metodi di mercato.
• 2 macrofasi: apertura dei mercati a livello nazionale; integrazione dei mercati nazionali.
REGOLE MINIME di LIBERALIZZAZIONE:
- Accesso alla rete (TPA) → prima mediante la previsione di tariffe di accesso per i terzi almeno
negoziate e quindi attraverso l'obbligo per i gestori di rete di pubblicare tariffe di accesso
trasparenti e uguali per tutti i clienti a parità di condizioni
- Separazione o Unbundling (TSO-ISO-ITO) → creazione di gestori di rete indipendenti, prima
attraverso la previsione di una semplice separazione contabile dalle altre attività di produzione e/o
vendita, poi mediante l'introduzione più rigida di una separazione gestionale e infine attraverso la
previsione di un obbligo di separazione societaria.
- Gestione delle congestioni non discriminatoria con metodi di mercato → imposizione ai gestori di
rete di metodi di mercato per la gestione delle congestioni transfrontaliere, attraverso la
pubblicazione delle capacità di interconnessione disponibili e la loro allocazione ai richiedenti
tramite aste esplicite o implicite
Le direttive hanno quindi separato le fasi di produzione e domanda dal trasporto. Questo ha portato alla
nascita di un mercato all’ingrosso, mentre l’unbundling (prima contabile poi gestionale ed infine societario)
ha obbligato i vari operatori verticalmente integrati a separare la gestione delle diverse attività della filiera.
L’unbundling aveva come obiettivo regolatorio l’evitare sussidi incrociati tra attività in concorrenza e
monopoli regolati e come obiettivi gestionali: favorire una corretta allocazione di costi e asset nelle diverse
aree di attività dell’azienda, allocare in modo ottimale le responsabilità manageriali, consentire il
funzionamento organizzativo dei processi.
ITALIA: Enel fu il monopolista pubblico dal 1962, poi l’elevato differenziale di prezzo rispetto all’Europa
spinse alla liberalizzazione. Il processo di liberalizzazione portò notevoli benefici sul lato dell’offerta,
promuovendo un rinnovo del parco produttivo. Il parco elettrico rimane comunque sbilanciato, a questo si
aggiunge una struttura di mercato non perfettamente concorrenziale e numerosi colli di bottiglia.
I mercati europei: l’operatore di sistema è indipendente in tutti i paesi EU. Il mercato all’ingrosso si è creato
in diverso modo, l’Italia ha scelto una forma di organizzazione del mercato all’ingrosso che è una borsa
fisica dell’energia elettrica dove le quantità della domanda e dell’offerta si incontrano per determinare il
prezzo all’ingrosso.
Uno degli obiettivi era la creazione di un mercato unico a partire da strutture diverse nei diversi paesi.
Spagna e Italia sono simili in termini di mix energetico (molto variegato). Germania fa molto affidamento
sul carbone mentre la Francia fa riferimento al nucleare.
Mercato all’ingrosso: luogo virtuale dove è presente una domanda e un’offerta. Le borse organizzate
dell’energia sono strutture analoghe alle borse finanziarie e delle commodity. I Mercati possono esser