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G P P
stagione che dura tot giorni ) >>
B A B
C C G G
- Il minimo di = minimo di = S (è una COSTANTE) // = = 1
p g A B
- Problema per il POLICY MAKER : quale costruire per la destinazione???
PICCOLO ma SOVRAUTILIZZATO ! Risultano inefficienti entrambi ! CALCOLO DI CONVENIENZA
GRANDE ma SOTTOUTILIZZATO ! Non si arriva all’ ottimo sociale ! (quale scegliere????)
[C (P ) – S] G < [C (P ) – S] G conviene K
- Se non c’è una soluzione univoca
p A A g B B piccolo
[C (P ) – S] G [C (P ) – S] G conviene K
- Se > e dipende da:
p A A g B B grande C e C )
a) dalla tecnologia che determina l’andamento delle curve di costo ( g p P e P )
b) dall’intensità della stagionalità, cioè dalla differenza tra le presenze di alta e bassa stagione ( A B
G e G )
c) dalla lunghezza della stagione ( A B
G e G )
d) dal prezzo vigente in alta stagione ( se si aggiunge il prezzo al calcolo il segno può cambiare
A B
2 Conclusioni:
- non è detto che la dimensione del parcheggio debba essere commisurato ai picchi di stagionalità
- la presenza di stagionalità induce sempre dei costi addizionali di gestione
Altri problemi economici legati alla produzione
A) EFFETTI DI PERDITA DELL’OFFERTA o CONGESTIONAMENTO :
- Impossibilità di accumulare scorte (è un servizio)
- Eccessivo carico di produzione per le strutture e infrastrutture durante i picchi di alta stagione
e sotto-occupazione nelle basse stagioni
- Problemi di sovraffollamento e insoddisfazione per il turista
B) CONSEGUENZE SULLA PROFITTABILITA’ :
- La bassa stagione riduce il tasso di utilizzazione del capitale dell’impresa turistica e taglia
drasticamente il tasso di profitto eccessivo
C) AUMENTO DEL RISCHIO DELL’INVESTIMENTO :
- Accadimenti negativi sarebbero + difficilmente compensabili
Effetti Positivi Della Stagionalità
I) > possibilità in alta stagione di raggiungere il BREAK EVEN POINT con l’aiuto di eventi importanti
II) > possibilità di occupazione x lavoratori, migranti e studenti
III) > tempo libero a disposizione in bassa stagione, ma enorme stress in alta stagione
Altri Effetti
a) EFFETTI SULL’AMBIENTE sfruttamento in alta stagione / possibilità di rigenerazione in bassa
b) EFFETTI SOCIOCULTURALI in relazione con i residenti.
Esiste un livello ottimo di stagionalità, ma esistono anche politiche di destagionalizzazione :
1) Politica per il controllo della stagionalità = politiche di differenziazione dei prezzi ; azioni
costrittive ; azioni organizzative.
2) Politica di destagionalizzazione (riequilibrio infrastagionale) = contingentamento degli arrivi ;
tassa sulle presenze , tariffa a due parti ; attività di demarketing ; organizzazione di eventi nella
stagione di spalla (a ridosso dell’alta stagione) promozione dei siti marginali.
3) Politica di destagionalizzazione (riequilibrio interstagionale) = diversificazione del prodotto
turistico (mix di turismi) ; attività di marketing per attrarre clienti tutto l’anno.
6. IL MERCATO TURISTICO
Struttura del mercato (modelli) Strategie di integrazione
1) CONCORRENZA PERFETTA (ipotesi quasi 1) VERTICALE : (fusione, acquisizione)
insostenibile nel turismo) - con economie di scala ci sono costi fissi tali x
2) CONCORRENZA MONOPOLISTICA (alberghi, AdV ; cui produrre di + comporta < costi … x aziende
importante la differenziazione del prodotto) concorrenti tra loro (> controllo antitrust);
3) OLIGOPOLIO (T.O.) - con economie di scopo la riduzione dei costi
4) MONOPOLIO (gestione parchi / musei) avviene tra imprese complementari
2) ORIZZONTALE : accordo parziale x il raggiungimento di un obiettivo
(cooperazione contrattuale come il franchising o la joint venture…)
1) CONCORRENZA PERFETTA : nessuna impresa è in grado di influenzare il mercato (price taker
P*=MC) - riguardare economia politica-
4) MONOPOLIO : singola impresa che fissa il prezzo (price maker) perdita nessa di benessere
sociale sia del consumatore sia del mercato. - riguardare economia politica-
2) CONCORRENZA MONOPOLISTICA : vi competono imprese che producono beni differenziati
(beni parziali sostituti) tendenze a comportamenti monopolistici.
La differenziazione è un modo per acquistare potere di controllo:
- differenziazione verticale = oggettiva differenza di qualità
- differenziazione orizzontale = si basa sul fatto che nelle preferenze dei consumatori, i beni
non sono ordinati nella stessa maniera (preferisco le dolomiti
alle alpi francesi).
- CONFRONTO TRA A) e B) -
Π = RT – CT = pQ – C(Q) -------> La condizione di MAX π è R=C , quindi conduce all’equilibrio:
(p – C) / p = 1/ε INDICE DI LERNER (indice della concorrenzialità del mercato)
infinito
In A) R = p = C quindi ε = ∞ (domanda perfettamente elastica per la singola impresa)
In B) p > MC quindi extraprofitto per l’impresa con ε = 1. Da qui si genera il MARK UP (rincaro)
che dipende da: struttura di mercato , strategie concorrenti su mercati paralleli , presenza di
sostituti ; differenziazione del prodotto.
3) OLIGOPOLIO : poche imprese attuazione di strategie comportamentali nei confronti del
concorrente adattamento continuo fino ad arrivare al prezzo di mercato P = MC
Modelli di oligopolio : a) COURNOT (quantità)
b) BERTRAND (prezzo)
c) STACKELBERG = presenti imprese LEADER e imprese FOLLOWERS. Le
I.L. riconoscono il mercato e opera in maniera monopolistica solo nei
segmenti di mercato in cui le I.F. non agiscono.
d) COLLUSIVO (cartelli) = no concorrenza / accordo come un’unica
impresa fissando p e Q problema di perdita di benessere del
consumatore e di suddivisione equa del profitto per il produttore
(ognuno cerca di max π) …. Es. OPEC (organizzazione produzione
petrolio) / Se qualcuno aumenta la quantità (USA), l’ Arabia Saudita
alza la produzione, avendo :
> quantità a disposizione di petrolio rispetto ai concorrenti
< costi di estrazione
Concorrenti devono alzarla ugualmente, ma a costi > quindi P scende.
Tuttavia il turismo, spesso, è un settore dalla qualità esogena, ossia che le caratteristiche del
prodotto turistico dipendono da eventi esterni (maltempo) se questi eventi sfavorevoli
hanno un’alta probabilità che si verifichino, porteranno l’impresa a fissare un prezzo basso.
DIFFERENZIAZIONE ORIZZONTALE MODELLO DI CONCORRENZA
> varietà > soddisfazione del turista > costi di produzione SPAZIALE
Il n° di produttori è finito, quindi non tutti i consumatori acquisteranno la propria varietà ideale.
Quest’ultimi pagano il PREZZO DEL BENE + COSTO IMPLICITO DI INSODDISFAZIONE (si adattano).
strategie concorrenti
Il produttore sceglie di produrre una certa varietà tenendo conto di preferenze consumatori
Una varietà ottima si può ottenere con la presenza di MIN 4 IMPRESE sul mercato (> costo insodd)
MODELLI CON INFORMAZIONE ASIMMETRICA
Esistono differenziali di qualità, ma i consumatori non ne sono a conoscenza 2 PROBLEMI :
1) AZZARDO MORALE = a) nella pre-scelta le informazioni sono conosciute
b) nel post pagamento il produttore è in condizioni favorevoli e può
compiere azioni nascoste (tenere all’oscuro il cliente)
2) SELEZIONE AVVERSA = in questo caso l’info asimmetrica è prima del contratto. 2 casi :
a) il consumatore non conosce il grado di qualità dell’albergo e
quest’ultimo potrebbe chiedere un prezzo che in realtà non riflette.
b) il mercato può cessare di esistere (MODELLO DEI BIDONI)
a = ALBERGHI di ALTA QUALITA’ b = ALBERGHI DI BASSA QUALITA’
V = 200 P = 240
a riserva del consumatore da spendere per a
V = 100 P = 120
b riserva del consumatore da spendere per b
100 < P < 200 200 < P < 240
- Senza asimmetria : b a
P = 180
- Con asimmetria : il turista calcola un prezzo di riserva medio m
θ
NB rimangono fuori gli hotel di alta qualità tutti offriranno una <
IL MODELLO CENTRO - PERIFERIA
Modello vale anche per le specializzazioni produttive e il commercio internazionale.
Che cosa succede dal lato della domanda ma soprattutto dell'offerta quando apriamo alla dimensione
internazionale e quindi alla possibilità che il turismo non sia solo domestico.
Modello che interpreta la localizzazione delle imprese turistiche:
- lato dell'offerta -> regione divisa in due paesi identici a livello turistico (hanno le stesse attrazioni e
attrattive, ugualmente accessibili) : Est ( E ) e Ovest ( O );
- lato della domanda -> popolazione divisa equamente tra i due paesi e con stessa domanda turistica
(popolazione con stesso reddito e stesse preferenze);
- scoprire dove i servizi turistici possono nascere, se a E, a O oppure a E - O
1. Localizzazione solo su costa Est
- il valore della produzione = presenze = N
- Costo del turismo per la popolazione in Est, v = F/N + a
- Costo del turismo per la popolazione in Ovest, fa il viaggio in Est e quindi deve sostenere dei costi = v + t =
F/N + a + t
2. Localizzazione solo su costa Ovest
- La produzione, presenze = N
- Costo del turismo per la popolazione in Ovest v = F/N + a
- Costo del turismo per la popolazione in Est, fa il viaggio in Ovest e quindi deve sostenere dei costi = v + t =
F/N + a + t
I servizi turisti, la tecnologia di produzione, ecc.. sono tutti identici, tant'è che i costi fissi e i costi variabili
per giornata di presenza sono gli stessi sia che i servizi turistici nascano ad Est sia che nascano ad Ovest.
3. Localizzazione su entrambe le coste: su ogni costa abbiamo:
- La produzione, presenze in ciascuna delle coste = N/2 (si ipotizza che in entrambi i paesi si realizza
turismo domestico)
- Costo del turismo per la popolazione residente nella costa: v = 2F/N + a
Dato che i costi fissi sono comunque quelli che si hanno per ogni infrastruttura, sono presenti in ciascuno
dei due paesi e in ogni paese vengono ripartiti su un numero di presenze la metà rispetto a prima, quindi
l'incidenza dei costi fissi su il prezzo di una giornata di turismo è aumentata rispetto a ciascuno dei due casi
precedenti.
Una giornata di turismo, in questo caso, costa di più rispetto a quello che costerebbe se tutto il turismo
avvenisse in un solo paese.
Non sappiamo di quanto il prezzo di una giornata di vacanza sia maggiore, ma siamo certi che è maggiore
(se i costi fissi sono bassi e i costi variabili sono alti, la differenza sarà piccola, e viceversa)
La localizzazione è retta da due forze:
l'una centripeta (costi fissi), determin