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Introduzione di frasi pseudo relative

La vedo che sorride

Uso del che: semplificazione nell'uso delle Definito che polivalente, un passpartout per congiunzioni subordinanti molti usi

Costruzioni enfatiche Che bella che sei

Quando si avvia un'interrogazione Che vuoi uscire con questo freddo?

Semplifacazione dei pronomi con utilizzo solo di Lui, Lei e Loro, al posto di esse, essi, egli ed ella.

Semplificazione del complemento di termine che confluisce in Le e Gli, a volte direttamente solo gli.

Eliminati le, a lei, gli, a lui, ad essi/esse, a loro, loro.

Uso pleonastico del ne Di questo argomento ne abbiamo già parlato

Aggettivi dimostrativi ridotti a questo e quello

Il quale e la quale limitati agli scritti formali Uso di perchè al posto di affinchè Questo uso fa si che le congiunzioni più

Abbandono di diverse congiunzioni Così per introdurre delle consecutive Prendo l'ombrello così non ti bagni se piove usate hanno valori diversi anche

nello stesso momento

Come mai per introdurre frasi interrogative

Variabile determinata dal mutare della situazione

nella quale il parlante si trova comunicare: il

Subtopic 1 La prossemica: distanza tenuta tra i due interlocutori contesto, gli interlocutori, le circostanze o le finalità della comunicazione

Importante il canale visivo, tattile, tutto ciò che riguarda l'intonazione

Si articola lungo l'asse ideale che va dalla massima formalità alla massima informalità: il parlante

Forme brachilogiche, ovvero si sottintendono certi seleziona il registro linguistico in funzione dell'aspeti conosciuti da entrambi gli interlocutori ascoltatore a cui si rivolge

Influenzato dalle scelte linguistiche; emittente, ricevente e messaggio sono

Frammentarietà sintattica e semantica, ovvero non Sottocodici interni alla lingua e registri specialistici: contemporaneamente presenti perciò sia l'viene sempre rispettato l'ordine delle parole, la

registro sportivo, gastronomico, della medicina, emittente che il ricevente devono tenere Diafasicacoerenza e la sintassi. Ad esempio le dislocazioni burocratico, dei politici, ecc.conto di ciò che trasmette l'altro, anche nonverbalmente. I messaggi verbali siPresenza dei segnali discorsivi: beh, diciamo, ecco, Storici, ovvero relativi a determinati mestieri tipoavvalgono di caratteristiche a volte nonmmm, si, insomma ombrellai, spazzacamini, arrotini, ecc.appartenenti a fattori linguistici. Parlato-parlatoContinuo riprogettare delle frasi in corso d'opera Della malavita, utilizzati per nascondere trafficiAppartengono alla diafasia anche i sottocodici interni illeciti, utilizzano parole con significati diversi noninterni alla lingua e i gerghiI gesti a volte sostituiscono le parole o costituiscono ricostruibili dal significante, invertono odei veri e propri testi sostituiscono le consonanti in modo che possaessere capito solo da chi conosce il metodoInfinità

di modi di parlare, con l'uso di forme utilizzatopersonali e ripetizione di certe parole: realmente, Gerghi: la base è della lingua abituale, ma ilpotenzialmente Giovanile, ha una funzione ludica e una funzione divocabolario viene stravolto riconoscimento di appartenenza ad un gruppo, è in Colloquiale informale: parolaccePreferite le frasi cordinate rispetto alle subordinate continua variazione e ne esistono moltissime varietà.Si forma da una base di italiano informale, con uno Dialetti: minchia, appicciare, lampascionePresenti tutte le caratteristiche dell'italiano neo- starto di italiano dialettale, uno strato gergalestandard innovativo, uno starto proveniente dai mass media e Gergale tradizionale: aver culo, toppareinfine uno strato proveniente dalle lingue straniere.Questi gerghi hanno una breve durata come adPreparare al posto di fare Usa il canale visivo o il canale iconografico, Gergale della droga: intrippato, sballareesempio il periodo della scuola.

però alcuni termini non dispone di tratti paralinguistici: sono entrati a far parte del vocabolario corrente: Gatto al posto di micio intonazione, altezza, volume, ritmo, accento. fregare, fottere, aver culo. Pubblicitario: videochiamami, resettare Non viene fruito nello stesso momento in cui Tendenzialmente si evitano disfemismi viene prodotto e perciò deve essere Derivante da lingue straniere: cucador, arrapescionde contestualizzato. È analitico, ovvero spiega Uso canonico dei pronomi molte cose. Può essere corretto e avere una Allusioni sessuali: sega, scopata, cazzoserie di elaborazioni; solitamente è formale, Negli ultimi anni ha subito alcune modifiche Uso corretto dei modi e dei tempi verbali Scritto-scritto utilizza termini specifici e/o tecnici. di semplificazione Metafore: che cozza, che cesso Distingue la comunicazione Periodi ampi con la presenza di subordinate in base al tipo (parlato o Gergo di caserma: bombardato, cazziare Variabile

Scritto e in base alla Assenza quasi completa di dislocazioni relativa al mezzo materialeformalità o meno (formale- adottato per comunicareinformale). Da qui possiamoAssenza di anacoluti dipendente anche dai fattoridistinguere 4 tipi di L'italiano popolare è tendenzialmente solo orale,sociolinguistica che dipende dallasociali. (istruzione)comunicazione: parlato dalle persone che abitualmente usano ilsituazione dei parlanti, ovvero provenienza culturale,Il periodare tende a modificarsi più lentamente dialetto e raramente si cimentano nell'italiano, sesso e livello di istruzione. I gerghi rientrano inquesta varietà. In questa varietà si distinguonoPresente nella lingua del cinema, della radio,L'italiano colto è quello delle persone con un certoinoltre l'italiano colto e l'italiano popolare con tuttedella televisione. Ad esempio per il cinema i grado di

I partecipanti all'interazione utilizzano istruzioni che sfruttano le sfaccettature al loro interno. I testi recitati erano molto formali con un italiano rigido e ingessato, formalmente corretto. A volte c'è il rischio dell'analfabetismo diastratico, ovvero semplificando il linguaggio e perdendo le capacità acquisite precedentemente. Solo dagli anni '40, con il neorealismo e l'arrivo dei film americani da doppiare, venne posto il problema su quale lingua utilizzare e su come utilizzarla. Inizialmente l'italiano utilizzato era molto ingessato, ma poi, un po' per volta, si è passati ad un italiano adatto al contesto. Una caratteristica è che nonostante sia parlato, i partecipanti all'interazione considerano e valutano i fatti linguistici secondo il loro divenire nel tempo, secondo una prospettiva dinamica ed evolutiva. Ad esempio, la lingua di Dante e la lingua di Manzoni sono varietà diacroniche dello stesso sistema.

linguistico.linguistica non sono compresenti Parlato-scritto DiacronicaSi potrebbe anche definire scritto digitatoperchè utilizzato per email, sms, ecc. Fanno parte di questo tipo le email che risentono Variabile sociolinguistica relativa al mutare dei fattinotevolmente dell'oralità se non sono linguistici nello spazio, ovvero la considerazione dellaformali, è un mezzo ampiamente utilizzato diversa provenienza o posizione geografica delnell'amministrazione pubblica. Se non sono parlante che fa si che ci siano diversi modi di parlare,del tipo delle precedenti sono caratterizzate ovvero l'utilizzo di diversi termini per definire ilda un certo grado di implicitezza e possono medesimo concetto, anche chiamati geosinonimi. Daavere forme dialettali. Fanno partte di Cozze= mitili in Toscana, muscole in Liguria e Peociqui nascono le varietà di italiano: settentrionale,questo gruppo gli sms, ma più propriamente in venetotoscano, centrale, meridionale.sarda. L'italiano nelle chat che inizialmente nacquero al nord è considerato il più corretto. Sbaraglio, ma adesso possiedono delle regole non scritte dettate dagli utenti che se non vengono rispettate possono essere non accettate. Scritto-parlato: l'atto di costruire un enunciato attraverso il lessico e le regole grammaticali di una determinata lingua per veicolare un determinato significato. L'intenzione che viene perseguita "nel dire", cioè con il fatto stesso di pronunciare l'enunciato. La forza illocutoria è l'intenzione linguistica che sta nell'enunciato, la direzione verso la quale l'enunciato tende, il modo in cui va interpretato. Si giunge a classificare gli atti linguistici secondo una teoria generale che scompone il singolo enunciato nei tre livelli in cui può essere analizzato. Il fine che si raggiunge con.

"il dire", l'effetto dell'atto illocutorio. Si parla di obiettivo perlocutorio quando l'effetto ottenuto dell'atto perlocutorio coincide con l'intenzione di chi ha messo l'atto illocutorio, mentre di seguito perlocutorio quando l'atto illocutorio ottiene un effetto diverso da quello desiderato. Per gli aspetti pragmatici, soprattutto nel parlato, sono quelli che ci conducono a compiere delle scelte che vanno oltre agli aspetti meramente grammaticali e linguistici. Simile al code switching non prevede il cambio netto tra un codice e l'altro, ma prevede l'uso di certe parole di un certo codice all'interno di un discorso con codice diverso. A volte si ha inizialmente un code mixing per poi passare ad un code switching. Il contributo alla conversazione dovrà essere informativo quanto richiesto, non ci si aspetta

che un parlante dia un'informazione sovrabbondante, ma anche che dica troppo poco. Non essere reticente. Cambio motivazionale: quando il cambiamento di quantità o ridondanza del codice avviene per cambiamento della situazione, come per esempio il cambio di interlocutore, magari definite massime conversazionali. Queste massime sono i principi regolativi che governano la conversazione secondo logica, pertinenza e interessi personali, ma anche per implicature. Tutto questo è ciò che avviene normalmente, ma queste norme possono essere violate per adeguarsi. La pragmatica ha contribuito alla conversazione secondo logica, pertinenza e interessi personali, ma anche per implicature. Sii sincero e rispetta la conversazione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gianfranco26 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ronco Giovanni.