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Il funzionamento bipolare grazie ai risultati elettorali del 1948
Il funzionamento bipolare si è sviluppato grazie ai risultati elettorali del 1948 che nel clima della Guerra Fredda vedevano contrapporsi da un lato la democrazia cristiana e dall'altro il fronte popolare, un'alleanza tra comunisti e socialisti. Fin da allora sono emerse difficoltà a garantire la stabilità del governo. Il principale problema era rappresentato dalla presenza di governi di coalizione e dalla fragilità delle coalizioni: si è pertanto iniziato a riflettere sull'esigenza di una riforma elettorale.
Tale legge, chiamata legge truffa, prevedeva una correzione maggioritaria alla legge elettorale della camera: veniva assegnato ai partiti apparentati che avessero ottenuto la metà più uno dei voti validi, un premio di maggioranza consistente nell'attribuzione del 64% dei seggi della camera.
Forma di governo regionale e locale
Per quanto riguarda la forma di governo adottata a livello regionale e locale, a partire dal 2014, si possono individuare...
nell'orientamento italiano due distinti modelli: - regioni e comune: forma di governo neoparlamentare - provincie e città metropolitane: per le quali la legge n. 56/2014 prevede l'elezione indiretta degli organi. regioni La forma di governo delle regioni ordinarie ha subito un forte mutamento. Il quadro disegnato dalla legge del 1995, che aveva impresso una svolta in senso maggioritario al sistema di governo regionale, è stato completato con la modifica della Costituzione (artt. 121 e 126) realizzata dalla legge cost. n. 1/1999. La riforma costituzionale ha lasciato aperte alle regioni due possibili opzioni: - diretta del presidente della giunta: se la regione sceglie l'elezione, essa deve adottare la forma di governo neoparlamentare; - indiretta del presidente della giunta: se la regione sceglie l'elezione, la forma di governo rimane di tipo parlamentare. organi necessari Attualmente tutte le regioni hanno scelto la prima soluzione. Gli organi della regionesono:- Presidente —> rappresenta la regione, nomina e revoca la giunta, di cui dirige la politica generale; ha inoltre una serie di attribuzioni che riguardano la funzione legislativa e i rapporti con lo Stato, l'UE e gli altri soggetti internazionali con cui la regione può stringere accordi;
- Giunta —> è l'organo collegiale che partecipa all'attuazione dell'indirizzo politico ed esercita le funzioni amministrative di competenza della regione; è composta da assessori che sono nominati e revocati dal presidente, anche tra soggetti esterni al consiglio regionale;
- Consiglio —> è titolare della funzione legislativa; indica insieme al presidente e alla giunta l'indirizzo politico e programmatico della regione e ne controlla l'attuazione; verifica la gestione complessiva dell'attività economica e finanziaria della regione e la rispondenza dei risultati delle politiche regionali agli obiettivi del
Per la legge n. 81/1993 è prevista l'elezione diretta del sindaco e ha introdotto sistemi elettorali tendenti a garantire una consistente maggioranza nei consigli comunali. È prevista quindi una combinazione di elementi del sistema maggioritario e del sistema proporzionale che si realizza secondo norme diverse per:
- comuni che hanno fino a 15000 abitanti - l'elezione del sindaco e del consiglio comunale avviene con sistema integralmente maggioritario e votazione in un unico turno;
- comuni con oltre 15000 abitanti - l'elezione del sindaco e del consiglio comunale si svolge con sistema proporzionale che prevede però una correzione maggioritaria e un doppio turno di votazione: se nel primo turno nessun candidato sindaco ottiene il 50% più uno dei voti validi si svolge un secondo turno al quale partecipano solo i due candidati a sindaco che hanno ottenuto più voti nel primo turno e si considera eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti nel secondo turno.
Il candidato sindaco più votato ottiene un premio di maggioranza pari al 60% dei componenti del consiglio.
La forma di governo del comune si basa su:
- Sindaco - eletto a suffragio universale e diretto. È l'organo responsabile dell'amministrazione comunale.
- Giunta comunale - nominata dal sindaco, è composta da lui e da un numero di assessori stabiliti dagli statuti entro i limiti di legge. La giunta collabora con il sindaco e compie tutti gli atti di amministrazione che non sono attribuiti per legge al consiglio o al sindaco.
- Consiglio comunale - eletto direttamente dal popolo. È l'organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo, la cui competenza è circoscritta agli atti fondamentali tassativamente indicati dalla legge, tra cui rientrano l'approvazione degli statuti, dei regolamenti e l'ordinamento degli uffici.
provincePrima
dell'approvazione della legge n. 56/2014, anche per le vigeva una forma di governo neoparlamentare. A seguito di tale legge gli organi provinciali non sono più eletti direttamente dal popolo: - Presidente: è eletto tra i sindaci dei comuni della provincia, dai sindaci e consiglieri dei medesimi comuni. Rappresenta l'ente, convoca e presiede gli altri due organi e sovrintende al funzionamento dei servizi e all'esecuzione degli atti; - consiglio provinciale: viene eletto dai (e tra i) sindaci e dai (e tra i) consiglieri dei comuni compresi nel territorio provinciale. È l'organo di indirizzo e controllo, approva gli atti ed esercita le funzioni previste dallo statuto, proposto dallo stesso consiglio all'assemblea; - assemblea dei sindaci: oltre ad approvare o respingere lo statuto, ha funzioni consultive e propositive. La stessa legge stabilisce regole analoghe per le città metropolitane (i cui organi sonoIl sindaco metropolitano, che è di diritto il sindaco del comune capoluogo, il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana.
Fonti del diritto regole
Le fonti del diritto sono quei meccanismi che pongono in essere regole giuridiche. Il diritto non solo disciplina il comportamento, ma anche i modi per produrre e modificare le regole giuridiche. Ad oggi si assiste ad una del ruolo dello Stato come "monopolista" della produzione delle regole giuridiche, infatti non esiste al giorno d'oggi un unico modo attraverso cui si creano nuove norme giuridiche.
Tre sotto-nozioni:
Le fonti del diritto trovano una declinazione in differenti modi:
Fonti di produzione del diritto:
- Tutti gli atti o tutti i fatti dai quali traggono origine le norme giuridiche: Le norme giuridiche possono nascere in modo autonomo.
Le fonti normative sono definite quando una regola nasce perché lo stesso soggetto destinatario a porla; i destinatari partecipano direttamente e personalmente alla creazione della regola.
2. Le fonti sono quelle per cui le regole vengono prodotte da istituzioni esterni alla volontà dei destinatari, per imposizione. In questo caso si parla di "Fonti-atto" (la regola giuridica nasce da un atto, cioè una manifestazione di volontà di un soggetto individuale o collettivo) e di "Fonti-fatto" (la regola giuridica nasce dai fatti, cioè è prodotta da accadimenti estranei alla volontà di un soggetto individuale o collettivo): atti cui si giunge per effetto di un procedimento programmati e disciplinati e da cui derivano le norme giuridiche. Un esempio di fonti atto sono le leggi, i trattati, i decreti; mentre un esempio di fonti fatto sono le consuetudini e le convenzioni.
(accordotacito tra soggetti politici).Un dato che caratterizza i sistemi normativi contemporanei è che la gran parte delle norme giuridiche è prodotta da fonti atto, anche se vanno distinti i sistemi common law e civil law:
- Common law: Il si è sviluppato in Inghilterra a partire dalla conquista normanna e poi si è diffuso in tutti gli ordinamenti di matrice britannica. In questo sistema il diritto consuetudinario riveste ampio spazio, accanto a quello di matrice giurisprudenziale, costituito dalle pronunce dei giudici, mentre le fonti atto vere e proprie hanno una funzione derogatoria.
- Civil law: Il è un sistema giuridico proprio dell’Europa continentale, la maggior parte del diritto è prodotta da fonti atto e ha alla base la codificazione. L’Italia appartiene a quest’ultima.
Fonti sulla produzione del diritto:
2. tutte le norme chiamate a disciplinare i procedimenti di formazione delle norme stesse, affinché una norma
abbia origine deve proseguire un determinato procedimento. "Norme sulle norme": norme che disciplinano i procedimenti di formazione di altre norme. Fonti di cognizione del diritto: 3. l'insieme degli strumenti di accesso alla conoscenza delle norme giuridiche. Si distinguono in: - Fonti cognitive ufficiali: es la gazzetta ufficiale della Repubblica; la pubblicazione di una norma su una fonte ufficiale determina un effetto di tipo legale, entrata in vigore di una norma (15 giorni dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale), presunzione legale di conoscenza della norma. - Fonti cognitive non ufficiali: es il manuale dove studiamo il diritto pubblico. Le fonti non ufficiali non determinano alcun effetto legale. L'interpretazione delle norme raccolte in fonti non ufficiali non hanno alcun valore per il giudice. Interpretazione giuridica disposizione, Il contenuto di una norma sul piano descrittivo si indica con il termine cioè in senso proprio, l'atto laLa formulazione linguistica che costituisce la fonte normativa, mentre con il termine disposizione si intende la regola giuridica che poi viene utilizzata per decidere come comportarsi. Quindi, la disposizione è un testo da comprendere, una serie di formulazioni idonee ad esprimere significati normativi, mentre la norma è il significato di quel testo (es: l'art. 575 c.p. stabilisce che chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore a 21 anni; da questa disposizione si ricava la norma di non uccidere).
Molto spesso nel linguaggio giuridico i termini "norme" e "disposizioni" vengono usati indifferentemente e sovente ritenuti sinonimi, ma questo non dovrebbe accadere.
L'attività che consente di cogliere il significato (norma) di una formulazione normativa (disposizione) si chiama interpretazione giuridica.