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Estratto del documento

IL DIRITTO:

- Premessa

- Diritto Diritto penale

o Diritto privato e commerciale

o Diritto pubblico

o

- Diritto pubblico

- Regola Regola giuridica

o Ordinamento (Criterio gerarchico, cronologico, e di competenza)

Regola di natura

o Regola sociale

o

- Norme precettive e programmatiche

Fonti

o Fonti atto

 Fonti fatto

Interpretazione

o

LO STATO:

- Caratteristiche dello Stato

- Elementi Costitutivi

Popolo

o Territorio

o

- Evoluzione delle forme di Stato

- Strutture statali

Unitaria

o Regionale

o Federale

o

- Caratteristiche dello stato moderno

Costituzionalità

o Stato di diritto

o Rappresentatività

o Democraticità

o

- Poteri

- Forme di governo

Forma costituzionale pura

o Forma parlamentare

o Forma presidenziale

o

LA COSTITUZIONE:

- Storia costituzionale italiana

- Caratteristiche della Costituzione

Rigidità

o

- Principi fondamentali

Principio personalista

o Principio pluralista

o Principio laburista

o Principio democratico

o Principio di laicità

o Principio di eguaglianza

o

IL PARLAMENTO E LE LEGGI:

- Sistemi elettorali

- Parlamento e parlamentari

- Principi di organizzazione delle camere

- Limiti al Parlamento

- Principio di legalità e leggi

- Questione di fiducia

- Interrogazioni e interpellanze

- Commissioni di inchiesta

- Leggi speciali

I MEZZI LEGISLATIVI:

- Iter legis ordinario

Iniziativa

o Delibera

o Promulgazione

o Pubblicazione

o

- Iter legis costituzionale

- Referendum abrogativo

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA:

- Presidente della Repubblica

- Funzioni ordinarie

- Funzioni speciali

- Responsabilità

IL GOVERNO:

- Governo

- Presidente del Consiglio

- Questione di fiducia

- Ministri

- Responsabilità

- Competenza normativa

Decreti legislativi (delegati)

o Decreti legge

o Regolamenti

o

LA CORTE COSTITUZIONALE

- Funzioni

- Giudici

- Sistemi

- Incostituzionalità

Sentenze

o

- Conflitti tra poteri

- Giudizio sul Presidente della Repubblica

LA MAGISTRATURA:

- Funzione

- Indipendenza

- Consiglio Superiore della Magistratura

- Giudici straordinari e speciali

- Inamovibilità

- Magistratura penale

- Carriera

- Responsabilità

- Concorsi pubblici

- Magistratura ordinaria

- Magistrature speciali

- Principi processuali

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:

- Pubblica amministrazione

- Strumenti

- Atti amministrativi

- Illegittimità dell’atto

- Tutela dei cittadini

L’ORDINAMENTO REGIONALE:

- Autonomie locali

- Regioni

Autonomia statutaria

o Organizzazione legislativa

o Attività amministrativa

o

I DIRITTI DI LIBERTÀ:

- Libertà

- Libertà negative

- Tutela della libertà

- Libertà personale

- Libertà di manifestazione del pensiero

Libertà di stampa

o

- Libertà religiosa

Rapporti Stato-Chiesa Cattolica

o

- Libertà collettive

Libertà di associazione

o Libertà di riunione

o

COSTITUZIONE ECONOMICA:

- Costituzione economica

- Sindacati

- Contratti collettivi sindacali

- Sciopero

- Iniziativa economica

Partecipazioni statali

o Nazionalizzazioni

o Programmazione economica

o

- Comunità Economica Europea IL DIRITTO

PREMESSA: Come premessa si deve dire che l’economia è conseguenza di norme giuridica

tuttavia le stesse norme giuridiche vengono condizionate dall’economia.

DIRITTO: è una costante di tutti gli ordinamenti sociali ed è un insieme di regole che

disciplinano il funzionamento dei sistemi, tali regole nel tempo e nello spazio possono essere

ricondotte a tre macrocategorie:

Diritto penale: Regole Repressive hanno lo scopo di reprimere comportamenti anti

- sociali (diritto penale)

Diritto privato e commerciale: Regole che disciplinano la distribuzione di beni e servizi.

- Diritto pubblico: Regole che disciplinano la distribuzione dei poteri pubblici

-

DIRITTO PUBBLICO: riguarda i rapporti col potere ossia la condizione che i cittadini

assumono nei confronti delle pubbliche autorità. È un diritto di garanzia che quindi tutela i

cittadini e nasce quando vengono frapposte delle regole tra cittadino e autorità.

REGOLA: una regola è un giudizio su un comportamento e può essere negativo (la regola

individua meccanismi per disincentivarlo) o positivo (la regola individua meccanismi per

promuoverlo), tendono a condizionare il comportamento all’interno del gruppo. Le regole che

disciplinano il comportamento non sono tutte giuridiche, ma alcune di natura.

Regole giuridiche: il carattere della giuridicità della regola viene applicato alla regola

- stessa quando comporta una punizione ma la punizione deve essere tale da superare una

certa soglia. Tale soglia è costituita dal fatto se la punizione riguarda l’aspetto penale

o amministrativo. Si parla di regole giuridiche quando sono assistite dalla forza e dal

potere pubblico ed è quindi coercibile (l’autorità è in grado di imporre la norma). Le

caratteristiche della regola giuridica sono l’effettività (vi è un’autorità che è

effettivamente in grado di imporre la regola), l’esteriorità (regola dei comportamenti

esteriore ossia guarda il fatto in se e non le motivazioni del comportamento), la

certezza (sapere che è quella) la relatività (le regole giuridiche non esprimono e non

tutelano valori assoluti ma valori e interessi condivisi da un certo gruppo sociale in un

determinato contesto storico) e la coattività (la norma sarà in grado di essere portata

a esecuzione).

Ordinamento: una regola giuridica è tale se si inquadra in un sistema di regole o

o ordinamento (non è isolata). Un ordinamento è dunque un insieme di regole

caratterizzate da coerenza interna e quindi non vi possono essere due regole

contraddittorie. Per garantire la coerenza interna esistono dei criteri di

carattere generale. Il criterio gerarchico indica che le norme non sono tutte

uguali ma vengono collocate a diversi livelli di importanza e quindi di forza, tale

costruzione consente di valutare nel confronto tra due norme in contrasto quale

sia quella più forte. La piramide che espone i legami gerarchici impone per prima

la costituzione, leggi ordinarie e poi i regolamenti. La corte costituzionale

controlla che siano rispettati tali legami e l’ordine gerarchico. Se il contrasto

avviene tra due norme che si trovano nella stessa posizione di importanza deve

essere applicato il criterio cronologico ossia prevale la norma più recente. In

tale caso la norma più vecchia viene abrogata o espressamente (viene

comunicata pubblicamente l’abrogazione della legge) o tacitamente (non viene

comunicata pubblicamente la sua abrogazione). Vi è poi il criterio di competenza

che indica che il contrasto tra due norme verrà risolto dalle scelte dell’autorità

competente in quel campo. Tali criteri vengono applicati per risolvere le

antinomie tra le fonti (contrasti) e sono strumenti attraverso i quali

l’ordinamento garantisce a se stesso la coerenza interna. Un ordinamento può

essere giuridico (stato) o non giuridico.

Regola di natura: trova sempre applicazione e descrive fenomeni che si svolgono

- sempre con regolarità (non si ammette violazione) spiegati da rapporti causa effetto

(legge di gravità).

Regola sociale: è una regola che si impone per far si che i consociati si attengono a

- certi comportamenti e non è una regola necessaria (possibilità di essere violata). Non

tutte le regole sociali sono giuridiche. Possono comportare conseguenze negative nei

confronti di chi le viola.

NORME PRECETTIVE E PROGRAMMATICHE: Le norme possono a loro volta essere distinte

in precettive e programmatiche. Le norme precettive sono quelle che impongono ordini. Quelle

programmatiche si pongono obiettivi da raggiungere per la collettività

FONTI: Le fonti di produzione del diritto sono meccanismi che un ordinamento utilizza per

creare regole. Vi sono due tipi di fonti di produzione:

Fonti atto: sono quei meccanismi istituzionalizzati attraverso cui un ordinamento

- produce in un determinato momento storico una norma. Si tratta di procedimenti svolti

da organi (Parlamento) e autorità che sono concretizzati in atti scritti (costituzioni,

regolamenti, leggi…)

Fonti fatto: sono norme che nascono dalla prassi, dai comportamenti, dalla convinzione,

- dagli usi comuni e dalle consuetudini. La consuetudine è costituita dal fatto che talora

un gruppo tiene costantemente un certo tipo di comportamento che viene confermato

nel tempo e vi si aggiunge la convinzione che tale comportamento sia doveroso. La

norma in questione non è scritta. Si ha quindi una fonte di fatto quando il

comportamento in questione si ritiene non solo opportuno ma doveroso tuttavia non è

scritto da nessuna parte ma viene imposta la norma, tale norma nasce da un fatto e non

da un atto.

INTERPRETAZIONE: Nel momento in cui la regola deve essere applicata si pone il problema

della sua interpretazione. Applicare la legge significa che la norma deve essere resa operativa

in riferimento ad un caso concreto seguendo un determinato strumento logico che viene

indicato come sillogismo. Il sillogismo è una figura logica attraverso la quale partendo da due

premesse si arriva ad una conclusione. Vi è una premessa maggiore e generale, una premessa

minore e specifica e la conclusione (es. chi ruba va in galera, il sigl. Rossi ha rubato, il sig.

Rossi va in galera). L’interpretazione della norma è riservata a coloro che attuano la norma.

L’interpretazione autentica è quella data dallo stesso organo che crea la norma. L’art. 12 delle

preleggi del codice civile fa riferimento all’interpretazione delle leggi. La legge va applicata

secondo il senso proprio del testo della legge stessa, ciò irrigidisce il ruolo dell’interprete in

quanto deve essere un’interpretazione letterale. Se il testo della legge in se non è chiaro, per

capire se si può applicare ad un determinato caso in un determinato ambito si può ricorrere

all’interpretazione finalistica ossia quella basata sullo scopo che il legislatore voleva

raggiungere (intenzioni del legislatore). L’interpretazione logica riguarda la logicità della

norma in un contesto specifico. L’interpretazione sistematica riguarda la norma posta

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Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
40 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Kiki_horse di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Quaglia Alberto.