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X.

Sulla massima vengono esplicate ragioni:

-delega dell'attività delle parti alla polizia giudiziaria, quando il giudice non può

giungere ad un certo tipo di indagine

-confisca per equivalente- si indica l'ammontare e le ricerche pratiche fatte dalla PG

Impugnazione con riesame.

6 sentenza: 30635/2014.

Questione dell'Ilva controllata.

Dal sequestro preventivo pensionale alla confisca per equivalente.

Somma di 8 miliardi e 100milioni- occorre attingere ai beni controllati; imputazione su

dirigenti per le aziende.

Presupposti di pubblica utilità, pubblica amministrazione, pubblica fede, sicurezza sul

lavoro-motivo di uguaglianza.

Secondo la cassazione la responsabilità dell'ente è fondata sui reati presupposto non

inclusi nel decreto 231.

Catalogo tassativo dell'art. 2 del decreto:

es. disastro innominato, avvelenamento delle acque o delle sostanze alimentari.

Reati del processo Ilva- reati contro l'incolumità pubblica, di avvelenamento delle

acque.

Si tratta di reati gravissimi, ma che non sono ricompresi nel catalogo dei reati

presupposto.

Competenti il gip e il tribunale del riesame.

Come si aggira il fenomeno descritto? Secondo il Gip si poteva evitare il reato.

I reati sono stati commessi dai dirigenti della società a scopo reiterato- quindi

contestazione dell'associazione a delinquere.

Si contesta agli imputati l'associazione a delinquere- uno dei reati presupposto.

Problema dei reati ambientali: l'idea del giudice di merito consiste nel dire che si tratta

di disastro e inquinamento ambientale; ma comunque viene previsto il reato di

associazione a delinquere, tra cui vengono ricompresi anche quelle tipologie di reato.

L'ente non è chiamato a rispondere di reati che non siano espressamente previsti in

catalogo.

Si tratta di reati espressamente previsti dall'art. 24-25 bis.

Secondo la cassazione l'associazione a delinquere viene ricompresa tra i reati a

presupposto.

La commissione dei reati ha un fine.

I reati di fine sono tenuti fuori dall'elenco, e non possono essere ricompresi tra i reati

previsti.

Questo vale a livello di sequestro e profitto confiscabile.

Il profitto confiscabile è riferibile ai reati di fine e non all'associazione a delinquere, che

non si può confiscare all'ente.

Il principio di tassatività/legalità che riguarda il 231 prevede un catalogo tassativo di

reati presupposto dell'ente non ampliabile.

Ci si attiene al testo del decreto per l'associazione a delinquere.

Secondo aspetto: non è possibile eseguire il sequestro preventivo sul profitto e prezzo

derivante da questi reati.

C'è un'erronea configurazione del profitto.

Calcolo dei costi per il risanamento ambientale.

Non c'è un ricavo che l'ente ha tratto dai reati presunti dei dirigenti.

Ma il calcolo viene eseguito dai custodi del sequestro.

Nel 2008 il profitto/vantaggio economico è direttamente e strettamente collegato al

reato presupposto.

7 sentenza: 46962/2015.

L'ordinanza di Napoli proposta dalla società conferma il decreto di sequestro emesso dal

giudice di Napoli oggetti di beni mobili e immobili.

È già stato disposto il sequestro sulla responsabilità dell'ente per l'illecito

amministrativo.

Il reato prescrizionale è organizzato, promosso, per aver fatto parte dell'associazione a

delinquere-omessa dichiarazione, per inesistenza di documenti.

La conferma del riesame del tribunale per grave colpevolezza.

È stato messo in atto un sistema fraudolento di acquisti di materiale informatico con

marchio, destinati al mercato italiano con documenti fiscali di operazioni inesistenti da

parte di società. Viene conseguito un ingiusto profitto.

La merce viene esportata al di fuori dal territorio nazionale solo in apparenza- invece la

merce rimane in Italia con l'emissione di false fatturazioni da parte della società.

Evasione di obbligo di versamento Iva.

Il tribunale ha previsto che il Gip disponesse il sequestro per profitto a fini fiscali.

Il sequestro viene applicato al reato soggettivo. Concorso di reato, denunzia di sequestro

preventivo.

8 sentenza: 41662-sentenza che dice una cosa differente rispetto al caso Ilva.

Per i reati fiscali non si considera il presupposto del 231.

L'associazione a delinquere ha carattere trasnazionale.

È frequente nel caso di riciclaggi, evasione, network- transnazionalità frutto di reati.

La cassazione deduce lo stesso problema per il caso Ilva.

Si distingue tra reati di fine e reati di scopo fini fiscali.

L'associazione a delinquere tiene unita l'associazione al fine di profitto.

La cassazione ribadisce che il profitto è confiscabile.

Tutti i reati e risparmi fiscali ottenuti vengono condotti a unità e spartiti nel caso di

sodalizio criminale.

Il profitto è economicamente valutabile e sequestrabile.

Il delitto di associazione a delinquere è idoneo di per sé a produrre delitto.

Un caso diverso dall'ipotesi Ilva di Taranto.

Quale procedura è destinata a consolidarsi? Pronunce sul punto non ci sono.

Ci sono diverse vedute sul problema del reato associativo, da inserire nel catalogo dei

reati presupposto- problemi giurisprudenziali.

Prima sentenza in contrasto con la sentenza Ilva.

Secondo alcuni non si tratta di un contrasto, ma un problema di motivazione.

L'associazione in astratto ha un valore economico aggiuntivo.

La seconda sentenza riguarda un problema di confisca nel caso di estinzione del reato-

confisca di beni emessi dalla società.

In primo grado viene confermata la responsabilità penale per l'associazione a

delinquere- sentenza di non doversi procedere perchè è intervenuta la prescrizione,

perchè è estinto il reato.

Si ha la condanna per riciclaggio correlata alla confisca di beni immobili sottoposti a

sequestro per evitare la qualificazione del prevento di truffe perpetrate dal signor X.

Affermazione possibile in giurisprudenza della corte in un filone interpretativo che

partendo da filoni giurisprudenziali prevede l'emissione in sede penale del

provvedimento di confisca tra le ipotesi di reato.

C'è la possibile di procedere al sequestro e confisca nei confronti dell'ente, quando a

monte il reato è già prescritto.

Fattispecie per cui viene prescritto il reato a monte.

È possibile per il processo del 231 sottoporre a confisca quando il profitto viene

valutato ai sensi dell'art. 19.

La sentenza risponde negativamente invocando la sentenza dei diritti dell'uomo.

Vd sentenza barbara della corte europea del 2013 e caso subfondi; in coda la corte

costituzionale 49/2015.

Riguarda il potere di disporre la confisca nel caso di prescrizione del reato.

La sentenza barbara ha detto che non si può fare nei confronti della persona fisica,

quindi a maggior ragione nei confronti della persona giuridica.

Se a monte c'è la prescrizione del reato, si può disporre la confisca nei confronti della

persona giuridica. Non si può fare perchè c'è la sentenza barbara.

Condanna della società perchè il finanziamento regionale viene utilizzato per fini

diversi da quello previsto. L'amministratore è condannato ad una pena di 2 anni e 6 mesi

di reclusione, e a 2 milioni di euro+ divieto di contrattare con le Pa e divieto di

pubblicizzazione di beni o servizi oltre alle pene pecuniarie.

Il processo del 231 riguarda la fase cautelare, i patteggiamenti, i sequestri.

Caso in cui due società/enti sono in dibattimento per la condanna in primo grado e

secondo grado (condanne nel merito).

Per quanto concerne la pronuncia di ente condannato nel merito, viene sempre applicata

la sanzione pecuniaria e la confisca.

Come si svolge la confisca?

Parte rilevata: art. 5 e 24- soggetto apicale, amministratore apicale.

Il giudice di merito non ha determinato il profitto.

Confisca per equivalente: nel caso in cui due enti siano responsabili, il giudice deve

determinare per ciascun ente qual'è l'importo che ciascuno deve pagare.

Non si può dire un importo generico per rapporto di solidarietà.

In merito alla condanna e alla confisca, ogni ente risponde per sé, per gli illeciti che ha

compiuto.

Quando si valuta la confisca, non si valuta l'elemento.

La cassazione accoglie il ricorso della società da questo punto di vista.

Si rileva che il giudice di merito non ha individuato il valore concreto del profitto, ma

dice che si arriva alla fase esecutiva.

Si usa nel caso delle misure cautelari.

Si condanna al pagamento del profitto, che si vede in concreto determinato dal giudice

dell'esecuzione.

Ciò non è ammissibile.

Duplice aspetto e massima:

1) se due enti sono responsabili, ciascuno per violazioni diverse, la confisca nei

confronti dell'uno è distinta dalla confisca nei confronti dell'altro; ognuno risponde delle

sue violazioni.

2) difficile se gli enti sono in concorso.

Se un ente viene condannato per una violazione e l'altro ente per un'altra violazione, si

deve determinare la confisca per un ente e per l'altro.

I due non possono rispondere in subordine.

Si dispone genericamente la confisca del profitto al giudice d'esecuzione.

Non può il giudice di cognizione sottrarsi alla quantificazione del profitto.

La corte di cassazione condanna la corte territoriale.

APPUNTI 24/11/16

Diritto processuale penale per diritto internazionale.

La globalizzazione delle società dal punto di vista economico e culturale riguarda di

conseguenza anche un fenomeno giuridico.

Il diritto si è prestato all'inseguimento di fenomeni culturali/sociali/economici-

spostamento di capitali.

Il diritto conosce le frontiere territoriali per i crimini effettuati mediante nuove

tecnologie in espansione.

Per questo motivo si parla di approccio di diritto di procedura penale e internazionale.

2 aspetto- più specifico: declino delle sovranità statali.

Per effetto della globalizzazione gli stati accusano di problemi di sovranità e d'imperio

di fronte a macrofenomeni di globalizzazione.

Gli stati si trovano congiuntamente ad altri stati o in dissolvimento.

Tendenze legislative: fenomeni di neoregionalismo/aggregazione di stati nazionali su

base internazionale.

Non si tratta solo di una prerogativa dell'unione europea, ma si parla di fenomeni di

aggregazione europea o di altri stati (es. unione africana; in america latina aggregazione

di accordi commerciali).

I cultori di diritto internazionale e di neoregionalismo riguardano gli stati membri che

non affrontano più sfide globali.

Tre fenomeni:

1) globalizzazione

2) debolezza stati e neore

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Publisher
A.A. 2017-2018
142 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/16 Diritto processuale penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sonia931 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto processuale penale progredito e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Ruggieri Francesca.