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PROFILI ISTITUZIONALI
Non crea istituzioni proprie, ma si avvale di quelle dell'UE. Stabilisce che ruolo hanno nel Fiscal
Compact e, per certi versi, comporta rafforzamento delle istituzioni eurozona. Istituzionalizza un
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organo che già esisteva, l'Euro summit, riunione dei capi di stato e di governo degli Stati
dell'eurozona. Eurogruppo e euro summit non sono istituzioni, ma servono per coordinare le
posizioni dei paese euro, prima che questi Stati si presentino nelle riunioni del Consiglio e del
Consiglio europeo.
Alle riunioni Euro summit prendono parte presidente BCE e presidente Commissione. Il Fiscal
compact dice anche che quando viene nominato presidente Consiglio europeo, si nomina anche
presidente Euro summit.
Si prevede che all'euro summit partecipino anche capi di stato e di governo di Stati non euro, dato
che il Fiscal compact coinvolge anche loro. Questa modifica dell'euro summit allargato è stata
introdotta su richiesta della Polonia.
Altra considerazione → no struttura Fiscal Compact, si avvale soprattutto della Commissione.
Conferma però caratteristica dell'unione economica e monetaria, ruolo minoritario del Parlamento
europeo. Viene informato e qualche volta consultato, ma non ha vero potere decisionale. C'è una
disposizione in cui si cita il Parlamento europeo, art 13, molto discusso perché è la via attraverso
cui si introduce una sorta di controllo democratico nel Fiscal Compact. Art 13 dice che il
Parlamento europeo e parlamenti nazionali delle parti contraenti organizzeranno una conferenza
dei rappresentanti delle pertinenti commissioni del parlamento europeo e dei parlamenti nazionali
ai fini della discussione delle politiche di bilancio.
CRITICITÀ
1) introduce strumento di controllo democratico che altrimenti sarebbe scarso nel Fiscal Compact
2) Sembra ventilare la possibilità che quando ci sono forme di integrazione differenziata (come lo è
il Fiscal Compact dato che non coinvolge tutti gli Stati), anche il Parlamento europeo possa
intervenire in composizione ristretta. Di solito, l'unica composizione ristretta è quella del Consiglio,
unica istituzione che adatta la sua composizione alle forme di integrazione differenziata. Il motivo
di ciò è che il Consiglio rappresenta gli Stati membri, è facile individuare chi rappresenta quale
Stato. Per la Commissione è molto difficile perché teoricamente la Commissione rappresenta
l'Unione nel suo complesso; una composizione ristretta vorrebbe dire negare questa caratteristica.
Idem per il Parlamento, in teoria rappresenta i cittadini dell'Unione.
L'art 13 Fiscal Compact è l'unica disposizione che fa pensare un'ipotesi del genere. Forse anche
nell'ambito del Parlamento europeo si potrebbe pensare che partecipino a quella conferenza solo i
parlamentari degli Stati che hanno ratificato il Fiscal Compact.
Il Fiscal Compact fa uso delle istituzioni UE senza attribuire, ad opinione della maggioranza, nuovi
compiti o funzioni a questi organi.
Il MES ha un'altra caratteristica che lo rende atipico: le controversie tra MES e Stati membri o tra
Stati membri sono decise in prima battuta dal Consiglio dei Governatori. Solamente se lì la
decisione trova opposizione di qualche Stato membro, si ricorre alla Corte di Giustizia. 107
4 Maggio 2015
INTERVENTI DELLA BCE A PARTIRE DALL'INIZIO DELLA CRISI
Polemiche che sono sorti rispetto a questi interventi, rinvio pregiudiziale fatto dalla Corte
costituzionale tedesca alla Corte di Giustizia.
La BCE già nel 2010 aveva proceduto ad un acquisto massiccio di titoli greci, nonostante le agenzie
di rating avessero declassato la Grecia. Questo piano di acquisto era stato concepito come piano
d'emergenza. Era stato contestato perché incompatibile con l'art 123 TFUE, il quale vieta alla BCE
di aiutare gli Stati e di elargire finanziamenti, ma limita questo divieto agli acquisti sul mercato
primario (direttamente dagli Stati). La BCE si difendeva dicendo che era stato acquisto sul mercato.
Nel 2012, con il progredire della crisi, la BCE assume un'altra iniziativa più importante che ha dato
luogo a rinvio pregiudiziale della Corte tedesca alla Corte di Giustizia.
Si tratta della OMT, Outright monetary transaction → consiste in un piano di acquisto di titoli di
stato. Mentre nel caso della Grecia era una misura una tantum, con questo strumento si prevede
acquisto illimitato di titoli di stati in difficoltà, condizionato al fatto che questi stati si siano
impegnato nell'ambito del MES ad attuare determinate riforme con memorandum concordato con
la Commissione.
Nel settembre 2012 si pongono le basi per questo piano d'acquisto a lungo termine, strettamente
legato al MES. Non è mai un aiuto gratis quello della BCE, ma legato ai vincoli che lo Stato accetta.
Nel gennaio 2015 viene varata una nuova misura. Quantitative easing → piano che consiste in
acquisto per 60 miliardi di euro al mese fino a l settembre 2016 di obbligazioni emesse dai paesi
dell'eurozona. Con questi soldi, compra sul mercato titoli di stato e altre obbligazioni dei paesi
dell'eurozona e l'obiettivo è quello di abbassare i tassi di interesse (quando i titoli dei paesi in
difficoltà sono sul mercato i tassi di interesse sono alti. La BCE vuole quindi abbassarli e iniettare
liquidità nel mercato).
Misure che da un lato hanno sollevato polemiche, dall'altro mostrano come il ruolo BCE nella crisi
sia cambiato perché la BCE ha dovuto colmare delle lacune del sistema per cercare di evitare che la
crisi si aggravasse. Ha assunto un ruolo che non era esattamente quello che le era attribuito dai
trattati, per supplire alla mancanza di strumenti efficaci.
POLEMICHE
Rinvio pregiudiziale che la Corte costituzionale tedesca ha fatto alla Corte di giustizia. Il ricorso
riguarda le OMT. È il primo rinvio pregiudiziale che la corte tedesca fa alla Corte di giustizia. Rinvio
pregiudiziale di validità → La Corte tedesca chiede alla Corte di Giustizia se queste OMT sono
compatibili con il diritto dell'Unione europea.
Problemi sollevati dalla Corte tedesca:
1. se si tratti di strumenti di politica monetaria o di politica economica. La BCE non si può
occupare di politica economica.
2. Se questo strumento della BCE sia compatibile o meno con l'art 123 TFUE 108
PRIMA QUESTIONE: IL RAPPORTO TRA LE DUE CORTI.
La Corte costituzionale tedesca sembra dire che è richiesta la pronuncia della Corte di Giustizia, ma
non necessariamente questa corte tedesca la seguirà. Atto che potrebbe avere influenza su un
nocciolo della Costituzione tedesca; il fatto che la BCE adotti uno strumento che riguardi la politica
economica, viola principio fondamentale di democraticità tedesco. Nel fare questa valutazione,
allora, chiede alla Corte se le OMT siano compatibili con il trattato, ma poi sarà questa stessa a
valutare se queste misure OMT incidono su principi essenziali della Costituzione tedesca. Afferma
quindi di potersi discostare da queste misure. Posizione pericolosa, intacca il principio per cui le
sentenze della Corte di Giustizia vincolino gli Stati. Sembra quasi invocazione della teoria dei contro
limiti.
L'avvocato generale affronta il problema, cercando di evitare un conflitto tra le due corti. Se si
verificasse uno scontro, sarebbe un problema grosso per il procedere del processo di integrazione.
Quindi, non punta sull'obbligo della Corte tedesca di attenersi alle decisioni della Corte di Giustizia,
quanto si rivolge alla Corte di giustizia dicendo che deve rispondere nel modo più chiaro possibile
alle questioni sottopostole e quindi non evitare il problema, ma affrontarlo in uno spirito di leale
cooperazione.
SECONDA QUESTIONE: LA NATURA DELLE OMT
Questo programma è stato annunciato in una conferenza stampa e la sua pubblicazione su internet
è stato l'unico testo ufficiale della BCE in questa materia. Non è contenuta in un regolamento o in
un atto formale. È chiaro che la BCE voleva produrre degli effetti con il semplice annuncio di questo
meccanismo. Settori particolari dove anche solo degli annunci possono produrre grandi effetti.
Se si impugna un atto, l'atto deve avere certe caratteristiche. In questo caso, non aveva le
caratteristiche per essere impugnata con rinvio pregiudiziale di validità. L'Avvocato generale
respinge queste argomentazioni, dato che la comunicazione pubblica e l'annuncio di certe misure
sono diventati strumenti fondamentali.
Le due argomentazioni più sostanziali: strumento di politica economica (e non monetaria) e
contrario all'art 123 TFUE. Per quanto riguarda queste, l'Avvocato generale usa argomentazioni
troppo generali. Sulla distinzione tra politica monetaria ed economica, dice che l'obiettivo delle
OMT è di consentire alla BCE di mantenere la stabilità dei prezzi e quindi la distinzione di misure di
politica economica e monetaria va fatta sulla base degli obiettivi che perseguono. Se una misura
consente di mantenere stabilità dei prezzi, è di politica monetaria. Nel caso delle OMT, non c'è
questione di acquisto diretto dallo Stato o acquisto sul mercato (sarebbe argomento troppo
formalistico); dice solo che la BCE può acquistare titoli di Stati membri sul mercato, purché
acquisto avvenga dopo che si sia formato un prezzo del titolo sul mercato. Argomentazione che va
un po' contro lo scopo delle OMT, che è di rimediare alle situazioni in cui il prezzo è diventato
eccessivo sul mercato. Di questa argomentazione, è poco convincente il fatto che l'Avvocato
generale sembra usare categorie che sono superate con la crisi di questi anni. Si ripete ciò che si
dice sempre sulla BCE, cioè che ha come scopo principale quello di mantenere la stabilità dei
prezzi, in base all'art 130 TFUE. Oggi, si potrebbe dire invece che l'obiettivo della BCE è più che
altro quello di mantenere in vita l'unione economica monetaria e la moneta unica. Obiettivo che
Draghi ha sempre dichiarato. 109
La BCE ha assunto questo ruolo in mancanza di strumenti efficaci esistenti nell'UE. Quello che la
BCE non può fare è assumere il ruolo che ha la Banca centrale di uno Stato sovrano, ovvero ruolo di
prestatore di ultima istanza. Garantiscono che non vi siano scompensi eccessivi nel mercato e
quindi offrono le risorse per evitare che questo avvenga, ma lo possono fare perché hanno come
contro altare le risorse dello stato stesso. Una banca centrale fallisce solo se fallisce lo Stato di cui
fa parte. In Europa questo non esiste, la BCE non ha una fiscalità europea e un ministro delle
Finanze. Perciò, il ruolo che la BCE si è assunta ha dei limiti.
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE 2012
A questo punto, si pone problema se gli strumenti che sono a disposizi