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Il fenomeno dei collaboratori autonomi nel secondo dopoguerra
La seconda metà del '900 ha visto lo sviluppo di un nuovo fenomeno: i collaboratori autonomi che svolgono nuove attività lavorative. Queste attività possono essere sia nuove, come l'informatica, sia attività già esistenti che le imprese facevano internamente ma che ora esternalizzano per ottenere una maggiore specializzazione e ridurre i costi.
Questo fenomeno ha portato a una forte crescita degli appalti, in particolare degli appalti di servizi, e ha generato un aumento significativo dei lavoratori autonomi di seconda generazione. Questi lavoratori non si identificano né con il modello classico del lavoro subordinato né con il modello classico del lavoro autonomo, ma si distinguono da entrambi.
La principale differenza rispetto al lavoratore autonomo tradizionale è che i collaboratori autonomi hanno una situazione di pluri-committenza, ovvero lavorano per più committenti contemporaneamente. Questo implica una maggiore flessibilità e possibilità di scelta per i lavoratori, ma può anche comportare una maggiore precarietà.
più clienti), mentre i nuovi lavoratori (lavoratori autonomi di seconda generazione) offrono lavoro per un soggetto (mono-committenza nel quale la forza economica sta più dal lato del cliente). Normalmente, i lavoratori autonomi di seconda generazione non dispongono di una loro organizzazione. Questi si trovano in una situazione più debole rispetto al lavoratore autonomo classico ma avevano il regime fiscale del lavoro autonomo. I sindacati hanno istituito delle associazioni per organizzare e tutelare questi nuovi lavoratori. Questa fu un'operazione sociale e un tentativo dell'organizzazione classica di dare una organizzazione sindacale anche a questo tipo di lavoratori.
Il lavoratore autonomo economicamente indipendente
Tre possibili modelli per regolare il rapporto dei cococo:
- Cambiare il confine del lavoro subordinato, cambiare art 2094 cc e creare una nuova fattispecie più larga che includa anche i cococo. Ampliare l'area di definizione del
lavoro subordinato
- Estendere ai cococo delle tutele del lavoro subordinato (es: legge che estende l'obbligo pensionistico ai cococo)
- Creare un diritto del lavoro autonomo coordinato e continuativo
Il legislatore deve perseguire due finalità:
- introdurre tutele per questi lavoratori (quelle de c.c. non sono sufficienti)
- finalità antielusiva (introdurre tecniche preventive della patologia. Es: tecniche sanzionatorie)
La soluzione che si affermò per lungo tempo fu la seconda tecnica, ovvero di estendere al cococo alcuni pezzi di regole modellati sul lavoro subordinato.
C.p.c. titolo IV norme controversie in materie di lavoro. Con la legge di riforma del processo del lavoro 1973, il processo di lavoro ha acquisito regole diverse rispetto al processo ordinario.
Caratteristiche del processo del lavoro:
- rapidità ed efficienza del processo
- processo orale
- caratterizzato dalla maggiore vicinanza del giudice al fatto che il giudice deve giudicare
Il processo è gratuito (senza spese pubbliche). Questo processo è messo a disposizione sia per i lavoratori subordinati, sia per i cococo. Il problema è che il processo serve se si hanno diritti da vantare. Il legislatore decide di agire sul fronte previdenziale, stabilendo una serie di interventi a tutela della condizione sociale e previdenziale del lavoratore attraverso riforma delle pensioni del 1995 in cui si stabilisce che i lavoratori (compresi i cococo) sono tenuti all'iscrizione presso l'INPS; quindi, anche i cococo hanno accesso al sistema pensionistico, poi successivamente sostegno per la maternità. Tutela malattia, tutela disoccupazione, tutela sui ritardi di pagamento, tutela della stabilità del rapporto quindi ragionevoli termini di avviso per il recesso. Sul tema della malattia, si coprono con un'indennità a carico dell'INPS i periodi di ricoveri ospedalieri (sempre che il ricovero non permetta di eseguire la prestazione lavorativa).
Nel 2015 fu previsto un intervento a copertura economica della disoccupazione involontaria dei cococo (discol). Intervento relativo agli infortuni e malattie professionali con legge del 2000 fu esteso ai cococo l'obbligo in capo al committente dell'apertura di una assicurazione presso l'INAIL → assicurazione sociale obbligatoria che interviene per infortunio o malattia professionale a prescindere dal fatto che ci sia o meno una responsabilità civile da parte del datore di lavoro. Questa assicurazione assicura una copertura del reddito nel periodo di malattia e una copertura economica per eventuali danni alla salute permanenti. Questi interventi in tema di tutela non incidono sul contratto; quindi, rimane il problema di regolare la condizione dei cococo all'interno dei contratti (aspetti relativi alla formazione del contratto, della determinazione del corrispettivo, del tema del recesso). Cresce l'allarme sul tema dell'uso elusivo dei cococo.crescono casi nei quali i collaboratori mandati via impugnano la natura dellacollaborazione. Problema di come contrastare l'utilizzo abusivo. Il legislatore interviene con la legge Biagi del 2003 (governo Berlusconi), elaborata dal ministro Maroni e sul piano tecnico da Marco Biagi, il quale fu poco prima dell'approvazione, ucciso dalle nuove brigate rosse. La legge Biagi interviene sulla disciplina dei cococo con un'operazione con una disciplina del contratto a progetto, disciplina abrogata dal 2016. Questa disciplina stabilisce che per evitare che le cococo vengano usate per impiegare lavoratori generici, riconducono il concetto di cococo alla sua natura originaria. Scopo della riforma: scopo antielusivo. L'art 62 della legge Biagi stabilisce la forma del contratto: il contratto di lavoro a progetto è stipulato in forma scritta. Inoltre, con la legge Biagi il legislatore interviene sul tema dei corrispettivi (art 63: il compenso deve essere proporzionato.alla quantità e alla qualità del lavoro eseguito e non può essere inferiore ai minimi stabiliti). Le parti possono recedere prima della scadenza per giusta causa o se emergono profili di inidoneità professionale e il lavoratore può recedere con preavviso solo se previsto dal contratto.
D.lgs. 81/2015 il governo ha raccolto le discipline dei vari contratti di lavoro non standard (contratti del lavoro dipendente diversi da quelli del contratto di lavoro indeterminato). Si abroga la disciplina del contratto a progetto. Art 54 il legislatore ha provato a spingere verso stabilizzazione dei cococo.
Art 2, comma 1 d.lgs. 181/2015: dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e ai luoghi di lavoro.
Questo tipo di cococo sono collaborazioni etero organizzate, cioè organizzate da un altro (il committente). Si allarga la disciplina del lavoro subordinato anche ai cococo etero organizzati. Art 409 il collaboratore organizza le modalità di esecuzione: collaborazioni autorganizzate. Rimangono lavoratori autonomi, ai quali la legge estende la disciplina del lavoro subordinato. Art 2, comma 2: la disposizione di cui al comma 1 non si applica (disciplina lavoro subordinato) con riferimento ad alcune eccezioni: a) collaborazioni per le quali gli accordi collettivi nazionali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo. b) alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali. Rispetto alla precedente disciplina, la disciplina attualmenteIl testo vigente prevede il lavoro subordinato, il lavoro autonomo e il mondo delle collaborazioni diviso in due: collaborazioni etero organizzate e le collaborazioni autorganizzate.
Problema della coordinazione del lavoro autonomo in generale. Necessità di dare regole di tutela al lavoro autonomo.
La legge 81/2017 si occupa del lavoro agile (modalità agile del lavoro subordinato: per una parte o per l'intero dello svolgimento della prestazione il lavoratore lavora con vincoli da lui scelti) e delle misure della tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale (lavoro autonomo di seconda generazione).
Art 1 "ambito di applicazione": Le disposizioni del presente capo si applicano ai rapporti di lavoro autonomo di cui al titolo III dell libro quinto del Codice civile, ivi inclusi i rapporti di lavoro autonomo che hanno una disciplina particolare ai sensi dell'articolo 2222 del Codice civile.
2. Sono esclusi dall'ambito di applicazione del presente capo gli imprenditori.
Ivi compresi i piccoli imprenditori di cui all'articolo 2083 del Codice civile.
La disciplina si occupa di temi sensibili per i lavoratori autonomi: tutela nelle transazioni commerciali (art 2) e clausole e condotte abusive (art 3: Si considerano abusive e prive di effetto le clausole che attribuiscono al committente la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni del contratto o, nel caso di contratto avente ad oggetto una prestazione continuativa, di recedere da esso senza congruo preavviso nonché le clausole mediante le quali le parti concordano termini di pagamento superiori a sessanta giorni dalla data del ricevimento da parte del committente della fattura o della richiesta di pagamento. Si considera abusivo il rifiuto del committente di stipulare il contratto in forma scritta. Nelle ipotesi di cui ai commi 1 e 2 il lavoratore autonomo ha diritto al risarcimento dei danni, anche promuovendo un tentativo di conciliazione mediante gli organismi abilitati).
Art 7
si è rafforzata la previsione delle indennità di disoccupazione per i cococo, stabilizzando la dis-coll. Caso dei rider. Tipologia di attività imprenditoriale. Le imprese, invece che organizzare il servizio impresa per impresa, adottano un modello organizzativo del lavoro introdotto dalle piattaforme digitali, sfruttando al meglio il fatto che gli smartphone si possono collegare a algoritmi specifici. Questi algoritmi consentono alle imprese di organizzare un'attività che si basa sull'organizzazione digitale per quanto riguarda gli ordini (la piattaforma in modo digitale fa da mediatore tra il consumatore e il produttore del bene) e la consegna viene organizzata dall'algoritmo attraverso i rider. Compensi bassi e condizioni di sviluppo del lavoro che portano a compensi molto differenziati. I casi arrivano davanti ai giudici perché ai rider l'algoritmo non assegna più consegne (l'algoritmo interrompe il rapporto: Caso.Foodora a Torino) e a causa degli infortuni dei rider. Il lavoro nella gig economy (economia del "lavoretto") piattaforma eroga servizi utilizzando lavoro umano e mettendo in contatto prestatore di servizi, che qualifica lavoratore autonomo, e cliente/utilizzatore e fissando standard minimi di servizio/prestazione. Ci sono due varianti: 1) c