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LA TUTELA DEI RISPARMIATORI E LA VIGILANZA
Grazie alla normativa comunitaria, il risparmiatore è stato allineato quanto a tutela e diritti al
consumatore. 11
La normativa italiana che ora prevede il Codice del consumo (D.lgs n. 206/2005) solo recentemente
ha dunque riconosciuto strumenti preventivi e successivi di tutela del risparmiatore fino al 2005
non c’erano in Italia le tutele relative al consumatore, sulla base del codice del consumo abbiamo
tutele specifiche per il consumatore
Questo gap (ritardo della tutela) è derivato da:
Tardivo riconoscimento della gravità dell’asimmetria informativa tra risparmiatore/consumatore e
operatori finanziari; si è sviluppata in ritardo la concezione del consumatore come soggetto da tutela
nel mercato
Frammentazione delle competenze di regolazione dei mercati finanziari;
Priorità della tutela di altri tipi di consumatori e quindi di altri diritti come ad es. il diritto alla salute
che ha imposto un forte cambiamento nel mercato alimentare. Se guardiamo da lato dei consumatore
subito guardiamo a beni pubblici meritevoli di altra tutela per esempio: la tutela della salute e quella
dell’ambiente il risparmio si è tradizionalmente pensato che esso fosse già tutelato nella costituzione
poiché esso secondo concezione non è importante come la salute, poiché non impatta direttamente
sulla salute umana;
Ma la creazione del mercato unico in cui anche i prodotti bancari, assicurativi e finanziari circolano
liberamente ha imposto un incremento della tutela dei risparmiatori;
Maggiore fiducia e maggior sicurezza sono fattori fondamentali per incoraggiare i consumatori a
muoversi nel mercato; Se c’è tutela si è più invogliati a comprare strumenti finanziari
La tutela dei risparmiatori è inoltre un ottimo strumento di feed-back per la vigilanza ed il controllo
del mercato stesso; Giuridicamente la vigilanza e la tutela si differenziano tra di loro, tuttavia
nell’esaminare questi aspetti si collegano poiché la tutela dei risparmiatori consente la vigilanza e il
controllo sul mercato; questo spiega la ragione del svilupparsi delle forme di tutela dei
risparmiatori; Come si inseriscono queste forme di tutela?
Le regole disciplinano ogni aspetto del rapporto contrattuale tra risparmiatore ed operatore
OPERATORI:
Obbligo di qualifiche;
o Iscrizione ad albi speciali;
o Autorizzazioni ad esercitare;
o Obblighi informativi (rischio, tipologia)
o Regole sul conflitto di interessi; esempio chi svolge attività bancaria non può svolgere attività
o assicurativa
La tutela dei risparmiatore viene cercata a monte, in primis si cerca di disciplinare le regole che
tutelano il rapp. Contrattuale tra risparmiatore e operatore, diminuendo cosi l’autonomia delle parti,
in caso di prodotti fin l’assetto è predefinito secondo regole standard, formulari che devono essere
approvati dalle autorità di vigilanza e controllo, la CONSOB ha lo scopo di verificare che i contratti
di determinati enti finanziari nei riguardi dei consumatori siano legittimi. La disciplina alla quale
deve sottostare l’operatore è una disciplina che deve offrire garanzie sui consumatori;
Chi opera su quel mercato deve avere delle qualifiche e delle competenze portate fino ad iscrizioni
in albi speciali, come per es. Gli albi che raggruppano gli operatori che vendono prodotti finanziari
alle famiglie ci sono anche autorizzazioni ad esercitare, che fungono come strumenti di tutela, il
fatto di avere dei requisiti e tenere sotto controllo la presenza di questi requisiti, permette anche
indirettamente la tutela del consumatore;
Si ha anche l’obbligo di dare determinate informazioni, soprattutto riguardo al rischio, ci sono per
esempio operazioni che non possono essere vendute all’operatore questo obblighi pongono
quindi limiti poiché l’operatore non può vendere certi prodotti ad alcuni soggetti 12
Il risparmiatore-consumatore: la legittimazione attiva
PRESUPPONE DI AVERE UNA CONTROVERSIA DA SUPERARE, class action;
Si pone il problema di azionare insieme, ossia azione di classe o la class è stato portato
nel nostro ordinamento con il consumatore;
il primo passaggio è : se possiamo vedere somiglianza tra consumatore e investitore di fare uso
dell’azione di classe, se per gli investitori si può dire la stessa cosa dei consumatori, ossia se abbiamo
tutti la stessa posizione giuridica che viene illesa o violata
Per consumatore o utente s’intende «la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività
imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta», rimangono fuori
da questa definizione le persone giuridiche.
Le persone giuridiche NON rientrano nella definizione legislativa e non possono dunque assumere
la qualità di legittimate attive all’azione di classe.
Questa precisazione è importante in quanto una significativa categoria di controversie che ha
interessato gli investitori negli ultimi anni ha avuto per oggetto i contratti derivati, venduti
prevalentemente a società (e, a dir la verità, anche a enti pubblici), e solo raramente a persone
fisiche;
La legge prevede inoltre espressamente che l’azione di classe debba interessare una «pluralità`» di
consumatori e utenti.
La Legittimazione passiva
IL PRESUPPOSTO PER AZIONARE LA TUTELA DI CUI PARLIAMO ORA E’ QUELLO DELLA
PLURALITA’ DI PERSONE FISICHE CHE SI TROVANO IN DIFFiCOLTA’ QUESTO DA UN LATO,
dall’altra parte c’è l’operatore fin. Che mi ha venduto questo strumento, che ‘ un imprenditore!
Acquisendo i risparmi di un soggetto non imprenditore. L’impresa, o meglio l’imprenditore è chi
«esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello
scambio di beni o di servizi»;
Nei mercati finanziari, alla nozione possono essere ricondotte due figure: Le due macro figure che
siedono dall’altra parte del tavolo nei mercati fin. Sono tipicamente:
Gli emittenti gli strumenti finanziari: soggetti italiani o esteri che emettono strumenti
finanziari quotati nei mercati regolamentati italiani
soggetti abilitati: le SIM, le imprese di investimento comunitarie con succursale in Italia, le
I
imprese di investimento extracomunitarie, le SGR, le società di gestione armonizzate, le SICAV, gli
intermediari finanziari e le banche italiane, le banche comunitarie con succursale in Italia e le
banche extracomunitarie, autorizzate all’esercizio dei servizi o delle attività di investimento
Oggetto della class action
Per poter azionare una class action serve che sia presenti delle caratteristiche:
La legge specifica che i diritti dei consumatori e degli utenti azionabili mediante l’azione di classe
devono essere:
- «individuali»; bisogna trattarsi di consumatori direttamente lesionati
- «pluralità»: di diritti individuali che trovano origine nella condotta illecita di un’impresa, idonea a
ledere una pluralità di tali diritti; questi soggetti devono essere più di uno: emissione di uno strumenti
finanziario che allo stesso tempo lesiona più di un soggetto
- «omogenei»: sono tipicamente diritti che hanno una fonte unitaria, ad esempio un unico contratto
standard sottoscritto da più consumatori. Alla base c’è un unico contratto standard predisposto per
quel tipo di prodotto finanziario
Sulla «identità» dei diritti che vengono fatti valere mediante l’azione di classe sussiste un controllo
giudiziario che definisce i caratteri dei diritti individuali oggetto del giudizio, specificando i criteri in
13
base ai quali i soggetti che chiedono di aderire sono inclusi nella classe o devono ritenersi
esclusi dall’azione
Questa class action è volta a tutela i diritto contrattuali, quindi il fatto che abbiamo tutti stipulato quel
tipo di contratto ci pone tutti nella stessa situazione. I contratti sono sì standard ma è possibile che
siano fatti in modo tale da ledere il consumatore.
La legge prevede che l’azione tutela:
I diritti contrattuali di una pluralità di consumatori e utenti che versano nei confronti di una
- stessa impresa in situazione identica;
Le condizioni generali di contratto e i contratti conclusi mediante moduli o formulari.
-
In questi ultimi anni Il contenzioso fra investitori e intermediari finanziari si è concentrato
prevalentemente:
1) Sulla mancanza di forma scritta del contratto d’intermediazione (o sull’insufficienza del suo
contenuto)
2) Sulla inosservanza delle diverse norme di comportamento previste da legge e regolamento
LA TUTELA DEI RISPARMIATORI
Il consumatore oltre all’asimmetria info. Il singolo risparmiatore può trovare non economico agire in
giudizio singolarmente;
i diritti lesi dei consumatori possono essere fatti valere dalle ASSICURAZIONI, la legge prevede quindi
la possibilità di far sì che LE AZIONI DELLE CLASS ACTION POSSONO ESSERE FATTE VALERE DALLE
ASSICURAZIONI, esse devono avere dei requisiti per fare ciò
RISPARMIATORI:
Il problema fondamentale per la tutela effettiva di questa tipologia di consumatori è l’individuazione
- di strumenti adeguati giudiziali e stragiudiziali di tutela e che fungano da valido deterrente
per comportamenti fraudolenti;
Il risparmiatore parte infatti da una grave asimmetria informativa, il costo ed i tempi di un
- processo giurisdizionale sono considerati spesso dei limiti invalicabili, senza considerare la forte
differenza di potere economico;
Per questo un ruolo fondamentale nella difesa e tutela del risparmio è affidato alle Associazioni
- dei consumatori;
LE ASSOCIAZIONI:
avere un alto grado di rappresentatività della categoria (numero degli iscritti);
Devono
devono avere nessun tipo di legame sia come organizzazione che come attività con le imprese di
Non
settore;
tali requisiti possono iscriversi ad un apposito Albo presso il Ministero per lo Sviluppo Economico;
Con al Comitato Nazionale dei Consumatori e degli Utenti – CNCU, insieme a rappresentanti
Partecipano
delle Regioni e svolgono una funzione consultiva e propositiva per la tutela dei diritti dei consumatori
ed utenti.
hanno anche lo scopo di prevenire situazioni di contrasto dando indicazioni e pareri in modo da
Esse
segnalare irregolarità all’autorità di vigilanza
La tutela giurisdizionale ed alternativa:
associazioni sono legittimate ex lege ad agire in giudizio per la tutela di interessi collettivi; il
Le
CODACONS se vuole far v