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C.
Asoka è il simbolo dell’indianità (infatti nella bandiera indiana è presente un suo capitello).
Si pensa che il buddismo sia scomparso dall’india per la peculiarità del rapporto che c’è tra il
monastero e la città. Se gli interessi del conquistatore sono tra le cose distrutte della città allora il
buddismo scompare, c’è stato un attenuarsi del buddismo nella battaglia degli dei con le correnti
filosofiche contrapposte, c’è stato un indebolimento.
rapporto tra greci e indiani -> saggi jimnosofisti= i greci pensano che gli indiani abbiano in mano la
verità nuda.
IL CANTO DI BHAGAVAT (krsna) p90
il poemetto è stato commentato filosoficamente da shaka, testo che diventa nel corso del 19 sec il
testo per eccellenza del neoinduismo (forma ritrovata di induismo che tiene conto delle sfide
portate dall’occidente, affermazione di sé dell’induismo)
Gandhi utilizza questo, che è un testo (bahagvatita) che esorta a fare la guerra, come testo della
nonviolenza. Non si parla di una versa battaglia, ma di una battaglia interiore. Essa va misurata
secondo l’uomo della stabile saggezza, tutto il resto va letto come “accessorio”. Dal 1785 diventa
internazionale a causa della sua traduzione in inglese, poi verrà tradotto in latino.
dialogo tra krnsa (auriga di arjuna) e arjuna che si trovano sopra un carro. Ci sono due eserciti,
sta per cominciare la guerra e tutti attendono il segnale della battaglia ed arjuna deve dare il
segnale d’inizio tramite una conchiglia, ma nel momento in cui lo sta per fare arjuna si rende conto
di non essere nella situazione emotiva di farlo e anche di non avere una giustificazione per farlo
perché vede lui che fa parte di un esercito vede dall’altra parte i suoi parenti, i suoi maestri. Quindi
viene colto dallo sconforto perché per difendere i suoi fratelli dovrebbe attaccare i suoi parenti e
maestri.
Dharma= insieme delle norme che devono seguire gli individui e le regole del cosmo, nozione
nella quale sono saldate le norme morali e sociali e le leggi cosmiche. Dharma è connesso alla
parola firmus (fermo); insieme delle norme che sostengono il mondo. comprende norme come x es
non uccidere i tuoi parenti
p 91 krsna sorride perché inizia a mostrare la sua natura divina-> il dramma di arjuna non è un
vero dramma. krsna si dimostra il dio supremo e sommo che da volto all’atman brahman. Dal
punto di vista di krsna sono gia tutti morti.
I contenuti che sottolineiamo sono tre e li chiamiamo yoga (discipline, tenere sotto controllo anche
elementi di intelletto) che vengono esposte nella bahagvatita 6
karma-yoga= yoga dell’azione; yoga attraverso il quale l’azione viene riscattata. L’azione non è
1. più legante se viene compiuta in un determinato modo. Bisogna agire senza pensare la frutto
delle azioni, questo confina con l’inazione. Tuttavia è chiaro che l’azione diventa una non
azione, bisogna essere stabili ed avere un controllo mentale che ci permette di agire senza
conformarci al modello normale dell’azione nella quale si agisce per ottenere qualcosa.
disciplina (yoga) della conoscenza= arjuna tu non devi preoccuparti del fatto di uccidere i tuoi
2. nemici perché noi siamo fatto di un corpo e di un atman e se tu uccidi il corpo l’atman non
viene neanche toccato e resta per sempre. il fatto che tu vada ad uccidere i tuoi maestri è
irrilevante. colui che agisce attualmente non è l’atman ma è il corpo ed il tuo atman non viene
toccato dall’azione. Se tu uccidi i tuoi avversari non sei tu veramente ad ucciderli ne loro
muoiono veramente.
disciplina (yoga) della devozione= la tua azione si deve prendere come misura la divinità, tu
3. devi combattere sapendo che tutte le azioni sono consegnate alla divinità. Tu consegnati ed
abbandonati alla divinità e a quel punto la divinità avrà tutto il peso dell’azione. Io agisco
motivato dalla divinità. Sembra che sia questo yoga a convincere arjuna a combattere.
“la non violenza è il dharma supremo” -> ahimsa paramo dharma. Questa frase ci da una regola
generale che viene ripetuta molte volte dal maharabharta. Non è ovvio che il dharma sia dato.
Ankara dice che lo yoga della conoscenza è l’ultima cosa importante della bahagvatita (per il prof
ha torto).
Elementi costitutivi della natura (Guna)= tutto è formato da questi tre elementi:
sattvas(luminosità, chiarezza, limpidità e capacita di conoscere BIANCO),
1. rajas (passionalità, irrequietezza, prevalere del sentimento sula ragione ROSSO) e il
2. tamas (inerzia, incapacità di agire NERO). Costituiscono tutto ciò che conosciamo. Se si
3. utilizza questa prospettiva i seguaci del veda sbagliano sui tre elementi costitutivi,
perpetueranno nel movimento samsadico
Nagarjuna-> filosofo della vacuità, dottrina del vuoto, perfezione di sapienza, “sutra del cuore”
che fonda una corrente di pensiero che attraversa tutta la sortir alle buddismo fino allo zen
giapponese. (p125)
bodhisattva-> non va nel nirvana e non estingue la sete e la sua condizione sansadica. In questo
modo il buddismo riprende prestigio tale da rendere le figure semi divine. Loro si contrappongo
all’attiva e danno vita ad una nuova forma di buddismo “mahayana”. Si valorizza il silenzio del
buddha. A risvegliarsi non sono solo i viventi ma anche le cose. Per esprimere certe intuizioni
bisogna inoltrarsi del territorio della contrarietà. Avere gia ottenuto il nirvana non lo ottengo, non
ottenendolo, lo ottengo. Vuole aspettare gli alti per raggiungerlo e in questo modo lo raggiunge. HA
una grande compassione e benevolenza. Per lui non c’è un “qui” e “oltre”
IL MONDO CINESE (confuciana e taoista)
Epoca di grandi cambiamenti a livello planetario, epoca in cui nascono jainismo, buddismo. Si
tratta di due movimenti diversi tra loro e vengono presentati insieme perché è facile contrapporli. I
testi sono 3 (2 confuciani e 1 taoista).
I PRINCIPALI PUNTI DEL CONFUCIANESIMO
E’ privo di elementi dottrinali e la dimensione che accomuna i testi è una questione etico-politica e
soprattutto nel confucianesimo prevale la questione politica. Il confucianesimo ci da delle soluzioni
divise in diversi punti:
la coltivazione di se stessi. Essa si basa e si attua nella capacità di adattare se stessi ile
I. norme della vita sociale cosi come sono: riti. La vita sociale ha delle convenzioni. C’è una
celebrazione delle convenzioni sociali e sono fatte proprie con una seconda natura ovvero con
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un abito -> essa è la virtu della coltivazione di se. Confrico vive in un’epoca i cui ci sono stati gli
“stati combattenti” Le caratteristiche di confrico possono essere riassunte tramite delle frasi: “io
tramando non fabbrico. Stimo ed amo gli antichi”. Lui non ha trovato qualcosa di nuovo (come
il buddha che trova la verità sotto l’albero). Lui tramanda e basta. I confuciani cominciano ad
elaborare una dottrina chiamata “della natura buona”= l’uomo è per natura, buono.
La parola confucio è tradotta in latino.
La Cina non ha bisogno della religione per assicurare la stabilita della vita politica, per essere
coesa.
Il testo iniziale del confucianesimo: “dal grande studio”: visualizza una specie di albero (p57)
TAOISMO
LA parte sul tao era posposta a quella della virtù. Il saggio prefigurato non è quello che si adegua,
è quello che sta lontano dalla società pur facendo qualcosa di reale e profondo.
“permanere nel non permanere”, la natura come tale; cielo e terra non sono umani
DIBATTERE SU QUESTIONI FILOSOFICHE p47 india filosofica
Si trovano nei testi più antichi a nostra disposizione di medicina indiana, ci ha lasciato opere
all’interno delle quali si trovano riflessioni di cosa significa dibattere pubblicamente (x es medici
che fanno una diagnosi). Testi in cui compaiono per la prima volta le norme del dibattito. Viene
classificata la struttura di un dibattito, ma questo non basta e si comincia a pensare su cosa si
deve basare il giudizio per capire chi ha ragione e chi ha torto.
Pramana= di conoscenza valutativi/di validazione del giudizio, Esplicitare i mezzi di valutazione di
una tesi. Le scuole filosofiche devono esporli prima di parlarle
Percezione diretta= è un mezzo di conoscenza che è valicante per sostenere il giudizio
1. oppure di una tesi più generale, non riguarda solo i 5 sensi, c’è una discussione. Si parla dello
stato meditativo yogin e della sua percezione. E’ l’immediatezza che da la percezione quindi
non si parla solo dei 5 sensi
Inferenza= significa che io non percepisco direttamente la cosa ma posso inferirne l’esistenza
2. x es “oggi in cielo c’è il sole”, dalla presenza della luce inferiamo. Non deduco, ma inferisco. =
anumana; “sulla collina c’è fumo, dunque c’è fuoco” vedo solo il fumo e quindi inferisco che ci
deve essere il fuoco. Non è una deduzione. Viene usata per descrivere qualcosa che non è
percepibile.
Testimonianza autorevole di qualcuno= ci si fida di una persona
3. Comparazione analogica= per analogia si capisce; spesso non viene accettato dalle scuole.
4. c’è un animale ce si chiama x assomiglia al bue con le corna ritorte allora se vado in montagna
e vedo questo animale posso dire “questo animale è x”
Esistono scuola materialiste che accettano solo la percezione diretta. Caratterizzate
dall’esposizione dei proprio mezzi di conoscenza per validare i giudizi. Il dibattito viene descritto
come un tipo di dibattito in cui non deve prevalere la forza al dibattito.
LE SCUOLE FILOSOFICHE INDIANE
Testi radici -> hanno bisogno di un commento e sono difficilmente comprensibili.
sutra-> sono testi mnemonici con commenti ai testi radici.
Nyaya-vaisesika (di tradizione brahmanica) -> si pone la domanda di che cosa esiste e come
1. lo si può descrivere, queste due scuole sono imparentate. E’ erede delle discussioni sul
dibattito filosofico uguale ai Veda: cos’è un dibattito, chi è che vince ed in che modo.. E’ la
scuola più longeva di tutte le scuola filosofiche indiane. E’ il punto di partenza perché spiega i
sistemi epistemologici. Esso propone delle categorie sul dibattito, ha una categoria completa
dei sistemi di conoscenza, accetta tutti e 4 i mezzi di conoscenza (mezzi attraverso i quali noi
diciamo che una cosa è vera, 1percezione diretta, 2inferenza…). L’inferenza non è sufficiente
per loro. Partire dal fuoco non è il primo atto referenziale (come funziona l’inferenza). x