Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Il rapporto tra il salumiere e la banca
Per il salumiere, il momento di acquisto e quello di pagamento coincidono. Nella banca no: la banca acquista e vende 'soldi', con una vendita immediata, ma un pagamento in maniera differita (c'è sempre un rischio, in cui il debitore non riesca a onorare il debito tutti i soldi che non rientrano, si chiama 'sofferenza bancaria'). Il miglior cliente della banca è quello che acquista soldi e onora il debito (quello che ha più soldi, è il fornitore della banca).
Il costo della banca sarà dato quindi dalla formula:
P = P + ∆ + ∆ + ∆b i S CG PLEZIONE 5.
Esempio 5.1.
Ho la richiesta di un mutuo con capitale 100000€, da restituire in 10 anni, con un tasso di interesse del 10%. Ho calcolato la rata (le considero costanti) ed è 16275€. A questo punto però, il primo anno (100000-16275= 83725) mi aspetterei di dovere solo 83725€. In realtà no, perché ho due quote: la quota capitale (che
è data dal capitale residuo, meno la quota di interesse) e l’altra è la quota di interesse che devo ogni anno (che è il capitale residuo per il tasso di interesse. È importante perché si scala dal reddito di una percentuale). Tolgo dai 100000 la quota di interesse e ottengo 93725€. Ragiono così tutti gli anni, e ottengo una cosa simile: Riflessione: La quota di interesse diminuisce negli anni, mentre la quota capitale aumenta. Il che vuol dire che se devo ricontrattare un mutuo, all’inizio mi conviene, mentre alla fine mi conviene molto poco. Se invece uso un tasso di interesse basso (1,5%), le due curve non si toccano più, la quota di interesse scende di meno e la quota capitale sale di poco. Esempio 5.2 Vanno in banca 3 persone a chiedere 200000E: un imprenditore di mozzarelle comune; un imprenditore di nanotecnologie (mercato all’avanguardia) e va un docente giovane e chiede per acquistare la casa. Alla domanda a cosa ti servono,Il primo signore farà vedere i nuovi impianti (non ha tecnici davvero specializzati), il secondo tutti i ricercatori e co, e il docente fa vedere la casa. Chi ha ottenuto il tasso migliore?
I tassi migliori saranno dal prof (che è quello che offre più sicurezze. Infatti, mal che vada, la banca si prende la casa); poi il produttore di mozzarelle (che mal che vada, ce ne sono tanti, si potrebbe rivendere l'impianto), e poi quello di nanotecnologie (che offre meno sicurezze).
Generalmente il tasso di interesse è dato da una formula data da:
P = P + ∆ + ∆ + ∆b i S CG P• P = Prezzo all'ingrosso (uguale per tutte le banche). È pari all'Euribor. L'Euribor dipende dal Tasso Ufficiale di Riferimento (che prima si chiamava Tasso Ufficiale di Sconto). È il tasso di mercato interbancario calcolato come la media dei migliori tassi quotati da alcune delle principali banche europee (ovvero è il tasso con cui la banca
centrale europea vende i soldi alle banche ed è dato con la media aggiustata con cui le banche si scambiano la moneta)). Esso è dato dal Tasso ufficiale di sconto + un delta di riferimento associato alla media tra le banche. Attualmente il TUR è fissato dalla banca a 0% dal 2016 da Mario Draghi, poiché vi fu una mossa per rimettere in moto l'economia. Viene determinato ("fissato") giornalmente dalla European Banking Federation (EBF) come media dei tassi di deposito interbancario tra un insieme di banche, attualmente 20. Non c'è un solo tasso Euribor: vengono infatti definiti tassi perdurati di tempo differenti, che variano tra una settimana e un anno. • ∆ = Delta locale, di Sofferenza Bancaria (lo si dovrebbe pagare in modo piatto a livello nazionale, ma non è così. Così come due persone, da Napoli a Bolzano, pagano due assicurazioni diverse con la stessa auto.) • ∆ = Costo di gestione CG • ∆ =Rischio personale (basso per chi acquista la casa. Così come chi nell'assicurazione auto è fascia uno paga meno di chi è fascia 10.). C'è inoltre la possibilità in cui una sola persona va in tre banche diverse e riceve tre tassi diversi, poiché le banche hanno diverse offerte bancarie. Generalmente chi ha una grande sofferenza bancaria, fa pagare quelli che pagano (come la tassa sulla spazzatura, paghiamo tanto perché il comune fa pagare di più a quelli che pagano).
LEZIONE 6. Nell'ambito dell'equilibrio macroeconomico sappiamo che esistono due, reale e ideale (famiglia offerta impresa domanda).
REALE: Tutto il risparmio delle famiglie che è una funzione del reddito a sua volta dev'essere uguale alla domanda di investimento delle imprese che è una funzione del tasso di interesse S(y)=I(r) secondo la parte canonica dell'investimento. Quello che si risparmia in maniera diretta/indiretta
viene prodotto (reddito Y) viene o consumato (S) o investito (I). L'equilibrio monetario, invece, si realizza quando la domanda di moneta (Md) è uguale all'offerta di moneta (Ms). Questo equilibrio è rappresentato dal modello IS-LM, in cui l'asse IS rappresenta l'equilibrio reale e l'asse LM rappresenta l'equilibrio monetario. Nel grafico in basso a sinistra, l'equilibrio reale è rappresentato dall'intersezione delle curve IS e LM. La curva IS rappresenta tutte le combinazioni di reddito e tasso di interesse che garantiscono l'equilibrio tra risparmio e investimento (S=Y e I=r). La curva LM rappresenta tutte le combinazioni di reddito e tasso di interesse che garantiscono l'equilibrio tra domanda e offerta di moneta (Md=Ms). Quindi, l'equilibrio macroeconomico si verifica quando sia l'equilibrio reale che l'equilibrio monetario sono raggiunti contemporaneamente. Questo significa che il reddito prodotto (Y) è in equilibrio con il risparmio (S) e l'investimento (I), e che la domanda di moneta (Md) è uguale all'offerta di moneta (Ms). In conclusione, l'equilibrio macroeconomico è un importante concetto nella teoria economica, in quanto rappresenta la condizione in cui tutti i mercati sono in equilibrio e l'economia funziona in modo ottimale.è il reddito prodotto è in parte risparmiato ed in parte consumato, quello risparmiato, sia in maniera diretta che indiretta, viene poi utilizzato dalle imprese per fare gli investimenti. Con diretto e indiretto intendiamo che le famiglie, con i risparmi, o acquistano direttamente le azioni delle imprese, oppure attraverso il sistema bancario, che utilizzeranno i soldi depositati dalle famiglie affinché le imprese possano ottenere capitali per fare gli investimenti.
La condizione di equilibrio monetaria ci dice che, in questo mercato, nella domanda di moneta le famiglie rappresenteranno l'offerta e le imprese la domanda; si ottiene quando appunto domanda=offerta. La domanda di moneta la indico come M =M +M , dove M è la domanda di moneta per motivi di transazione ed è funzione del reddito secondo una relazione che possiamo approssimare per una lineare, quindi M =KY, mentre M è la domanda di moneta per motivi speculativi ed è funzione
del tasso di interesse, quindi M = L(r).2L'equilibrio monetario invece è dato dall'equilibrio tra domanda e offerta di moneta. M = M + M (condizione di equilibrio)
0 1 2M = domanda di moneta per transazioni, è lineare = k * y (con y=reddito);
1M = Funzione del tasso di interesse, domanda di moneta per motivi di2speculazione = L (r).
Costruisco poi l'equilibro come prima. Con L-M luogo dei punti che garantiscono l'equilibrio monetario. r y
Da cui, l'unica condizione che verifica entrambi gli equilibri (e indica quindi l'equilibrio macroeconomico) è la coppia eq, eq
Tale equilibrio si raggiunge senza dire nulla sull'occupazione, quindi è 'fattibile' anche in disoccupazione. È una condizione stabile e non si riesce ad uscirne senza che un soggetto esterno al sistema economico faccia qualcosa (il mercato interno non è capace di uscire dall'equilibrio), spostando a destra la curva LM (si sposta a
dei tassi di interesse a cui le banche si prestano denaro sul mercato interbancario europeo). In questo modo, se il tasso ufficiale di sconto aumenta, anche il tasso dei prestiti a tasso variabile aumenta, e viceversa. Questa politica monetaria ha lo scopo di controllare l'inflazione e mantenere stabile l'economia. Se l'inflazione è troppo alta, la banca centrale può aumentare il tasso ufficiale di sconto, rendendo più costoso l'accesso al credito e riducendo la spesa delle imprese e dei consumatori. Al contrario, se l'inflazione è troppo bassa o c'è il rischio di deflazione, la banca centrale può abbassare il tasso ufficiale di sconto, rendendo più conveniente l'accesso al credito e stimolando la spesa. Inoltre, la politica monetaria può influenzare anche il tasso di cambio. Se la banca centrale aumenta il tasso ufficiale di sconto, il valore della valuta nazionale tende ad aumentare rispetto alle altre valute, rendendo le esportazioni più costose e le importazioni più convenienti. Al contrario, se la banca centrale abbassa il tasso ufficiale di sconto, il valore della valuta nazionale tende a diminuire, rendendo le esportazioni più convenienti e le importazioni più costose. In conclusione, la politica monetaria svolge un ruolo fondamentale nel controllo dell'economia di un paese. Attraverso l'uso di strumenti come il tasso ufficiale di sconto e i tassi di interesse, la banca centrale può influenzare l'inflazione, la crescita economica e il tasso di cambio.dell'anno precedente. Ugualmente l'anno successivo:LG.r = Euribor 0 + ∆ (con Euribor anno 0 = 2% e ∆=1,5%) =3,5%.
Alla fine del primo anno si va a vedere qual è l'Euribor dell'anno precedente e si applica la medesima formula, tenendo in considerazione che ∆=1,5% per tutta la durata del prestito. Quindi avremo che:
r = Euribor 1 + ∆ (con Euribor anno 1 = 1%) = 2,5%.
ESERCIZIO: ∆Il valore del tasso variabile dipenderà quindi anche dal TUR e dal M di interscambio tra i paesi europei.
Per il tasso fisso dobbiamo partire da un concetto, è un rischio poiché se si blocca il tasso (r_fisso) se i tassi variano le banche, non vogliono rischiare, allora è consapevole che mantenere fisso un muto per 10 anni ci sono rischi∆ ∆r =Euribor(media anno precedente)+ (margine fisso)+ (rischio/assicurazione).fisso
Siccome la situazione è rischiosa aggiungo un'ulteriore delta una sorta di assicurazione che la faccio pagare a
chi fa il mutuo.∆r = EURIS+ (fisso), dove l'EURIS è un indicatore che comprende la parte di rischio sempre maggiore dell'Euribor, tuttavia orafissocostante non si muove più, il vantaggio è una maggiore sicurezza. Se faccio un muto a 5 anni o 20 anni cosa cambia? aumentapiù l'incognita legata al tempo (rischio) e quindi per un muto di breve periodo a tasso fisso il valore del delta è più piccolo e perun mutuo ventennale aumenta.
NB. Il mutuo è un prestito con cui la banca paga il progetto di finanziamento per l'acquisto di un immobile, dove ovviamente ilmutuatario si obbliga a ripagarne la somma prestata e gli interessi. Nel caso di un immobile, si parla di mutuo ipotecario poichéla banca concede il prestito mettendo un'ipoteca sull'immobile, a garanzia del rimborso. Alla banca solitamente è possibilechiedere non più del 75/80% del prezzo di compravendita (anche se
c'è chi fina