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ESEMPI DI SUCCESSO
1. STARBUCKS IDEA. Starbucks è un importante punto di riferimento quando si è all'estero. Perché ha tardato a entrare nel mercato italiano? Perché ha tratto la sua idea dai caffè italiani. È stato uno dei primi a utilizzare il modello di open innovation accettando idee di nuovi prodotti traendole dall'esterno.
2. NEL MULINO CHE VORREI. I consumatori propongono idee originali per migliorare il "Mulino". L'azienda poi seleziona quelle più votate dagli utenti. Contribuire alla produzione di un prodotto che si utilizza tutti i giorni fa anche sì che il consumatore si senta parte di una community (benefici psico-sociali).
04/10 Avete mai sentito parlare di "know-where"? Il successo delle aziende italiane si basa, come è noto, su una rete di piccole e medie imprese, che per sopravvivere sul mercato devono puntare su una innovazione spinta, sopperendo così alla mancanza
di conseguenza ha deciso di coinvolgere i clienti nella fase di ideazione dei nuovi prodotti. Questo ha portato a un aumento della creatività e dell'innovazione all'interno dell'azienda. L'open innovation si basa sulla collaborazione con attori esterni, come clienti, fornitori, università e start-up, al fine di condividere conoscenze, risorse e competenze. Questo approccio permette alle aziende di accedere a nuove idee e soluzioni, accelerando il processo di innovazione e creando valore aggiunto. Un esempio di successo di open innovation è il caso di Lego. Prima di adottare questo approccio, l'azienda stava attraversando un periodo di difficoltà. Tuttavia, ha capito che i suoi prodotti non erano solo utilizzati dai bambini, ma anche dai loro genitori. Di conseguenza, ha deciso di coinvolgere i clienti nella fase di ideazione dei nuovi prodotti. Attraverso il programma PeG develop, Lego ha avviato collaborazioni con clienti, permettendo loro di contribuire con idee e suggerimenti per migliorare i prodotti esistenti e sviluppare nuove soluzioni. Questo ha portato a un aumento della creatività e dell'innovazione all'interno dell'azienda, consentendo a Lego di superare le difficoltà e di creare valore aggiunto per i propri clienti. In conclusione, l'open innovation rappresenta un nuovo paradigma nell'ambito dell'innovazione aziendale. Attraverso la collaborazione con attori esterni, le aziende possono accedere a nuove idee e soluzioni, accelerando il processo di innovazione e creando valore aggiunto.Sviluppo di un programma di royalties
L'azienda e gli utenti collaborano all'innovazione e all'aggiornamento degli strumenti e del software, che sono disponibili per i processi di progettazione dell'utente. Lego ha collaborato con gli utenti nella modifica dei libri per spiegare meglio la tecnologia Lego.
Caso studio: Threadless
Threadless è un produttore di magliette a livello mondiale. Apre la fase di generazione dell'idea a una rete esterna di attori che include fans, professionisti, intermediari. Si selezionano le idee più interessanti.
Innovating as Practices
L'innovazione deve diventare una risorsa. Dal stage gate model sappiamo quali sono le fasi per lo sviluppo di un nuovo prodotto. Il focus è spostarsi dai gate, dalla close innovation, dalla sindrome del "non inventato qui", dal processo economico alle pratiche sociali ed economiche. Passare dall'INNOVATION all'INNOVATING.
L'innovating da idea di continuità, di azione.
propri obiettivi e risorse disponibili. L'innovazione collaborativa è un approccio che coinvolge diversi attori, come esperti, fan, designer e manager, nella co-ideazione, co-valutazione, co-design, co-test e co-launch di nuove idee e prodotti. Questo approccio si basa sulla collaborazione anziché sulla competizione e sulla cooperazione, e mira a creare un ambiente in cui la creatività e la conoscenza possano fluire liberamente. Il crowdsourcing è una delle strategie utilizzate per coinvolgere gli attori nel progetto e permettere loro di interagire tra loro. Questo approccio permette di estendere la conoscenza e la creatività all'esterno dell'organizzazione, sfruttare la conoscenza già esistente e facilitare il processo di integrazione delle risorse. L'impresa può decidere di aprire il processo di innovazione collaborativa fin dalle fasi iniziali o di aprirsi solo nella fase di lancio, a seconda dei propri obiettivi e delle risorse disponibili. Non esiste una sola strategia migliore, ma ogni impresa deve valutare quale approccio sia più adatto alle proprie esigenze.propri obiettivi e in base alle proprie esigenze. Il co-innovating model si basa sulle 5 fasi (co-idea, co-launch …). Il co-innovare emerge dall’integrare diverse risorse in pratiche come risultato di attività che hanno coinvolto più attori.
05\10Ci ritroveremo sempre di più attorniati da una tecnologia che vuole “aiutare”, per fornire un esempio, la capacità delle auto Mercedes in grado di percepire la stanchezza degli occhi, la stanchezza del viso e consiglia quando opportuno di prendere un caffè. Forte è la customizzazione oggi dei servizi, anche per settori come quello delle automobili, esempio i progetti della Fiat.
HANDBOOK, CHAPTER 1C-K theory, in cui la K sta per Knowledge, cose che possono essere conosciute, C sta per Concepts, idee che non sono ancora vere o false, sono solo concetti. La matrice C-K (asse ascisse), Inside organization – inside users’ world (asse ordinate), vede nel primo quadrante Studio
inquiries, ovvero indagini legate allo studio, generazione di concetti, nel secondo quadrante (K-Inside Org) i R&D\lab Research, si realizza un prototipo per vedere come viene utilizzato dagli attori, a seguito della fase del feedback si saprà se dovranno essere apportate delle modifiche. Il quadrante Use, participation and adaption siamo nel contesto dell'utilizzatore (C- Users'world), modi di azione associati all'improvvisazione e all'adattamento, come risultato di messa a disposizione delle risorse da parte dell'azienda. Ultimo quadrante Data gathering riguarda l'inglobare un gran numero di dati. Quali di queste 4 modalità le aziende utilizzano nel proprio campo?
Metodo numero 3. Mappatura degli ecosistemi di servizio. L'obiettivo è di creare una mappa visiva degli attori coinvolti nell'ecosistema dell'innovazione, capire come persone, cose, tecnologie, organizzazioni si connettono e i ruoli che giocano.
tratta di una mappa visiva COLLETTIVA, riguarda tutte le persone, non solo clienti, users, fornitori, ma anche le organizzazioni, governative, non governative. Apre la comprensione delle connessioni e delle interdipendenze tra gli attori e le contingenze che modellano il modo in cui questi interagiscono. Il metodo consente di analizzare l'ecosistema attuale così com'è, cerchiamo di ricombinare le risorse in un ecosistema futuro, vi è una visione omnicomprensiva degli attori coinvolti. Come si prepara questo metodo? Creare un elenco di attori (persona, luogo, tecnologia). Si deve creare una card per ogni attore e essere più specifici possibili. Card format: actor name, description, capacities, needs. Qual è la relazione fra la start up e l'attore? Grazie a questo schema saremo in grado di rispondere a questa domanda. Come si utilizza questo metodo? Versione 1. Si parte da un problema/opportunità. Identificato il tema su cui lavorare sicrea il “mazzo di carte” di attori. Successivamente si identificano gli attori centrali: vengono sistemati all'interno della mappa visiva e più un attore è importante, tanto più dovrà essere vicino al centro. Identifichiamo i flussi tra gli attori (tramite collegamenti, frecce). Versione 2. Riconfigurazione del futuro ecosistema. Chiedetevi “cosa succederebbe se…?” Ci si concentra su come potrebbe essere un ecosistema in futuro su un determinato orizzonte temporale. Si parte dal foglio di carta bianco con cerchi concentrici e si individuano gli attori da porre al centro. Si delineano i flussi. Metodo numero 4. Mapping experience. Key question: Qual è l'esperienza di un predeterminato attore durante le proprie interazioni rispetto a un problema, un altro attore, un'organizzazione o un servizio durante un determinato arco di tempo? Come l'attore interagisce con il servizio/organizzazione? Il punto di vista cheConsideriamo è quello della persona. Mappiamo l'esperienza di X che interagisce con la start up X per esempio. Si sceglie un utente, un attore e dobbiamo immaginarlo in maniera dettagliata tramite il met.5. Lavorando bene sullo storyword saremo in grado di sapere qual è l'esperienza che vuole quella persona.
- Cattura di idee, creazione dei customer journey
- Condivisione e confronto
- Riflessione
Sono state mappate diverse esperienze e si dovrà capire quali sono i punti di contatto, i punti deboli ed eventualmente trovare delle alternative. Su cosa possiamo migliorare? Su cosa dobbiamo focalizzarci? Il modello può essere adattato per descrivere l'esperienza degli utenti (clienti, stakeholder, dipendenti) mentre interagiscono con un servizio, un'organizzazione o un problema nel tempo.
Metodo numero 5. Creating person\storyword. Dobbiamo individuare una o più persone, a seconda delle esigenze, che sia un cliente, uno stakeholder, un fornitore.
un utilizzatore. Dobbiamo “ricostruire” una persona. Dobbiamo ottenere un’immagine completa di queste persone. Sviluppiamo una comprensione di come questa persona sia collegata ad altre persone, a un’organizzazione. La domanda che dobbiamo porci è: questa persona come vorrebbe questo servizio? Dobbiamo individuare la persona, darle un nome, darle un’età, qual è il background di questa persona, le sue attitudini, i suoi valori, le sfide, i goals, legami forti/deboli con una tecnologia, con un’organizzazione.
11/10/2021
CASO 1. LA 3
CASO 2. MICROSOFT.
I casi mostrano l’utilizzo, l’impiego, la validità di metodi di ricerca, tra questi i mockups, workshop, indagini statistiche, ricerca etnografica, così da modificare la value proposition dell’azienda e offrire nuovi servizi. Le organizzazioni utilizzano n. metodi. Il take away di questi casi è la validità dell’utilizzo dei metodi per individuare
elementi (problemi, opportunità) perproporre un miglioramento.
Fairphone vende uno smartphone realizzato in imprese con giuste condizionidi lavoro, utilizza minerali di luoghi in cui non vi sono conflitti. Resti connessoa una vera e propria community. Si tratta di “smartphone” etici.
Too Good toGood non offre solo un servizio che si differenzia dagli altri, ma offre ancheun valore ecosostenibile, in questo caso riguarda gli sprechi alimentari.
Normal science : riguarda strategie di problem solving convenzionali basatesulla normale scienza in cui i valori umani non sono valorizzati.
Post normal science : prendere decisioni in tempi difficili, in momenti di fortecambiamento. Basti pensare all’evoluzione della medicina negli ultimi 20\30anni, all’evoluzione della fisica: la fisica newtoniana sembrava poter spiegarequalsiasi fenomeno ma entra in crisi con la quantistica di Einstein. Altroesempio è la situ