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Estratto del documento

Continuo Matematico

Fe

dRV = ∫fVdVdRΣ = ∫pdΩdMi = 0

∫fedV = ∫fedΩ = 0

∬(p+O)∧FdV + ∬(p+O)∧FedΩ = 0

dP = PindΣ (dMi = 0)

Pe = Pm - m

  • P01
  • P02
  • P03
  • P04

allora posso trovare qualsiasi superficie un delimitino di rupi con incline noto

dR2 = p1dc1dR2 = p2dc2dR3 = p3dc3

se “equilibrio” dR1 + dR2 + dR3 = 0 (vetto Chorali)pm(dc1) = pi(dc2) = p3(dc3) (ad eliminare)

dQ =

dQ = m1

dQ = m2

dQ = m3

p11 dQn = p11 dQn m1 + p12 dQn m2 + p13 dQn m3

p11 dQn m1 + p21 dQn m2 + p31 dQn m3 pmk = ∑i=13 p1k mif

pmk = p1k m1 + p2k m2 + p3k m3

eq. sul continuo

∫∫∫ F dv + ∫∫ pn dΩ = 0

∫∫∫ (R,O) F dv + ∫∫ (R-O) pn dΩ = 0

Cubico de fisica di stato cond la normale

Deriva G - Tau alfa

  • Px   G - Pa1 Pa2 Pa3 compiunta e ideA normale

Propelio lungo le 3 direzioni:

  • Pa -> 1 = P1a α1 + P2a α2 + P31 x3
  • Pa2 -> 2 = P1a α1 + P2a α2 - P32 x3
  • Pa3 -> 3 = P1a α1 + P23 α2 + P33 α3

Anguichuito α1 α2 α3

  • (P11 − G) α1 − P12 α2 − P31 α3 = 0
  • P22 α1 − (P22 − G) α2 − P32 α3 = 0
  • P33 α1 − P23 α2 − (P33 − G) α3 = 0

Sistema lineare omogeneo, ammette soluzioni banale + particulier (xi) altro e solo la particulaire.

Soluzione se determinante della matrice dei coefficienti dello scorpive delle esen. vuoto!

  • det
    • P1 G-1 P21
    • P12 P2 G-1 P32
    • P13 P23 P33 G-1

→ − G3 (P11 + P22 + P33) G2 − L G + N = 0 (risoluzione!)

Ottengo:

→ − (I1 =1 G1 G2 G3) G2 − I2 G + I3 = 0

Invariante e odelgo (in dipende daccinoa abtionmale unui apolografiova)

  • I1 = G1 + G2 + G3 (summe solucion)
  • I2 = G1G2 + G2G3 + G3G1 (prodotti solezi 2 a 2)
  • I3 = G1G2G3 (prodotti soluzioni)

Per definische ino trato di equilibrio peseo le tre vie x, 3 improviamo e teto combinazione tensorplene computed le tensioni piremciple ai 3 angoli pi'Eulogro!

Stato di Deformazioni

Se nell'intorno di un punto ogni elemento di linea rimane invariate e ciò è valido per tutti i punti delsolido, allora il solido non si deforma, ma subisce una trasfor-

mazione rigida.

Calcoliamo la differenza dei lunghi tra ds1 e ds2

NUOVI ANCHE QUOTATO

ds1 = (λi + 1) ds0

ds12 = dai2 + dx12 + dx22 + dx32

LAGRANGE

ds2 = da12 + da22 + da32

(a1)

I differenziali degli nuovi elementi sono molto piccoli (quelli nelle non), quindi si possono trascurare quelli di ordine superiore

LAGRANGE

ai = ai(x1, x2, x3)

EULERO

Xi = Xi(a1, a2, a3)

ai = λi + λi(x1, x2, x3)

dai = Σ ∂ ai / ∂ xi dxi

quadriando dai2 = dx12 + 2 Σ ϒ ai / ∂ dxi (Σ ϒ dx dx)

Quindi

∂Sim/∂yj = ∑k=13 ∂λmx/∂xj αxj

in generale

∂λm/∂yi = ∑j,k=13 ∂λmx/∂xj αkij

essendo λm = ∑e=13 ∂e αme sostituendo:

∂Sim/∂yk = ∑e=13 ∂e αme

→ TENSORE degli SPOSTAMENTI

(doppio e simmetrico)

Le componenti dello spostamento al variare dell s.d.r.

cambiano con le stesse regole con cui variano le componenti

degli altri.

Si possono trovare le dilatazioni principali, circoli di Mohr...

  1. Scomposizione della matrice hessiana del vettore spostamento

Spostamento del punto P:

λ(P) = λ(Q) + dλ

λ(P) = λ(Q) + ∂λ/∂x1 dx2 + ∂λ/∂x2 dx3 + ∂λ/∂x3 dx1

- λ(Q) + ∑i=13(1/3) ∂λ/∂x dxk

Poniamo: (uso sss e esim)

λi(P) - λi(Q) ≈ ∑k=13 ∂ξi/∂xk → δik = Σik + Ώik

λi() - λi() = ∫13 Ώx dxx

- ∫13 Σix dxi = (Πx () - λi() - ∫13 Ώx dxi

- ∫13xx ∩ λxt

Un materiale che non cambia con il S.d.R. è detto

isotropo

OSS: nei solidi elastici le "direzioni" principali di

sforzi e deformazioni coincidono.

  • Siccome la matrice dei moduli elastici (a 9 incognite) è
  • invariante (ossia non cambia al variare del S.d.R),
  • essa è definita da solo due parametri: (legame elastico)
    • Modulo di Young - Modulo elastico
    • (tenta le intere dimensioni di uno sforzo)
    • Coefficiente di Poisson (numero puro)
  • Matrice elasticità [C] - inverso dei moduli elastici [D]

Nel sistema di riferimento principale degli sforzi

  • [Pi] -> 6(assiali) [Di] non cambia!
  • Parte simmetrica
  • Scorrimenti devono essere nulli
  • Deformazioni
  • Tensioni principali
  • Prova: sforzo di trazione monodimensionale

OSSERVAZIONE

(Equasi di deformazioni scalari isoteroti isotropi)

{

  • ε11 = 1/E(P11 - v/mP22 - v/mP33)
  • ε22 = 1/E(P22 - v/mP11 - v/mP33)
  • ε33 = 1/E(P33 - v/mP11 - v/mP22)
  • ε12 = P12/2G
  • ε23 = P23/2G
  • ε31 = P31/2G

Ottengo:

ε11 + ε22 + ε33 = v/Em(m-2)

INVARIANTE LINEARE DELLE DEFORMAZIONI

θi = 1/E(m-2)/m

INVARIANTE LINEARE DEGLI SFORZI

I1 = P11 + P22 + P33

Considero il caso di pressione negativa (compressione)

P11 = P22 = P33 = -q

Poiché I1 = -3q ⇒ θi < 0

altrimenti si violerebbe il 2° principio della termodinamica

1/E(m-2)/m deve essere POSITIVO, se e solo se: m > 2

  • Lo stato di sforzo è definito su 6 componenti che sono legati
  • Abbiamo 4 equazioni che legano le componenti di spostamenti
  • Abbiamo inoltre 6 equazioni del legame sforzi deformazioni

45 EQUAZIONI ⇔ 45 INCROGITE

Dettagli
A.A. 2019-2020
70 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/08 Scienza delle costruzioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Davide.Mergoni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle costruzioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Urbano Carlo.