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Psicologia Capitolo 1
Nello studio dei processi mentali troviamo:
- psicologie cognitive sperimentale
- neuroscienza cognitiva
- neuro psicologie cognitive
- scienza cognitive computazionale
Psicologia Cognitiva Sperimentale
Sviluppo dei processi interni per comprendere l'ambiente e decidere le azioni più opportune. Si definisce la psicologia cognitiva come tentativo di comprendere l'attività cognitiva umana osservando il comportamento degli individui.
1956 sviluppo delle psicologie cognitive sperimentale. Ad un congresso
Noam Chomsky spiegò la sua teoria del linguaggio George Miller presentò uno studio sucapacità del numero sette
Quasi tutti gli psicologi aderiscono all'approccio di elaborazione delle informazioni.
L'elaborazione influenzata dello stimolo in ingresso viene chiamato elaborazione del basso verso l'alto (bottom up) e il processo inverso è chiamato elaborazione dell'alto verso il basso (top down) che è influenzato dalle aspettative e dalle conoscenze dell'individuo.
Esempio:
- TAE CAT -> TOP DOWN
- BOTTOM UP
Ci sono alcune situazioni in cui alcuni processi implicati in un compito cognitivo si verificano nello stesso momento e detto elaborazione parallela. Troviamo alcune limità:
- il modo in cui le persone si comportano in un laboratorio è diverso dal modo di comportarsi nella vita quotidiana. Nel laboratorio la sequenza degli stimoli presentati è basato su un piano predefinito.
- psicologi cognitivi ottengono misure della velocità e della precisione delle prestazioni. Queste misure forniscono evidenze indirette.
- psicologi hanno proposto Teorie espresse in termini linguistici. Queste Teorie sono vaghe ed è difficile sapere quali precisioni ne conseguono.
- risultati ottenuti usando un paradigma sperimentale sono specifici per quel paradigma.
- enfasi su teorie specifiche applicabili su una gamma ristretta di compiti cognitivi.
Neuroscienza Cognitiva
Neuroscienziati sostengono che è meglio studiare il cervello ma anche il comportamento mentre si eseguono dei compiti cognitivi. I processi interni hanno luogo nel cervello.
Si definisce la neuroscienza cognitive come un tentativo di utilizzare le informazioni sul comportamento e sul cervello per comprendere l'attività cognitiva umana. Neuroscienziati studiano gli effetti delle lesioni cerebrali sull'attività cognitiva umana. Il cervello è un organo complesso ed è costituito da tanti neuroni.
doppia: ci sono due sistemi di memoria diverse
collegate con diversi sistemi e con due
diverse lesioni.
Scienza Cognitiva Computazionale
modelli computazionali comportano programmi
informatici che mimano alcuni aspetti del
funzionamento cognitivo umano.
Le intelligenze artificiali producono risultati intelligenti
ma i processi possono somigliare poco con quelli
usati dagli umani.
Gli studiosi sviluppano dei modelli computazionali
per comprendere l’attività cognitiva umana.
ACT-R è una teoria proposta da Anderson.
architettura cognitiva; sono modelli cognitivi ed
includono una gamma di applicazioni cognitive.
Si concentrano sugli aspetti del sistema cognitivo
che rimangono tra gli individui.
Troviamo due tipologie:
reti connesse utilizzano unità elementare o
nodi e sono costituite da varie strutture.
Caratteristiche sono:
- costituito da unità elementari
- ogni unità influenza le altre inviando dei
- singola unità assume la somma di tutti i
- legami in ingresso
sistemi di produzione, usato per la simulazione
della soluzione dei problemi dell’uomo.
Regole di produzione: se ... allora
FINE CAPITOLO 1
per oggetti che rispondono a specifici oggetti visivi
ritengono percezioni con maggior tolleranza rispetto
alle immagini dello stesso oggetto che varia nella
posizione etc.
- elaborazione dei colori: alcuni studi su pazienti
- portatori di lesione cerebrale sono stati usati per
- verificare l'ipotesi in cui l'area v4 è specializzata
- per l'elaborazione dei colori.
- elaborazione del movimento: Anderson ha usato la
- magnetoencefalografia e le fMRI per valutare l'attività
- cerebrale per la risposta agli stimoli di movimento.
Troviamo una distinzione di percezione a
di primo ordine; forma in movimento è diverso
rispetto allo sfondo per le sue. Luminostà
di secondo ordine; non c'è differenza di luminosi
tà fra figura in movimento e sfondo, bisogna
tenere in considerazione altri cambiamenti per
percepire il movimento.
- binding problem: Zeki pone il problema di
- come vengono combinate e integrate le infor
- mazioni sul movimento, colore e forma di un
- oggetto.
- Ci sono due patologie differenti:
- agnosia visiva; pazienti con lesioni alle vie
- ventrale. Deficit nel giudizio percettivi relativi
- agli oggetti
- atassia ottica; pazienti con lesioni alla via
- dorsale. Non hanno problemi agli oggetti.
Troviamo un'altra legge detta delle destino comune secondo la quale gli elementi visivi che sembrano spostarsi insieme invece vengono aggregati insieme.
Quinlan e Wilton presentarono uno schema in cui c'era un conflitto tra prossimità e somiglianza. Meta dei partecipanti raggruppó gli stimoli per prossimità, e gli altri per somiglianza.
Palmer e Rock hanno proposto un nuovo principio di organizzazione visiva chiamato connessione uniforme. Loro hanno sostenuto che la connessione può essere più importante delle leggi di prossimità e somiglianza.
Approccio della Gestalt ha condotto alla scoperta di numerosi aspetti importanti dell'organizzazione percettiva. Ci sono due teorie:
Teoria computazionale di Marr: identificazione degli oggetti è un costrutto primario dell'elaborazione visiva ed è un elemento cruciale per interagire col mondo. Sono state proposte nuove teorie per il riconoscimento degli oggetti. Marr ha proposto una teoria per il riconoscimento di oggetti e ha suggerito tre tipi di rappresentazioni:
schizzo primitivo
schizzo 2.5
rappresentazione modello 3
Teoria di riconoscimento di Biederman: rappresenta uno sviluppo ed ampliamento delle teoria di Marr. Gli oggetti sono costituiti dai geoni, ovvero unità di descrizioni di oggetti ottenute dopo diverse relazioni spaziali possibili tra di essi. Identificazione di un oggetto
elaborazione visiva diretto
unità di riconoscimento volti
modulazione delle forme
per l'identità delle persone
sistema cognitivo
Riconoscimento dei volti familiari dipende dalle
codifica strutturale; unità di riconoscimento volti; elab.
razione volti familiari etc.
Elaborazione dei volti familiari è diverso da
quello dei non familiari.
Ha esercitato molta influenza. Questo modello presente
numerosi limiti dovuti all'eccessiva semplificazione.
Alcune persone soffrono di allucinazioni:
sono di comune riscontro nei pazienti affetti da
sindrome di Charles Bonnet e una condizione associ
ata ad una patologia oculare in cui si fa esperienza
di dettagliate allucinazioni visive.
Le allucinazioni relative a cibi vuol dire che c'è un
aumento di attività in aree cerebrali specializzate per
l'elaborazione dei colori.
Nelle percezione l'elaborazione nel buffer visivo dipende
da stimoli esterni.
I pazienti ciechi sono bravi a rilevare il movimento
biologico.
Compito di contare riduceva la vividezza delle
immagini olfattive più di quelle visive perché la
percezione uditiva e l'immaginazione utilizzano gli
stessi meccanismi.
Bezek scoprì che le immagini possano essere incom
plete quando vengono confrontate con le percezioni
visive.