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MELANIE KLEIN

• ritiene che tutte le motivazioni derivano dalle vicende legate alla ricerca e al mantenimento delle relazioni;

• nell’inconscio preesistono oggetti indipendenti dagli apporti percettivi del mondo esterno, legati alle fantasie

inconsce;

• non esiste periodo anogettuale e fin dalla nascita anche se in maniera abbozzata gli oggetti sono distinti

dall’io.

I tre gruppi: freudiani, kleiniani e indipendenti

Società psicoanalitica britannica. Per il training, il candidato poteva scegliere un supervisore tra gli analisti del:

• GRUPPO A- FREUDIANI

• GRUPPO B- KLEINIANI

Un supervisore doveva essere esterno alla diatriba, ovvero del gruppo intermedio (Middle Group) o gruppo degli

indipendenti, fondato da Donald W. Winnicott.

Il compromesso per la formazione (training), si è riflettuto anche sullo sviluppo teorico della società stessa.

La società psicoanalitica britannica mantiene a tutt’oggi i tre gruppi:

• Freudiani (A. Freud)

• Kleiniani (Klein, Fairbairn, Guntrip, Bion)

• Indipendenti (Winnicott, Bowbly)

LO SVILUPPO DELLA PSICOANALISI NEGLI STATI UNITI

®

1908 Freud e Jung portano la psicoanalisi negli Stati Uniti alle Clark Lectures.

Negli anni trenta numerosi psicoanalisti si trasferiscono negli USA.

Harry Stuck Sullivan, Karen Horney e Eric Fromm enfatizzano il ruolo dell’ambiente esterno e i fattori culturali in

contrasto con la teoria sessuale delle pulsioni. Sullivan ha dato inizio alla scuola della psicoanalisi interpersonale.

Heinz Hartmann sistematizza i contributi e le intuizioni di vari psicoanalisti europei, compreso Freud e dà un decisivo

contributo al costituirsi del complesso ed ampia la psicoanalisi americana fino agli anni settanta-ottanta.

Negli anni settanta nasce la psicologia del Sé con Heinz Kohut, modello che si svilupperà successivamente anche in

europa.

Un modello misto (pulsionale e strutturale di Freud, delle relazioni oggettuali di Klein e Fairbairn, prospettiva evolutiva

della psicologia dell’io) è quella proposta da Otto Kerberg.

LO SVILUPPO DELLA PSICOANALISI IN ALTRI PAESI

Fino agli anni settanta-ottanta, a grandi linee:

• ®

Nord-Europa e Nord America primato della psicoanalisi strutturale

• ®

Sud America primato della teoria delle relazioni oggettuali

• ®

Francia importanza della figura di Jacques Lacan

• ®

Italia la società psicoanalitica italiana (SPI) viene fondata nel 1925. Nei primi anni del dopoguerra la figura

di maggior spicco è Cesare Musatti. Nel 1936 la SPI entra a far parte dell’International Psychoanalytical

Association (IPA). Nel 1992 alcuni membri della SPI tra cui Emilio Servadio fondano l’Associazione Italiana di

Psicoanalisi (A.I.Psi).

In Italia la psicoanalisi appare in continua espansione in tutte le regioni d’italia con una storia che si inserisce nei vari

movimenti culturali, politici, sociali, psicologici e psichiatrici. Oggi in italia esistono scuole di vari orientamenti (per

esempio: freudiano classico, adleriano, junghiano, psicologia dell’io, psicologia del Sé, kleiniano e bioniano,

relazionale, gruppoanalisi ecc..). 19

LA PSICOANALISI ATTUALE

Pine (1985) distingueva all’interno della psicoanalisi 4 psicologie:

• Delle pulsioni (i freudiani)

• Dell’io (Hartmann)

• Del Sé (Kohut)

• Delle relazioni oggettuali (kleiniani)

Un’altra distinzione potrebbe essere basata sui 3 gruppi britannici: freudiani (compresa la psicologia dell’io); kleiniani;

indipendenti (compresa la psicologia de Sé e la teoria dell’Attaccamento).

Oggi esistono molte teorie e modelli, miriadi di gruppi e sottogruppi, voci individuali. Ci sono controversie teoriche e

riguardanti la tecnica. Pericolo di una torre di Babele, ma allo stesso tempo rispetto della complessità della mente, del

funzionamento psicologico e delle differenze individuali.

Molti autori e molti lavori sono orientati all’integrazione tra modelli diversi.

L’ATTUALE CRISI DELLA PSICOANALISI

• Riprendiamo il mito numero 3: la psicoanalisi è passata di moda (Mitchell e Black, 1995)

Con l’avvenimento di altre forme di psicoterapia e degli psicofarmaci, l’orientamento verso trattamenti più

brevi, economici e orientati alla riduzione del sintomo più che alla modificazione degli aspetti strutturali della

personalità, la psicoanalisi ha perso il monopolio assoluto.

• INOLTRE:

le idee e i concetti freudiani sono rimasti ‘’non dimostrati’’;

La psicoanalisi è carente dal punto di vista metodologico;

Ciò che avviene nella stanza d’analisi non può essere osservato e ciò che osserva l’analista è soggetto

all’errore dell’osservatore (che è l’analista stesso).

‘’L’ATTUALE CRISI DELLA PSICOANALISI’’?

PERO’:

• Numerosissime forme di assistenza sociale e psicoterapie non psicoanalitiche (tarapia familiare, di coppia,

terapie cognitive e comportamentali, della Gestalt, psicoterapie psicodinamiche brevi) sono derivate o

influenzate dalla psicoanalisi classica e contemporanea.

• I concetti psicoanalitici di Fredu e di molti altri psicoanalisti, sono entrati nella cultura e nella società, a vari

livelli e in ambiti diversi (quotidiano, letterario, cinematografico, ecc);

• La psicologia dello sviluppo e l’osservazione diretta del bambino ha ‘’confermato’’ idee, concetti, modelli di

sviluppo nati in ambito psicoanalitico e psicodinamico ed ha portato alla nascita dell’Infant-reserch

(psicoanalisi, psicologia dello sviluppo, neuroscienze);

• Ciò che la psicoanalisi ‘’sa’’ sul funzionamento mentale (inconscio), stimola, guida, arricchisce ciò che può

essere studiato in altri ambiti (neuroscienze e Infant reserch) e la psicoanalisi a sua volta viene arricchita dalle

osservazioni e dale evidenze ottenute in altre discipline (neuroscienze e Infant-reserch)

• Esistono dati empirici a sostegno della psicoanalisi e delle psicoterapie psicodinamiche.

PSICOLOGIA DELL’IO

Gli psicologi dell’io possono essere ricondotti all’evoluzione del pensiero e dei lavori di alcuni autori fondamentali

quali: Anna Freud, A.Ropoport, E. Hartmann, M. Maheler, R. Spitz.

In generale l’interesse è rivolto agli aspetti motivazionali ed evolutivi dell’individuo, con una particolare rilevanza

all’istanza psichica logica (IO) ed all’adattamento dell’individuo alla realtà.

Aggiunto del punto di vista adattivo (adattativo)

L’accento si sposa verso le funzioni ‘’normali’’ della psiche, ampliando la conoscenza del funzionamento sia normale

sia patologico.

Inoltre, vengono affrontati i problemi dello sviluppo normale e dell’influenza dell’ambiente e delle prime relazioni

(studio dei bambini)

• Pur con delle differenze essi cercavano:

- la distinzione strutturale in ES, IO, SUPER-IO

- esistenza delle pulsioni 20

• ASPETTI DI NOVITA’

- esiste fin dalla nascita una zona dell’io libera dai conflitti e da influenze pulsionali (Hartmann)

- importanza del concetto di adattamento

- importanza dell’aspetto strutturale della personalità

- la personalità si struttura nel corso dello sviluppo psicosessuale e come afferma A. Freud, l’io è il ‘’prodotto’’

complesso dell’interazione tra l’ES, l’IO e l’ambiente (vedi linee evolutive)

• L’attuazione all’io comporta inoltre:

- un’attenzione prioritaria all’incidenza dei fattori ambientali nella strutturazione della personalità (per A.

Freud i genitori)

- una maggiore attenzione alla normalità rispetto alla patologia

- l’ampliamento della psicopatologia: non solo le psico-nevrosi ma anche le disarmonie evolutive (A. Freud) e

le psicosi (M. Mahler)

- guardare allo sviluppo (osservazione diretta del bambino)

Perché non bastava il modello topografico?

• Freud considera centrale il problema del conflitto mentale

• Inoltre, progredendo nella sua ricerca, si trova costretto a rivedere la sua teoria sull’angoscia:

• ®

L’angoscia è importante per comprendere la nevrosi l’angoscia è importante per comprendere il

funzionamento mentale dell’individuo

MODELLO STRUTTURALE

Approfondendo l’esame del sistema inconscio Freud si rese conto che i processi interni a questo sistema non si

potevano basare esclusivamente sull’esclusione (rimozione) di certi contenuti dalla coscienza ma anche i

contenuti/desideri/impulsi inconsci sono in conflitto con le difese.

Per questo propone un nuovo modello di funzionamento della mente: il MODELLO STRUTTURALE o TRIPARTITO.

ES® serbatoio dell’energia psichica, ricerca la gratificazione immediata del bisogno

IO® si consolida progressivamente nel corso dello sviluppo, è l’istanza di adattamento, l’agente esecutivo della

mente, attiva i meccanismi di difesa.

SUPE-IO® istanza morale, si sviluppa successivamente all’interiorizzazione delle norme genitoriali conseguentemente

alla dissoluzione del complesso edipico.

MECCANISMI DI DIFESA

Le caratteristiche principali delle difese sono:

• Possono essere tanto normali e adattive quanto patologiche

• Sono una funzione dell’io

• Sono solitamente inconsce

• Sono dinamiche e mutevoli, ma in stati patologici e nella formazione del carattere, possono confluire in sistemi rigidi e

fissi

• Le varie difese sono associate a stati psicologici diversi, per esempio nella nevrosi ossessiva lo spostamento

• Sono associate a vari livelli di sviluppo: alcune vengono considerate primitive, altre mature

Per comprendere il significato si deve valutare:

• Il grado in cui vengono utilizzate

• La persistenza nel loro uso

• La loro funzione nella mente

• Il significato dinamico

• L’integrità di altre funzioni, ecc..

Quindi i meccanismi di difesa

Sono funzioni dell’io, automatiche e inconsce che proteggono il soggetto dalle richieste istintuali dell’ES o da

un’esperienza pulsionale troppo intensa percepita come pericolo.

Sono utilizzati dal soggetto per tenere lontano dalla consapevolezza impulsi sessuali e aggressivi che comportano

troppa ansia. Entrano in gioco in condizioni normali influenzando in modo determinante il carattere e il

comportamento, diventano patologici quando sono troppo rigidi, non variegati e inefficaci.

Sono processi psichici, seguiti da una risposta comportamentale, che servono per affrontare le situazioni

potenzialmente stressanti o pericolose (oppure i conflitti fra istanze psichiche e/o con la realtà) e proteggere quindi

Dettagli
A.A. 2016-2017
52 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Federica.Cecchetelli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Mazzeschi Claudia.