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COGNITIVISMO

Quando Flavel, psicologo statunitense che conosce il francese, traduce Piaget durante il momento di critica al comportamentismo, si sviluppano i movimenti Neopiagettiani, come l’HIP, ovvero “human information processing”, secondo i quali il bambino è un costruttore attivo della sua conoscenza. A loro però non va bene il livello interpretativo di spiegazione della messa in atto dello sviluppo e non sono d’accordo su “cosa” si sviluppa e si chiedono come poter anticipare uno stadio dello sviluppo, avendo così un approccio molto più pragmatico di quello piagettiano e recuperando l’impostazione FUNZIONALISTA. Questa visione è supportata dall’evoluzione tecnologica e dalla creazione degli ELABORATORI MECCANICI. L’ATTIVITÀ COGNTIVA viene paragonata ad esso. ASSUNTI DI BASE I computer sono formati da memorie che sono MAGAZZINI, collegati tra loro e usa PROCESSI per compiere le diverse azioni.così come la mente umana che usa i processi per codificare le info e immagazzinarle in memoria tramite rappresentazioni. Inoltre, essi si focalizzano sui processi di base e di controllo, ovvero i meccanismi primari che operano sulle informazioni. Per fare ciò ci sono diversi cambiamenti nei processi (software) che determinano cambiamenti nel corpo, ovvero nell'hardware, insieme alle modalità di rappresentazione. Per i cognitivisti ciò che si modifica durante lo sviluppo è un insieme complesso di fattori composta da: velocità di elaborazione, capacità di memoria, incremento nel creare rappresentazioni e conoscenze sempre più complesse e consapevoli, cambiamenti strategici nel manipolare l'informazione. Aumento di capacità di elaborazione e codifica dell'informazione. Con l'età i bambini diventano sempre più esperti nel codificare le informazioni che diventano sempre più efficienti. Oltre.alle info in entrata aumenta anche lo SPAN DI MEMORIA (a 3 anni ricordano tre cifre a 10 nericordano sei, questo cambiamento deriva anche dallo sviluppo celebrale/neurologico strutturale). Ci sono cambiamenti anche nei PROCESSI DI SELEZIONE, ad esempio, i bambini diventano lettori esperti e la decodifica grafema-fonema diventa automatica, ma questo avviene dopo due anni di apprendimento e memorizzazione, che è influenzata da processi di base per l'elaborazione dell'info. Per cui, la CAPACITÀ DI ELABORAZIONE E CODIFICA DELLE INFO MIGLIORA GRAZIE ALLA MATURAZIONE BIOLOGICA E ALL'INCREMENTO DI EFFICIENZA NEI PROCESSI DI ELABORAZIONE. Ricordiamo che i processi di elaborazione possono essere di due tipi diversi: bottom-up, ovvero dal basso verso l'alto, che sono processi automatici e non consapevoli; oppure processi top-down, che al contrario sono consapevoli e volontari e determinano quali stimoli elaborare. Per cui il sistema cognitivo ha

strutture fondamentali per creare processi cognitivi a livello superiore di controllo. (esecutivo centrale)

SVILUPPO DI STRATEGIE EFFICIENTI, PIANIFICATE E CONSAPEVOLI

Lo sviluppo porta ad un miglioramento delle strategie consapevoli, come le strategie visuospaziali per la categorizzazione e le strategie visue-esplorativa e motoria, oppure strategie per la memorizzazione sempre più efficienti. Importante per la creazione di strategie, oltre all'età, è l'ESPERIENZA e la FAMILIARIZZAZIONE con ciò che fa al contrario di Piaget loro prendono in considerazione anche l'importanza delle esperienze a livello di sviluppo, che può permettere diversità rispetto agli stadi piagettiani secondo l'età.

Questa scoperta ha portato i cognitivisti a chiedersi se per velocizzare lo sviluppo bastasse insegnare una particolare strategia, come la REITERAZIONE, ad esempio. In uno studio viene presentata a dei bambini una serie di parole e gli

Si chiede di ricordare il maggior numero di parole. Sotto i 7 anni il bambino non adotta la reiterazione se non gli viene proposta come strategia, se viene fatta la adotta ma non la rimette in atto successivamente se non ha un feedback dell'efficienza. Ricordiamo che le strategie possono essere analitiche, riguardanti dettagli, o globali e sono operazioni mentali deliberate messe in atto per la risoluzione di un problema. La capacità di usare strategie sempre più consapevoli dipende dalla metacognizione.

CAMBIAMENTO DEL CODICE RAPPRESENTAZIONALE

Il codice rappresentazionale è il prodotto dell'elaborazione delle informazioni che vengono codificate in modo sempre più consapevole, da procedurali divengono semantiche. Piaget dice che la rappresentazione della realtà sussiste dai due anni di vita, ma i cognitivisti credono che siamo SEMPRE IN GRADO DI CREARE RAPPRESENTAZIONI, ma quello che cambia sono le MODALITÀ DI RAPPRESENTAZIONE.

Probabilmente prima erano procedurali, o implicite, e poi sono diventate semantiche e quindi esplicite. Quelle implicite sono scatenate solo grazie al riconoscimento, es: bambino piange, sente voce della madre, inizia a ricreare rappresentazione di lei, si tranquillizza. Le rappresentazioni sono, perciò, a livello procedurale/comportamentale, ma non sanno di sapere le cose, basti pensare all'errore A e non B. Questa rappresentazione è di tipo esecutivo e coincide su "come agire sull'oggetto", è simile al concetto di schema d'azione piagettiano. All'anno di età viene integrata con una rappresentazione ICONICA, dando così immagine alla realtà. Questo è dovuto alla presenza di un Hardware immaturo che si sta sviluppando. Permettendo di creare delle immagini mentali e a 6-7 anni lasciano il posto ai simboli, rappresentazione che prescinde dalla realtà. Secondo i cognitivisti, per cui, il bambino ha

Una rappresentazione procedurale e implicita (concorda con lo studio dei bambini di tre mesi e il trenino) spiega ciò grazie al MANCATO SVILUPPO NEURALE e alla mancata presenza dei magazzini di memoria specifici.

INCREMENTO DI CONOSCENZA

Conoscere significa avere una serie di rappresentazioni; esse e la metacognizione di sé stesso aumentano in maniera quantitativa, ma i nostri magazzini di memoria hanno un limite e queste nostre conoscenze devono essere riorganizzate aumentando la capacità. Esse si organizzano in SCHEMI, che sono spesso legate ad episodi e contesti. Nel primo mese di vita i bambini si ricordano meglio eventi che possiedono script regolari. Gli SCRIPT sono RAPPRESENTAZIONI CONCRETE degli eventi, con forti attributi contestuali ed episodici; differiscono dalle rappresentazioni concettuali e categoriali sulla base delle caratteristiche intrinseche dell'oggetto. A due anni posseggono memoria episodica, ma preferiscono schemi rigidi, ad esempio, gli viene più facile.

Usare un tablet per scegliere come vestirsi. Piano piano le organizzazioni diventano più concettuali, basate su caratteristiche percettive e dinamico-funzionali dell'oggetto. Le conoscenze possono anche essere connesse tra di loro e grazie ad esso si possono creare inferenze. La rete rappresentazionale degli esperti contiene un numero maggiore di concetti, di proprietà associate a concetti e di connessioni tra concetti e tra proprietà. Quindi con lo sviluppo le conoscenze cambiano per numero, aumentano, e per organizzazione, vengono creati script e connessioni. Le conoscenze meglio apprese, dopo gli script, possono essere immagazzinate in reticoli semantici, che sono di network neurali, che via via si collegano tra loro e coinvolgono le aree cerebrali prefrontali che ci permettono di fare inferenze. Più conoscenze possediamo più è facile creare inferenze e ricordare, più le reti neurali diventano più complesse organizzare e articolate.

Una cosa che condiziona molto la conoscenza è L'ESPERIENZA, fondamentale per mettere in mostra ciò è lo STUDIO DI CHI del 1978: la familiarità con il materiale del compito mnestico può far sì che i bambini abbiano performance migliori degli adulti. Ad un gruppo di bambini esperti in scacchi e a adulti inesperti, veniva chiesto di ricordare la disposizione dei pedoni sulla scacchiera. I bambini avevano una performance migliore perché facevano attenzione solo ad alcuni particolari (meno cose devi ricordare più facilmente le ricordi) e il resto lo inferivano. La familiarità ha un ruolo importante, quindi, per la risoluzione dei problemi, dove vengono usate le strategie precedentemente apprese, generando relazioni di tipo causa-effetto su cui produrre inferenze e ragionare in modo deduttivo. La conoscenza libera, per cui, risorse mentali, permettendo un cambiamento nelle modalità di organizzazione e modifica. Questascoperta apre delle possibilità alla psicologia forense: i bambini prima degli anni 70 non potevano essere testimoni perché "ricordavano male" ed erano facilmente manipolabili. Un evento traumatico, soprattutto se ripetuto, crea solide connessioni neurali, ma sono influenzati da vissuti emotivi, per cui il ricordo può essere sia percettivo (cold) che emotivo (hot). Il nostro reticolo semantico è in grado di fare diversi ragionamenti complessi che il computer non riesce a fare. Inoltre, la nostra memoria mette in atto dei meccanismi RICOSTRUTTIVI ed è quello che rende la nostra intelligenza smart e flessibile. Tra le varie strategie di memorizzazione c'è il CHUNCKING, ovvero raggruppare le unità per ricordare meno info nella memoria di lavoro. A 9 anni esso si fa automaticamente a 5 no. All'aumentare dell'età si capisce la differenza strategica tra ripetere e comprendere, dove comprendere è unastrategia sempre più consapevole. Esso può portarci alla metacognizione, che permette l'autoriflessione su sé stessi e il proprio fenomeno cognitivo. L'adolescente sa fare autoriflessioni su sé stesso, grazie ad esso può anche creare interpretazioni e sbagliare nel farlo, ma capisce che la nostra mente non è come una macchina, non lavora allo stesso modo. SVILUPPO DELLA METACOGNIZIONE La metacognizione è l'insieme di conoscenze fattuali e dichiarative che il soggetto possiede delle proprie attività. Ad essa sono legati i processi di controllo per monitorare e intervenire nelle varie situazioni, permette un monitoraggio della nostra attività e una pianificazione di essa. Ci possiamo rendere conto di quali strategie utilizzare per raggiungere la soluzione in modo più efficace. Tali conoscenze possono riguardare persone, ciò che crediamo di sapere sulla mente umana, compiti o strategie. A proposito disere forma solo in età scolare, quando i bambini sviluppano la capacità di pianificare, organizzare e monitorare il proprio apprendimento. Durante i primi anni di scuola, è importante insegnare loro strategie di comprensione come il riepilogo, l'identificazione delle informazioni chiave e la previsione. Inoltre, è fondamentale incoraggiare la pratica costante di queste strategie per migliorare la loro efficacia nel tempo.
Dettagli
A.A. 2020-2021
51 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliA.fontanA29 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Valenza Eloisa.