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DALTONISMO (ACROMATOPSIA) TIPI DI DALTONISMO
1/20 maschi, 1/400 femmine
ASSENZA CONI R o V -R -V
Più raro
ASSENZA CONI B Percezione di un solo colore e tutto il resto grigio
ASSENZA DI 2 CONI
ASSENZA DI TUTTI I CONI Albinismo
Presenza di soli bastoncelli
Lesioni cerebrali all’area V8 (e secondariamente all’area V4)
DALTONISMO CORTICALE Percezione del mondo in bianco e nero
✓ NO percezione cosciente del colore
✓ SÌ estrapolazione della forma e del movimento basata sul colore
MUTAZIONI GENETICHE – “SUPER-DONNE”
Mutazione parziale di un gene che comporta visione quadri-dimensionale(2 tipi di recettori per il verde)
HOW?mutazione→Recettore per il rosso recettore per il verde
BASI FISICHE DELLA VISIONE – SPIEGAZIONE DELLA VISIONE DALTONICA
BLU GIALLO VERDE
Assorbe Assorbe Assorbe
Rosso + altri colori Rosso e blu + altri colori Tutti i colori tranne il verde
Riflette Riflette Riflette
Blu Giallo Verde
Poco verde Poco verde
PROBLEMA
DELL'ISOLUMINANZA
Quando due colori hanno stessa luminanza:
- NO acuità spaziale (percezione movimento e tridimensionalità)
- NO percezione ombre (perché implicano che una tinta sia più scura)
WHY?
Le cellule ad antagonismo per la luminosità non si attivano se = luminanza
Solo attività cellule ad opponenza cromatica
COLORE NON SUFFICIENTE PER RILEVARE LA PROFONDITÀ
PERCEZIONE DEL COLORE - INCONTRO CON L'ESPERTA (14/04/2021)
COS'È LA LUCE? ONDA ELETTROMAGNETICA
- Parte ondulatoria (energia)
- Parte corpuscolare
CAUSATA DA FONTI COMPORTAMENTO
- Variazioni nello stato atomico
- Naturali
- Radiale rispetto alla fonte della materia
- Artificiali
VELOCITÀ DELLA LUCE = 300 000 Km/sec
PERCEZIONE DEL COLORE IL VERDE È UN COLORE PRIMARIO?
PITTORI PSICOLOGI INGEGNERI
NO SI SI
Giallo + blu = verde
Il verde non appare come il frutto della mescolanza di colori
rosso, verde e blu sono i colori
primari primari
Giallo, blu, rosso
Criteri fenomenologici
TEORIA TRICROMATICA
FENOMENOLOGIA DEL COLORE
CROMATISMO
CROMATICO
ACROMATICO ATTRIBUTI
COLORI PRIMARI
TONALITÀ COLORI COMPLESSI
Intensità percepita
LUMINOSITÀ (più tendente al bianco o al nero)
Purezza percepita
SATURAZIONE (quanto tendente al grigio)
AREE CEREBRALI DEPUTATE ALLA PERCEZIONE DEL COLORE
V1 Blob
V2 Strisce sottili
Processamento consapevole dell’informazione cromatica
COSTANZA DEL COLORE
Il colore di un oggetto resta sempre lo stesso ed è l’illuminazione a cambiare
V4 OMBRA SFONDO++ mantenimento percezione che i ++ impressione che i due quadratidue quadrati siano dello stesso abbiano effettivamente tonalitàcolore diverse
SFONDO
SPATIAL LUMINANCE CHANGE (SLC)
SPIEGAZIONE – SPATIAL CHANGE
TEORIA DELL’ANCORAGGIO
3 REGOLE
la superficie con la luminanza maggiore viene percepita come
REGOLA DELLA LUMINANZA bianca e tutte le altre sfumature sono percepite in relazione a
PIÙ
ELEVATA questaPR = Lt/Lh x 90%le superfici scure tendono a diventare più chiare all'aumentareREGOLA DELL'AREA della loro areaPR = (100-Ad)/50 x (Lt/Lh x 90%) + (Ad-50)/50la gamma percepita di grigi tende verso quella tra il nero e ilNORMALIZZAZIONE DELLA bianco in unSCALA Rapporto 30:1CONTESTOEFFETTO PARADOSSALE DELL'ILLUMINAZIONEESPERIMENTOA. "dimmi il colore dell'oggetto"B. "dimmi il colore della parte dell'oggetto riferita all'illuminazione""dimmi il colore della parte dell'oggetto riferita all'ombra"OUTCOME→1. L'oggetto segue il colore della "room light" TEMPORAL CHANGE2. il contrasto risulta più significativo nella condizione di massima illuminazioneSPIEGAZIONE – TEMPORAL CHANGEPARAMETRI PER DETERMINARE IL COLORE DI UN OGGETTO2 REGOLEè prevalente l'informazione relativa al tipo di illuminazione dell'area piùPIÙ VASTA AREA
DI vasta del campo visivoILLUMINAZIONE Area occupata dalla "room light"è prevalente l'informazione relativa all'area del campo visivoAREA DI MAGGIORE maggiormente illuminataILLUMINAZIONE Area occupata dalla "room light"ESPERIMENTI A SOSTEGNO – 1"osserva la palette/il Mondrian e assegna una sfumatura a ciascuna delle presenti nel quadro,scegliendo tra quelle proposte"OUTCOME++ precisione (anche se comunque molto lontana dalla realtà) nel caso in cui lo sfondonon sia unitario ma destrutturato (campi di illuminazione non adiacenti)ESPERIMENTI A SOSTEGNO – 2OUTCOMEAncor ++ fallimento del compito di costanza con gli oggetti tridimensionaliIL MOVIMENTOFUNZIONI DEL MOVIMENTO1. Identificare gli oggetti2. Riconoscere la figura dallo sfondo3. Distinguere relazioni di profondità4. Permette interazione con l'ambiente5. Dirigere la nostra attenzioneIDENTIFICAZIONE (RICONOSCIMENTO) DI OGGETTIFORME DAL MOVIMENTO
(STRUTTURA DA MOVIMENTO) Estrazione della forma degli oggetti (sia semplici che complessi) dal loro movimento WHO? Cellule gangliari M della retina HOW? Movimento come variazione della frequenza temporale (la forma degli oggetti emerge dalla diversa frequenza temporale con cui le parti che li compongono si muovono) Movimento biologico Mimetismo RICONOSCERE LA FIGURA DALLO SFONDO PRINCIPI DELLA GESTALT Principio del destino comune Gli elementi di un oggetto che si muovono in modo coerente e possono essere raggruppati semplicemente dal loro movimento comune. È così che sappiamo quali punti appartengono alla figura e quali no. PROFONDITÀ PARALLASSE DI MOVIMENTO→ Oggetti vicini si muovono più velocemente→ Oggetti lontani si muovono più lentamente Percezione del paesaggio dal finestrino del treno INTERAZIONE CON L'AMBIENTE FLUSSO OTTICO Movimento degli oggetti conseguente al proprio spostamento ➔ Feedback che influenza le nostre azioni Differenze divelocità del flusso dipendenti dalla GRADIENTE DI FLUSSO distanza dell'oggetto rispetto all'osservatore
Lunghezza delle frecce
Punto della scena in cui non c'è flusso (oggetto fermo): FUOCO DI ESPANSIONE specifica la direzione esatta del movimento
Punto di origine delle frecce
Esperimento della stanza oscillante con bambini di 13-18 mesi
OUTCOME
I bambini si muovono avanti e indietro per bilanciare il flusso ottico → INCONGRUENZA INFO VISIVA E INFO MECCANICA perdita dell'equilibrio
VEZIONE
Percezione del movimento del proprio corpo (propriocezione) causata dal flusso ottico → (puntini in espansione o contrazione percezione avvicinamento o allontanamento)
IMPLICAZIONI PRATICHE DEL FLUSSO OTTICO
A. Capacità di stimare il tempo di collisione di un oggetto per potersi difendere "TAU" (TEMPO DI COLLISIONE)
Stima del tempo necessario affinché un oggetto ci colpisca rapporto tra la distanza di un oggetto e la sua velocità formula
aggiornata: rapporto tra le dimensioni dell'immagine retinica e la sua velocità di cambiamento quanto velocemente variano le dimensioni dell'immagine retinica → B. Programmazione del movimento afferrare, puntare, lanciare Alcune specie di uccelli marittimi utilizzano il tau per puntare la preda ATTENZIONE Un oggetto in movimento cattura maggiormente l'attenzione rispetto ad un oggetto fermo Ricerca della R rovesciata se questa è ferma o in movimento rispetto alle altre ➔ ++ facile SE in movimento CONSEGUENZE CECITÀ INDOTTA DAL MOVIMENTO Lo stimolo in movimento (quadrato formato da croci blu) canalizza l'attenzione: fissando al centro, i tre puntini gialli sembrano scomparire (dalla consapevolezza) CECITÀ AL CAMBIAMENTO Se vengono presentate in rapida sequenza 2 immagini che differiscono tra loro per un dettaglio, è difficile notare cosa è cambiato (lo sfondo del tondo è più chiaro) MISURAZIONE DIRETTA DELMOVIMENTO Elaborato direttamente o inferito dal cambiamento di posizione? MECCANISMO NEURALE DI ELABORAZIONE DEL MOVIMENTO Esiste un meccanismo neurale che permette la rilevazione del movimento fluido. Persone con lesioni cerebrali: percezione di un oggetto che cambia posizione ma non movimento fluido. EVIDENZE A FAVORE DEI DETETTORI DI BASSO LIVELLO WHERE? Porzione di cellule complesse di V1 sensibili ad una precisa orientazione di movimento. Cellule semplici di V1 per la detezione di barre orientate. EFFETTI POSTUMI DI MOVIMENTO (AFTER-EFFECTS) Nel momento in cui si cessa di osservare un movimento direzionale (per un tempo prolungato), si tende a vedere il movimento nella direzione opposta: - Contrazione - Espansione - Rotazione EFFETTO DI ADATTAMENTO AL MOVIMENTO Il neurone responsabile del movimento verso l'interno è affaticato (minore risposta), subentra il neurone antagonista con la propria frequenza a riposo. AREA MT-V5 (medio-temporale) Area esclusivamente deputata alla percezione del movimento.movimento(fMRI)
OUTCOME
MOVIMENTO NON DIREZIONALE
MOVIMENTO DIREZIONALE
Movimento random, Movimento orientato in svariate direzioni - Espansione/contrazione - Rotazione
Area MT-V5 non attivata
Area MT-V5 attivata in modo prolungato
NO MOTION AFTER-EFFECT
SI MOTION AFTER-EFFECT
MOVIMENTO PERCEPITO ANCHE SENZA CAMBIAMENTO DI POSIZIONE DELL'OGGETTO
KINEMATOGRAMS: PRIMA MOVIMENTO, POI FORMA
La forma percepita di un oggetto viene definita dal suo movimento:
→Detezione forma detezione suo movimento nello spazio
→Detezione movimento di un insieme di punti detezione forma
Porzione di puntini bianchi e neri che si muovono con una frequenza maggiore rispetto a →quelli intorno o in una direzione diversa percezione di un grande pallino che si muove
Movimento biologico
MOVIMENTO PERCEPITO ANCHE IN ASSENZA DI UN OGGETTO BEN DEFINITO
PERCEZIONE DEL MOVIMENTO MECCANISMI DELLA RETINA
CAMPO RECETTIVO
Area della retina corrispondente ad una porzione di campo visivo
MECCANISMI DELLA CORTECCIA VISIVA
cambiamento di posizione dell'oggetto, cambia la risposta delle cellule a seconda che questo cada nel loro campo recettivo o meno. Il segnale che scatena il PPSE arriva in maniera asincrona. CELLULA DEPUTATA ALLA PERCEZIONE DEL MOVIMENTO: DETECTOR DI