Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Caratteristiche del virus della maculatura infettiva (Grapevine fleck virus = GfkV)
Non attacca tessuti importanti come i vasi, ma vive nei tessuti parenchimatici, in apparenza (e di solito anche nella realtà) è asintomatico. Quando disturba causa una eccessiva crescita del tessuto parenchimatico che se sviluppa verso l'esterno va bene, ma verso l'interno fa danni ai vasi. In poco tempo si arriva alla totale incapacità di trasportare liquidi. È l'unico virus che causa la morte della pianta. La manifestazione si vede solo togliendo la corteccia della vite ed è la presenza di fessature, buchi sul fusto della pianta. Se il portainnesto è più piccolo dell'innesto potrebbe essere un sintomo. Se si parte da materiale sano il virus non dovrebbe essere presente.
Maculatura infettiva (Grapevine fleck virus = GfkV) La vitis Rupestris è sensibile. Se voglio essere sicuro che si tratti di questo virus, il succo di queste piante viene inoculato nella vitis rupestris che se manifesta vuol dire che si tratta di questo virus.
Questo virus. I sintomi sono generici: malformazione tralci, uva e foglie meno colorate, riduzione di sviluppo. Nella vinifera è latente, non conosciamo come si trasmetta. È uno di quei virus che si stanno studiando per capire quale sia la loro funzione. Si potrebbe inoculare il virus per creare delle piante che manifestino una capacità di resistere contro altre virosi o malattie in generale. Anche in questo caso partendo da materiale sano si è praticamente a posto.
Virosi del nanismo cespuglioso della vite (Grapevine bushy stunt). Non c'è scritto virus perché non si è certi che ci sia, anche se è infettivo e trasmissibile. Si manifesta soprattutto sui portainnesti. Le varietà più colpite sono Cabernet e Pinot Nero.
Malattia delle enazioni. È presente dappertutto, ma non si vede da nessuna parte. È molto rara. L'agente è ignoto e si presume che sia un virus perché è facilmente
Picchiettatura gialla
Dovuto ad un viroide.
Su vite europea e su portinnesti è latente.
È stato scovato mentre si cercavano altre agenti.
Si formano piccole macchie gialle a comparsa tardiva e sporadica.
Non comporta danni apprezzabili e se le barbatelle sono termoterapizzate sum' a pust'.
Una vite virosata non è curabile.
L'unico metodo di lotta è la prevenzione.
Aggiunge che spesso il vivaismo italiano non è all'altezza.
2 Aprile 2019
Fitoplasmosi e giallumi della vite
Non è il fitoplasma che causa il blocco dei vasi, ma è la vite stessa che per difesa li blocca.
I fitoplasmi sono più semplici dei batteri, la loro struttura è abbastanza simile; sono procarioti privi di parete cellulare infatti in passato erano classificati come mollicutes, sono più piccoli dei batteri e come loro hanno un solo
Cromosoma di 500-1350 migliaia di coppie di basi. Il loro habitat nelle piante normalmente è il floema. Sono ricchi di ribosomi. Per spostarsi ed entrare nel floema hanno bisogno di vettori floemomizzi (o cuscuta: piantaparassita). Essendo privi di parete cellulare sono sensibili agli antibiotici che agiscono sulla sintesi delle proteine, in Europa comunque gli antibiotici non si possono usare. Inizialmente erano chiamanti MLOs ovvero organismi simili ai micoplasmi (sempre mollicutes), oggi la nomenclatura è cambiata e sono definiti come candidatus fitoplasma + il nome della pianta ospite.
Esempio:
- Fitoplasma della flavescenza: candidatus fitoplasma vitis
- Fitoplasma del Legno Nero: candidatus fitoplasma solani
Per riconoscerli si analizza il DNA. È necessaria su vite perché può essere soggetta a due fitoplasmosi con sintomi simili: FD e LN. L'analisi è condotta su una frazione di DNA che codifica per un tratto di RNA ribosomiale chiamato 16Sr (1200).
nucleotidi). È usato questo tratto perché si mantiene molto ed è presente in quasi tutti i fitoplasmi, ma si usa per tutti i procarioti. Quando le basi in comune sono superiori al 97,5% allora due fitoplasmi sono della stessa specie, altrimenti si tratta di un altro candidatus. Oggi ci sono 33 candidatus riconosciuti e di questi 26 sono considerati specie separate. L'analisi molecolare si fa perché le strategie di difesa sono ben diverse, in particolare il vettore della FD è obbligato, mentre Hyalestes è occasionale.
Analisi Estrazione: DNA vite + DNA fitoplasma
- Amplificazione: mediante PCR copiando una regione particolare del DNA del fitoplasma
- Ottenimento: grandi quantità di DNA del fitoplasma se presente
- Confronto: con schemi base dei DNA già conosciuti.
Difesa Teoricamente le piante con fitoplasma sarebbe curabili, ma solo con antibiotici che però sono vietati e dunque sono piante da estirpare. Gli
Unici mezzi di difesa che abbiamo sono:
- Partire con materiale sano (termoterapizzato), che viene selezionato nell'arco di due anni
- Estirpo e distruzione delle piante infette
- Lotta ad infestanti che possono essere ospiti intermedi
- Lotta ai vettori
- Distruzione vecchi vigneti incolti
- Selezione di resistenza genetica
- Trattamenti con induttori di resistenza
La prima cosa che si fa è tagliare la pianta, in questo modo il vettore non si nutrirà più di quella pianta (anche se qualche vettore secondario potrebbe continuare a farlo). Poi verrà estirpata in Primavera. Inoltre si sta cercando di modificare la pianta geneticamente in modo che non chiuda più i vasi. In fine si studia la microflora all'interno dei vettori.
La Flavescenza Dorata: contro la FD si può agire solo contro il vettore, mentre contro il LN si può anche pensare di eradicare il convolvolo dal vigneto oltre a lottare contro.
L'insetto. Il ceppo più presente della FD è il 16SrV-C.
I trattamenti permessi contro scaphoideus erano 2, ora siccome si è allungato il ciclo del vettore, i trattamenti permessi sono 3 (con il terzo post-vendemmia).
In vivaio sono 3 trattamenti obbligatori con possibile deroga per un quarto.
Insetti vettori di Flavescenza Dictyophora:
- ha probabilmente portato la malattia da piante come clematis vitalba al vigneto.
- Euscelidius variegatus: ottimo vettore, ma solo in laboratorio. In Natura non lo fa.
- Scaphoideus: latenza di un mese e la trasmissione è persistente propagativa.
Sintomi flavescenza:
- accartocciamento fogliare
- tralci non agostati con consistenza gommosa (si piegano verso il basso)
- tutto il tralcio presenta pustole oleose nere
- colpisce anche le nervature
- possono comparire necrosi fogliari (soprattutto su Arneis)
- colorazione non sempre omogenea (al contrario della virosi)
- si è tentata l'eradicazione
fortemente nitrofila. L'Artemisia è perenne e fa grossi cespugli. Se si è attutata una corretta gestione non c'è. Il convolvolo si arrampica lungo la vite, ed è dunque a contatto con la vite. Inoltre è una piante perenne ed è molto difficile da eliminare anche con diserbo perché è sensibile al glifosate, ma è comunque difficile perché bisogna usare la dose massima, ma in questo modo diventa pericoloso anche per la vite e c'è il rischio che venga assorbito dai polloni della vite. L'unico vettore è Hyalesthes obsoletus. La sensibilità varietale è molto variabile. Alcune varietà sono più tolleranti di altre: il cabernet e sauvignon sono poco sensibili alle fitoplasmosi, ma molto sensibili al mal dell'Esca. Come anche il Nebbiolo che però è molto sensibile a Oidio e Peronospora. I sintomi sono uguali a quelli della FD Lotta: materiale sano
lamente sono meno diffusi. La termoterapia è un metodo efficace per distruggere le piante malate. Inoltre, è importante evitare l'uso di trattamenti insetticidi e controllare la presenza di erbe infestanti. Si consiglia di utilizzare erbe che non contengano il parassita Hyalesthes e di limitare le concimazioni azotate, in quanto rendono il vigneto più attrattivo per gli insetti vettori, come le cicaline che amano l'azoto. La capitozzatura delle viti malate può essere un'opzione, ma non sempre garantisce la remissione dei sintomi. Nel caso in cui si superi il 30% di piante malate, è necessario estirpare l'intero vigneto, come stabilito dal decreto di legge. I batteri e le batteriosi possono causare malattie molto gravi, ma fortunatamente sono meno diffusi rispetto ai virus. È importante utilizzare materiale di partenza sano per evitare problemi legati ai virus, mentre i fitoplasmi sono presenti in quantità limitate, anche se la Flavescenza Dorata può causare problemi molto seri.