Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PERDITE DA CAUSE DI NATURA FISICA:DANNI FISICI SPESSO COLLEGATI CON LE NECESSITÀ DI:
- trattare grandi quantità di prodotti (prodotto può essere schiacciato da quelli superiori nelle casse)
- meccanizzare le operazioni di raccolta e manipolazione di frutti (contatto con superfici rigide e tra loro)(trasferimento involontario di inoculi da un prodotto all’altro per mezzo degli addetti)
- trattamenti post raccolta e conservazione (schiacciamento dei prodotti)
- distribuzione dei frutti per la vendita
CONSEGUENZE: FERITE
- LESIONI DA TAGLIO E PUNTURE: spine, angoli taglienti, schegge di legno, chiodi e punti metallici
- LESIONI DA IMPATTO: durante sviluppo dei frutti, raccolta, selezione, trasporto(danni da abrasione, la suberificazione va a proteggere le parti danneggiate della “buccia”)
- LESIONI DA COMPRESSIONE:
Masse di prodotto elevate (trasportate e mantenute in grandi casse cercando di limitare
l'altezza)
- Compressione degli strati superficiali in contenitori sovracaricati
LESIONI DA VIBRAZIONI E ABRASIONI: (fuoriuscita di lattice, ossidazione, formazione di rugginosità)
- Sfregamento da venti forti
- Sfregamento su frutti molto delicati (banane, danno estetico dato dallo sfregamento tra frutti)
- Sfregamenti tra frutti durante il trasporto (trasporto in acqua evita il contatto con le pareti rigide ma posso avere veicolazione di patogeni e sprechi) (la differenza tra danni estetici e microbiologici è data dalla profondità ed estensione dell'abrasione ma soprattutto dalla contaminazione/infezione del taglio che può avvenire o meno ad opera di patogeni)
LA DIAGNOSI IN PATOLOGIA VEGETALE: MOTIVI DI DIAGNOSI:
INDAGINE FITOPATOLOGICA AD AMPIO SPETTRO:
Conoscenza della situazione fitosanitaria relativa ad una determinata situazione e un determinato tempo.
- OGGETTI D'INDAGINE:
- filiera produttiva, comprensorio
- coltura
specifica▪ prodotto• ESEMPI: consorzio di produzione che vuole informazioni sulla qualità dei suoi prodotti
DIAGNOSI SU UN CAMPIONE SPECIFICO:
- • IDENTIFICAZIONE DELLE CAUSE CHE HANNO PROVOCATO UN DANNO A UNA O PIÙ PIANTE
- • OGGETTI D’INDAGINE: singoli esemplari o una coltura specifica
ACCERTAMENTO DELLA PRESENZA DI UNO SPECIFICO AGENTE PATOGENO:
- • QUANDO E PERCHÉ:
- ▪ controlli su materiali alle frontiere
- ▪ controlli di qualità su materie prime e filiere di produzione
- ▪ valutazione su tempi e modalità di intervento di controllo 17
ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI:
OSSERVAZIONE DEI SINTOMI:
- • individuazione del sintomo principale ed eventualmente di quelli secondari (es: imbrunimento e lesioni sulle foglie)
- • valutazione della distribuzione dei sintomi (localizzazione dei sintomi sull’organo colpito o sulla pianta intera)
- • studio dell’evoluzione dei
sintomi(analizzo il prodotto non troppo alterato)Es: clorosi nervalevarie cause
DISTRIBUZIONE DELLE PIANTE INFETTE:
- Le piante ammalate sono distribuite nell'ambiente considerato secondo una "logica", un "gradiente" o sono distribuite a caso?
- Con quali "logiche" o "gradienti" possiamo cercare di giustificare la distribuzione dei sintomi?
Se le piante sono disposte secondo una logica può essere che un prodotto alterato influenzi quelli vicini perché attaccato da un fattore capace di muoversi.
Se le piante non sono disposte secondo una logica può essere che il fattore alterante non sia capace di muoversi da una pianta all'altra o che ci siano altre cause.
STUDIO DELLA FILIERA DELLE BANANE:
Desmane dove si creano ferite, immersione in acqua dove può avvenire la contaminazione, taglio disuddivisione delle mani, disposizione delle mani in vassoi, trasporto del prodotto in navi.
INFORMAZIONI:
Acquisire le informazioni che generalmente necessitano- Intervista dei proprietari, tecnici, di chi si occupa della coltivazione, lavorazione, conservazione
- Compilazione di un questionario.
- COLTURA/DERRATA: tipologia, stadio di sviluppo, origine del materiale di propagazione (origine prima del materiale vegetale), pratiche colturali, parametri alla raccolta (perché decido di effettuare la raccolta), lavorazioni post raccolta, trattamenti fitoiatrici, eventuali interventi straordinari
- SINTOMI: Tipologie, Incidenza, Distribuzione, evoluzione, Sequenza (meglio avere campione sano e asintomatico)
- AMBIENTE: condizioni delle varie fasi di conservazione, malattie in corso o precedenti, interventi o lavori che hanno interessato le aree adiacenti
- NOTIZIE RELATIVE ALLE MALATTIE SEGNALATE SULLA COLTURA: Libri, Riviste scientifiche, Internet (banche dati)
- EVENTUALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI
- RELAZIONI O ANALISI ESEGUITE IN
- Annotare nomi, date, recapiti delle persone presenti ai sopralluoghi (casi di contenziosi legali)
- Fare elenchi e descrizione di eventuali campioni prelevati
- Segnalare su mappe o appunti le distribuzioni dei sintomi, i punti di prelievo, i riferimenti "geografici" (del campo, strada...)
- Annotare su carta le informazioni ottenute
- Documentare con fotografie (e disegni) le differenti situazioni. Le fotografie devono essere facilmente identificabili e contenere eventuali riferimenti (es: al campione o alle dimensioni)
- campionare tutti gli stadi evolutivi dell'alterazione
- prelevare campioni sani per il confronto con quelli alterati
- riporre i campioni in opportuni contenitori, evitando ulteriori danni meccanici e ristagni d'acqua
- contrassegnare opportunamente i singoli campioni
- conservare il materiale in luogo fresco o
in frigorifero ma senza congelare• consegnare il più presto possibile i campioni al laboratorio per l’analisi
DIAGNOSI ORIENTATIVA
- Notizie acquisite in loco
- Sintomatologia
- Informazione riportate in letteratura
INDIVIDUAZIONE DELLA CAUSA: Biotica/Abiotica
SCELTA DELL’APPROCCIO ANALITICO
- Scopi della diagnosi
- Strumentazioni disponibili
- Tempi richiesti per la diagnosi 19
IL CLICLO DELLA MALATTIA / PATOGENESI:
PIANTA SANA: pianta che esprime al meglio le sue potenzialità genetiche
MALATTIA:
- deviazione dannosa dei processi fisiologici dal normale
- incapacità di fornire produzione quantitativamente o qualitativamente adeguata
- incapacità di esplicare al meglio le potenzialità genetiche
- ecc…
PIANTA AMMALATA: pianta che mostra sintomi benevidenti
I tessuti vegetali non guariscono!(i tessuti non si riattivano una volta danneggiati)
LESIONE: alterazione localizzata e repentina causata
daagenti discontinui
MALATTIA: prodotto di interazione continua e prolungata tra pianta e agente
MALATTIA SISTEMICA: generalizzata all'intera pianta
MALATTIA LOCALIZZATA: limitata a ben definiti organi o tessuti
LE CAUSE DI MALATTIA:
- biotiche (funghi, batteri, fitoplasmi, attinomiceti; virus, viroidi, piante parassite, alghe, animali) In post raccolta principalmente funghi e batteri
- abiotiche (fisiche o chimiche, come condizioni ambientali e/o pedologiche non adeguate, eventi atmosferici, squilibri nutrizionali, inquinanti, agrofarmaci, ecc.)
- genetiche
"IL TRIANGOLO DELLA MALATTIA": l'origine "IL TRIANGOLO DELLA MALATTIA": le evoluzioni
I fattori che incidono sulla malattia sono differenti e si influenzano a vicenda. La malattia è una catena di eventi dinamica.
IL CICLO DELLA MALATTIA:
SVERNAMENTO: malattia dei momenti di stasi batteri resistono meno funghi formano strutture di protezione e bloccano la germinazione riprendendola in
CONDIZIONI OTTIMALI
CONTATTO: ambiente epigeo e ipogeo (3 possibilità)
Contatto fisico diretto tra propaguli sul tessuto vegetale e la parte da colonizzare.
Utilizzo di vettori come aria ed acqua che entrano in contatto con la parte esterna dell'ospite.
Radici o magazzini in cui l'umidità è elevata e c'è meno esposizione alla luce.
GERMINAZIONE: ambiente, patogeno, ospite
Il fungo ha esigenze più definite per la germinazione delle spore.
Spora assorbe acqua e si trasforma.
PENETRAZIONE: diretta, per aperture naturali, per ferite, tramite vettori
Non tutti sono in grado di superare delle superfici indenni, necessitano di discontinuità naturali delle superfici (stomi e lenticelle) o ferite. (funghi attaccano gli apparati radicali per mezzo di enzimi)
INVASIONE: il comportamento del patogeno durante questa fase condiziona:
- l'appartenenza a un certo quadro (di malattia)
- l'espressione dei sintomi
azione sul substrato per
ottenere i nutrienti che può causare danni su substrato stesso.
EVASIONE: ambiente, caratteristiche del patogeno
Con la comparsa del sintomo il patogeno esce per andare a colonizzare altri organi o piante
DIFFUSIONE: fattori climatici, vettori
All'uscita viene trasportato da aria e acqua
CLASSIFICAZIONE DI MALATTIE SULLA BASE DEI RAPPORTI CHE SI INSTAURANO FRA OSPITE E PATOGENO:
- epifitiche (insediamento del patogeno sulla superficie esterna, senza stabiliti rapporti anatomici)
- trofiche (profondo legame fra patogeno e ospite a livello citologico; fase simbiotica)
- dello sviluppo (o auxoniche, con alterazioni dello sviluppo, come tumori, galle, nanismo, gigantismo...)
- necrotiche (morte repentina di gruppi più o meno estesi di cellule, causato da sostanze tossiche)
- vascolari (localizzazione del patogeno nelle trachee dello xilema con manifestazioni di avvizzimento e didisseccamento)
- litiche (lisi delle lamelle mediane, oppure delle pareti)
- Ipertrofiche (aumento di volume di un organo o di una parte di esso)
- Iperplastiche (aumento del numero di cellule di un tessuto)
- Necrotiche (morte dei tessuti)
- Ipertrofiche-necrotiche (aumento di volume e morte dei tessuti)
- Ipertrofiche-ipoclorotiche (aumento di volume e clorosi dei tessuti)
- Ipertrofiche-ipnoclorotiche (aumento di volume e clorosi dei tessuti)
- Ipertrofiche-ipnoclorotiche (aumento di volume e clorosi dei tessuti)
- Ipertrofiche-ipnoclorotiche (aumento di volume e clorosi dei tessuti)
Le malattie possono essere classificate anche in base al meccanismo di azione del patogeno:
- Parassitarie (il patogeno vive all'interno dell'ospite)
- Saprofitiche (il patogeno vive su materiale organico morto)
- Simbionti (il patogeno vive in simbiosi con l'ospite)
- Patogeni opportunisti (il patogeno causa malattie solo in determinate condizioni)
Le malattie possono essere trasmesse attraverso vari meccanismi:
- Trasmissione diretta (contatto diretto tra piante)
- Trasmissione indiretta (tramite vettori come insetti, animali o mezzi di trasporto)
- Trasmissione per via aerea (tramite spore o particelle sospese nell'aria)
- Trasmissione per via idrica (tramite acqua contaminata)