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IMPRESE DA CONSOLIDARE
• Sono soggette a consolidamento, da parte della controllante, tutte le imprese
controllate, sia italiane sia estere
• Sono considerate controllate
– Le società in cui un’altra società dispone di una influenza dominante oppure
notevole.
Metodi di consolidamento:
1. CONSOLIDAMENTO INTEGRALE: Metodo base, utilizzato per le imprese
controllate
2. CONSOLIDAMENTO PROPORZIONALE:
– Diverse forme di controllo tramite accordi con altri soci
– Non sussiste alcun obbligo ma con condizione minima di esistenza di una
influenza notevole
3. CONSOLIDAMENTO secondo il metodo del patrimonio netto: Equity method
Le linee guida per il bilancio consolidato
quella di chiusura della controllante. Questa può coincidere con la
Data di riferimento:
data di chiusura esercizio della maggior parte delle imprese o delle più importanti
incluse nell'area di consolidamento.
Si ritiene accettabile utilizzare il bilancio chiuso a una data diversa, purché la
differenza tra le date di chiusura non superi i tre mesi e sia mantenuta costante nel
tempo.
Schemi di bilancio:
Richiesta omogeneità con gli schemi previsti per il bilancio d'esercizio attraverso un
processo:
– PREVENTIVO: un piano dei conti di gruppo comune a tutte le imprese
– SUCCESSIVO: rettifiche ai singoli bilanci d'esercizio attraverso uno schema
omogeneo di riclassificazione
Necessario un adeguamento per inserimento di voci tipiche ed esclusive del
bilancio consolidato:
• Differenza di consolidamento
• PN di gruppo/PN di terzi
• Utile di gruppo/Utile di terzi
• Riserva di conversione/traduzione
• Imposte anticipate/differite: acquisiscono rilevanza
Criteri di valutazione:
• quelli adottati dall'impresa che redige il consolidato
• possibilità di derogare purché i criteri siano previsti dalla normativa vigente
Metodo di consolidamento integrale:
Consiste nella sostituzione del valore delle partecipazioni (attivo SP controllante)
con il totale delle attività e passività (escluso PN) della società di riferimento,
indipendentemente dalla % di partecipazione. Consolidamento integrale anche del
conto economico (costi e ricavi).
In concreto i passi operativi sono:
Ripresa integrale dei bilanci delle singole controllate (AGGREGATO)
1. Consolidamento mediante:
1.
A. Sostituzione del valore delle partecipazioni delle società consolidate contro la
frazione di PN delle stesse
B. Determinazione e trattamento della differenza di consolidamento
Redazione delle scritture di consolidato per:
3)
A. Omogeneizzare i singoli bilanci
B. Trattamento delle operazioni infragruppo
C. Bilanci in valute differenti
D. Natura informativa bilancio (leasing, prima poste di natura fiscale)
Determinazione e iscrizione degli interessi di minoranza
4)
La Nota integrativa deve indicare:
• Area di consolidamento: criteri di definizione, imprese incluse, escluse e cause,
variazione rispetto all’esercizio precedente;
• Bilanci utilizzati: data di chiusura, bilanci intermedi;
• Dimensione fiscale: tax rate per imposte anticipate/differite
• Grado di omogeneità dei principi contabili (e conversione dei bilanci in valuta
estera)
• Differenze di consolidamento
• Prospetti supplementari:
– dei movimenti nel patrimonio netto consolidato;
– di raccordo tra patrimonio netto e risultato economico della controllante e
consolidato.
Conto Economico
P.C. n.12
“Il conto economico deve fornire un'espressiva rappresentazione e dimostrazione
delle
operazioni di gestione, mediante una sintesi dei componenti positivi e negativi di
reddito che hanno contribuito a determinare il risultato economico conseguito,
raggruppati in modo da fornire significativi risultati intermedi, in conformità ai corretti
principi contabili”
Si devono mettere in evidenza i risultati intermedi significativi idonei ad ottenere
una buona conoscenza della:
• Gestione Ordinaria= (componenti positivi e negativi di
tipica/ caratteristica
reddito i quali identificano e qualificano la parte peculiare e distintiva
dell'attività economica svolta dall'impresa, per la quale la stessa è
finalizzata), (operazioni che fanno parte della gestione ordinaria ma
accessoria
che non rientrano nella gestione caratteristica, in quella finanziaria ed in
quella straordinaria), (concessione/ richiesta di finanziamenti; in una
finanziaria
banca la gestione finanziaria è quella caratteristica)
• Gestione Straordinaria= non ordinaria, operazione di fatto riconducibile alla
gestione ordinaria ma non di competenza (es. fattura di fornitori di servizi non
rilevata per competenza, magari non ricevuta per tempo)
Gerarchia delle voci
• Rigidità degli schemi: le voci degli schemi devono essere indicate secondo un
ordine rigoroso e con una precisa classificazione
• Forma espositiva scalare, considerata più adatta a evidenziare risultati intermedi
significativi e a suddividere aree gestionali omogenee
• Quattro livelli di voci gerarchicamente ordinate: – MACROCLASSI
• Lettere maiuscole (B Costi della produzione) – VOCI
• Numeri arabi (9 Per il personale) – SOTTOVOCI
• Lettere minuscole (a Salari e stipendi)
Deroghe alla regola generale di “rigidità degli schemi”
ART. 2423-ter c.c.
• Possibilità di suddividere in modo più particolareggiato
– Le voci precedute da numeri arabi possono essere ulteriormente suddivise,
senza eliminazione della voce complessiva e dell'importo corrispondente
• Possibilità di raggruppare le voci
– Le voci precedute da numeri arabi possono essere raggruppate soltanto quando
il raggruppamento, a causa del loro importo, è irrilevante ai fini indicati nel secondo
comma dell'articolo 2423 o quando esso favorisce la chiarezza del bilancio. In
questo secondo caso la nota integrativa deve contenere distintamente le voci
oggetto di raggruppamento.
• Obbligo di aggiungere
– Devono essere aggiunte altre voci qualora il loro contenuto non sia compreso in
alcuna di quelle previste
dagli articoli 2424 e 2425.
• Obbligo di modificare
– Le voci precedute da numeri arabi devono essere adattate quando lo esige la
natura dell'attività esercitata.
• La gestione caratteristica costituita dalle operazioni che si manifestano in via
continuativa nello svolgimento della gestione e che esprimono.
Comparabilità
ART. 2423-ter c.c.
• Per ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico deve essere indicato
l'importo della voce corrispondente dell'esercizio precedente.
• Se le voci non sono comparabili, quelle relative all'esercizio precedente devono
essere adattate; la non comparabilità e l'adattamento o l'impossibilità di questo
devono essere segnalati e commentati nella nota integrativa.
Sono sempre vietati i compensi di partite
A. VALORE DELLA PRODUZIONE
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
• Devono essere indicati i ricavi derivanti
dall'attività ordinaria limitatamente alla
gestione caratteristica.
• I ricavi devono essere indicati al netto di
resi (su vendite), sconti (passivi),
abbuoni.
• La separata indicazione per categorie
omogenee deve essere indicata nella
nota integrativa.
• Le rettifiche di ricavi devono essere riferite a ricavi di competenza dell’esercizio
(rettifiche di esercizi precedenti rilevati nella voce "proventi e oneri straordinari").
• Devono essere ricompresi in questa voce anche i ricavi derivante dall’occasionale
vendita di materiali e semilavorati acquistati per essere impiegati nella produzione.
2)Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti
• Si indica la differenza tra il valore delle rimanenze finali e delle iniziali (di prodotti
finiti oppure in corso di fabbricazione).
• Sono escluse le materie prime, sussidiarie, di consumo e merci che pur
costituendo rimanenze non hanno subito alcun processo di lavorazione in azienda
(sono classificate nei costi).
• Le rettifiche di valore relative a svalutazioni o ripristini del valore originario
correggono la posta in esame.
3) Variazione dei lavori in corso di ordinazione
• In questa voce deve essere indicata la differenza tra il valore delle rimanenze
finali e delle iniziali relative alle commesse su ordinazione in corso a fine
esercizio (valorizzazioni si commesse di durata pluriennale).
4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
• Deve essere indicato il totale dei costi capitalizzati per la realizzazione interna, nel
corso dell'esercizio, delle immobilizzazioni materiali ed immateriali: capitalizzazione
possibile purché si tratti di costi interni (costi del personale, ammortamenti) oppure
anche di costi esterni (acquisto di materie e materiali vari) sostenuti per la
realizzazione, con lavori interni, delle immobilizzazioni indicate.
• Si rileva che l'ammontare degli oneri finanziari capitalizzati dovrà essere
indicato nella nota integrativa specificando la voce di attività sulla quale sono
stati capitalizzati
Esempio di capitalizzazione di costi
Costo personale 100
Debiti v/dipendenti 100
Costi per servizi 50
Debiti v/fornitori 50
Marchi 60
Costi per servizi 50
Incrementi immob. per 10
lavori interni
= A4 incrementi immob. per lavori interni (+10) A7 servizi (0) B9 personale (100)
CE
A-B= 10-100= -90
5) Altri ricavi e proventi
• Si tratta di una voce di natura residuale comprendente i ricavi e proventi diversi da
quelli della gestione caratteristica, finanziaria o straordinaria, purchè inerenti alla
gestione ordinaria:
– , ma non dalla cessione, di immobili o di altri beni di
proventi derivanti dalla gestione
natura patrimoniale (non relativi alla gestione caratteristica; esempio: affitti attivi);
– , rappresentati da plusvalenze relative alla cessione di beni
proventi patrimoniali
strumentali impiegati nella normale attività o di servizi;
– relative a valori stimati (es. eccedenze di fondi quali
sopravvenienze e insussistenze
fondi premi, fondi di garanzia e fondi rischi);
– contributi in conto esercizio, maturati secondo il criterio della competenza, che
devono essere indicati separatamente (questa voce espressamente richiesta dalla
legge). costi inerenti al valore della produzione ed è
B) COSTI DELLA PRODUZIONE=
espressione dei fattori produttivi impiegati per il suo ottenimento (principio di
competenza economica); Classificazione dei costi