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Trattamento di fine rapporto (TFR)
Il trattamento di fine rapporto (TFR) rappresenta la prestazione cui il lavoratore subordinato ha diritto in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro, ai sensi dell'articolo 2120 Codice Civile "Disciplina del trattamento di fine rapporto". Il relativo accantonamento è effettuato nel Conto economico alla voce B.9c) "trattamento di fine rapporto". Di norma ogni anno deve essere accantonato 1/13 del reddito del dipendente in TFR.Debiti
L'articolo 2424 del Codice Civile prevede che i debiti siano esposti nel passivo dello Stato patrimoniale nella voce D "Debiti". Sono passività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano obbligazioni a pagare ammontare fissi o determinabili di disponibilità liquide, o di beni/servizi aventi un valore equivalente, di solito ad una data stabilita. Tali obbligazioni sono nei confronti di finanziatori, fornitori e altri soggetti.Ratei e risconti passivi
I ratei e risconti passivi (E) sonopassivi rappresentano quote di costi di competenza dell’esercizio cui si riferisce il bilancio, che avranno manifestazione finanziaria in esercizi successivi. I risconti passivi rappresentano quote di proventi che hanno avuto manifestazione finanziaria nel corso dell’esercizio in chiusura o in precedenti esercizi ma sono di competenza di uno o più esercizi successivi. Essi rappresentano la quota parte dei proventi rinviata ad uno o più esercizi successivi.
Il conto economico è una tavola di sintesi, che ha lo scopo di evidenziare e descrivere come si è formato il risultato economico dell’esercizio. Per lo stato patrimoniale è stata utilizzata la metafora della fotografia, il conto economico è, sotto questo punto di vista, comparato ad un video, in quanto dà una rappresentazione dinamica delle componenti reddituali positive e negative.
Il nostro sistema contabile (sistema del reddito) ha un’ipotesi di
fondo secondo cui, ogni volta che si entra in contatto con un fattore produttivo, dobbiamo assumere che quel fattore produttivo deve essere utilizzato dall'impresa nel corso dell'esercizio e quindi viene rilevato come costo. Se invece sappiamo che ha una destinazione pluriennale allora l'ipotesi a cui abbiamo fatto riferimento viene meno. Dal punto di visto formale e strutturale possiamo dire che lo schema del conto economico (regolato dal c.c.) prevede una forma scalare. La struttura del C.E. segue una logica di riclassificazione secondo natura; la struttura scalare permette la ricostruzione progressiva del risultato di esercizio, attraverso l'aggregazione dei suoi componenti positivi e negativi per aree gestionali e l'evidenziazione di risultati intermedi considerati significativi. L'articolo di riferimento è il 2425, il principio contabile di riferimento è l'OIC 12. Lo schema del C.E, si può articolare in attività:
Attività caratteristica: identifica i componenti positivi di reddito generati da operazioni che si manifestano in via continuativa e nel settore rilevante per lo svolgimento della gestione, e che identificano e qualificano la parte peculiare e distintiva dell'attività economica svolta dalla società, per la quale la stessa è finalizzata. Se la gestione caratteristica è costituita da più categorie di attività, in nota integrativa è fornita adeguata informativa sulle differenti categorie.
Attività accessoria: è costituita da operazioni che generano componenti positivi di reddito che non rientrano nell'attività caratteristica e finanziaria.
Attività finanziaria: è costituita da operazioni che generano proventi e oneri; plusvalenze e minusvalenze da cessione; svalutazioni e ripristini di valore tutti relativi a titoli, partecipazioni, conti bancari, crediti iscritti nelle immobilizzazioni e
finanziamenti di qualsiasi natura attivi e passivi; utili e perdite su cambi.
È identificabile anche un’attività tributaria: ha a che fare con le imposte sul reddito della società (redditod’impresa), IRES e IRAP.
L’ultima voce prima del risultato è denominata imposte sul reddito. Dalla riforma del 2016 non è più previsto nelloschema del c.e. la separata evidenza di ricavi e costi aventi natura straordinaria (esempio: incendio del magazzino).
Le macroclassi che ritroviamo nel conto economico sono:
A. Valore della produzione
B. costi di produzione
C. proventi e oneri finanziari
D. Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie
Pag. 15 a 21
Le voci A e B rappresentano la gestione caratteristica, C e D riguardano la gestione finanziaria. Tutte le macroclassidalla A alla D delimitano l’area della gestione ordinaria, che a partire dal 2016 (quando venne eliminata la voce E:Gestione straordinaria) non
è molto rilevante. Macroclasse A: Valore della produzione Troviamo tutti gli elementi che hanno a che fare con l'attività produttiva dell'impresa, con la gestione caratteristica ed eventualmente con la gestione accessoria; serve a sapere quanto fattura la società. Si divide in: 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni: i ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti e dalla vendita delle merci o dalla prestazione dei servizi relativi alla gestione caratteristica devono essere rilevati al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi. Gli sconti incondizionati vanno in questa voce ma con il segno meno perché vanno a rettificare dei ricavi. N.B. Le vendite di beni vengono contabilizzate nel momento in cui c'è il passaggio della proprietà del bene (traf. Di proprietà); Per i servizi il momento rilevante è quando la- costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci: I costi indicati alla voce B6) sono comprensivi dei costi accessori di acquisto (trasporti, assicurazioni, carico e scarico, ecc.) se inclusi dal fornitore nel prezzo di acquisto delle materie e merci. In caso contrario, sono iscritti alla voce seguente B7).
- costi per servizi: I servizi
9) costi per il personale: in questa voce sono iscritti tutti i costi sostenuti nel corso dell'esercizio per il personale dipendente, ivi incluso il costo per l'utilizzo del lavoro interinale. I corrispettivi per prestazioni di lavoro autonomo in base a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa senza vincolo di subordinazione sono iscritti alla voce B7. Non si iscrivono, in questa voce, quei costi sostenuti a beneficio del personale dipendente i quali, in base alla loro natura, sono classificabili nelle precedenti voci (B6,7,8)
a) salari e stipendi: sono rilevati i salari e gli stipendi comprensivi delle quote maturate e non corrisposte relative a mensilità aggiuntive e ferie maturate e non godute al lordo
Le ritenute per imposte e oneri sociali a carico del dipendente includono anche i compensi per lavoro straordinario, le indennità e tutti gli altri elementi che compongono la retribuzione lorda figurante in busta paga.