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VASCOLARIGRADO 0 : CUTE INTEGRA IN SOGGETTI A RISCHIO: PAZIENTI CON NEUROPATIAE/O VASCULOPATIA, PRESENZA DI DEFORMITÀ ALL’APPOGGIO PLANTARE,STORIA CLINICA DI PRECEDENTI ULCERE.

GRADO 1 : ULCERE SUPERFICIALI SPESSO LOCALIZZATE SULLA SUPERFICIEPLANTARE A LIVELLO DELLE TESTE METATARSALI O DELLE DITA; L’INFEZIONENON È PRESENTE.

GRADO 2 : ULCERA PIÙ PROFONDA CHE PUÒ COINVOLGERE TENDINI ELEGAMENTI; NON È PRESENTE INTERESSAMENTO OSSEO.

GRADO 3 : ULCERA PROFONDA CON ASCESSI ED EVENTUALE OSTEOMIELITE(EROSIONI CORTICALI,DEMINERALIZZAZIONE, DISTRUZIONE OSSEA CONEROSIONI PERIOSTIALI)

GRADO 4 : AREE CIRCOSCRITTE DI GANGRENA SECCA O UMIDA

GRADO 5 :. AREE ESTESE DI GANGRENA

DIABETE II E ATTIVITA’ FISICA

Gli obiettivi del trattamento del diabete di tipo 2 sono di ottenere e mantenereun ottimale controllo glicemico/metabolico e di prevenire o ritardare lo sviluppodelle complicanze croniche.

Attività fisica ed esercizio fisico sono centrali nella gestione deldiabete di

tipo 2, in quanto aiutano a ottenere e a mantenere gli obiettivi terapeutici e a migliorare la qualità della vita. Benefici dell'attività fisica nel Diabete tipo II: Attività/esercizio aerobico: - CONTROLLO glicemia a digiuno; - HbA1c; - peso corporeo; - citochine anti- e pro-infiammatorie; - lipidi; - composizione corporea (diminuzione della massa grassa, risparmio o aumento della massa magra); - capacità ossidativa del muscolo; - migliora pressione arteriosa; - frequenza cardiaca a riposo e sull'innalzamento della soglia anaerobica. Esercizio di forza: - controllo glicemico e pressione arteriosa; - miglioramento della sensibilità insulinica e una maggiore disponibilità di glucosio muscolare, segno di migliorata captazione dello stesso; - maggiore riduzione di HbA1c e del consumo di farmaci; - ridurre i fattori di rischio cardiovascolare. Esercizio combinato aerobico/forza: - produce effetti positivi sul controllo glicemico, l'azione dell'insulina, la forza muscolare e la tolleranza.

All'esercizio; probabilmente l'allenamento combinato produce una maggiore riduzione dell'HbA1c, rispetto sia al singolo lavoro aerobico sia a quello di forza.

Diabete tipo II 6

Attività Fisica nel Diabete tipo 2 Linee guida- ADA

  • almeno 150 minuti a settimana di attività fisica da moderata a vigorosa
  • nel corso di tre giorni, senza mai prevedere più di due giorni consecutivi senza eseguire attività aerobica
  • il volume di attività fisica (prodotto della durata per la frequenza) accumulato da 150 min alla settimana di attività fisica moderata equivale a circa 10 METs (consumo di O2 in condizioni di riposo) x h x sett.

La mancanza di tempo è spesso considerata come una delle principali barriere all'aderenza alle linee guida o a un programma regolare di esercizio fisico.

La modalità di allenamento che ha un migliore rapporto tempo/efficacia, una validità clinica e una elevata sicurezza.

come meno noiosa e può aiutare a mantenere la motivazione durante l'allenamento.– può essere adattata alle esigenze individuali, consentendo di personalizzare l'intensità e la durata degli intervalli di allenamento.– può essere svolta in tempi più brevi rispetto all'allenamento tradizionale, consentendo di risparmiare tempo senza compromettere i risultati.– può essere praticata da persone di diversi livelli di fitness, poiché può essere adattata alle capacità individuali.– può essere un'opzione efficace per coloro che cercano di perdere peso, poiché può aumentare il metabolismo e bruciare più calorie durante e dopo l'allenamento.

come più motivante e potrebbe contribuire a una maggiore aderenza all'esercizio Attività Fisica nel Diabete tipo 2 - permette il risparmio di tempo tipo di allenamento AEROBICO 11 Attività Fisica nel Diabete tipo 2 raccomandazioni 12 LIMITI Anche se sono ben noti i benefici dell'esercizio fisico è difficile metterle in pratica per: - mancanza di compliance del paziente, conoscenza insufficiente da parte dei diabetologi e dei professionisti di esercizio e mancanza di strutture dedicate - Per prescrivere l'esercizio nel contesto del diabete, è importante considerare come la fisiologia dell'esercizio interagisce con la fisiopatologia del diabete e con la terapia farmacologica. - La prescrizione dell'esercizio dovrebbe essere personalizzata sulla base di abitudini individuali, preferenze, motivazioni e la tolleranza individuale allo sforzo.

IDONEITÀ SPORTIVA NEL DIABETE

A) Criteri generali per idoneità sportiva:

a) condizione di controllo metabolico

  • assenza di complicazioni invalidanti: retinopatia diabetica, nefropatia, cardiopatia ischemica, vasculopatia ed ipertensione arteriosa, neuropatia autonomica;
  • assenza di possibili rischi iatrogeni: ipoglicemia

Presentazione di documentazione con valore medico legale:

  1. attestazione da parte di uno specialista endocrinologo e/o diabetologo delle condizioni ottimali di autocontrollo e di terapia da parte dell'atleta
  2. dichiarazione di responsabilità

Accertamenti necessari per la valutazione dell'atleta:

  • metabolici: monitoraggio glicemico e capacità dell'atleta di modificare la posologia insulinica e la dieta in base al dispendio energetico richiesto ed alle caratteristiche specifiche dell'attività sportiva
  • oculistici: fundus oculi, fluoro angiografia (esclusivamente per sport da contatto)
  • neurologici: valutazione neurologica per neuropatia autonomica
  • accertamenti cardiovascolari di II livello: visita specialistica cardiologica, ECG
  1. ECO Doppler dei tronchi sovraortici
  2. Doppler artero-venoso dei quattroarti
  3. HOLTER

Criteri specifici:

  • La diagnosi di D.M.1 o D.M.2 in trattamento insulinico comporta il giudizio di non idoneità assoluta per gli sport motoristici (automobilismo e motociclismo).
  • Per gli stessi sport, la presenza di D.M.2 non in terapia insulinica richiede una valutazione individuale da parte della Commissione Medica d'Appello della CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) e della FMI (Federazione Motociclistica Italiana).
  • Lo stesso giudizio di non idoneità assoluta sarà espresso per il volo da diporto o sportivo, per il paracadutismo, gli sport subacquei e l'alpinismo.
  • Escluse le cause di non idoneità assoluta, in tutti gli altri casi il soggetto deve essere inviato allo specialista.
  • Acquisita la certificazione del diabetologo, il giudizio di idoneità dipenderà essenzialmente dall'inquadramento clinico e dalla disciplina praticata.
  • In assenza di complicanze, fatta
eccezione per i casi di inidoneità assoluta sopra citati, non esistono in pratica controindicazioni alla concessione dell'idoneità in tutti gli altri sport. In presenza di complicanze vascolari andranno esclusi quegli sport che comportano sforzi di elevata intensità, anche se di breve durata (sollevamento pesi, body building, pugilato e simili, karate, lotta libera e greco-romana). In tali sport di potenza o di "pressione" il brusco rialzo dei valori pressori arteriosi può aggravare il danno a carico di un microcircolo già compromesso. Saranno esclusi anche gli sport di contatto o che comportino sobbalzi o scuotimento del capo (pugilato, lotta, judo, sport motoristici) per il rischio, in caso di retinopatia diabetica, di emorragie vitreali o distacchi di retina. Dopo interventi di laser-fotocoagulazione è sempre opportuno attendere sei mesi prima di concedere l'idoneità per gli sport di potenza. La presenza di neuropatia autonomica, per la compromessa termoregolazione.per mezzo di una dieta equilibrata che includa una corretta distribuzione dei macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) e una moderata quantità di fibre alimentari.- È consigliabile evitare cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici, come dolci, bevande zuccherate e cibi processati.- È importante preferire carboidrati complessi, come cereali integrali, legumi e verdure, che hanno un minor impatto sulla glicemia.- È consigliabile consumare proteine magre, come carne bianca, pesce, uova e latticini a basso contenuto di grassi.- È importante limitare l'assunzione di grassi saturi e trans, preferendo fonti di grassi sani come olio d'oliva, avocado e frutta secca.- È consigliabile fare pasti regolari e evitare lunghe digiune.- È importante bere a sufficienza, preferendo acqua e bevande non zuccherate.- È consigliabile consultare un dietologo o un nutrizionista per una dieta personalizzata in base alle esigenze individuali e alle condizioni di salute.soprattutto con la dieta: il consumo di alimenti a basso IG e ricchi di fibre riduce la resistenza all'insulina e migliora l'emoglobina glicata. Il carico glicemico è altrettanto importante: un indice che tiene conto della qualità e della quantità dei carboidrati. Non si può mangiare a volontà un cibo solo perché ha un basso IG; il basso carico glicemico è ciò che realmente diminuisce il pericolo di complicanze cardiovascolari. IG: Rapporto tra glicemia misurata dopo il consumo di un alimento e quella misurata dopo un carico standard di glucosio, moltiplicato per 100. Carico glicemico: indice glicemico corretto per la quantità di alimento. Si calcola moltiplicando la quantità di carboidrati contenuti nell'alimento per il suo IG, diviso cento. Fondamentale per avere un'idea realistica dell'effetto finale sulla glicemia. Terapia medica nutrizionale: Le persone affette da alterazioni glicemiche o diabete devono essere seguite preferibilmente.da un dietologo o da un dietista, esperti in terapia medicanutrizionale del diabete. - Un approccio multispecialistico è necessario per integrare lo specialista in nutrizione in un programma terapeutico che deve tenere in considerazione le esigenze personali, la disponibilità ai cambiamenti, i target metabolici, il tipo di diabete e trattamento ipoglicemizzante, il livello di attività fisica e lo stile di vita. - Le persone ad alto rischio di diabete devono essere incoraggiate all'introduzione di un'alimentazione ricca di fibre da ortaggi, frutta e cereali non raffinati e povera di grassi di origine animale (dieta mediterranea). - Un calo ponderale è raccomandato per tutti i soggetti adulti in sovrappeso (BMI 25,0-29,9 kg/m2) od obe
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
56 pagine
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annar22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof .