Anteprima
Vedrai una selezione di 15 pagine su 70
Appunti di meccanica razionale Pag. 1 Appunti di meccanica razionale Pag. 2
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 6
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 11
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 16
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 21
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 26
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 31
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 36
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 41
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 46
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 51
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 56
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 61
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di meccanica razionale Pag. 66
1 su 70
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Teoria dei Momenti

Vettore Applicato: Un vettore applicato è un coppia (A, v), dove A è un punto nello spazio e v un vettore.

Momento di un Vettore Applicato: Si dice momento del vettore applicato (A, v) rispetto al polo O il vettore libero:

mO = OA x v = (A-O) x v

Sia O' un altro polo di applicazione, vale la formula del trasporto:

mO' = mO + O'O x v

La retta passante per A e parallela a v si chiama retta di applicazione di v e risulta che spostando v lungo la sua retta di applicazione, il suo momento rispetto ad un polo O è invariato.

Momento Assiale

Sia r una retta orientata di versore er, sia (A,v) un vettore applicato, sia O ∉ r allora

mO • er = mO' • er

Ossia la proiezione del momento di v traslato lungo la retta nella direzione er è indipendente dai poli. Tale proiezione è detta momento assiale rispetto ad r:

mr := m0 • er

Sistemi di Vettori Applicati

Un sistema di vettori applicati è un insieme:

S := {(Ai,vi), i=1,2,...,n}

Risultante: Sia S un sistema di vettori applicati, si dice risultante del sistema il vettore libero:

R = Σvi

Momento Risultante: Si dice momento risultante del sistema rispetto ad un polo O il vettore libero:

mO = ΣmOi = ΣOAi x vi

Vale la formula del trasporto:

M0:= M0 + O'O x R (se R ≠ 0 il momento è quindi indipendente dal polo scelto)

E similmente si può calcolare il risultante dei momenti assiali di ciascun vettore rispetto a una retta r.

TEOREMA DI VARIGNON

Sia un sistema di vettori applicati, se tali vettori sono concorrenti in un punto A, allora:

Mo = OA × R

ossia il momento risultante rispetto a un polo O coincide con il momento del risultante R applicato in A.

Coppia di Vettori

Una coppia di vettori è un sistema costituito da 2 vettori di ugual modulo e direzione ma verso opposto, risulta:

  • R = 0 e il risultante è nullo
  • W = M per qualsiasi polo O, essendo |W| = d ||M||
  • d il braccio della coppia

Dalla regola della mano destra, se d o la coppia si dice a braccio nullo e M = 0.

Invariante Scalare

Considerando la formula del trasporto del momento risultante e moltiplicando entrambi i membri scalamento per R, si ottiene:

Mo · R = MA · R

ossia la proiezione del momento Mo su R non dipende da O e quindi è detto invariante scalare o teorema invariante scalare.

Invariante Vettoriale

L'invariante vettoriale è lo spostamento di Mo proiettato su R e vale:

μ = (Mo · R) R

è indipendente da O.

Asse Centrale

Sia un sistema di vettori il risultante non nullo e sia Mo il momento risultante rispetto a un polo O (supposto per ora non applicato a R), Mo si può scomporre in una direzione parallela e ortogonale a R:

Mo = μ + No

essendo μ l'invariante vettoriale e No la componente ortogonale.

Considerata una retta passante per O e ortogonale a μ = No, si prende su di essa un punto A tale che No = OA × R, considerato quindi un punto passato per A:

Mo = μ + OA × R = μ

ossia l'invariante vettoriale, mentre No è proprio il momento rispetto ad un asse centrale.

Equazione degli Assi Centrali

Per trovare una equazione basta trovare il punto A di sopra, tale che IOAII = IRR o:

OA · R = x Mo / |R|

e quindi

P - A = λ R ⇒

si chiamano assi centrali.

I moduli dei vettori che risultano applicati sui singoli lati del poligono funicolare si dicono tensioni e inoltre ciascun lato intermedio si dice teso o compresso a seconda della disposizione della coppia di bracci nulla che esso esercita sui quei lati.

I caso: R = 0, M ≠ 0

In questo caso il poligono dei vettori è chiuso e il poligono funicolare avrà il primo e l’ultimo lato paralleli (coa//cof) tra loro. La cassa è il sistema è equivalente a una coppia costituita dai vettori (p1 e coa) e (c01 e pt) applicati nel primo e ultimo lato del poligono funicolare.

II caso: R ≠ 0, M = 0

Il sistema è equivalente a zero, R ≠ 0 implica che il poligono dei vettori è chiuso, M = 0 implica che il primo e ultimo lato del poligono funicolare sono coincidenti (poligono funicolare chiuso).

• Dato l’arbitrato del punto P e del primo lato del poligono, il poligono funicolare può essere costruito in ∞∞ modi.

Teorema di Culmann: dati due poligoni funicolari di poli P e P1, i loro lati omologhi si intersecano su una retta detta asse di Culmann.

SISTEMI RIGIDI

Un sistema di punti p1, p2...pn si dice rigido se a ogni coppia di punti (pi, pj) del sistema è imposto un vincolo di rigidità:

| pi - pj | = rij > 0     1 ≤ i ≤ j ≤ n

Si vengono a formare così un sistema di (n(n-1))/2 equazioni non lineari in generale non indipendenti tra loro, e risulta:

  1. Ogni sistema rigido contenente 3 punti non allineati ha 6 gradi di libertà (si assume l'ipotesi di aver scelto una delle 2 configurazioni possibili simmetriche rispetto a piano di 3 soli punti)
  2. Se tutti i punti del sistema sono allineati esso ha 5 gradi di libertà 3/2

Spazio solidale

Fissata una terna Ξ ≠ Ξ1, Ξ2, Ξ3 di versori e1, e2 ed e3 nello spazio, ad ogni configurazione del sistema di punti è possibile associare una terna S = (O, x, y, z) di versori i, j, k tale che le coordinate dei punti del sistema rispetto a S siano costanti e indipendenti dalla configurazione. La terna S è detta solidale al sistema rigido, e lo spazio riferito a S è detto spazio solidale ed è tutto ciò che vi appartiene è detto solidale.

Quindi, determinare la configurazione di un sistema rigido rispetto a una fissata terna Ξ equivale a determinare quella di una sia terna solidale S.

Le configurazioni di un sistema rigido rispetto a una terna fissata Ξ sono in corrispondenza biunivoca con le trasformazioni di coordinate tra Ξ e S.

Sistema rigido piano

Nel caso in cui lo spazio ambiente sia il piano, si parla di sistemi rigidi piani, e risulta:

Ogni sistema rigido piano possiede 3 gradi di libertà, l'insieme di coppie di assi solidali al piano e di piani solidali sono analoghi al caso nello spazio.

Rigate in un moto rigido

Assegnati i vettori caratteristici u(c) e w(o) di un moto rigido, l'asse di moto è individuato, in ogni istante t, dalla seguente equazione vettoriale parametrica:

r(λ,t) = o = w/λ(w×u(o)) + λu, λ∈R

Se u e w vengono pensati come campi parametricamente parametrizzati allora l'equazione precedente rappresenta una superficie G2 nel riferimento Σ e una superficie G3 nel riferimento Σ'. Esse sono sono le superfici rigate e che determinano il luogo geometrico nello spazio fisso e solido che rispettivamente assumono il ruolo di assi istantanei di moto, dette rispettivamente rigata fissa e rigata mobile.

  • La rigata fissa e la rigata mobile sono tangenti in ogni istante lungo la generatrice comune (asse di moto).
  • La rigata mobile rotola sulla rigata fissa durante il moto rigido. È evidente che tale rotolamento è accompagnato da uno strisciamento relativo lungo la generatrice di contatto se l'invariante scalare non è nullo.
  • Se l'invariante scalare è nullo allora il rotolamento relativo è senza strisciamento.

Si verifica che:

  1. Nei moti in cui w ha direzione costante, le rigate sono superfici cilindriche.
  2. Nelle precessioni le rigate sono coni con il vertice nel polo della precessione detti coni di Poinsot, i quali, nel caso delle rotazioni, degenerano in una retta, mentre nelle precessioni regolari tali coni sono rotondi.
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
70 pagine
2 download
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/07 Fisica matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher donald_zeka di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Meccanica razionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Minguzzi Ettore.