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Settore: MAT/07
MECCANICA RAZIONALE
Teoria
UNIMORE Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Filippo RibesNOTEWAVE_RF
Autore degli appunti: Filippo Ribes
Gli appunti sono stati scritti sulla base delle lezioni svolte dalla Professoressa Cecilia Vernia e del suo libro: “Meccanica Razionale per l’Ingegneria”.
Per dubbi, chiarimenti o altro, mi trovi su Instagram:ig: NoteWave_RFig: fil_ribes
Teorema:
C.N.S. perché l'asse Ox2 sia principale d'inerzia e che su
- a22 = 0 ;
- a21 = 0 ;
- a23 = 0 .
- C.N.S. perché l'asse Oy2 sia principale d'inerzia e che su
- a11 = 0 ;
- a13 = 0 ;
- a12 = 0 .
- C.N.S. perché l'asse Oz2 sia principale d'inerzia e che su
- a31 = 0 ;
- a32 = 0 ;
- a33 = 0 .
Quindi, se due assi sono principali d'inerzia → anche
il terzo lo è.
Un retta perpendicolare in O2 ad un piano disimmetria geometrica materiale è principale d'inerzia.
Teorema:
Momenti i momenti di deriva Acx, Bcy, Ccz di un sistemamateriale rispetto ad una Terna Oxyz, gli analoghimomenti Ao, Bo, Co rispetto ad una Terna parallela Ox2y2z2sono dato dalle relazioni:
Ao = Agcx + Myxcx ; Bo = Bgcy + Mxycc ; Co = Cgcz + Mycyc
Formule fondamentali della cinematica
Vogliamo determinare la velocità di un punto qualunque in un corpo rigido V, nota la velocità angolare ed una velocità di un punto V di V. Come figura a lato, si ha:
P - Oi = xi + yi + zi
con xi, yi, zi c.t. per registratore di E. Derivando rispetto al osservatore Oxyz si ha:
d/dt = , d/dt = , d/dt =
derivando: d(P - Oi)/dt = d(xi + yi + zi)/dt = xi + yi + zi = × (xi + yi + zi) = × (P - Oi)
ossia:
dP/dt = dOi/dt + × (P - Oi)
— formula fondamentale della cinematica rigida.
Il vettore velocità angolare gode delle seguenti proprietà:
- è unico (non dipende dal punto Oi);
- dipende, in generale, dal tempo t;
- ha le dimensioni dell'inverso del tempo.
Stati cinematici di un corpo rigido
Gli stati cinematici di un corpo rigido sono i campi vettoriali della velocità dei suoi punti. Si possono distinguere 4 stati cinematici elementari:
- Stato cinematica nullo: ∀P ∈ V, (P) =
- Stato cinematico traslatorio: ∀P ∈ V, (P) = e P(P) = PP
- Stato cinematico rotatorio: ∀P ∈ V, (P) = × (P - Oi)
- Stato cinematico elicoidale: ∀P ∈ V, (P) = u + × (P - Oi), u ||
Riferendosi alla formula fondamentale della cinematica rigida, tali stati possono anche essere scritti come segue:
- Se dOi/dt = PP = ( = ) → dP/dt = , ∀P ∈ V → Stato cinematico nullo.
- dOi/dt = u, = ( ∋ ) → dP/dt = u, ∀P ∈ V → Stato cinematico traslatorio.
- dOi/dt = → dP/dt = × (P - Oi), ∀P ∈ V → Stato cinematico rotatorio.
Profili coniugati
... sono due curve ... una fissa e l'altra ...
Teorema
La normale comune ai due profili coniugati ...
Quindi, il centro di rotazione istantanea, me è un moto rigido piano.
... il punto di due profili coniugati
Esempi di moto rigido piano
- Asse scorrevole in guida orizzontale (glifo)
- ... A: può scorrere sull'asse...
- B: può scorrere sull'asse delle y
... perpendicolare a y...
Il quadrilatero ABCD... in un angolo retto.
Per quanto riguarda C.... (come letto' 3)
- Ruota di un treno che rotola senza strisciare
La ruota intera... che la conterrà. Dalla
... e che la ruota... che la rotola
... la velocità di trascino
... in un sistema fisso
... il pavimento...
Forze attive
Una forza (P, F) si dice attiva se il suo vettore F è noto in funzione di x,y,q, ... , ṙ,q ... , t, ovvero in funzione della posizione della velocità e del tempo.
Possono essere dovute a corpi o sistemi esterni al sistema di riferimento. Le forze attive dovute a corpi esterni possono essere interne o esterne. Le forze attive sono note.
Reazioni vincolari
Le reazioni vincolari sono forze incognite che rappresentano i vincoli.
Postulate le reazioni vincolari in un sistema meccanico comunque vincolato, il sistema può essere in equilibrio e senza alterare lo stato dei quesiti di moto, sopprimendo vincoli e sostituendoli con opportune forze, dette reazioni vincolari.
- Vincolo liscio (o senza attrito): lo si ha se l'azione del vincolo è rappresentato da un'unica reazione ortogonale (P, t) alla direzione di uno spostamento totalmente proibito e verso opposto;
- Vincolo scabro (con attrito): lo si ha se il vincolo non è liscio;
Relazioni caratteristiche di un sistema di forze
Dato un sistema di forze (As, Fs), s=1, ..., N, agenti sul sistema meccanico, definiamo due vettori seguenti:
- ΣFs: somma dei vettori delle forze ⇒ vettori risultanti (o risultante);
- S'0(O) = Σs=1N (Fs × (O-As))
La relazione che c'è tra S'2(O) e S'2(O1) è la seguente:
S'2(O1) = S'2(O) + Ē × (O1 - O)
Dim:
S'2(O1) = Σs=1N Fs × (O1 - As) = Σs=1N Fs × (O1 - O + (O - As)) =
= Σs=1N Fs × (O - As) + Σs=1N Fs × (O1 - O) =
= S'2(O) + (Σs=1N Fs) × (O1 - O) = S'2(O) + Ē × (O1 - O)
Teorema:
C.N.S. afferma che il momento risultante di un sistema di forze sia indipendente dal polo ⬌ che Ē = 0 ⬌ C.N.S. afferma che S'2(O) = S'2(O1), ∀ O, O1 se e solo se Ē = 0
Invatiante:
Si chiama invariante del sc.t. di forze (As, Fs), s =1, ..., N, la grandezza scalare:
I = Ē · S'2(O) invariante
I non dipende dal polo rispetto al quale è calcolato il momento risultante. Dimostriamolo