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Matematicaper ilMarketing
Indice
- Le serie ..................................................................... Pag. 1
- Gli integrali ................................................................. Pag. 14
- Algebra Lineare ......................................................... Pag. 33
- Matematica Finanziaria ............................................... Pag. 53
Serie Armonica Generalizzata
∑n=1 1/nα dove α ∈ ℝ
- Converge se α > 1
- Diverge se α ≤ 1
Condizione di Convergenza
Teorema: Se una serie ∑n=1 un converge allora limn→∞
deve essere necessariamente infinitesimo, cioè
- limn→∞ un = 0
Se limn→∞ un ≠ 0, allora la serie non può convergere.
Se limn→∞ un = 0, allora la serie potrebbe convergere.
Serie Armomica: il termine generale tende a 0 ma non converge.
Casi Particolare
∑n=1 αn/nd
- limn→∞ αn/nd = ∞ per ogni α > 1 e d ∈ ℕ
La serie è divergente
x ed esponenziali crescono più velocemente di qualsiasi polinomio.
Gerarchie Degli Infiniti
- Fattoriali
- Funzioni Esponenziali
- Polinomi
- Funzioni Logaritmiche
- Lim n→∞ nd / logn = ∞
- Lim n→∞ logn / nd = 0 ∀d ∈ N
- Lim n→∞ an / nd = ∞
- Lim n→∞ nd / an = 0 ∀d ∈ N e ∀a > 1
- Lim n→∞ n! / an = ∞
- Lim n→∞ an / n! = 0 ∀a > 1
Gli Integrali
Anti-derivata o Primitiva: Data una funzione f si definisce anti-derivata o primitiva di f in un intervallo I, una funzione F tale che F'(x) = f(x) ∀x ∈ I è sconosciuta.
Integrali Indefiniti
Integrale Indefinito: Si definisce integrale indefinito di una funzione f in un intervallo I l'insieme di tutte le sue antiderivate o primitive ∫f(x)dx
Perché insieme?
Se F(x) è una primitiva di f(x) allora qualsiasi funzione della forma F(x) + C (C ∈ ℝ) è una primitiva poiché C' = 0
Integrali Definiti
Premessa
Data una funzione f: [a, b] → ℝ limitata (ovvero esistono 2 costanti M e m tali che M ≥ f(x) ≥ m ∀x ∈ [a, b]) si consideri la seguente costruzione:
Si suddivida l'intervallo [a, b] utilizzando i punti
a = x₀ < x₁ < ... < xₖ = b
Al sottointervallo [xk-1, xₖ], (k varia da 1 a n), si associ l'estremo superiore Lₖ e l'estremo inferiore lₖ, assunti da f in [xk-1, xₖ], ovvero se x ∈ [xk-1, xₖ] allora lₖ ≤ f(x) ≤ Lₖ.
(Se la funzione è continua lₖ ed è il minimo di f(x) in [xk-1, xₖ] e Lₖ è il massimo di f(x) in [xk-1, xₖ].)
Si formino i prodotti lₖΔxₖ e LₖΔxₖ, dove, per definizione Δxₖ = xₖ - xk-1.
Si considerino le somme
S = Σ lₖΔxₖ e S̅ = Σ LₖΔxₖ
S ≤ ∫ab f(x) dx ≤ S̅
Teorema di Lagrange o del valore medio
Se la funzione f: [a,b] è continua nell'intervallo [a,b]
Allora esiste almeno un punto c ∈ [a,b] per cui riscuo
∫abf(x)dx = f(c) . (b-a)
Interpretazione geometrica
Il teorema esplicitamente afferma che
esiste un punto c tale che il rettangolo
di base b-a ed altezza f(c) abbia
stessa area f(c) . (b-a) della figura
delimitata dalla curva f(x), l'asse delle
x e le rette x=a e x=b, ovvero,
∫abf(x)dx
Teorema: Data una funzione continua f [a,b) → ℝ (b non incluso) se la funzione f, per x → b- è infinita di ordine k, per k >1, allora l’integrale generalizzato in detto intervallo [a,b] esiste.
Data una funzione continua f (a,b) → ℝ (b non incluso) si dice che la funzione f, per x → b è infinita di ordine k, per k >0 (cresce relativamente come la 1⁄(b-x)k)
lim x→b
f(x)
(b-x)k
= lim x→b
f(x)(b-x)k = l
Dove l ≠ 0.
Proprietà applicate ai vettori
Dato che:
- X = (x1, ..., xn) ∈ Rⁿ
- Y = (y1, ..., yn) ∈ Rⁿ
- k, h ∈ R
X + Y = Y + X
X + 0 = 0 + X = X
X + (-X) = X - (X) = 0
(hk) X = h (k X)
1 ⋅ X = X
k (X + Y) = k X + k Y
(k + h) X = k X + h X
LE MATRICI
Una matrice n x m è una tabella rettangolare di numeri reali con n righe ed m colonne. (Accostamento di vettori). Il generico elemento che appartiene alla i-esima riga e alla j-esima colonna si indica con ai,j.
Condizioni affinché tra 2 matrici si possano eseguire operazioni
- Due o matrici n x m A e B sono uguali solo se hanno lo stesso ordine e gli stessi elementi, cioè: ∀i, j ai,j = bi,j (sono la stessa tabella)
- Due o matrici n x m (con lo stesso ordine), la somma si fa elemento per elemento o termine per termine.
- Data una matrice n x m A e h∈R il loro prodotto è ogni elemento moltiplicato per h.
La matrice n x m che ha tutte le entrate nulle si denota con il simbolo 0 indipendentemente dall'ordine.
Data la matrice n x m A si denota con -A la matrice che ha ogni entrata uguale esattamente all'opposto di quella di A.
Se A = (ai,j)i=1..nt e una matrice n x m e B = (bi,j)i=1..mt è una matrice m x p il loro prodotto è la matrice Cn x p = C(i,j)i=1..nj=1..p con ci,j = Σk=1..m ai,k bk,j.
Il numero delle colonne di A deve essere uguale al numero di righe di B.
Il prodotto potrà essere 0 anche se le 2 matrici sono ≠0.
Proprietà Determinante
- Se A è una matrice quadrata ⇒ Det A = Det At
- Se ogni elemento di una riga/colonna è 0 allora Det = 0
- Se in una matrice A una riga o una colonna è ↆ spostata verso l'alto o il basso / verso Dx o Sx di p posizioni il Det risulta moltiplicato per (-1)p
- Se in una matrice quadrata 2 righe/2 colonne si scambiano il Det cambia di segno ma rimane uguale in valore assoluto
- Se in una matrice quadrata 2 righe/2 colonne sono = il Det è nullo (Conseguenza regola 4)
- Se in una matrice quadrata gli elementi di una riga o di una colonna vengono moltiplicati per una costante k il Det risulta moltiplicato per k
- Se in una matrice quadrata 2 righe (o 2 colonne) sono proporzionali (a riga = 2a/3a ⋅ k) il determinante è nullo (conseguenza della 5 e 6)
- Date 2 matrici n×n A e B → Det (A⋅B) = Det A ⋅ Det B
- Se ad una riga (o una colonna) di una matrice si somma un'altra riga (o colonna) moltiplicata per una costante il Det non cambia (conseguenza della 5)
! Det (A + B) ≠ Det A + Det B