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A
− ·
log 1 i
R
−
n = (2.1.5)
log(1 + i)
38 CAPITOLO 2. RENDITE
A
− i > 0 ovvero
Si noti che l’espressione 2.1.6 ha senso se e solo se si ha 1 R
·
R > A i. Noti, invece la rata, il tasso ed il montante, il calcolo della durata
della rendita diventa pari a:
M ·
log i +1
R
n = log(1 + i)
Il calcolo del tasso d’interesse può essere fatto con metodi risolutivi ap-
prossimati quali metodi di ricerca degli zeri di un polinomio (tangenti, se-
canti, valor medio, etc).
Rendite periodiche immediate anticipate a rate costanti
Il valore attuale di una rendita immediata anticipata può essere ottenuto
tramite la seguente formula: ·
A = R ä nei
dove −n
−
1 (1 + i) · (1 + i)
ä =
nei i
Analogamente può essere calcolato il montante di tale rendita, all’atto
dell’ultimo versamento: ·
M = R s̈ nei
dove n −
(1 + i) 1 ·
s̈ = (1 + i)
nei i
Di fatto le formule per il calcolo delle rendite anticipate sono equivalenti al
calcolo di quelle posticipate capitalizzando per un periodo i risultati ottenuti.
Le formule inverse per il calcolo della rata, noti montante o valore attuale
risultano pari a: −1 −1
· ·
M M i(1 + i) A A i(1 + i)
= o R = =
R = −n
n − −
s̈ (1 + i) 1 ä 1 (1 + i)
nei nei
Noti la rata, il tasso ed il valore attuale, il calcolo della durata della
rendita diventa pari a:
A·i
−
log 1 R·(1+i)
−
n = (2.1.6)
log(1 + i) A·i
−
Si noti che l’espressione 2.1.6 ha senso se e solo se si ha 1 > 0 ovvero
R·(1+i)
i
·
R > A . Noti, invece la rata, il tasso ed il montante, il calcolo della
1+i
2.1. RICHIAMI DI TEORIA 39
durata della rendita diventa pari a:
·i
M +1
log R·(1+i)
n = log(1 + i)
In entrambi i casi, comunque, tutti i flussi devono essere adeguati in
funzione della periodicità della rendita, ad esempio se la rendita è annuale
il tasso di interesse i deve essere annuale ed il numero di pagamenti n deve
essere espresso in anni, se la rendita è mensile il tasso da utilizzare è i ed i
12
periodi n devono essere espressi in mesi.
Rendite periodiche differite a rate costanti
Nel caso di rendite differite, la distinzione tra rendite anticipate e posticipate
spesso è ininfluente. È sempre possibile, infatti, trasformare una rendita
anticipata in una posticipata equivalente.
Per quanto riguarda il calcolo del montante di tale rendita, il differimento
non modifica il calcolo di tale valore poichè la capitalizzazione delle rate
avviene dal pagamento della prima rata e non è influenzata dal differimento.
Pertanto valgono le stesse formule prima ricordate per le rendite immediate.
Si modifica invece il calcolo del valore attuale di tale rendita, infatti si
ha, indicando con t̄ la durata del differimento: −
t̄
· ·
A = R a (1 + i)
nei
Rendite perpetue
Le rendite perpetue rappresentano una classe di rendite in cui la rata perio-
dica viene corrisposta fino alla morte del contraente. Esempi di tali rendite
sono l’usufrutto e l’assicurazione sulla vita. Nel caso dell’usufrutto, la nuda
proprietà del bene viene scissa dal possesso del medesimo. Quindi finchè
l’usufruttuario è in vita continua a percepire i frutti del possesso del bene
(si pensi ad esempio al caso di un immobile concesso in locazione dall’usu-
fruttuario; i canoni di locazione costituiscono una rendita perpetua per tale
soggetto).
Nel caso di rendite perpetue si deduce facilmente che non è possibile
calcolarne il montante. Non si conosce infatti la scadenza di tali rendite,
presupposto indispensabile per stabilire il valore finale. È, altresı̀, calcolabile
il valore attuale di tali rendite attraverso la seguente formula:
R
A = i
40 CAPITOLO 2. RENDITE
2.2 Esercizi svolti
2.2.1 Rendite
Esercizio 2.2.1 Su un fondo il cui tasso di rendimento annuo è del 12%
vengono depositati 13.000€ con l’intento di prelevare mensilmente in via po-
sticipata 500€. Dopo quanto tempo avviene l’ultimo prelievo?
Soluzione
L’operazione si configura come il valore attuale di una rendita periodica po-
sticipata con rate mensili. Per questo motivo è necessario calcolare il tasso
mensile equivalente a quello annuo i = 12%. La relazione tra tassi equivalenti
in capitalizzazione composta permette di calcolare tale tasso:
√ q
12 − −
12
1+ i 1= 1 + 0, 12 1 = 0, 95%
i =
12
il valore attuale quindi diventa: ·
13.000 = 500 a nei 12
da cui si ricava −n
−
13.000 1 (1 + i )
12
⇒
= a 26 =
nei 12
500 i
quindi sostituendo il valore di i l’equazione rimane nella sola incognita n e
12
si risolve applicando la trasformazione logaritmica:
− ·
ln 1 26 0, 0095
− = 30
n = ln 1, 0095
L’ultimo prelievo avviene dopo 2 anni e mezzo.
Esercizio 2.2.2 Tizio intende costituire la somma di 4500 effettuando 9
€
versamenti annui al tasso del 7%. Calcolare:
a) la rata di costituzione
b) il fondo di costituzione dopo il versamento della quarta rata
c) il fondo di costituzione cinque mesi dopo il versamento della quinta
rata.
2.2. ESERCIZI SVOLTI 41
Soluzione
a) La rata di costituzione si ricava dalla formula del montante di una rendita:
·
4.500 = R s 9e0,07
da cui si ricava R = 375, 7.
b) Il fondo di costituzione dopo il pagamento della quarta rata coincide con
il montante accumulato al tempo t = 4:
·
F (4) = 375, 7 s = 1.668
4e0,07
c) il montante 5 mesi dopo il versamento della quinta rata risulta:
5
· · = 2.222, 26.
M = 375, 7 s (1 + 0, 07) 12
5e0,07
Esercizio 2.2.3 Ripetere il precedente esercizio nell’ipotesi di costituzione
anticipata.
Soluzione
a) La rata di costituzione si ricava dalla formula del montante di una rendita
anticipata: ·
4.500 = R s̈ 9e0,07
da cui si ricava R = 351, 11.
b) Il fondo di costituzione dopo il pagamento della quarta rata è
·
F (4) = 351, 11 s = 1.558, 91
4e0,07
c) il montante 5 mesi dopo il versamento della quinta rata risulta:
5
· · = 2.076, 87
M = 351, 11 s (1 + 0, 07) 12
5e0,07
Esercizio 2.2.4 Per costituire la somma di 9.000 devo effettuare 20 ver-
€,
samenti trimestrali al tasso del 2, 85% trimestrale. Determinare l’ammontare
di ciascuna rata ed il fondo disponibile alla fine del secondo anno.
Soluzione
L’ammontare di ciascuna rata si ricava dalla seguente equivalenza:
· ⇒
9.000 = R s R = 340
20e0,0285
Alla fine del secondo anno sono state versate 8 rate, quindi il fondo alla fine
di tale anno risulta pari al montante di tali rate:
· ⇒
M = 340 s M = 3.007, 35
8e0,0285
42 CAPITOLO 2. RENDITE
Esercizio 2.2.5 Nella costituzione posticipata in 15 semestri di un certo ca-
pitale al tasso del 4, 5% semestrale, il fondo disponibile alla fine del settimo
semestre ammonta a 21.220,76. Determinare l’importo della rata costante
€
ed il capitale che si vuole costituire.
Soluzione
L’importo della rata si ricava dall’equivalenza tra montante prodotto al pa-
gamento della settima rata e fondo costituito. In formule:
·
M = R s = 21.220, 76
7 7e0,045
da cui si ricava R = 2.646, 26. Il capitale che si vuole costituire, quindi, si
ricava dal calcolo del montante all’atto dell’ultimo versamento, ovvero:
·
M = 2.646, 26 s = 55.000
15 15e0,045
Esercizio 2.2.6 Per costituire la somma di 25.000 Tizio programma di
€,
fare 36 versamenti mensili anticipati al tasso del 10, 8% annuo convertibile
mensilmente. Determinare:
a) la rata di costituzione
b) il fondo di costituzione al quinto mese
Dopo un anno, Tizio è costretto a modificare il suo piano come segue: dal do-
dicesimo al ventesimo mese deve sospendere i versamenti previsti e prelevare
mensilmente 150 quindi a partire dal ventunesimo mese riprende a versare
€;
477,233. Determinare qual è il fondo di cui tizio dispone dopo il settimo
€
prelevamento e quanti ulteriori versamenti deve effettuare per raggiungere
l’obiettivo voluto.
Soluzione
I versamenti che Tizio deve effettuare sono mensili, quindi bisogna convertire
il tasso annuo in quello mensile equivalente:
0, 108
J
12 = = 0, 009
i =
12 12 12
la rata anticipata che tizio deve versare risulta:
A 25.000
R = = = 585, 83
s̈ s̈
nei 36e0,009
Al quinto mese appena prima del versamento della sesta rata, il fondo di
costituzione accumulato è: ·
F (5) = 585, 83 s̈ = 3.009, 19
5e0,009
2.2. ESERCIZI SVOLTI 43
Dal tempo t = 0 al tempo t = 12 escluso, Tizio ha effettuato 12 versamenti
anticipati, quindi il montante accumulato in t = 12 è pari a:
·
F (12) = 585, 83 s̈ = 7.455, 09
12e0,009
Il settimo prelevamento avviene al tempo t = 18, quindi il fondo in quella
data risulta pari alla differenza tra F (12) capitalizzato fino al tempo t = 18
ed il montante dei prelievi effettuati. In formule si ha:
6
· − ·
F (18) = 7.455, 09 (1 + 0, 009) 150 s = 6.788, 053
7e0,009
Per calcolare, infine, il numero di ulteriori versamenti che devono essere fatti
per raggiungere il capitale di 25.000 , si procede calcolando per prima cosa
€
il fondo costituito in t = 20. 8
· − ·
F (20) = 7.455, 09 (1 + 0, 009) 150 s = 6.609, 438
9e0,009
Quindi l’equivalenza per il calcolo del numero di rate è:
n
· ·
25.000 = 6.609, 438 (1 + 0, 009) + 477, 233 s ne0,009
da cui si ricava la seguente equazione in n:
n
·
59.655, 49 1, 009 = 78.025, 89
trasformando in logaritmi si ricava:
78.025,89
ln 59.655,49 = 29, 96
n = ln 1, 009
Quindi servono ulteriori 29 versamenti interi ed uno parziale per raggiungere
l’obiettivo previsto.
2.2.2 Accumulazione di capitale
Esercizio 2.2.7 Una persona intende costituire la somma di 4.000 me-
€
diante 9 versamenti annui posticipati. Il tasso inizialmente del 7% viene
successivamente aumentato al 7, 5% dopo il versamento della quarta rata.
Calcolare la rata originaria e la nuova rata.
Soluzione
La rata originaria si ottiene dalla formula inversa per il calcolo del montante
di una rendita periodica posticipata:
A 4.000
R = = = 333, 946
s s
nei 9e0,07
44 CAPITOLO 2. RENDITE
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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