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OFFERTA DI MONETA

Ci dice quanta moneta c'è (offerta dalla BC, per intenderci) nel sistema economico al variare del tasso di interesse. L'offerta di moneta non varia con il tasso di interesse, è esogena e decisa dalla banca centrale. È una curva verticale: qualunque sia il tasso di interesse, la domanda di offerta è sempre quella. Di fatto, ci fa vedere l'interazione tra la domanda e l'offerta di moneta (ultimo grafico: Equilibrium in the money market).

Perché ci interessa l'interazione tra domanda e offerta di moneta? Perché su questo mercato si fissa il tasso di interesse.

La curva di domanda e di moneta è inclinata negativamente, ovvero al crescere del suo costo-opportunità le persone detengono meno moneta; la curva di offerta è verticale, quindi non dipende dal tasso di interesse corrente ed è la quantità di moneta che la banca centrale decide di mettere.

macroeconomia, 20/10/20

Nell'economia, qualunque sia il tasso di interesse, proprio in realtà per fissarlo, perché ci dice qual è il tasso di interesse presente nel mercato. Come fa questo mercato ad andare in equilibrio? Supponiamo di non essere in equilibrio, di essere in un punto nel grafico in cui la quantità di moneta domandata dall'economia è più grande rispetto a quella offerta dalla banca centrale: la quantità domandata ML > M / quantità di moneta offerta dalla BC. La banca centrale mette a disposizione degli operatori meno moneta di quella che desidererebbero a quel tasso di interesse, quindi prevale la necessità di avere più moneta liquida, perché il costo-opportunità di avere moneta liquida è basso. Sul mercato di attività finanziarie se c'è un eccesso di domanda di moneta, c'è un eccesso di offerta di attività finanziaria nell'altro mercato = chi vuole vendere

queste attività dovrà renderle più appetibile dal punto di vista del reddito che generano (come? il prezzo scende e l'interesse che queste pagano sale), quindi gli operatori economici si spostano dal detenere moneta a detenere attività finanziarie. Di fatto ci spostiamo, lungo quindi, la curva dal punto L (Eccesso di domanda di moneta) verso il punto (spostamento) E. Meno moneta = più attività finanziarie. Questo processo continua fino a quando non siamo arrivati nel punto di equilibrio E. Ovviamente accade la stessa cosa dall'altra parte: se c'è un eccesso di offerta di moneta (H), la domanda MH è minore rispetto all'offerta, quindi vuol dire che la banca centrale ha immesso più moneta nel sistema rispetto a quella che gli operatori economici vogliono detenere a quel tasso di interesse, perché molto alto. È costoso detenere moneta, è molto più interessante detenere attività finanziarie.

ma se tutti vogliono detenere attività finanziarie ci sarà un eccesso di domanda di attività finanziarie: -> un sacco di domanda -> il tasso scende -> punto di equilibrio. Meccanismo speculare endogeno che ci riporta a un punto di equilibrio.

La BC, a seconda di dove mette la curva di offerta di moneta, determina un tasso di interesse di equilibrio. Questo è lo strumento della politica monetaria, nelle mani della BC. Per esempio:

Supponiamo che da una situazione di equilibrio la BC aumenti la quantità di moneta offerta nel sistema, questo fa sì che il precedente punto di equilibrio è equivalente al punto H di eccesso di domanda.

Se la quantità di moneta offerta sul mercato aumenta -> c'è un eccesso di offerta -> si abbassa il tasso di interesse che prevale sul mercato (può fare anche il contrario).

Come fa la BC a modificare la quantità di moneta nel mercato? Non trasferisce moneta liquida nelle

nostre tasche, ma fa qualcosa con le istituzioni finanziarie che sichiamano: OPERAZIONI DI MERCATO APERTO che sono lo strumento per dare o togliere moneta al sistema. Opera in due mercati connessi tra di loro: il mercato della moneta liquida e il mercato delle attività finanziare. Quindi la banca scambia moneta liquida e attività finanziaria. In particolare la BC, di tutte le attività finanziarie che esistono opera con i titoli di stato (obbligazioni emesse dagli stati, come il certificato di credito del tesoro...). La BC non compra attività finanziarie, ma titoli di stato.

Vediamo nel dettaglio: La BC vuole spostare la curva di offerta di moneta verso destra, ovvero aumentare la quantità di moneta che c'è nel sistema economico. Che fa? compra titoli di stato dalle banche e li paga in moneta circolante. Quindi, da un lato aumenta la domanda di attività finanziarie, dall'altro aumenta l'offerta di moneta. Questa maggiore moneta entra

quindi sul mercato: la domanda di titoli è superiore alla offerta, il loro prezzo sale, il loro tasso di interesse scende, i tassi a breve sono tutti correlati e per questo motivo scendono tutti. Se vuole fare il contrario, cioè vendere i titoli di stato alle banche, saranno le banche a questo punto che devono pagare questi titoli alla BC, che ritira questo pagamento di attività finanziarie e ritira dal mercato la moneta = la distrugge. L'offerta di titoli è superiore alla domanda, il loro prezzo sale, il tasso di interesse sale, tutti i tassi di interesse salgono. La BC può anche fare prestiti (sportelli di sconto) o modificare la riserva obbligatoria delle banche, ma lo fa più raramente. POLITICA MONETARIA Perché alla BC interessa modificare il tasso di interesse? La BC può porsi degli obiettivi di stabilizzazione del ciclo economico, nel senso che può porsi l'obiettivo di chiudere un gap recessivo o inflazionistico.con gli strumenti dellapolitica monetaria sopra descritti. La BC può attuare una: 1. Politica monetaria espansiva: che chiude un gap recessivo, vuole spostare verso destra la curva di domanda aggregata (fa aumentare PIL e prezzi -> combatte la disoccupazione) 2. Politica monetaria recessiva: che chiude un gap inflazionistico, sposta la curva di domanda aggregata verso sinistra (fa ridurre pil e prezzi -> combatte l'inflazione) POLITICA MONETARIA ESPANSIVA: come fa a far spostare la curva di domanda aggregata verso destra? vede che c'è un gap recessivo e sostiene l'economia stimolando gli investimenti: aumenta l'offerta di moneta -> scendono i tassi di interesse -> gli investimenti aumentano -> cresce il reddito, i consumi... (x moltiplicatore), quindi il PIL di equilibrio. Di fatto stiamo spostando la curva di domanda aggregata verso destra. POLITICA MONETARIA RECESSIVA: tende a ridurre il gap inflazionistico Riduce l'offerta di moneta -> sale il

tasso di interesse di equilibrio → disincentiva gli investimenti → si riducono consumi e il pil di equilibrio = la funzione di domanda aggregata si → sposta verso sinistra.

RECAP MECCANISMO DELLA POLITICA MONETARIA:

La BC modifica l'offerta di moneta → A parità di domanda di moneta cambia il tasso di interesse → A parità di altre condizioni cambiano gli investimenti (Ricordiamo però che gli investimenti dipendono anche da altro, anche più che dal tasso di interesse...)

Via moltiplicatore cambiano i consumi -> cambia il PIL → Le BC, nel momento in cui fanno queste operazioni di mercato aperto, fanno notare che ritengono che l'economia sia troppo rallentata o surriscaldata. L'effetto è che gli obiettivi di politica economica diventano espliciti, dunque cambiano le aspettative degli operatori. Per esempio se la BC dice che abbassa i tassi di interesse per sostenere l'economia, questo aiuta sia le famiglie che le imprese ad

Aspettarsi un sostegno ulteriore e quindi a far diventare meno negative le aspettative future, importanti sia per i consumi che per gli investimenti. C'è un legame tra la quantità di moneta e la dinamica dei prezzi, cioè se aumenta l'offerta di moneta crescono i prezzi, la curva di domanda si sposta verso destra, abbiamo un effetto inflazionistico. Al contrario, se riduciamo l'offerta di moneta, i prezzi si riducono. Ricordiamo che il legame è che la domanda di moneta abbia effetti reali (se gli investimenti reagiscono).

REGOLE DI COMPORTAMENTO PER LE BC: queste sono delle autorità terze rispetto a governi e parlamenti, perciò ha delle regole esplicite scritte nei trattati,

  1. OBIETTIVO DI INFLAZIONE (BCE): deve tenere l'inflazione moderata e al di sotto del 3%. Se vede l'inflazione salire riduce l'offerta di moneta e viceversa.
  2. REGOLA DI TAYLOR (banca americana): guarda sia al tasso di inflazione sia all'output gap
(tasso di disoccupazione). È una regola che pesa quindi sia il livello di inflazione che di disoccupazione. Al contrario della banca centrale, modifica l'offerta di moneta secondo la regola di Taylor -> un tasso di interesse che prevalga nel mercato che è dato da una combinazione di valori del tasso di inflazione e disoccupazione. Quindi da valore a entrambi e dice, in funzione di questi due parametri, qual è il tasso di inflazione che dovrebbe esserci nel mercato. Il PREGIO della regola di Taylor è che considera anche la disoccupazione, non solo l'inflazione, guardando ai valori passati: reagisce ai tassi di interesse guardando ai dati del passato recente. Le diverse BC dei diversi paesi utilizzano una delle due regole. Avere un obiettivo esplicito di inflazione, fa guardare la banca avanti cioè si pone un obiettivo che va realizzato nel futuro, questo rende il suo operato trasparente e dall'altro lato - responsabile in qualche modo di quello.

Che fa - si è in grado di vedere se quell'obiettivo è stato centrato oppure no. Ma ha anche lati negativi:

  • Non considera il livello dell'economia reale, l'output gap (il livello della disoccupazione). Non ha nessun compito da svolgere nel sostenere l'economia reale, cioè appunto nel ridurre la disoccupazione.

QUANTITATIVE EASING (QE):

Serve per aumentare direttamente la quantità di denaro nel sistema bancario scambiando asset finanziari (titoli di stato) con moneta = operazioni di mercato aperto per aumentare l'offerta di moneta.

Con il QE una banca centrale (come la BCE) crea moneta a debito e la inietta nel sistema finanziario ed economico, il tutto con lo scopo di veicolare la fiducia degli operatori e promuovere la liquidità e i prestiti.

Si viene così a creare nuovo denaro che viene utilizzato per finanziare nuove manovre e servizi. In altre parole:

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
74 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Angelica_manc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pacelli Lia.