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L 158 °C T BP
6 bar L Q Scambiata s
Considerazioni
- Parte del vapore, ora, compie un ciclo di buon rendimento ad alte temperature. Questo
aumenta il rendimento dell’impianto
- Le curve delle temperature si sono avvicinate e questo implica minore generazione
entropica.
Con impianti a vapore di vecchia data, talvolta si utilizza la tecnica del repowering, ovvero,
si sovrappone un ciclo a gas a quello a vapore e si trasforma in un impianto combinato.
Tale tecnica non è sempre possibile e spesso l’impianto combinato va costruito ad-hoc.
Motori alternativi a combustione interna
I motori alternativi a combustione interna possono ricoprire un vasto range di potenze, da
40 − 50
pochi fino a nella trazione navale. Allo stesso modo, i rendimenti
10% 50%.
possono variare dal al
A differenza degli altri impianti termici, in cui vi era un componente addetto ad ogni fase
del ciclo e quindi una distribuzione spaziale di questo, nei motori alternativi tutto avviene
nel sistema pistone-cilindro e questo comporta la non stazionarietà del sistema.
Definizioni :
Camera di combustione volume compreso fra il pistone e il cilindro
:
Punto morto superiore posizione del pistone per cui la è minima
:
Punto morto inferiore posizione del pistone per cui la è massima
:
Alesaggio diametro del pistone
:
Corsa distanza fra e 2
: − =
Cilindrata (unitaria) 4 +
= = =1+
Rapporto volumetrico di compressione
Classificazione dei motori
Metodo di accensione:
- Motori ad accensione comandata
- Motori ad accensione per compressione
Fasi necessarie per completare il ciclo:
2
- Motori a due tempi 4
- Motori a quattro tempi
Sistema di immissione del carburante (solo per accensione comandata):
- Motori a carburazione
- Motori a iniezione
Modalità di iniezione:
- Iniezione diretta
- Iniezione indiretta
Sistema di alimentazione:
- Motori aspirati
- Motori sovralimentati
Numero di cilindri:
- Monocilindrico
- Pluricilindrico
Ciclo termodinamico
Per i motori ad accensione comandata, il ciclo di riferimento è il ciclo Otto.
Per i motori ad accensione per compressione, invece, il ciclo di riferimento è il ciclo Diesel.
Per riferirci a tali cicli facciamo delle ipotesi:
- Combustione esterna
- Sistema chiuso
Ciclo Otto Le fasi del ciclo si possono riassumere nel seguente modo:
1 − 2: compressione adiabatica isoentropica;
2 − 3: adduzione di calore isocora;
3 − 4: espansione adiabatica isoentropica;
4 − 1: sottrazione di calore isocora.
Ciclo Diesel Le fasi del ciclo si possono riassumere nel seguente modo:
1 − 2: compressione adiabatica isoentropica;
2 − 3: adduzione di calore isobara;
3 − 4: espansione adiabatica isoentropica;
4 − 1: sottrazione di calore isocora.
Ciclo Sabathè
Il ciclo Sabathè mette insieme i due cicli ideali attraverso un ciclo intermedio in cui
l’adduzione di calore avvenga in parte con un’isocora e in parte con un’isobara.
Definiamo i parametri:
′
3 3
= =
2 3
Rendimento ideale ciclo Sabathè
1 − 2
Essendo adiabatica, è possibile ricavare che:
−1
=
2 1
Considerando che: −1
′ ′ ′
3 3 3
= = → = ( )
′
4 3
3 3 3
E sostituendo si ricava che:
−1
3
−1
= ( ) → =
4 1 4 1
4
Definiamo il rendimento ideale del ciclo:
−
1 2 2
= =1−
1 1
Il calore entrante e quello uscente saranno:
( )
= − + ( − )
′
1 3 2 3
3
( )
= −
2 4 1
E quindi otteniamo che:
1 ( − 1)
= 1 − ∙
−1 [( 1) ( 1)]
− + −
E’ possibile particolarizzare tale rendimento nel caso del ciclo Otto o Diesel.
′
3 ≡ 3 = 1
Nel ciclo Otto avremo che ovvero che e quindi:
1
= 1 −
−1
2 ≡ 3 = 1
Nel ciclo Diesel avremo che ovvero che e quindi:
1 ( − 1)
= 1 − ∙
−1 ( 1)
−
Nota: Il rendimento del ciclo otto dipende solo dal rapporto volumetrico di compressione
.
mentre, quello del ciclo diesel, dipende anche dal coefficiente
Nel caso nei motori ad accensione per combustione, la pressione raggiunta è molto
superiore al caso dei motori ad accensione comandata proprio perché è necessaria per
l’accensione. Inoltre, l’impossibilità di pressioni troppo alte nell’accensione comandata
dipende dal problema della detonazione o anche autoaccensione della miscela che causa
l’effetto dannoso del colpo in testa.
Ciclo indicato (reale) di un motore a quattro tempi
Nel ciclo indicato non possiamo più considerare le ipotesi fatte per i cicli ideali.
La combustione sarà interna, le trasformazioni non più adiabatiche isoentropiche e il
sistema sarà aperto e dotato quindi di valvole.
- PMS valvole aperte
Pistone inizia la discesa
Valvola scarico si chiude (ritardo 10°)
Gas freschi entrano nella camera
- PMI valvola alimentazione aperta
Pistone inizia la salita
Valvola di alimentazione si chiude
Pistone comprime i gas
Scintilla innesca la combustione
- PMS valvole chiuse
Pistone inizia la discesa spinto dai gas
Valvola di scarico si apre (anticipo 30 - 40°)
Fase di scarico spontanea
- PMI valvola di scarico aperta
Pistone risale spingendo via i gas combusti
Valvola alimentazione si apre
Nel ciclo è possibile notare due aree:
- area positiva: corrisponde al lavoro positivo dei gas sul pistone
- area negativa: detta anche lavoro di pompaggio ed è il lavoro del pistone sui gas
Diagramma polare
Nel diagramma polare è possibile individuare le varie fasi caratteristiche del ciclo indicato.
La fase in cui entrambe le valvole sono
aperte è detta angolo di incrocio valvole.
Tale angolo richiede attenzione affinchè:
- la miscela non esca incombusta dalla
valvola di scarico
- gas di scarico non vadano nel condotto
di aspirazione
Lavoro indicato
Il lavoro utile del ciclo è detto lavoro indicato ed è definito come:
+ −
| | | |
= −
E’ possibile definire il lavoro anche attraverso la seguente:
= ∫ =
In cui è detta pressione media indicata e è la cilindrata.
Il lavoro che arriverà all’asse sarà influenzato dai vari organi meccanici attraversati dal
lavoro indicato. Tale lavoro si definisce lavoro effettivo ed è dato da:
=
Possiamo quindi definire la pressione media effettiva come:
=
Potenza e coppia di un motore a combustione interna
Consideriamo un motore che abbia:
- numero di cilindri
- cilindrata
- lavoro effettivo
- pressione media effettiva
- velocità di rotazione (giri al minuto) (2: 2)
= 1 4: =
- fattore dipendente dal numero di tempi
Possiamo definire la potenza effettiva come:
= =
60 60
Nota: Possiamo vedere la potenza come il lavoro effettivo di un ciclo moltiplicato per il
numero di cicli (che danno lavoro) al secondo, oppure, potremmo considerare il reciproco
di che rappresenta il tempo di un ciclo e dividervi il lavoro.
60
Nota: A parità di cilindrata, numero di cilindri e velocità di rotazione, la potenza ha
una diretta dipendenza dalla pressione media effettiva .
Definiamo la coppia effettiva come:
2 2
= = = = = 2
2 60/ 60
Ricaviamo un’espressione generale per la potenza.
Possiamo scrivere, nel modo più generale, che la potenza è data da:
= ̇
:
La portata di combustibile dipende dalla portata d’aria e dal coefficiente
̇
̇ =
= >
Nota: accensione comandata ; accensione per compressione .
Teoricamente, la portata d’aria a densità ambiente in grado di riempire la cilindrata è:
( )
̇ =
60
A causa delle perdite nel condotto che l’aria deve seguire, si avrà che:
̇ = ̇
≤ 1.
Dove è detto coefficiente di riempimento. In generale
La potenza sarà quindi data da: 2
( ) [ ( )
= ( ) = ( ) ] ( )
60 4 60
Il parametro su cui maggiormente si può agire per incrementare la potenza è il coefficiente
di riempimento . Il movimento del pistone genera, infatti, onde di depressione (discesa)
e di pressione (salita) che si propagano nel collettore di aspirazione e in quello di scarico.
Indicata con la lunghezza del collettore e con la velocità del suono, il tempo
2
caratteristico di propagazione dell’onda sarà dato da .
Sfruttando una particolare condizione di risonanza è possibile far combaciare il picco di
pressione quando la valvola di alimentazione è aperta, così da riempire meglio il cilindro.
Allo stesso modo, l’onda di depressione si avrà quando la valvola è chiusa.
Vale lo stesso discorso per la valvola di scarico.
∗ ∗
Fissato quindi un determinato numero di giri è fissata la frequenza di apertura e
chiusura delle valvole e quindi il te