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I PRINCIPI E LE ZONI DELL’AVER-CURA NELL’INFERMIERISTICA
Giudichiamo la nostra assistenza sui 3 saperi:
-Scienza
-Etica
-Ontologia JOHN PALEY
John Paley—> Razionalista e polemista che ha scritto libri sulla metodologia .Ha fatto una
revisione sul Caring dell’assistenza infermieristica e ha scoperto che gli autori si sono
scatenati in letteratura sul Caring. Ma lui si domanda quale sia la base scientifica di queste
cose.Bisogna dare dei punti fermi sapendo che in letteratura c’è di tutto
Nell’articolo di Paley—> Sul Caring siamo allo stadio pre-paradigmatico secondo Paley,non c’è
nessuno che spiega questo fenomeno.E’ una conoscenza vecchia di 350 anni.E’ un argomento
molto contraddittorio e confuso nella letteratura.Il Caring non è un concetto scientifico ma è
filosofico,solo in piccola parte può essere descritto dalla scienza ma per il resto resta
ELUSIVO.
E’ però una pratica che tocca l’esistenza della persona sia che riceve la cura sia di quella che
eroga la cura. INDICE
I principi e le azioni dell’aver cura nella pratica infermieristica sono:
1)PRESENZA,ATTENZIONE,VIGILANZA,OSSERVAZIONE
2)ASCOLTO ATTIVO
3)EMPATIA
4)INTIMITÀ,TOCCO TERAPEUTA,RISEVATEZZA
5)SEGRETO PROFESSIONALE-RISERVATEZZA
6)EMPOWERMENT
7)COMFORT
8)COINVOLGERE FAMIGLIA e RETE SOCIALE
9)ACCOGLIERE LA DIMENSIONE SPIRITUALE Pagina 7 di 21
1)LA PRESENZA(L’esserci)
E’ un fermarsi per vedere,udire,star vicino,essere in relazione con-
Siamo la prima o ultima linea.
Assistere=stare accanto (ad stare);è un esserci attivo
C’è una centralità del paziente che chiama in causa la totalità del paziente.Secondo Benner
l’infermiere esperto è quello particolarmente attento ai PARTICOLARI CLINICI/
VIGILANZA
La vigilanza,il monitoraggio dei pazienti è essenziale .E’ uno stato di massima allerta e
reattività di fronte ad un pericolo inaspettato.
Durante una complicanza la prima cosa che si modifica è la caratteristica del respiro che
dovrebbe pre allertare,secondo alcune ricerche scientifiche.
L’abitudine di osservare è una qualità essenziale nel nursing;nell’osservare l’infermiere deve
conoscere cosa sta cercando ,o cosa pensa di trovare;si basa sulla conoscenza,sull’interesse e
sull’attenzione.
L’osservazione ,L’Intervista e l’esame obiettivo—> essenziali per la diagnosi infermieristica.
2)ASCOLTO ATTIVO e COMUNICAZIONE
Secondo Masera curare senza aver cura è il paradosso di una medicina che ha separato la
scienza dal soggetto.Il soggetto vuole parlare di sè e non essere trattato come oggetto.Nel
CARING c’è un’attenzione ai sentimenti,diversamente dal CURING, e i sentimenti hanno
bisogno di dicibilità(relazione assistenziale).
L’ascolto attivo:
Lo schema classico della comunicazione secondo JAKOBSON (1996) è una teoria che descrive
un fenomeno in termini falsificabili —>
Gli elementi della comunicazione
EMITTENTE + RICEVENTE + CONTESTO + CODICE (lingua) + CANALE (verbale,non-
verbale,scritto,paraverbale) + MESSAGGIO/INFORMAZIONE
Il problema di questa teoria è che è VERA MA É STATA SUPERATA DA TEORIE MIGLIORI
—> Quello che entra nel canale non è soltanto l’informazione.
La costruzione del significato NON è meccanica!
LA COMUNICAZIONE IN OTTICA COSTRUTTIVISTICA
La comunicazione interviene sul contenuto del messaggio,quello che entra nel canale non è
l’informazione ma sono SUONI,SEGNI,SIMBOLI (le parole sono suoni e segni,non sono il
contenuto stesso) . Si cambia il modo di vedere l’informazione,che non è più ciò che è presente
nel canale di comunicazione.Non basta dirle le cose,ma bisogna capirle.
L’informazione è nella testa di tutte e due(sia dell’emittente che del ricevente) .
Il significato di quello che ci si vuole dire si costruisce insieme (dimensione costruttivistica).
Quest’ottica è molto più gratificante rispetto alla teoria di Jakobson.
L’ascolto non riguarda solo la risposta che l’altro ti da,ma l’ascolto attivo parte quando tu stai
comunicando con l’altro.—> fai attenzione a come stai dicendo e a cosa susciti nell’altro ,a
come reagisce ,non solo a parole (linguaggio non verbale)
L’informazione è “il modo in cui cambiamo” dopo l’incontro con l’altro,in tutte le relazioni
significative
3) EMPATIA Pagina 8 di 21
“Sentire il mondo personale del cliente COME SE fosse il nostro”.Non bisogna lasciarsi
coinvolgere e soccombere dalle emozioni dell’altro.E’ una condivisione affettiva,un affare di
attenzione
Nell’atto epatico però io non mi devo identificare fino ad annullare nell’altro (unipatia) ,non mi
devo immedesimare con lui fino a perdere la differenza fra il vissuto altrui e il mio
4) INTIMITÀ e RISERVATEZZA
E’ un qualcosa che si prova dentro al “petto”;dal latino “en timos”
Sotto i 46 cm si entra in intimità
La zona intima (<46 cm) viene detta BABBLE(BOLLA),in cui si percepiscono le emozioni e gli
odori dell’altro—> c’è un CONTAGIO EMOTIVO.La distanza media di un infermiere con i suoi
ammalati è =46 cm —> l’infermiere è sul limite della bolla.Abbiamo a che fare con l’intimità dei
pazienti e con la nostra intimità.
La zona personale è dai 47 ai 120 cm.L’odore e il calore dei corpi non è percepibile e il tono
della voce è moderato.In questa zona si ammettono le persone con cui non siamo in intimità.
(legge dei porcospini)
La zona sociale è dai (120 a 365 cm.)Si annulla completamente il contatto fisici ,la voce ha un
tono più elevato .I contatti sono più superficiali
La zona Pubblica è (oltre i 365 cm ) CONTATTO TERAPEUTICO
Il contatto terapeutico—> l’Assistenza infermieristica è un tocco di mani.
Il corpo è un canale di comunicazione .Bisogna però capire COME si toccano le persone.
Helsin è uno psicologo che ha proposto 5 categorie di contatto:
-contatto professionale
-contatto sociale
-contatto intimo,affettuoso-> (il margine è molto difficile da distinguere)
-contatto amichevole—>A volte ma con molta attenzione
-contatto sessuale—>NO
Toccare infermieristico—> Ha due caratteristiche:
1) TOCCO FISICO/STRUMENTALE /TECNICO/PROCEDURALE—> entrare in contatto in
modo strumentale; esame obiettivo del malato.(Mobilizzare,Parametri vitali,medicare..)
2) T O C C O E S P R E S S I V O / E M P A T I C O — > T o c c a r e i l m a l a t o i n m a n i e r a
significativa,positiva,terapeutica.E’ implicita la trasmissione di conforto,fiducia .E’ il
malato che dice se è terapeutico o meno.Ottenere COMPLENCE (obbedienza,adesione al
trattamento).Richiede padronanza di sé.
Abbiamo a che fare con un CORPO VISSUTO,non è un cadavere.Dietro al corpo c’è quello che
prova il malato.Il corpo malato è sempre un corpo vissuto
Comportamenti che attualizzano il Caring:
Intimità—>a cui corrisponde un principio di riservatezza che troviamo in deontologia.
Il codice deontologico dice l’elenco dei doveri,dei comportamenti richiesti a un professionista.
5)SEGRETO PROFESSIONALE- RISERVATEZZA(Tutela l’assistito)
E’ chiesta a tutti i pubblici ufficiali(maestre,quelli che lavorano all’anagrafe in comune)
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Consiste nell’esigenza di non rendere pubblici quei fatti che dovrebbero rimanere privati
perché attengono alla sfera più intima della persona.C’è un codice deontologico che nei
professionisti si chiama SEGRETO PROFESSIONALE—>Tutela quello che vieni a sapere
all’interno della tua professione;E’ l’obbligo a non divulgare informazioni apprese all’interno
del rapporto fiduciario creatosi tra te e il malato.Riguarda stato di salute,convinzioni
personali,prognosi,vita,lavoro,rapporti interpersonali,non solo la sfera sanitaria.
6)EMPOWERMENT
Origina dal verbo latino “potere”=essere capace;il prefisso -em ha il duplice significato di
“essere in grado” ,di “provvedere a “.
In inglese vuol dire “dare potere all’altro”—> nelle decisioni cliniche si cerca di far partecipare
il malato in tutte le decisioni .Bisogna riconoscere un RUOLO ATTIVO del paziente riguardo
le cure in tutte le fasi del processo infermieristico.I sintomi sono soggettivi e sono del malato
dunque durante l’accertamento sono da ascoltare.Non bisogna bloccare i potere decisionale
del malato.Da un modello Paternalistico si passa ad un modello centrato sul malato/sulla
PERSONA(è un modello PARITETICO nel quale partnership e cooperazione sostituiscono
l’aderenza e l’obbedienza)
E’ un principio basilare della relazione assistenziale:Comportamenti—>
-Creare una relazione basata sulla FIDUCIA
-Educazione per apprendere nuove abilità
-Fornire informazioni
-Sostenere il paziente nella costruzione di nuove capacità
L’infermiere dovrebbe sempre sviluppare e proteggere l’autonomia residua del
malato,altrimenti questa autonomia viene persa
L’empowerment ha tre principali OUTCOME:
-Aumento della propria autostima
-Potenziamento nelle relazioni familiari e la rete di persone significative;capacità di esprimere
il proprio vissuto—>se sviluppo l’autonomia del malato sviluppo anche tutta la rete familiare
-Cambiamento nel comportamento che si manifesta in scelte di vita più salutari
DIS-EMPOWERMENT
Quando c’è un’assistenza SENZA Empowerment? Quando l’infermiere risponde al paziente
considerandolo un”problema”.Priva l’assistito della dimensione relazionale,educativa e di
supporto e considera “lavoro” solo l’aspetto pratico della professione infermieristica.
7)COMFORT
Deriva dal latino “fortis”,con il prefisso “cum”= RENDERE FORTI
E’ il conforto fisico,spirituale ,relazionale,psicologico secondo il codice deontologico
Nella letteratura inglese si distingue tra:
-EMOTIONAL CONFORT
-FISICAL CONFORT
Negli anni la parte relativa al confort emozionale si è estesa CONFORT THEORY:KOLKABA
Secondo la “Confort Theory” dell’infermiera Katharine Kolkaba il Confort ha tre dimensioni:
-SOLLIEVO=Alleviare i sintomi o i fastidi del malato(vomito,dolore,insonnia,nausea,ansia..).
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Si chiama terapia di conforto
-COMODITÀ=Sono tutte le applicazioni che rendono più confo