Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Appunti di Fondamenti di Informatica
Dal corso del docente Antonio Picariello
Autore: Mario Falanga
Gli appunti sono stati presi durante tutto il corso e in più ci sono pagine con
ricapitolazioni di argomenti, mappe concettuali, schemi di vario tipo, esercizi svolti ecc.
(Evidenzio la presenza di un indice piuttosto sintetico a fine documento). Per qualsiasi dubbio
non esitare a contattarmi all’indirizzo mario.falanga1998@gmail.com
Rappresentazione e Codifica dell'Informazione
Def di Informazione: deriva da in-formare, ossia dare forma. Essa è qualcosa che viene comunicato e accresce la conoscenza del destinatario.
Il processo comunicativo è composto da:
- S→ messaggio Codifica → O → Decodifica → D
- Sorgente
- Mezzo di comunicazione o media
- Destinatario
Per la comprensione del messaggio la sorgente e il destinatario si accordano sulle regole da seguire per la scrittura e la lettura del messaggio stesso. Queste vengono dette regole di codifica.
Se E∈E è l'evento, P{E} è la probabilità che quell'evento accada. Se esso è certo, allora la probabilità è 1. Se incerto, esso sarà è minore di 1.
Il CONTENUTO INFORMATIVO di un messaggio è pari a 1-P{E}, quindi più il evento è incerto, più il contenuto informativo è alto.
In questo caso, il contenuto informativo è sintetizzo col conetto di scelta.
Insieme STUDENT
finto: possiede un numero limitato di elementi
discreto: possiede elementi distinti
CARDINALITÀ (m): numero massimo degli elementi di un insieme.
Q = tale informazione, m = 1 non da informazione, mentre m = 2 è "il minimo che può" avere la cardinalità di un insieme per generare informazione.
TIPO: insieme a cui appartiene un valore.
ATTRIBUTO: il SIGNIFICATO dell'informazione, ossia il METADATA.
VALORE: ciò che quantifica l'informazione.
L'informazione dipende dal valore ed un attributo di un tipo.
I = (T, A, V) valore
Sistema binario puro posizionale
Il sistema di numerazione binario consente di rappresentare numeri mediante la combinazione di due soli simboli: zero e uno.
- 00000000 = 0
- 10000000 = 128
- 11111111 = 255
- 0 1 1 1 1 1 1 1 = 127
In un byte, il bit più a destra è quello meno significativo - posizione 0 o Least Significant Bit (LSB). Mentre quello più a sinistra è quello più significativo - posizione 0 o Most Significant Bit (MSB).
Peso: 6 5 3 2 1 0
Sistemi di numerazione posizionali e non posizionali:
- Un sistema di numerazione può essere visto come un insieme di simboli (cifre) e regole che assegnano ad ogni sequenza di cifre uno ed un solo valore numerico.
- Nei sistemi posizionali ogni cifra della sequenza ha un'importanza variabile e ricavabile della relativa posizione.
- Nei sistemi non posizionali, ogni cifra esprime una quantità indipendentemente della posizione.
num = ∑ (i=0 to l-1) ci * bi
somma dei prodotti delle cifre per i pesi dove peso = base elevata a posizione
N = c0 * b0 + c1 * b1 + ... + cl * b1-1
Un sistema di numerazione posizionale è quindi definito dalla base (o radice) utilizzata per la rappresentazione. Inoltre, in un sistema in base b, servono b simboli. Per rappresentare i diversi valori delle cifre compresi fra 0 e (b-1).
- Base 10: Decimale Valori delle cifre: 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
- Base 2: Binario Valori delle cifre: 0 1
- Base 8: Ottale Valori delle cifre: 0 1 2 3 4 5 6 7
- Base 16: Esadecimale Valori delle cifre: 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F
Nel passaggio da una base all'altra alcune proprietà dei numeri si perdono. Ad esempio nel base 10: 10111011 = 1*20 + 0*21 + 1*22 + 1*23 + 1*24 + 0*25 + 1*26 + 1*27
Configurazioni particolari:
- Esponente e mantissa tutti 0: rappresentano 0
- Mantissa tutti 0 ed esponente tutti 1: rappresentano infinito
- Mantissa diversa da 0 e esponente tutti 1: valore indefinito - Not a Number (NAN)
Esercizio: codificare in modello standard 754 IEEE a precisione singola
- 120,125 ⇒ 1 10000011 11100100000000000000000
norm.: 120,125 ⇒ 0 1111000,001 ⇒ 1 11100100,001 : 2
6 + 127 = 133 ⇒ 10000101
+ 120,0
+ 10,50 ⇒ 0 100000101 010100...
norm.: 10,50 ⇒ 1 0101 : 2
3 + 127 = 130 10001010
Codifica il seguente standard 754 IEEE in binario
1 00000111 01001100...
⇒ -(1,15625×2-5) = -0,296
135 - 127 = 8
Codifica in binario il seguente numero frazionario: 0,123
- 0,1 2 3 ×
- 0,2 4 6 0
- 0,4 9 2 0
- 0,8 1 4 3
- 1,5 6 9 6
- 3,1 2 8 1
- 6,2 5 6 2
- Una cifra indefinita perciò ad ogni passo il prodotto composto si numeri: 6-2-5-8 periodicamente.
5 8 1 0
0 3
Fondamenti di Informatica Lec. 9 (9/10/2017)
Introduzione all'Algebra di Boole
L'algebra di Boole fu introdotta nel 1854 come strumento per la definizione matematica di problemi di logica. Boole riuscì a formalizzare le leggi della logica.
Switching Theory = teoria dei circuiti.
Algebra ordinata
L'algebra è costituita da un insieme K detto sostegno dell'algebra.
Inoltre all'insieme definisco due operatori ordinati: "+", "·".
L'algebra di Boole è dotata della terna < K, +, · >. (struttura algebrica)
+ e · sono due operatori interni, cioè che ogni operazione compiuta donna un
risulto interno a K. Sono anche detti operatori binari.
L'algebra di Boole è un reticolo distributivo dotato di massimo, minimo e complemento.
Un'algebra ordinata è un reticolo se valgono le seguenti proprietà:
- commutativa: P0: a + b = b + a P'0: a · b = b · a
- associativa: P1: (a + b) + c = a + (b + c) P'1: (a · b) · c = a · (b · c)
- idemprotenza o elemento identità: P2: a + a = a P'2: a · a = a
- assorbimento: P3: a + (a · b) = a (assorbita) P'3: a · (a + b) = a
Proprietà dei reticoli
- I reticoli sono ordinati, ovvero possiedono una relazione d'ordine "≤" con elemento:
x ≤ y ↔ x + y = y (x · y = x)
- riflessiva: x ≤ x
- antisimmetrica: x ≤ y & y ≤ x → x = y
- transitiva: x ≤ y & y ≤ z → x ≤ z
Fondamenti di Informatica - Lez. 11 (13/10/2017)
La memoria di lavoro è formata da registri: le contengono istruzioni e dati utili al processo. Prima di scrivere un programma, occorre specificare che tipo di dati la memoria dovrà contenere, quindi quanto spazio dovrà riservare nei registri.
I dati elaborati dal programma sono definiti come variabili:
- int = intero
- char = carattere
- float = reale a virgola mobile a precisione singola
- double = precisione doppia
- bool = boolean
Quindi ad ogni registro associa una variabile, dichiarandone il tipo.
Ogni tipo è caratterizzato da delle operazioni:
Es. per il tipo int
+, -, *, /, %
- divisione intera
- resto della divisione
assegnazione
a = ( * )
variabile / espressione
Fondamenti di Informatica - Lez. 12 (16/10/17)
Memorie
La memoria può essere vista come un insieme di registri numerati, bien definiti che contengono dati ed istruzioni. Ogni registro possiede un indirizzo che lo differenzia ed è composto da un blocco di flip-flop di dimensioni pari a un numero di bit.
Memorie con registri di otto bit sono dette a byte, o a carattere.
Con più di otto vengono dette memorie a word.
Flip-flop: dispositivo elettronico composto da un sistema R-S (set-reset).
Evento elettronico su flip-flop è una memoria volatile, poiché, spegnendo il sistema perde i dati.