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Quali sono le funzioni e la struttura della parete cellulare? La parete è una
parte essenziale della pianta ed è fondamentale per la crescita della pianta per
lo sviluppo e la fisiologia, è importante per l’adesione cellulare e soprattutto
è indispensabile per l’integrità e la difesa dei tessuti. Le piante sono degli
organismi sessili non possono reagire ad un attacco di un animale masticatore
e dei patogeni ma ha bisogno di essere difesa e il suo primo meccanismo di
difesa è costituito dalla parete cellulare perché la parete cellulare ha una
struttura tale da proteggere tantissimo la pianta. Agisce come esoscheletro
perché controlla la forma della cellula, cellule completamente diverse all’
interno dei tessuti e hanno strutture completamente diverse, un protoplasto
con una parete assume miriadi di forme e questo è dovuto soprattutto dalla
parete cellulare. La parete cellulare conferisce forza meccanica e permette alle
piante di crescere in altezza ma ad altezze anche importanti basti pensare che
una sequoia può raggiungere anche i 120m di altezza, il fusto è ricco
soprattutto di parete secondaria e dona alla pianta stabilità a parte la struttura
radicale che la àncora benissimo al terreno ma anche all’ interno delle radici
noi abbiamo strutture secondarie abbastanza importanti. Se non ci fosse la
parete cellulare la cellula vegetale può inglobare talmente tanta acqua che se
non ci fosse la parete cellulare che in qualche modo limita l’espansione anche
se quando si accresce la parete cellulare deve accrescersi per forza di cose ma
non in maniera indefinita, è grazie alla parete cellulare che si sviluppa la
pressione di turgore e che quindi non c’è questa espansione importante
altrimenti imploderebbero. La parete ha anche funzioni di setacciamento e
interazioni ioniche idrofobiche durante il trasporto dell’ acqua questo avviene
sia a livello cellulare sia a livello delle strutture che chi trasporta saccarosio
dall’ alto verso il basso e chi trasporta l’ acqua dalle radici fino alle foglie, è
estremamente importante perché fornisce protezione alla pianta proteggendola
da attacchi o di animali masticatori, dall’ uomo ma soprattutto dai patogeni, le
piante sono sotto assedio dei patogeni perché possono essere attaccate da
virus, funghi, nematodi, batteri. Una pianta di pomodori nel suo ciclo di vita può
essere attaccata da 100 patogeni diversi se la pianta non avesse dei
meccanismi di difesa ed uno dei primi meccanismi è appunto rappresentato
dalla parete cellulare noi non avremmo derrate alimentari perché le piante
soccomberebbero e morirebbero. La parete cellulare attiva delle molecole
segnale che sono estremamente importanti nelle interazioni con l’ ambiente e
soprattutto immagazzina anche delle sostanze di riserva che possono essere
idrolizzate(scisse) in alcune fasi della pianta e quindi permettere alla pianta di
sopravvivere a particolari ambienti in particolari condizioni fisiologiche, un
esempio è dato dagli zuccheri presenti nell’endosperma, l’ endosperma deve
germinare per dare vita ad una nuova pianta e utilizza per l’ energia che
accumula nell’ endosperma sottoforma di amido per fare in modo che questo
seme possa diventare poi una pianta. La parete cellulare non è una struttura
uniforme ma può variare in aspetto e in composizione in diversi tipi di cellule
come si può vedere in questa sezione trasversale di fusto di lino che mostra la
morfologia di parete che è diversa a seconda se parliamo di xilema, se
parliamo di epidermide (la parte esterna a contatto con l’ambiente) o se
parliamo di floema le strutture delle cellule sono completamente diverse.Qui
vediamo una sezione di cipolla. C’è questo strato superiore ad un foglietto che
ha delle fitte punteggiature, queste punteggiature sono plasmodesmi che
regolano la connessione tra le cellule vegetali, se non ci fossero i plasmodesmi
le cellule vegetali non potrebbero comunicare tra loro quindi i plasmodesmi
sono importantissimi per la comunicazione e anche il trasporto di materiale tra
le varie cellule, poi giù vediamo una immagine di questa struttura di questo
foglietto punteggiato andiamo nell’ ultrastruttura e in quel foglietto
punteggiato si vedono tutte delle striature che sono delle microfibrille di
cellulosa quindi la sua natura strutturale noi abbiamo la parete cellulare che è
a forma di microfibrille dove all’ interno ci sono polimeri di zucchero che vanno
a formare la cellulosa. Noi possiamo notare che nelle sezioni trasversali ci sono
delle strutture che possono cambiare a seconda delle cellule che fanno parte
del tessuto quindi noi abbiamo delle strutture che sono completamente diverse
proprio perché è la parete cellulare che rende la struttura cellulare e quindi le
cellule che fanno parte anche dello stesso tessuto ma che donano alle cellule
vegetali una composizione completamente diversa e anche una funzione
completamente diversa. I plasmodesmi sono dei canali citoplasmatici che
collegano i protoplasti di cellule che sono vicine, hanno origine dal reticolo
endoplasmatico quindi attraverso il traffico vescicolare che poi vengono
convogliate tutte queste strutture tubulari che dal reticolo endoplasmatico
vengono convogliate verso la parete cellulare e che quindi si attiva la
formazione di questi canali che sono estremamente importanti nella
comunicazione tra le varie cellule.
Le pareti cellulari sono completamente diverse e appartengono a tre piante
diverse, nella prima abbiamo un ranuncolo e abbiamo una struttura particolare
della parete cellulare è poco ispessita vi sono cellule rotondeggianti ma con
parete non molto spessa, nella seconda immagine abbiamo la parete cellulare
di un fusto di girasole e invece poi abbiamo la parete cellulare di una struttura
molto importante perché rappresentata da un nocciòlo, abbiamo una struttura
di un nocciòlo di ciliegia, lì c’è il seme e quindi la struttura deve essere assai
compressa quindi c’è tantissima parete secondaria perché sarà ricca di lignina.
È una struttura molto compressa e molto rigida proprio perché all’ interno è
depositato il corredo genetico per fare in modo che ci sia la formazione di
un’altra pianta.
Come è fatta la parete cellulare? La possiamo schematizzare in tre strutture:
c’è una lamella mediana che è un piccolo strato di materiale nella zona in cui
giungono in contatto due pareti cellulari di cellule limitrofe e quindi separa le
due cellule, è ricca in pectine e si forma nelle fasi finali della mitosi. La
parete cellulare si forma a partire dalle ultime fasi della mitosi e si forma a
partire dalla lamella mediana quindi quando noi abbiamo le due cellule figlie e
abbiamo la presenza di lamella mediana da quel momento in poi sulla lamella
mediana si formano dei vari network dove ci sono delle strutture importanti che
vengono convogliate sia dal Golgi che dal reticolo endoplasmatico e quindi si
inizia a formare in quella zona di congiunzione tra le due cellule figlie la parete
cellulare. Poi abbiamo una parete primaria che si forma nelle cellule che sono
in accrescimento quindi la prima differenza importante tra parete primaria e
parete secondaria è che la parete primaria si forma nelle cellule che si
stanno accrescendo, cioè, che si stanno dividendo, cosa che non accade
invece nella parete secondaria perché la parete secondaria si forma in
cellule che hanno smesso di crescere quindi è una differenza
importante. La struttura di parete primaria è molto simile in tutte le cellule da
un punto di vista molecolare, la struttura secondaria e quindi la parete
secondaria è tipica delle cellule che hanno completato lo sviluppo e non si
dividono più, hanno terminato lo sviluppo ed è da lì che inizia ad attivarsi la
formazione di pareti secondarie, le pareti secondarie sono estremamente
specializzate sia nella struttura che nella composizione ed è a più strati quindi
si deposita a più strati, quando si vede la sezione trasversale di un fusto noi
possiamo capire quanti anni ha, ciò e dovuto principalmente dal deposito di
parete secondarie, quando vediamo dei cerchi concentrici più scuri che si
depositano soprattutto in primavera perché è da lì che si accresce la pianta
nella fase di primavera/estate, i cerchi concentrici rappresentano la
deposizione di materiale nuovo lignificato che fa crescere sempre di più la
struttura del fusto quindi noi sappiamo perfettamente quanti anni può avere un
fusto.
Morfologicamente le pareti cellulari sono classificate in pareti cellulari primarie
e pareti cellulari secondarie, le pareti cellulari primarie si ritrovano in cellule in
accrescimento e sono poco specializzate a differenza invece di una parete
secondaria dove sono estremamente specializzate quindi da lì partono le
molecole segnale, da lì c’è protezione , c’è comunicazione tra le cellule perché
le cellule possono comunicare non solo attraverso plasmodesmi ma anche e
soprattutto la parete cellulare. Quindi nella parete abbiamo una lamella
mediana, che si forma nelle ultime fasi della mitosi e sulla lamella mediana va
depositata la parete primaria (quindi la parete primaria è all’ esterno) e poi
abbiamo strati di parete secondaria.
Quindi abbiamo lamella mediana, parete primaria e parete secondaria a strati.
La parete primaria nella cellula è costituita da microfibrille di cellulosa immerse
in una matrice polisaccaridica, la fase microfibrillare è rappresentata dalla
cellulosa, la fase di matrice e quindi la fase polisaccaridica è rappresentata
da acqua, polisaccaridi da proteine e composti fenolici quindi noi abbiamo due
fasi una fase microfibrillare e una fase di matrice, la fase microfibrillare è
rappresentata dai polimeri di glucosio che si legano tra loro a formare la
cellulosa, la fase di matrice è molto più complessa, oltre all’ acqua ci sono
tantissimi polisaccaridi poi ci sono le proteine di parete e infine i composti
fenolici. Noi oggi le vedremo tutte.
La cellulosa è una fibrilla impacchettata formata da catene di polimero lineare
di D glucosio in legame alfa,1-4, costituisce circa il 30 percento delle pareti
primarie, quindi, è molto importante la fase fibrillare, è una struttura
microfibrillare il grado di cristallizzazione e di polimerizzazione è estremamente
importante ed è molto più elevato rispetto a quello delle pareti secondari. L’
orientamento delle microfibrille di nuova sintesi è perpendicolare all’
asse di crescita della cellula. Questa è la struttura e si pu